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VISTO PER GLI STATI UNITI? I SOCIAL DEVONO ESSERE PUBBLICI
Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato nuove regole per le richieste di visto studentesco: gli studenti stranieri dovranno rendere pubblici i propri profili social. La misura riguarda i visti F, M e J (studi accademici, formazione professionale e programmi di scambio).
Secondo Washington, la nuova procedura servirà a "identificare potenziali minacce alla sicurezza nazionale". Tutti i richiedenti saranno istruiti a modificare le impostazioni dei propri account per renderli visibili a chi esamina la domanda.
Una direttiva firmata dal Segretario di Stato Marco Rubio invita i consolati a non ampliare la disponibilità di appuntamenti fino al completamento delle nuove istruzioni. I funzionari dovranno controllare anche i database pubblici (come LexisNexis) e conservare prove dell’attività online, in particolare nel caso di contenuti ostili verso gli USA o di sostegno ad Hamas o ad altri gruppi classificati come terroristici.
La decisione segue un programma sperimentale ad Harvard, dove alcuni studenti stranieri sono stati respinti a causa dei contenuti pubblicati online. Successivamente, l'amministrazione Trump ha revocato all’università il diritto di accogliere studenti internazionali, accusandola di tollerare estremismo e di opporsi alla supervisione federale.
Harvard ha definito la misura illegale e politicamente punitiva, affermando che danneggia gravemente la sua missione accademica e la reputazione globale.
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OBIETTIVO TEHERAN, per comprendere il presente occorre conoscerne le radici
È l 1979 quando l’ambasciata americana a Teheran viene occupata.
Gli Stati Uniti tentano un blitz segreto ma il blitz fallisce.
Oggi, l’Iran torna platealmente nel mirino USA e i media evocano attacchi preventivi e ‘armi di distruzione di massa’.
A 45 anni dalla sua prima pubblicazione torna “OBIETTIVO TEHERAN”
Perché per comprendere il presente occorre conoscerne le radici.
Obiettivo Teheran, finalmente disponibile su giuliettochiesareal.com
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TRUMP: OPERAZIONE VITTORIOSA IN IRAN
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che Washington ha colpito tre impianti nucleari iraniani — Fordow, Natanz ed Esfahan — in un attacco "molto riuscito" condotto nelle prime ore di domenica.
Secondo quanto scritto su Truth Social e confermato in un discorso televisivo, i siti sarebbero stati "completamente e totalmente annientati".
L’azione ha incluso l’uso per la prima volta in combattimento della bomba GBU-57 “Massive Ordnance Penetrator”, lanciata da bombardieri B-2, e missili Tomahawk da sottomarini.
Trump ha avvertito Teheran: "Se non farà la pace, i prossimi attacchi saranno ancora più devastanti."
🇮🇷 L’Iran ha confermato i raid ma ha dichiarato, tramite il Centro per la Sicurezza Nucleare Nazionale, che non sono state rilevate contaminazioni radioattive. Anche l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato l’assenza di aumenti di radiazioni.
🇮🇱 Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lodato la "decisione coraggiosa" di Trump, affermando che l’uso della "potenza giusta e terrificante degli Stati Uniti" "cambierà la storia" del Medio Oriente.
📣 Teheran ha definito l’attacco "un’aggressione militare brutale contro impianti pacifici" e ha promesso di resistere con tutte le forze. Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha dichiarato che l’Iran "si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità".
🏛 Negli Stati Uniti, il raid ha diviso il Congresso:
I Democratici (Sanders, Casten) hanno denunciato l’azione come incostituzionale e "da impeachment".
I Repubblicani (Johnson, Aderholt) hanno difeso la legittimità dell'attacco, paragonando Trump addirittura a Winston Churchill.
🌍 Condanne anche dal Golfo:
L’Arabia Saudita si dice preoccupata e invita alla calma.
Il Qatar parla di "conseguenze catastrofiche".
Oman denuncia un’"aggressione illegale".
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ATTACCATI I SITI NUCLEARI IRANIANI
Come previsto, gli Stati Uniti l’hanno fatto.
