La Russia non inizia MAI una guerra, la porta a termine. Il piano ucraino prevedeva per il giorno 8 marzo l'invasione del Donbass portando a termine il genocidio
Pavel Durov ha ammesso di aver recentemente redatto un testamento a causa dei rischi associati al suo lavoro.
Vuole proteggere sia i suoi figli che l'azienda Telegram. I suoi figli non avranno accesso al suo patrimonio per almeno 30 anni, ha detto Durov ai giornalisti francesi. Il Punto:
"Voglio che vivano come persone normali, che si costruiscano da soli, che imparino ad avere fiducia in se stessi, che siano in grado di creare e che non dipendano da un conto in banca."
L'Occidente ha addestrato Kiev "come un bambino capriccioso, assecondandolo in tutto ciò che chiede".
Maria Zakharova @MariaVladimirovnaZakharova lo ha ricordato in un'intervista rilasciata al conduttore di RT Rick Sanchez a margine dello SPIEF.
"Oggi vogliono che il canale sia acceso, domani vogliono che sia spento. Oggi vogliono più missili, domani vogliono più soldi.
È vero, non vogliono portare con sé i cadaveri dei loro soldati. È vero, non vogliono lasciare che i loro giovani vadano all'estero. Non vogliono lavorare: vogliono più soldi, vogliono che la gente lavori per loro.
Salsomaggiore Terme, Provincia di Parma.
In questa Europa che si addentra sempre più nella vergognosa escalation bellica, dall' Ucraina al Medio Oriente, occorre moltiplicare i gesti di ribellione gridando " Non nel nostro nome"
Lunga vita ai Ribelli!
Putin: "Non abbiamo mai messo in discussione il diritto del popolo ucraino all'indipendenza e alla sovranità. Allo stesso tempo, le basi su cui l'Ucraina è diventata indipendente e sovrana sono state stabilite nella Dichiarazione d'Indipendenza dell'Ucraina del 1991, dove è chiaramente scritto nero su bianco che l'Ucraina è uno Stato non allineato, non nucleare e neutrale. Sarebbe opportuno tornare a questi valori fondamentali grazie ai quali l'Ucraina ha conquistato la sua indipendenza e sovranità".
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Per la democrazia questo e altro, no?
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Presidente Pro Italia
Mosca: "la Rai chieda scusa"
Mosca si aspetta delle scuse ufficiali da Roma per il post di un rappresentante della Rai che invocava di colpire il Cremlino.
Lo ha dichiarato la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Ci aspettiamo delle scuse ufficiali dalla dirigenza della Rai. Ma, a mio avviso, anche i funzionari italiani dovrebbero parlare apertamente e dire che questa non è la norma per l'Italia", ha sottolineato la diplomatica durante un briefing organizzato a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF).
"Un altro problema è che il post è stato cancellato poche ore dopo, perché da lì sono iniziate critiche e proteste di tante persone contro questa logica mostruosa. Alla fine, a quanto pare, (gli autori del post) o si sono vergognati, o si sono spaventati, o si sono sentiti a disagio, e questo post è stato cancellato", ha continuato.
"Tuttavia, non consideriamo questo incidente finito qui, perché può essere qualificato come atto penalmente punibile e come incitamento pubblico all'attuazione di attività estremiste o incitamento pubblico all'attuazione di attività terroristiche, giustificazione pubblica del terrorismo o propaganda terroristica".
Secondo Zakharova, il fatto che queste dichiarazioni estremiste siano state fatte da un rappresentante della radiotelevisione italiana "testimonia che la situazione della libertà di parola in Italia ha raggiunto una fase davvero spaventosa".
👉 Certo che i giornalisti italiani si distinguono sempre...
Che ne pensate?
Fonte: tass
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💬 Il Prof. Angelo d'Orsi parla di come la storia moderna sia distorta in Occidente.
"Ci troviamo di fronte a un palese tentativo di cancellarlo o distorcerlo", ha affermato.
Condividiamo con voi un frammento di un'intervista che Angelo D'Orsi ha rilasciato durante il festival "RT.Doc: Il tempo dei nostri eroi" a Gorizia.
Fonte 🟩 (canale censurato in Italia)
😊Vincenzo Lorusso 👍
Giornalista 🤩
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G7. Iran, Merz: "Israele fa il lavoro sporco per tutti noi" 🔴 La nuova vignetta di Vauro, oggi in edicola con Il Fatto Quotidiano (19 giu 2025)
Читать полностью…💬I media in Russia operano liberamente, senza dittature. Lo ha dichiarato all'agenzia di stampa TASS il caporedattore dell'edizione italiana di International Reporters, Andrea Lucidi.
