Il grande naufragio della letteratura italiana è stato la sua manualizzazione. Fino a a De Sanctis gli autori del passato non erano dei "classici" da leggere assolutamente non si sa perché. La Crestomazia di Leopardi è molto più generosa nell'assegnare dignità di lettura della Storia della Letteratura Italiana perché non ha alcuna intenzione di stabilire uno standard. La Crestomazia non pretende di dire chi sono quelli degni di memoria, ma è una raccolta degli autori utili per la formazione del letterato.
La Storia della Letteratura ha invece perso totalmente il suo scopo. De Sanctis diventa un demiurgo che sceglie e plasma periodi e autori a suo piacimento, decidendo chi salvare e chi buttare nella spazzatura della storia. Guardacaso si accanisce particolarmente sul 1600, l'epoca che piaceva meno al suo gusto personale, arrivando fino a censurarne il poeta più importante, apprezzato fino a Leopardi come il migliore del suo tempo, Gabriello Chiabrera
Il Boccaccio che non si conosce è quello di un poemetto dal gusto quasi arcadico e con un'ambientazione a lui coeva ma miticheggiante.
Il tema è la caccia portata da alcune donne amiche del poeta.
Va ricordato che fino alla prima età moderna e alla riduzione dei privilegi di caccia a pochi eletti, questa era uno sport molto diffuso in tutte le classi alte e spesso anche medie, considerata un ottimo allenamento e anche una base per l'addestramento militare
https://www.amazon.it/dp/B0933PV4SQ
Monetizzare è una delle parole più brutte inventate dalla modernità, e lo è il doppio quando si parla di monetizzare i propri hobby.
Confucio potrà anche aver detto che trovando un lavoro che piace sarà come non lavorare, ma di sicuro non ha detto che fare una cosa che piace sia fare un lavoro. Il fatto è che un hobby è bello proprio perché è gratuito; uno sceglie di dedicarsi ad un passatempo, non perché ha del tempo da usare in modo produttivo, ma perché ne ha da perdere. Quando si ama davvero qualcosa, non si è vincolati a quello che se ne può trarre; monetizzare un hobby invece è proprio contaminare questo rapporto segreto con le cose.
Ciò che si fa per piacere non si può fare per soldi, o sarebbe prostituzione. Le cose che amiamo e ci piacciono costituiscono una parte profonda della nostra identità che non bisogna sottomettere alla nostra avarizia ed alla nostra ansia per il futuro. È proprio così che porta frutto, secondo la sua natura.
https://youtu.be/c8_bYhSDVic?t=1512
Evidentemente anche dei film non troppo curati, un po' di ricerca storica la facevano
Per quanto Marino sia ricordato per quel fiume di innumerevoli versi che è l'Adone, dove veramente brilla è nelle sue liriche più brevi. Mentre il poema è lungo, contraddittorio, lutulento e disorganico, negli Amori il poeta può lasciarsi andare ai suoi guizzi geniali senza perdersi in dettagli inutili per quanto necessari.
Lo stile leggero poi gli si addice molto di più e gli dona quella semplicità che non si trova altrove
Proviamo una cosa
Sarà molto breve e si comporrà di lettura della poesia e breve spiegazione in un audio a parte
"Il nostro rapporto con la realtà umana non è mai ottimale al punto che il meglio riscuote l'assenso dei più, anzi, l'assenso della folla è prova del peggio." De Vita Beata, Seneca via Schegge Riunite - The Sparklings https://ift.tt/2hwHznP
Читать полностью…Embrace I Lusiadi
https://www.amazon.it/dp/B089CSZ5MX?tag=seventhose01-21&linkCode=ogi&th=1&psc=1
Il vero debunking dovrebbe essere questo
https://scheggeriunite.it/il-dante-cataro-e-i-critici-creativi/
Per la seconda volta in pochi giorni mi ritrovo a leggere che la Provvidenza in Manzoni sarebbe cattiva scrittura e pigrizia.
Siccome credo relativamente alle coincidenze, come ogni ex-pendolare che si rispetti, mi viene da pensare che qualcuno abbia diffuso questa idea e in realtà ho già in mente il nome di un altro A.M. Ma forse sono un fanatico del principio di causa-effetto e lo sono anche nel dire che la Provvidenza manzoniana è un ottimo artificio letterario.
In primo luogo bisogna notare che Manzoni credeva alla Provvidenza; e non era certo il solo. Eschilo, Sofocle, Virgilio, anche loro sono scrittori pigri? Allora per scrivere cose degne di essere ricordate per millenni, è necessario essere pigri. D'altra parte, se uno ha fede, questo si rifletterà perfettamente nel suo scrivere.