Questo il post di Trump su Truth:
Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo. ORA È IL MOMENTO DELLA PACE! Grazie per l'attenzione a questa questione.
6 bombardieri B-2 hanno partecipato al l’attacco.
Il vicedirettore politico dell'Iranian Broadcasting Corporation in diretta televisiva ha spiegato però che l'Iran aveva evacuato tre siti nucleari qualche tempo fa e che le riserve di uranio arricchito sono state trasferite dai centri nucleari in modo da non essere colpite in caso di attacco.
👉👉 @roccocantautore
⚠️ 🇮🇷 🇺🇸
I bombardieri americani si avvicinano all'Iran
Gli Stati Uniti hanno schierato bombardieri stealth B-2 in una base strategica nell'Oceano Indiano , il che potrebbe indicare i preparativi per un attacco alle strutture sotterranee iraniane , riporta il quotidiano britannico UK Defence Journal.
I B-2 sono scortati da otto aerei cisterna KC-135 Stratotanker . Secondo la pubblicazione, il trasferimento di velivoli americani avviene sullo sfondo del conflitto israelo-iraniano .
"Decine di aerei americani, tra cui caccia, petroliere e piattaforme da ricognizione, sono stati schierati nella regione nelle ultime settimane. Anche due superportaerei della Marina statunitense partecipano all'operazione, insieme ad altre forze", si legge nell'articolo.
Il B-2 Spirit è uno degli aerei più costosi e tecnologicamente avanzati dell'arsenale statunitense. Può trasportare sia armi convenzionali che nucleari, inclusi i bunker buster Massive Ordnance Penetrator (MOP) da 13 tonnellate. Queste armi sono progettate per distruggere obiettivi profondamente fortificati. Israele non possiede tali armi.
Tra i potenziali obiettivi, come sottolinea l'UK Defence Journal, c'è l'impianto di arricchimento dell'uranio di Fordow a sud di Teheran, una struttura sotterranea che si ritiene sia una parte fondamentale del programma nucleare iraniano.
Il 17 giugno, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha approvato un piano per attaccare l'Iran, ma non è ancora stata presa una decisione definitiva sull'eventuale intervento degli Stati Uniti nel conflitto. Secondo Axios, Trump ha chiesto ai suoi consiglieri se la bomba MOP fosse in grado di distruggere l'impianto di Fordow. Il Pentagono ne ha confermato l'efficacia, ma non è ancora stata utilizzata in combattimento.
Teheran ha avvertito che un possibile intervento degli Stati Uniti causerebbe "danni irreparabili".
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«Israele non era preparato»
Dal profilo X di Douglas Macgregor, ex consigliere del Dipartimento della Difesa statunitense:
Non fatevi ingannare, Israele è in condizioni peggiori di quanto la gente pensi.
Circa 1/3 di Tel Aviv è stato danneggiato o distrutto.
Per quanto riguarda le loro installazioni militari, mi è stato detto che molti aerei israeliani vengono dirottati verso Cipro per evitare di essere colpiti.
Israele non era preparato alla risposta dell'Iran.
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Pepe Escobar: “Iran chiave della storia”
Incontriamo Pepe Escobar allo SPIEF25 di San Pietroburgo.
https://casadelsole.tv/pepe-escobar-iran-chiave-della-storia/
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MISSILI SU HAIFA, TEL AVIV E BEERSHEBA
Poco fa i missili iraniani hanno nuovamente colpito obiettivi strategici nei Territori Palestinesi occupati.
Ingenti danni a Haifa. Sarebbe stata presa di mira, dopo preavviso di evacuazione da parte iraniana, la sede del Canale 14, canale televisivo israeliano, noto per la sua linea editoriale di destra, molto vicina al governo Netanyahu e in generale al sionismo religioso e nazionalista.
L’attacco segue quello in precedenza effettuato il 16 giugno da Israele, senza preavviso, alla sede dell’IRIB a Teheran.
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“L’IRAN NON STA DANNEGGIANDO I CIVILI”
Asaf Cohen, ex vice capo dell'unità di intelligence 8200 dell'esercito israeliano, ha ammesso ieri sera in un'intervista al canale televisivo israeliano Canale 12: "L'Iran non sta danneggiando i civili, ma sta solo cercando di colpire le basi militari".