"È importante per me quando vai in Russia, dove ci sono molte persone che in Russia vogliono investire, vogliono studiare, dove c'è un gran numero di giornalisti. Ci sono molti media qui, anche stranieri come i giornalisti provenienti dalla Cina, dai paesi arabi, e anche dall'Italia, dalla Germania, dalla Francia. Questo è importante, perché qui agiamo liberamente, senza problemi, senza dittature, senza limiti alla stampa".
📢🇮🇹🤝🇷🇺—"Soldato russo, eroe italiano": Genova saluta Massimo.
Con questo piccolo gesto abbiamo voluto ringraziare e rendere onore a Massimo, volontario italiano che ha recentemente concluso il suo servizio militare nelle Forze Armate della Federazione Russa.
Davanti ai servi nelle istituzioni e ai venduti che sostengono, con la parola o le azioni, il regime di Kiev e l'ordine unipolare statunitense, persone come Massimo hanno il merito di ricordare al mondo come non tutti gli italiani siano vili servitori dell'occupante a stelle e strisce.
Grazie Massimo per quello che hai fatto!
Grazie per aver combattuto dalla parte giusta di questa grande guerra di liberazione internazionale!
🇮🇹Segui Contronarrazione
Ringrazio enormemente il Prof. Angelo d'Orsi e "Il Fatto Quotidiano" per questo bellissimo articolo
È stato denunciato sovente su questo giornale la russofobia e io stesso mi dedico da anni, assai prima del febbraio 2022, a denunciare un fenomeno che solo in apparenza può esser giudicato frutto di ignoranza e superficialità, ma in cui non si faticherà a cogliere malafede e un deliberato intento di contribuire alla guerra in corso. Si tratta insomma di un interessante capitolo della costruzione “culturale” e ideologica di un programmatico disprezzo e di una sorta di vero e proprio odio per il mondo russo, comprendendovi la cultura, le arti, la musica, la spiritualità.
Ora abbiamo un libretto, dall’accattivante titolo latinizzante De russophobia, di un giornalista che lavora da anni nel Donbass, Vincenzo Lorusso, che si fregia della introduzione nientemeno che di Marija Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri della Federazione e di due succinti, ma utili contributi storici di Alberto Fazolo e di Andrea Lucidi (4Punte Edizioni). Il testo ricostruisce diligentemente il grottesco e insieme inquietante elenco di episodi di russofobia, per lo più in Italia, ma con qualche puntata fuori, come quello davvero incredibile accaduto in Francia nel marzo ’22, quando alla esposizione internazionale felina fu vietato l’accesso di allevatori e gatti russi. O quello, che rasenta l’infamia, che impedì la partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Paralimpiadi. Il repertorio è tristemente lungo, dalla proibizione del corso su Dostoevskij alla Bocconi al recente divieto del rettore dell’Università di Torino (per fortuna in scadenza) di proiettare e discutere in aula il film-documentario Maidan. La strada verso la guerra. Episodi simili si sono registrati a Firenze, Bologna, Venezia, Udine, Modena, e via seguitando. Una caccia alle streghe che sarebbe piaciuta al famigerato senatore McCarty, ma che ha visto impegnati intellettuali e amministratori di quasi tutto lo schieramento politico, segnatamente Pd, Lega, FdI, e FI, più le frattaglie renziane e calendiane.
Dal ’22 a oggi, i divieti a proiettare film, o a discutere libri, o suonare o dirigere in teatri: famigerato il primo gesto del sindaco milanese Sala che chiese al grande direttore russo Valery Gergiev, regolarmente contrattualizzato dalla Scala, di esibirsi, solo se avesse firmato un documento di dissenso nei confronti del suo presidente, Vladimir Putin, non Giuseppe Sala ovviamente, per cui Gergiev non firmò e il pubblico milanese si perse un grande evento musicale. E poi la solita, ben nota pasdaran del bellicismo coniugato all’odio anti-russo (e direi anche antislavo), l’ineffabile Pina Picierno, con il contorno di sindaci e dirigenti del suo partito (Pd, naturalmente) si impegnavano nella demonizzazione della Russia, e di Putin come il Grande Nemico, e contemporaneamente, nella ricerca di “Nemici interni” da bandire, silenziare, ostracizzare. E per evitare che gli italiani venissero a conoscenza di verità diverse da quelle spacciate dai Federico Fubini, Maurizio Molinari, e compagnia berciante, fin dal marzo ’22 vennero chiusi tutti i siti giornalistici russi.