In secondo luogo, poi, per quanto possa essere ateo nella realtà, uno scrittore non può di certo negare la Provvidenza nella sua storia. La Provvidenza, buona o cattiva che sia, è lui. Lui può nel suo libro piegare gli eventi, modellarli, farli accadere dal nulla. Si può pretendere tutto da uno scrittore, ma non che creda che la sua storia si dipani senza un volere superiore, dato che quel volere ce lo ha messo lui.
D'altra parte non è che spiegare ogni cosa con un complesso sistema di specchi e leve aggiunga un qualche valore ad un racconto. Certo, occorre un minimo di coerenza (cosa che Manzoni ha e tanti specchiolevisti moderni no) ma questo è quanto. La vita è piena di avvenimenti misteriosi, e persino credere nel principio di causa-effetto è un atto di fede, come ci ricorda Hume. Eppure lo scrittore prende la penna o la tastiera senza dover controllare ogni volta il come dalla sua testa le cose passino alla carta o ad uno schermo, senza doverci trovare chissà che giustificazione astrusa
Callista sta andando molto bene, ma ha ancora pochissime recensioni. Se lo avete preso, spendete due minuti per dire cosa ne pensate
https://amzn.to/2Bp0I6G
Caro poeta crepuscolare, è primavera, puoi non fare l'emo per cinque minuti?
Poeta crepuscolare:
Per quelli a cui serve la lore, questo è un pezzetto dell'autobiografia di Chiabrera
Читать полностью…Il reato di eccesso di legittima difesa è ridicolo non perché la legittima difesa non sia mai o quasi mai eccessiva, ma perché dovrebbe esserlo sempre. Le misure che il padrone di casa adotta nei confronti di un intruso devono essere sempre eccessive, egli deve usare una violenza che sia sempre estrema. Non possono esserci misure più o meno adeguate, le misure devono essere sempre assolutamente sproporzionate. Chi si introduce in casa d'altri non deve sentirsi al sicuro, ma al contrario deve sentirsi costantemente in pericolo, deve pensare che da un momento all'altro potrebbe fare una fine orribile. Un ladro non deve sentirsi come un esploratore che trova una montagna d'oro, ma come un predone che si introduce in una fortezza piena di soldati. Uno stato che non riesce a garantire questo, cioè uno stato che incute più paura nei padroni di casa che nei ladri è uno stato criminale, uno stato di ladri che favorisce i ladri.
Читать полностью…"Mi dispiace vederti qui, ma se avessi combattuto come un uomo ora non finiresti impiccato come un cane"
- Anne Bonny al marito Calico Jack
Tra le opere più ingiustamente dimenticate di Tasso c'è Il mondo creato. Anche la modernità ha avuto i suoi poemi cosmogonici (molti di più di quanto si creda) che culminano con la sezione sulla creazione del Paradiso Perduto di Milton.
Il poco successo dell'opera di Tasso è probabilmente dovuto alla rivoluzione copernicana, eppure Milton lo cita. Forse è un filone letterario da riscoprire
Ventuno secoli di santità e martirio in una sola mappa, sempre aggiornata.
https://mappa-dei-martiri.web.app/
Per informazioni sulle varie schede
https://osservaetaci.wordpress.com/la-mappa-dei-martiri/
/channel/mappadeimartiri
Viene da chiedersi se fosse più grande l'ego di Dante o di chi lo critica, piuttosto maldestramente, con un articolo neanche accademico.
Ma la vera differenza è che Dante stesso riconosceva la propria presunzione mentre il critico, l'accademico e il giornalista non lo faranno mai. Dante non divinizzava l'Eneide e per questo poteva misurarcisi; Virgilio ebbe la presunzione di misurarsi con Omero. Il critico moderno si limita a qualche frecciata velenosa, e si ritiene superiore segretamente, per il solo fatto di aver messo a posto Dante. Dante fu sicuramente audace a pensare di mettersi fra i grandi poeti dell'epica, ma la fortuna arride agli audaci. Non si è mai sentito dire che la fortuna arrida agli accademici e non è del tutto improbabile che ci sia una ragione dietro questo. C'è più presunzione nella razza di quelli che stanno a terra per il semplice fatto che si sente superiore senza aver provato a fare nulla.