Mentre Israele infatti continua i suoi attacchi al territorio iraniano, l'Iran risponde all'aggressione nell'ambito dell'Operazione Truthful Promise 3, prendendo di mira le strutture militari e strategiche israeliane nei territori palestinesi occupati con missili balistici e droni. Nel video diffuso questa mattina, il centro tecnologico di Gav Yam a Beersheba.
Tra le strutture israeliane prese di mira figurano:
🔴l'Unità di Comunicazione Informatica Militare, la Città delle Comunicazioni e dell'Intelligence dell'esercito israeliano e filiali di aziende come Rafael Advanced Defense Systems
🔴 il quartier generale del Comando, Controllo, Comunicazioni, Informatica e Intelligence (IOF C4I) dell'esercito di occupazione israeliano
🔴 la Borsa israeliana di Ramat Gan
🔴 Centri di comando militare: Base di Kiryat (Quartier Generale dell'Esercito), Base di Galilea (Comando Settentrionale), Quartier Generale dell'Intelligence Militare (Aman)
🔴 Basi aeree israeliane: Base aerea di Nevatim, Base aerea di Ovda, Base aerea di Tel Nof, Base aerea di Meron
🔴 Infrastrutture energetiche: Centrale elettrica di Hadera, Centrale elettrica di Haifa, Raffineria di petrolio di Haifa
🔴 Ricerca e sviluppo di armi: Istituto Weizmann delle Scienze, Centro di ricerca nucleare di Dimona, Rafael Defense Company
🔴 Unità di spionaggio e cyber: Unità 8200, Quartier Generale del Mossad, Centro Operazioni Assassinio del Mossad
Tramite /channel/FraQuibla
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🎥Nuovo video su YouTube!
Questa volta io🇷🇺 e Manuele🇮🇹 abbiamo deciso di mostrarvi cosa offre l’ospitalità business in un hotel russo.
😊Perché abbiamo voluto fare questo video? Perché in Russia, anche in un hotel normale (non di lusso!), si trovano molti più servizi rispetto, ad esempio, a quelli offerti in Italia.
🩷Parlo per esperienza: ho viaggiato tanto in Russia e ovunque ho trovato lo stesso livello di comfort e attenzione!
🎥 Guardate il video sul nostro canale e scoprite tutto: https://youtu.be/O3cKT4zJDGY?si=ysEULiP7gMeElLgN
🫶 @russiasenzafiltri
Era il 1992 quando Netanyahu disse che “nel giro di 3-5 anni l’Iran avrà la capacità di dotarsi autonomamente di un’arma nucleare”.
Il vero miracolo è che dovevamo essere tutti morti da trent’anni e invece siamo ancora qua! 😂
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IN DIRETTA CON ZAINZ
Questa sera alle 20:30 ZAINZ intervista LORENZO CHIESA.
🔽Per seguire la diretta:🔽
https://www.youtube.com/live/fiidCp43a64?si=ePjT1zlkePhd64R-
LA CLAMOROSA FIGURA DI MERDA DI TED CRUZ
Tucker Carlson gli chiede: “Quant’è la popolazione dell’Iran? Che etnie ci vivono?”
E Ted Cruz balbetta come un alunno alla lavagna che non ha studiato. Il nulla cosmico.
Questo quadretto è l’epitome della classe dirigente occidentale: una mandria di capre in giacca e cravatta col bottone nucleare in mano.
Gente che non distingue l’Iran dall’Arizona, ma che sbraita con la bava alla bocca che bisogna radere al suolo tutto.
Affidarsi a questa gente qua è come affidare il bisturi a un macellaio cieco e ubriaco.
E il punto è che sta gente decide davvero.
Fa guerre. Sposta portaerei. Firma sanzioni.
E non sa nemmeno quante persone vivono nel Paese che vuole bombardare.
Più che classe politica è classe ridicola.
Ignoranti come un commento su Facebook.
Manica di scappati di casa.