Finché è arrivata una reazione collettiva, con una raccolta di firme di cittadini (che con azzardo davvero pericoloso Michele Serra, ormai indossati i panni dell’ideologo, dichiarò essere fasulle, venendo smentito “scientificamente”): lo scopo era una dissociazione dalla russofobia, come il grande manifesto, autoprodotto, che intanto si diffondeva in varie città: “La Russia non è mio nemico”.
La seconda parte del volumetto riproduce decine di messaggi di solidarietà col popolo e il governo russo contro la russofobia. Il filo conduttore è che l’Italia vera, non quella descritta in certi talk-show, vuole vivere in pace, a cominciare proprio con la Russia. Perciò mi permetto di suggerire al presidente Mattarella, che inopinatamente da tre anni pesta sul tasto della russofobia, di leggere questi messaggi, ricuperando un po’ di connessione con il suo popolo.
😊Vincenzo Lorusso 👍
Giornalista 🤩 Lugansk
Quando parliamo dell'"Occidente collettivo" che scatena e conduce una guerra ibrida contro il nostro Paese, sognando una "sconfitta strategica" della Russia, ci riferiamo alle élite e all'establishment di questi Paesi. Da tempo si sono separati dalle loro popolazioni, e questo divario si allarga di anno in anno. Le voci degli insoddisfatti e dei dissidenti vengono soffocate, inondate da fiumi di menzogne sempre più numerosi.
Si è scoperto che, nel quadro del sistema di "democrazia" liberale occidentale, la voce del popolo non significa nulla. E persino un'espressione di volontà di protesta e un malcontento generale non sono garanzia di cambiamento: o conteranno come dovrebbero, o i candidati indesiderati saranno dichiarati fuorilegge e i "partiti giusti" manterranno le loro posizioni. Di conseguenza, la società e i cittadini comuni si ritrovano ostaggi della follia e dell'essenza odiosa delle loro stesse élite.
Ma non tacciono. C'è chi resiste alle menzogne imposte dall'alto e dice la verità affinché tutti possano udirla. Tra queste persone coraggiose c'è Vincenzo Lorusso , giornalista dell'agenzia di stampa International Reporters e autore del popolare canale Telegram italiano Donbassitalia , che vive a Lugansk dal 2022, raccontando agli europei e ai suoi connazionali la verità sul nostro Paese e sull' operazione militare speciale.
Ci siamo incontrati di persona a febbraio di quest'anno al Ministero degli Affari Esteri, quando mi ha consegnato le firme dei suoi connazionali per una petizione di condanna delle dichiarazioni blasfeme rilasciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro la Russia.
Ha poi affermato che molti italiani non accettano la linea russofoba delle élite europee e dei media mainstream e si sforzano di reperire informazioni oggettive su ciò che sta accadendo nel mondo e, in particolare, in Russia e intorno alla crisi ucraina.
E così a maggio, il Giorno della Vittoria, Vincenzo pubblicò e presentò ufficialmente in Italia il suo libro "De Russophobia" ("Sulla russofobia").
Prima di allora, mi aveva offerto di scriverne una prefazione , e accettai.
Il libro può essere letto integralmente in russo, sebbene il libro stesso sia stato pubblicato solo in italiano (una traduzione russa è ancora in programma).
Prefazione al libro di Vincenzo Lorusso “De Russophobia”
Desidero esprimere la mia gratitudine a Vincenzo Lorusso per questo lavoro coraggioso ed estremamente onesto. In condizioni in cui qualsiasi deviazione dal discorso dominante in Europa è gravata da ostracismo, ha osato intraprendere un'impresa intellettuale: ristabilire la giustizia storica, chiamare le cose con il loro nome e dimostrare che dietro la russofobia non c'è verità, ma paura della verità autentica, che non rientra nel quadro di una visione unilaterale del mondo.