Questo poi omettendo l'ignoranza palese del sostenere che il medioevo abbia dovuto ricucire 1300 anni privi di epica. Non solo perché l'epoca classica non finisce con Virgilio (e non conoscere la Tebaide significa non avere i mezzi per capire un accidente di tutta l'epica medievale e moderna, incluso Dante che si fa accompagnare da Stazio per un bel pezzo del Purgatorio); ma anche perché il medioevo stesso non ha mai smesso di produrre epica grandiosa, dapprima in latino e poi in volgare. La parte più ridicola è che una fetta colossale dell'epica medievale, che prova a confrontarsi con Virgilio a sua volta, è tedesca. Ma a quanto pare qualcuno si diverte di più a sputare nel piatto degli altri, piuttosto che a mangiare cibi succulenti dal proprio
BRAVO, MARTINO, PROPRIO BRAVO, CON QUESTO LEFTMEME HAI FATTO SNOFFARE TUTTI I FRA PADRI CONCILIARI, ADESSO PERÒ SMETTILA DI DIRE FESSERIE E TORNA NELLA CHIESA CATTOLICA
#luthercantmeme
#gerusamemi
"Si tratta semplicemente di quattro cinque persone che si piacciono e si incontrano per fare cose che amano fare". Così Lewis definiva quel luogo in cui uomini diversissimi possono ritrovarsi e divenire fratelli; quella zona franca, per così dire, nella quale un avvocato, un pescivendolo e un pittore possono per un istante dimenticare regole, ruoli e apparenze ed entrare in comunione uno con l’altro. A me capita spessissimo, specialmente in quei luoghi e in quei momenti dove ci si abbassa tutti allo stesso livello: mi ritrovo fratello di colui che mangia alla tavola dove mangio io, che beve il vino che bevo io, che spara a zero sui politici come faccio io, che si lamenta della pioggia estiva come farei io se solo non amassi così spudoratamente l’acqua che vien giù dal cielo. Chesterton diceva: "Qualunque vera amicizia comincia dal fuoco, dal cibo, dalle bevande e dalla percezione della pioggia e del gelo", vale a dire che non altro se non la carne è in grado di avvicinare i cuori, poiché è l’unico elemento che abbiamo veramente in comune tra di noi. Un avvocato ha di fatto ben poco da spartire con un pescivendolo: uno pronuncia arringhe, l’altro vende aringhe, e la somiglianza è meramente linguistica; uno fa il suo mestiere in giacca e cravatta, l’altro in tuta e magari con un bel paio di guantacci di gomma. Ma sotto queste apparenze si cela la stessa carne, lo stesso ammasso di organi che ha bisogno allo stesso modo di cibo, acqua, calore e di un buon bicchiere di vino o di birra. L’amicizia in fondo è questo: riconoscere nell’altro la mia stessa carne, vedere nell’altro me stesso, con le mie stesse debolezze e i miei stessi desideri umani, a prescindere dal mestiere, dai vestiti, dall’auto e dalle idee. "Ogni anima umana", prosegue Chesterton, "deve compiere quel gigantesco atto di umiltà che è l’Incarnazione. Ogni uomo deve farsi carne per incontrare i suoi simili". - di Edoardo Dantonia, letto dai Mienmiuaif a Radio Maria
Читать полностью…Credo che nessuno si sia mai fermato a pensare veramente, intendo profondamente, al fatto che un bambino vede le cose per la prima volta. Lo si dice, lo si pensa, ma non ce lo s'immagina mai per davvero. Non si riesce mai a mettersi seriamente nei suoi piccoli panni, e non per un'ovvia questione di dimensioni. Ma uno sforzo d'immaginazione utile in questo senso è scambiare le parole "nuovo" e "strano", vale a dire pensare a qualcosa che per noi è strano, inusuale, inaspettato. Un uomo nudo che balla per strada, un cane con gli occhiali da sole, un tizio che comincia a fare capriole in aria nel mezzo di un fast-food e via dicendo. Un simile senso di spaesamento, curiosità e persino divertimento è forse la cosa che si avvicina di più allo stupore che prova un bambino la prima volta che vede un semplice cane o che ci vede fare una smorfia o che osserva con somma letizia un piatto cadere a terra e infrangersi dopo averlo trascinato sul bordo del tavolo. Sono cose a cui, nella sua minuscola esperienza, non è assolutamente abituato, così come noi non siamo abituati a vedere gente nuda per le strade. Per lui ogni singolo evento che a noi sembra ordinario, è più spettacolare di un intero circo. Ecco cos'è il nuovo per i bambini.
Читать полностью…