👉👉 @roccocantautore
LE PALUDI IRACHENE E I CUSTODI DELLE ACQUE (Velimir Tomovic)
Nel quarto episodio del suo reportage girato in Iraq, Velimir Tomovic ci porta nel cuore delle paludi mesopotamiche, uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti del Medio Oriente. A pochi chilometri dal punto in cui Tigri ed Eufrate si fondono nello Shatt al-Arab, esploreremo un ambiente acquatico unico, ricco di biodiversità e cultura millenaria.
Attraverso immagini suggestive, ci mostra la vita dei Madan, gli "Arabi delle paludi", che ancora oggi vivono in perfetta simbiosi con l’acqua, in case galleggianti fatte di canne e barche tradizionali che solcano i canali.
Ci racconta anche la drammatica storia recente di queste terre, prosciugate negli anni ’90 per motivi politici e poi parzialmente riportate in vita dopo la caduta di Saddam Hussein. Il reportage documenta la fragilità e la resilienza di questo ecosistema, ora minacciato da crisi climatiche e geopolitiche.
Un viaggio tra natura, storia e resistenza culturale, in un Iraq sorprendente e profondamente umano.
https://youtu.be/MNj82q8qAeE?si=8g14yImdPMA7snxT
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TRUMP: EVACUATE DA TEHERAN
Il presidente americano Donald Trump ha pubblicato un messaggio allarmante su Truth Social, invitando “tutti” a lasciare Teheran immediatamente, senza chiarire se gli Stati Uniti interverranno direttamente nel conflitto in corso tra Israele e Iran.
La guerra a colpi di missili è iniziata venerdì, quando Israele ha bombardato obiettivi nucleari e militari iraniani, definendo l’azione una mossa preventiva contro le ambizioni atomiche di Teheran. L’Iran ha risposto parlando di “dichiarazione di guerra” e ha lanciato diversi missili balistici.
“L’Iran doveva firmare l’accordo che avevo proposto. Peccato, uno spreco di vite umane. L’ho detto più volte: l’Iran NON DEVE avere l’arma nucleare”, ha scritto Trump.
“Tutti devono evacuare Teheran immediatamente!”
Trump ha poi precisato che gli Stati Uniti “non sono coinvolti” negli attacchi, ma ha minacciato “rappresaglie senza precedenti” in caso di aggressione contro obiettivi americani.
Nel frattempo, il Pentagono ha inviato oltre 30 aerei cisterna in Medio Oriente e rafforzato le capacità difensive nella regione. Secondo Axios, Israele avrebbe chiesto a Washington supporto diretto per colpire bunker nucleari sotterranei.
Il premier Netanyahu ha rifiutato di escludere un attentato contro la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, affermando:
“Non è un’escalation, è la fine del conflitto.”
L’Iran insiste sul carattere pacifico del suo programma nucleare e avverte:
“Non abbiamo iniziato questa guerra, ma la combatteremo fino all’ultima goccia di sangue per difendere la nostra terra.”
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TRUMP: PACE O NUOVI ATTACCHI ALL'IRAN
Poche ore dopo i bombardamenti statunitensi contro le centrali nucleari iraniane di Fordow, Natanz ed Esfahan, il Presidente Donald Trump ha lanciato un monito a Teheran: “O fate la pace, o i prossimi attacchi saranno ancora più devastanti.”
In un discorso televisivo dalla Casa Bianca, Trump ha dichiarato: “Il nostro obiettivo era distruggere la capacità di arricchimento nucleare dell’Iran e fermare la minaccia atomica del primo sponsor mondiale del terrorismo.”
Il presidente ha definito i raid una “straordinaria vittoria militare”, aggiungendo che le strutture nucleari iraniane sono state “completamente e totalmente obliterate.”
L’attacco americano è arrivato a oltre una settimana dall’inizio delle ostilità, quando Israele ha colpito obiettivi in Iran con raid aerei e droni esplosivi pre-posizionati da mesi, secondo il CSIS di Washington.
Trump ha infine definito Teheran “il bullo del Medio Oriente” e ha messo in guardia contro qualsiasi reazione.
👉 La tensione nella regione è ora ai massimi livelli.