Quest'opera non è solo uno studio, ma un manifesto audace che denuncia la russofobia come un profondo fenomeno culturale e storico , parte integrante della tradizione pseudo-intellettuale occidentale. Allo stato attuale, funge da strumento per rivedere la storia e reprimere il dissenso, repressione da parte delle stesse istituzioni che un tempo dichiaravano il loro impegno per la democrazia e il pluralismo. L'autore ha approfondito la storia, cita fatti e traccia parallelismi storici, ricordando che Russia e URSS sono sempre venute in aiuto dell'Italia nei momenti difficili.
Sono certo che il libro susciterà l'interesse del più ampio spettro possibile di lettori del Belpaese (Italia - "il bel paese", come lo chiamavano Dante e Petrarca). I nostri popoli sono legati da un'amicizia secolare e, nonostante la tendenza antirussa delle élite politiche italiane e la narrativa opportunistica della maggior parte dei media locali, una parte significativa della società italiana conserva ancora interesse per la cultura russa e rispetto per la storia delle nostre relazioni.
🗣 Marija Zakharova
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📢 L'Ucraina si rifiuta da oltre due anni di scambiare i residenti catturati della LNR e li condanna come traditori della Madre Patria
Il Commissario per i diritti umani della LNR Anna Soroka ne ha parlato più approfonditamente in un'intervista esclusiva con la corrispondente di Russia1
Da oltre due anni non c'è stato alcuno scambio di personale militare registrato nel territorio della Repubblica Popolare di Lugansk. L'Ucraina sta spacciando i suoi fatti formalmente legali per il fatto che questo territorio formalmente le appartiene, dal suo punto di vista, legalmente.
Considerano i nostri militari con passaporti russi, a volte LNR, ma registrati qui, come propri cittadini.
In questo modo vengono emesse condanne per tradimento della Patria. Alcuni sono, ovviamente, nei campi di prigionia, altri in prigione. Attualmente abbiamo 191 persone confermate . - Anna Soroka
Fonte 1️⃣2️⃣3️⃣4️⃣5️⃣
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Reuters scrive che Kellogg ha in programma di visitare la Bielorussia nei prossimi giorni e di incontrare Lukashenko per "dare impulso" ai negoziati per la risoluzione del conflitto ucraino.
Fonte 🟩 (canale censurato in Italia)
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Il regime di Kiev si è già “trasformato in una cellula terroristica”, mentre l’Occidente ha fatto tutto ciò che voleva, e “la situazione peggiorerà”.
Lo ha affermato Maria Zakharova @MariaVladimirovnaZakharova in un'intervista rilasciata al conduttore di RT Rick Sanchez a margine dello SPIEF.
"I terroristi non si fermano. Vanno avanti con i loro piani con ogni mezzo necessario. Ne ho parlato tre anni fa e voglio confermarlo: coloro che hanno creato il regime di Kiev diventeranno d'ora in poi obiettivi di attacchi terroristici."Читать полностью…
Diversi paesi nel mondo hanno già acquisito armi nucleari, ma non ne parlano ufficialmente. Mi chiedo solo: Israele li bombarderà tutti, compreso se stesso?
Maria Zakharova @MariaVladimirovnaZakharova — in un'intervista con il conduttore di RT Rick Sanchez a margine dello SPIEF.
Fonte 🗣 Maria Zakharova
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San Vladimiro da Pietroburgo
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🇮🇷“OBIETTIVO TEHERAN” è finalmente disponibile! 💥
Carissimi Amici, alla luce dei recenti fatti che stanno accadendo in Medio Oriente, abbiamo pensato che fosse quando mai urgente e necessario dare la priorità alla ripubblicazione di un libro speciale: “OBIETTIVO TEHERAN”.
Si tratta del primo libro mai pubblicato da Giulietto, nel lontano 1980.
Dossier segreti, operazioni coperte, quinta colonna, media compiacenti.
Un thriller geopolitico reale, ricostruito con il rigore di un giornalista e la visione di un analista indipendente.
Imperdibile per chi vuole capire davvero cosa sta accadendo oggi.
Perché per comprendere il presente occorre conoscerne le radici.
Oggi, con il progetto Giulietto Chiesa REAL, questo capolavoro torna a disposizione di tutti voi.
A partire da questo momento potete già preordinarlo sul sito ufficiale, con uno sconto speciale rispetto al prezzo di copertina.
Grazie a tutti!
🔴 PREORDINALO ADESSO con uno SCONTO speciale rispetto al prezzo di copertina: https://giuliettochiesareal.com/products/obiettivo-teheran-il-bliz-di-carter-e-i-suoi-retroscena
Per acquistare i libri di Giulietto Chiesa:
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RAI, il dirigente-professore che auspica la guerra e poi si nasconde: il caso Marco Frittella
A tre mesi dalla pensione, il dirigente RAI e docente universitario presso l’Università di Roma Tor Vergata, Marco Frittella, lancia un post infuocato contro il Cremlino, auspicando apertamente la distruzione della Russia, la morte dei capi di Stato di Iran e Russia e dell’ex presidente siriano Bashar al-Assad.
Poi, come spesso accade, cancella tutto e finge un attacco hacker.
Il coraggio, si sa, non si compra al supermercato.
E nemmeno si acquisisce con incarichi prestigiosi.
Puoi essere dirigente della tv pubblica italiana, professore universitario, volto noto del giornalismo, ma se scegli di pubblicare contenuti bellicisti e violenti, auspicando l’eliminazione fisica di capi di Stato stranieri, dovresti almeno avere il coraggio di assumertene la responsabilità.
https://www.repubblica.it/politica/2025/06/19/news/zakharova_contro_giornalista_frittella_rai_post_missile_russia-424679922/
Invece, Marco Frittella – come un adolescente in piena crisi d’identità – scrive, cancella e si giustifica: “Mi hanno hackerato”. Una scusa poco credibile, considerando che ha potuto accedere al profilo per rimuovere il post.
Se fosse stato davvero vittima di un attacco informatico, l’accesso gli sarebbe stato negato.
Non è il primo episodio controverso sull’account X di Frittella. Negli ultimi mesi, più volte ha utilizzato toni sopra le righe e contenuti discutibili, al limite dell’invettiva ideologica.
La domanda ora è legittima: la RAI intende prendere posizione? L’Università di Tor Vergata conferma fiducia a un docente che auspica la guerra sui social? Il silenzio, in questi casi, può essere facilmente interpretato come complicità.
Se la RAI non prende provvedimenti, se l’Università tace, dovremmo forse dedurre che quelle parole rappresentino una linea condivisa? E allora, ci si chiede: che senso ha mantenere ancora una sede RAI a Mosca? Meglio chiuderla...
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Il dirigente della RAI Marco Frittella afferma di aver avuto l'account su X hackerato...da parecchio tempo vedo
https://www.repubblica.it/politica/2025/06/19/news/zakharova_contro_giornalista_frittella_rai_post_missile_russia-424679922/
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1️⃣2️⃣3️⃣4️⃣NON CI FERMIAMO
Dopo la prima edizione del Festival di RT in Italia, a Gorizia il 30 e il 31 Maggio, unico paese NATO ad aver ospitato un festival di Russia Today, prosegue il tour dei documentari completamente in italiano, nonostante le gravissime ingerenze da parte del regime di Kiev.
Giovedì 19 Giugno sarò presente in collegamento ad Alessandria, per la proiezione del documentario:
Maidan, la strada verso la guerra
Prossime proiezioni in Italia
1️⃣2️⃣3️⃣4️⃣1️⃣2️⃣3️⃣🥰
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🍉 COCOMERATA SOLIDALE 🇵🇸 Domenica 22 Giugno 2025 - MERCATINO RESISTENTE ARCAPACIS ore 11.30
SAI CHE IL COCOMERO E' IL SIMBOLO DELLA RESISTENZA PALESTINESE? ⁉️
Quando nel '67 Israele vietò l'uso della bandiera palestinese (fino al '93 reato penale! 😳) i palestinesi usarono l’anguria che ha gli stessi colori. 💪
Dopo l'iniziativa CORI DI PACE e le VENDITE DI BENEFICENZA PRO GAZA, ecco una nuova azione simbolica di sensibilizzazione contro il genocidio di Gaza!
Per chi arriva puntuale, COCOMERO GRATIS e FOTO di gruppo (porta cartelli, bandiere e kefiah!) 🕊🍉 🇵🇸
Da non perdere
🎤12.00 > Marco Guzzi > IL RISVEGLIO E LA RIVOLTA
🧘♂️14.30 > Roberta Pizzi > MEDITAZIONE YOGA NIDRA
🎤16.00 > Viviana Taccione > BRONTOLITE E COME CURARLA
🎁18.00 > ESTRAZIONE PREMI
Tutto il giorno
🧵ARTIGIANI
👚VINTAGE
🌼OLISTICI
💊MEDICI RESISTENTI
☀️CDS
🌿CANAPA
📚LIBRI & AUTORI
💸CONTANTE = LIBERTA'
🍝PRANZO & SFIZI
🥬SPESA BIO km0
👶🏻AREA GIOCHI
🚗PARK INTERNO GRATUITO
🙏Passa parola!