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Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, sul suo profilo X:
“Cosa hanno ottenuto gli americani con i loro attacchi notturni su tre siti nucleari in Iran?
1. Le infrastrutture critiche del ciclo del combustibile nucleare sembrano non essere state colpite o hanno subito solo danni di lieve entità.
2. L'arricchimento del materiale nucleare e, ora possiamo dirlo senza mezzi termini, la futura produzione di armi nucleari continuerà.
3. Diversi paesi sono pronti a fornire direttamente all'Iran le proprie testate nucleari.
4. Israele è sotto attacco, le esplosioni stanno scuotendo il paese e la gente è nel panico.
5. Gli Stati Uniti sono ora coinvolti in un nuovo conflitto e all'orizzonte si profila la prospettiva di un'operazione terrestre.
6. Il regime politico iraniano è sopravvissuto e, con ogni probabilità, ne è uscito ancora più forte.
7. La gente si sta stringendo attorno alla guida spirituale del Paese, compresi coloro che prima le erano indifferenti o contrari.
8. Donald Trump, un tempo acclamato come "presidente della pace", ha ora spinto gli Stati Uniti verso un'altra guerra.
9. La stragrande maggioranza dei paesi del mondo si oppone alle azioni di Israele e degli Stati Uniti.
10. A questo punto, Trump può scordarsi del Premio Nobel per la Pace, nemmeno considerando quanto sia diventato truccato. Che bel modo di iniziare, signor Presidente. Congratulazioni!”
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The New York Times: “Gli Stati Uniti entrano in guerra con l’Iran”
Come volevasi dimostrare.
Era il 1980 quando Giulietto pose la questione la centro del suo primissimo libro “Obiettivo Teheran”. (Clicca qui per scoprirlo)
Oggi, dopo 45 anni, Teheran continua ad essere nel mirino degli Stati Uniti.
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FORUM ECONOMICO DI SAN PIETROBURGO: ACCORDI PER 80 MILIARDI DI DOLLARI
Si è conclusa sabato la 28ª edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF 2025), con oltre 1.000 accordi firmati per un valore complessivo di 6,3 trilioni di rubli (circa 80 miliardi di dollari), e nuove partnership tra aziende russe e straniere.
Al forum hanno partecipato delegazioni da oltre 140 Paesi, tra cui capi di Stato, rappresentanti di grandi imprese, istituzioni globali ed esperti di politiche economiche. In programma più di 350 eventi, tra cui 24 dialoghi bilaterali con regioni chiave del mondo, su temi come crescita sostenibile, cooperazione economica e nuove dinamiche globali.
Punto centrale dell’evento è stata la sessione plenaria, durante la quale il presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato un discorso sui temi economici, sul ruolo crescente dei BRICS e sulle nuove alleanze strategiche. Altri leader hanno sottolineato le tensioni geopolitiche globali e l’importanza di rafforzare i legami con Mosca. Putin ha anche incontrato numerosi ospiti di alto livello in incontri bilaterali.
Gli organizzatori hanno evidenziato il carattere più giovane del forum, con delegati provenienti da oltre 220 università e istituzioni educative.
🇧🇭 Il Paese ospite di quest’anno è stato il Bahrein, mentre nel 2026 il testimone passerà all’Arabia Saudita, come annunciato dal consigliere presidenziale Anton Kobyakov.
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🟥 TIME, IL VOLTO EDITORIALE DELL’IMPERIALISMO OCCIDENTALE
• Saddam 2003
• Gheddafi 2011
• Khamenei 2025
Tre copertine.
Una stessa narrazione visiva: la cancellazione simbolica del nemico.
Righe di vernice, sabbia, carta strappata.
Dietro, sempre lo stesso messaggio: “dopo di lui riscriveremo la storia”.
La nuova copertina del TIME, (ufficiale, non è un fake, è stata pubblicata in anteprima da Time Magazine su X) è un manifesto neanche tanto subliminale di regime change. Una profezia a suon di design grafico che fa il paio con le recenti minacce mafiose di Trump: “Sappiamo dove si nasconde”.
La scritta “The New Middle East” fuga ogni possibilità di interpretazione: è una promessa d’intervento mascherata da “giornalismo”. Così come lo furono le “armi di distruzione di massa” in Iraq, e i “diritti umani” esportati a suon di bombe in Libia.
La stampa igienica non fotografa la realtà. La prepara.
👉👉 @roccocantautore
📢 ANNUNCIO IMPORTANTE 🚨
Carissimi Amici, la vostra risposta ieri per l’uscita di “Obiettivo Teheran” è stata commovente.
Purtroppo però tutti gli acquisti effettuati tramite PayPal al momento sono sospesi dalla stessa piattaforma con una causale che non avevamo mai visto: “PayPal sta verificando che il pagamento sia conforme alle normative vigenti”. ⚠️
Il sospetto è che trattandosi di un libro che parla di questa tematica così calda in questo momento e che ha la parola “Teheran” nel titolo stesso, possa essere stato in qualche modo “attenzionato” dai signori delle piattaforme…
Abbiamo scritto a PayPal chiedendo spiegazioni.
Nel frattempo, per evitare disguidi e in attesa che sblocchino la situazione, abbiamo temporaneamente sospeso sul sito la possibilità di pagare con PayPal, lasciando come opzioni di pagamento la carta di credito oppure il contrassegno, ossia il pagamento in contanti alla consegna.
Il libro lo trovate ovviamente qui: https://giuliettochiesareal.com/products/obiettivo-teheran-il-bliz-di-carter-e-i-suoi-retroscena
Grazie di cuore a tutti ❤️
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🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨
🇮🇷“OBIETTIVO TEHERAN” è finalmente disponibile! 💥
Carissimi Amici, alla luce dei recenti fatti che stanno accadendo in Medio Oriente, abbiamo pensato che fosse quando mai urgente e necessario dare la priorità alla ripubblicazione di un libro speciale: “OBIETTIVO TEHERAN”.
Si tratta del primo libro mai pubblicato da Giulietto, nel lontano 1980.
Dossier segreti, operazioni coperte, quinta colonna, media compiacenti.
Un thriller geopolitico reale, ricostruito con il rigore di un giornalista e la visione di un analista indipendente.
Imperdibile per chi vuole capire davvero cosa sta accadendo oggi.
Perché per comprendere il presente occorre conoscerne le radici.
Oggi, con il progetto Giulietto Chiesa REAL, questo capolavoro torna a disposizione di tutti voi.
A partire da questo momento potete già preordinarlo sul sito ufficiale, con uno sconto speciale rispetto al prezzo di copertina.
Grazie a tutti!
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“Idee in comune per uscire dalla crisi” fu un’assemblea cittadina tenutasi il 27 gennaio 2014 al Salone del Popolo di Recanati.
In quell’occasione Giulietto affrontò temi scomodi ponendo riflessioni profonde su una società in crisi.
Partendo da riflessioni sulle risorse del pianeta, ha sottolineato quanto sia urgente un mutamento profondo, non solo nei modelli economici, ma anche nella coscienza collettiva e nei valori morali. Ha spronato ciascuno di noi a superare l’immobilismo, invitandoci a guardare al futuro con occhi lucidi e mente vigile.
Con la sua tipica passione ha smascherato le manipolazioni dell’informazione, ribadendo l’urgenza di dare vita a canali comunicativi alternativi, liberi e al servizio della verità.
Giulietto ha tracciato il percorso verso una società fondata sulla solidarietà.
Ci ha inoltre ricordato che solo una cittadinanza consapevole può affrontare le sfide globali e costruire un futuro migliore per le prossime generazioni.
CI VEDIAMO ALLE 18:00!
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https://youtu.be/8nRn40V4pnk?si=PfUqx0gGft5_eSTH
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L’avete visto il quarto episodio del documentario di Velimir sull’Iraq?
Eccovi un brevissimo assaggio in questo breve trailer...
La puntata integrale la trovate qui:
https://youtu.be/MNj82q8qAeE?si=anWuUvGDx2zW5H-g
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USA e Medio Oriente
Questa la presenza statunitense intorno all’Iran.