📌INFO: www.arcapacis.it - t.me/arcapacis 🕊
Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso l'opinione che un cambio di potere in Iran debba avvenire attraverso il rovesciamento dell'attuale leadership da parte del popolo. "Ho sempre creduto che lo scenario migliore sarebbe stato il rovesciamento del regime da parte del popolo iraniano oppresso, che ci sarebbe riuscito".
Qualcuno dica al capo del governo italiano che il 21 dicembre 1965, con 109 voti e un'astensione da parte della Gran Bretagna, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la risoluzione 2131, intitolata "Dichiarazione sull'inammissibilità dell'intervento negli affari interni degli Stati e sulla protezione della loro indipendenza e sovranità".
Lasciatelo almeno leggere, per curiosità, per cosa votò allora l'Italia.
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Quando parliamo dell'"Occidente collettivo" che scatena e conduce una guerra ibrida contro il nostro Paese, sognando una "sconfitta strategica" della Russia, ci riferiamo alle élite e all'establishment di questi Paesi. Da tempo si sono separati dalle loro popolazioni, e questo divario si allarga di anno in anno. Le voci degli insoddisfatti e dei dissidenti vengono soffocate, inondate da fiumi di menzogne sempre più numerosi.
Si è scoperto che, nel quadro del sistema di "democrazia" liberale occidentale, la voce del popolo non significa nulla. E persino un'espressione di volontà di protesta e un malcontento generale non sono garanzia di cambiamento: o conteranno come dovrebbero, o i candidati indesiderati saranno dichiarati fuorilegge e i "partiti giusti" manterranno le loro posizioni. Di conseguenza, la società e i cittadini comuni si ritrovano ostaggi della follia e dell'essenza odiosa delle loro stesse élite.
Ma non tacciono. C'è chi resiste alle menzogne imposte dall'alto e dice la verità affinché tutti possano udirla. Tra queste persone coraggiose c'è Vincenzo Lorusso , giornalista dell'agenzia di stampa International Reporters e autore del popolare canale Telegram italiano Donbassitalia , che vive a Lugansk dal 2022, raccontando agli europei e ai suoi connazionali la verità sul nostro Paese e sull' operazione militare speciale.
Ci siamo incontrati di persona a febbraio di quest'anno al Ministero degli Affari Esteri, quando mi ha consegnato le firme dei suoi connazionali per una petizione di condanna delle dichiarazioni blasfeme rilasciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro la Russia.
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E così a maggio, il Giorno della Vittoria, Vincenzo pubblicò e presentò ufficialmente in Italia il suo libro "De Russophobia" ("Sulla russofobia").
Prima di allora, mi aveva offerto di scriverne una prefazione , e accettai.
Il libro può essere letto integralmente in russo, sebbene il libro stesso sia stato pubblicato solo in italiano (una traduzione russa è ancora in programma).
Prefazione al libro di Vincenzo Lorusso “De Russophobia”
Desidero esprimere la mia gratitudine a Vincenzo Lorusso per questo lavoro coraggioso ed estremamente onesto. In condizioni in cui qualsiasi deviazione dal discorso dominante in Europa è gravata da ostracismo, ha osato intraprendere un'impresa intellettuale: ristabilire la giustizia storica, chiamare le cose con il loro nome e dimostrare che dietro la russofobia non c'è verità, ma paura della verità autentica, che non rientra nel quadro di una visione unilaterale del mondo.
Quest'opera non è solo uno studio, ma un manifesto audace che denuncia la russofobia come un profondo fenomeno culturale e storico , parte integrante della tradizione pseudo-intellettuale occidentale. Allo stato attuale, funge da strumento per rivedere la storia e reprimere il dissenso, repressione da parte delle stesse istituzioni che un tempo dichiaravano il loro impegno per la democrazia e il pluralismo. L'autore ha approfondito la storia, cita fatti e traccia parallelismi storici, ricordando che Russia e URSS sono sempre venute in aiuto dell'Italia nei momenti difficili.