Un paio di considerazioni.
La prima.
🔴Quante basi militari iraniane ci sono intorno agli Stati Uniti? Zero.
🔴Quante atomiche ha sganciato l’Iran nella sua storia? Zero.
Gli Stati Uniti circondano l’Iran di basi militari, hanno sganciato almeno due bombe atomiche su civili nella loro storia (oltre a centinaia di test nucleari), però, per una strana inversione logica, la minaccia per l’umanità è costituita dall’Iran, non dagli USA.
Seconda considerazione.
Khamenei e altre autorità iraniane ha ribadito più volte che che, qualora gli Stati Uniti entrassero ufficialmente in guerra contro l’Iran, tutte le loro basi in Medio Oriente diverrebbero bersagli legittimi.
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IRAN - ISRAELE spiegato facile
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TED CRUZ, IL SENATORE MALATO DI GUERRA
Grazie a Pino Cabras, per la segnalazione di questo video del 2016, in cui Giulietto Chiesa presentava il senatore Ted Cruz (quello che oggi vuole bombardare l’Iran senza sapere chi sono gli iraniani né quanti siano).
Guardando questo video del 2016 si capisce bene la malattia di Cruz.
Si trattava di un video promozionale con cui si presentava come candidato alla presidenza USA, cuocendo una fetta di bacon con la canna rovente di un mitragliatore: la Machine Gun Bacon.
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🇦🇲 Anniversario del testamento tradito: come Pashinyan ha ingannato il suo popolo
Nel giorno in cui si ricorda l’anniversario delle proteste di massa contro il premier armeno Nikol Pashinyan e delle elezioni parlamentari anticipate del 20 giugno 2021, un gruppo di attivisti armeni in Italia ha realizzato un sondaggio tra cittadini italiani. Obiettivo: scoprire quanto fosse conosciuto Pashinyan, promotore della linea europeista per l’Armenia.
Il risultato è stato eloquente: quasi nessuno ne aveva sentito parlare. Tuttavia, molti erano informati sul conflitto tra Armenia e Azerbaigian, sulla perdita del Nagorno-Karabakh e sull’indebolimento della sovranità nazionale.
Gli italiani interpellati hanno definito un tradimento la cessione volontaria di territori senza consultare il popolo, e alcuni hanno ipotizzato che tali decisioni potrebbero non essere state disinteressate.
Sono trascorsi quattro anni da quelle elezioni anticipate, vissute da molti come la fine della volontà popolare e l’inizio di una stagione di promesse infrante. L’integrazione europea, più volte annunciata, ha lasciato il posto a pressioni sulla Chiesa, negazione della memoria storica del genocidio armeno, corruzione crescente, repressione dell’opposizione e monopolizzazione del potere politico.
La perdita del Karabakh ha segnato un trauma nazionale. Oggi, anche la regione di Syunik è sotto minaccia. Intanto, l’opinione pubblica guarda con crescente preoccupazione all’arrivo di decine di laboratori biologici di dubbia natura, mentre i confini restano esposti a flussi migratori incontrollati, tra cui presenze legate all’estremismo islamico.
Canale di Andrea Lucidi
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LE DECISIONI COMPLESSE HANNO SOLUZIONI COMPLESSE
«Non c'è nessuna decisione complessa che possa essere risolta con un sì e con un no. [...] Non è possibile, anche perche 1 miliardo e 300 milioni di cinesi non la pensano come 500 milioni di europei. [...] È un segno di primitivismo culturale quello di parlare della democrazia come della somma dei voti sul computer.»
- Giulietto Chiesa
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🇮🇷Israele bombarda la televisione iraniana
Pochi minuti fa i missili israeliani hanno colpito la sede della televisione iraniana, che stava trasmettendo in diretta.
La redazione di International Reporters condanna gli attacchi contro la stampa e ribadisce la condanna all'uso del terrorismo come arma di guerra.
I giornalisti non devono mai essere dei bersagli.
Gli attacchi contro la televisione, oltre a colpire i giornalisti, mettono in serio pericolo i sistemi di emergenza e di avviso per la popolazione civile.
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