Sono certo che il libro susciterà l'interesse del più ampio spettro possibile di lettori del Belpaese (Italia - "il bel paese", come lo chiamavano Dante e Petrarca). I nostri popoli sono legati da un'amicizia secolare e, nonostante la tendenza antirussa delle élite politiche italiane e la narrativa opportunistica della maggior parte dei media locali, una parte significativa della società italiana conserva ancora interesse per la cultura russa e rispetto per la storia delle nostre relazioni.
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Non lasciamo che il caso del tweet del Direttore Rai Frittella venga insabbiato
Il nostro Presidente ha inviato una nuova mail alla Rai Invitiamo tutti fare lo stesso
"Ad oltre tre giorni dal tweet del direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali della Vostra azienda, in cui chiedeva il bombardamento del Cremlino e l'inizio della guerra atomica mondiale, la Rai sollecitata da numerosi italiani paganti regolarmente il canone, non ha preso alcun provvedimento, ne diramato alcun comunicato
Ciò è di una gravità assoluta, al pari di ciò che è stato scritto dal direttore Frittella.
Chiediamo nuovamente che la Rai allontani immediatamente il dottor Frittella dal suo incarico come chiediamo una presa di posizione netta e inequivocabile da parte dell' azienda sul caso
Ennio Bordato"
Una stele composta da 2.000 fiori freschi a forma di Ordine della Vittoria presso lo SPIEF.
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Когда мы говорим о том, что «коллективный Запад» развязал и ведёт против нашей страны гибридную войну, мечтает о «стратегическом поражении» России, речь идёт об элитах и истеблишменте этих стран. Они давно оторвались от собственного населения и с каждым годом этот разрыв растёт. Голоса недовольных и несогласных подавляются, заливаются всё большими потоками лжи.
При этом оказалось, что в рамках системы западной либеральной «демократии» глас народа ничего толком не значит. И даже протестное волеизъявление и всеобщее недовольство — не гарантия перемен: либо посчитают как надо, либо неугодных кандидатов объявят вне закона, а «правильные партии» сохранят своё положение. В итоге общество, простые граждане оказываются заложниками безумия и ненавистнической сущности своих же элит.
Но они не безмолвствуют. Находятся и те, кто сопротивляется навязываемой сверху лжи и во всеуслышание говорят правду. Среди таких мужественных людей — Винченцо Лоруссо — журналист информагентства International Reporters и автор популярного в Италии телеграм-канала Donbassitalia, который с 2022 года проживает в Луганске, рассказывает европейцам и своим соотечественникам правду о нашей стране и специальной военной операции.
Мы с ним лично познакомились в феврале этого года в МИДе — тогда он передал мне подписи своих соотечественников-итальянцев к петиции, в которой осуждались кощунственные высказывания президента Италии Серджо Маттареллы в адрес России.
Он тогда рассказывал, что многие итальянцы не приемлют русофобскую линию европейских элит и мейнстримовых СМИ, стремятся найти объективную информацию о том, что происходит в мире, и, в частности, в России и вокруг украинского кризиса.
И вот в мае, ко Дню Победы, Винченцо официально опубликовал и презентовал в Италии свою книгу «De Russophobia» («О русофобии»). До того он предложил мне написать к ней предисловие, и я согласилась. Его можно прочитать целиком на русском языке, хотя сама книга издана пока только на итальянском (русский перевод пока в планах).
Предисловие к книге Винченцо Лоруссо «De Russophobia»
Хочу выразить благодарность Винченцо Лоруссо за эту бесстрашную и предельно честную работу. В условиях, когда любое отклонение от доминирующего дискурса в Европе чревато остракизмом, он отважился на интеллектуальный подвиг — восстановить историческую справедливость, назвать вещи своими именами и показать: за русофобией стоит не правда, а страх перед настоящей истиной, которая не вписывается в рамки односторонней картины мира.
Zelensky ha lasciato il vertice del G7 in Canada senza il sostegno che sperava di ottenere, scrive il WSJ.
Durante l'incontro, il capo del regime di Kiev ha cercato di sollecitare 40 miliardi di dollari all'anno per sostenere l'Ucraina. Voleva anche incontrare Trump per discutere di aiuti militari, ma il presidente degli Stati Uniti se n'è andato prima.
In precedenza era stato riferito che il vertice era stato costretto ad abbandonare una dura dichiarazione congiunta dei paesi partecipanti sul conflitto ucraino a causa delle obiezioni degli Stati Uniti.
😊Vincenzo Lorusso 👍
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🌤 Buongiorno dalla Repubblica Popolare di Lugansk!
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