In un mondo che gira e gira, come una trottola impazzita, noi ci vantiamo d’essere decisamente statici. Siamo fissi e immobili in una società in costante movimento, piccoli Davide coi piedi ben piantati di fronte a un Golia in preda a una danza sfrenata.
Il rischio in ogni confronto con qualsiasi genere di manipolazione, mediatica o di un guru solitario, è di affidarsi ad un'autorità invece che essere in grado di sospendere il giudizio fino a che non se ne sa di più. In questo, il metodo, per quanto logico e scientifico, non aiuta. La verità non si sottopone al metodo, ma lo impone. In altre parole, per accostarci alla verità non possiamo fare a meno di accettare prima di tutto che siamo degli esseri fallibili, pure con tutti gli artifici volti a ridurre la nostra fallibilità. L'eidolon specuus è sempre in agguato
Читать полностью…Interessante come finisca in una falsità logica a sua volta, cadendo nel tranello dell'influencer che commenta:
- La carota era come la pillola del giorno dopo
- La pillola del giorno dopo non uccide il feto, impedisce alla cellula uovo di insediarsi
La questione è che, anche ammessa la faccenda come lui la presenta (che è un tantino più complicata, anche se estremamente delicata proprio perché è un argomento controverso) il come dell'influencer non è rivolto sul funzionamento, ma sullo scopo.
Il punto insomma è che arrivato all'argomento controverso, il commentatore si sente costretto a schierarsi ideologicamente (il che è un errore)
Lo stoicismo applicato alla ricchezza, pure nella sua nuova forma puritana, dovrebbe risultarci ridicolo. Non c'è niente di meritevole nel dormire su assi di legno durissimo, come non ce n'è nel vivere una vita parca all'estremo; può essere una disciplina utile per imparare l'umiltà e l'ascesi, ma non è questo lo scopo del ricco stoico. Rifiutare i privilegi e i simboli del proprio status è solo un atto di vanità e un tentativo di appropriarsi di una virtù inesistente. Privarsi dell'orologio di lusso mentre la gente muore di fame non cambia la situazione; per quanto disperato, è molto difficile che il più miserabile dei pezzenti si mangi un orologio o un'auto sportiva. La redistribuzione della ricchezza non può avvenire se non permettendo a tutti di lavorare
Читать полностью…L'informazione è per sua natura erratica e contraddittoria e di conseguenza soggetta a facile manipolazione.
Читать полностью…L'ideale di una lingua internazionale non può prescindere da una serie di immagini e modi di dire che devono derivare da una qualche tradizione. L'italiano fu a lungo una lingua internazionale (per quanto strana) perché aveva da subito creato una sua mitologia con Dante e poi non aveva mai smesso di produrla. Questo manca completamente all'Inglese accademico che non solo non ha voluto accettare la tradizione inglese, ma ha sperato, tecnicizzandosi di poter fare a meno di tutto ciò che apparteneva a qualsiasi tradizione, persino contro quella sua propria che poteva crearsi come l'esperanto, ed ora è una confusa babele.
Читать полностью…L'ambiente degli scrittori non è un ambiente per i lettori (e neanche di lettori). La mentalità che si è affermata è come quella di varcare una barricata o dare un esame di abilitazione: una volta al di là non hai più nulla da imparare né da leggere, sei solo un maestrino che spiega agli imbecilli la vita (di solito ripetendo robetta mainstream).
Читать полностью…Non ci dovrebbe essere bisogno di dirlo, ma essere scontrosi non corrisponde ad essere sé stessi, né ad avere una personalità.
Читать полностью…La civiltà e la tecnologia sono associate perché la tecnologia è uno dei modi tramite cui l'uomo riduce la lotta per la sopravvivenza. Se esso usa la tecnologia per creare uno spazio che può essere morale in quanto libero dalla legge della giungla, così come fa con le leggi e le istituzioni, allora sta creando civiltà.
Читать полностью…Occorre ricordare che dai classici non impariamo un'inquadratura del mondo a cui poi piegare il nostro. Ogni tempo ha la sua pena, ma anche i suoi rimedi. I classici ci interrogano non sulle strutture ma sull'uomo che le abita. Non è Omero a doverci insegnare l'economia, o Sofocle la politica. Lo studio del presente ci permette di agire sul presente, quello del passato di agire su noi stessi.
Читать полностью…Il razionalismo postmoderno può accettare che un'opera sia imperfetta, ma non riesce a spiegarsi come faccia allo stesso tempo ad essere buona. Inventarsi categorie come "il non finito michelangiolesco", o andare in cerca di come dovevano concludersi "I fratelli Karamazov" è un tentativo di porre fine a questo horror vacui almeno quanto lo era il disprezzo dei critici hegeliani per il Barocco "non conforme". Il culto della propria idea del mondo soffoca la realtà oggettiva che non ci si piega.
Читать полностью…Che infinita tristezza il fatto che la critica letteraria continui sempre più a trasformarsi nel puntiglio per trovare i difetti nelle cose che funzionano!
Читать полностью…Un sistema corporativo non basta. Le corporazioni nel Medio Evo erano il mezzo di mobilità sociale di chiunque fosse disposto ad andare a bottega e partire dall'ultimo gradino per diventare poi Mastro. Col passare del tempo (e con feroce accelerazione dal tardo XVII secolo) divennero invece l'esatto contrario: il mezzo di un'élite economica ristretta per mantenere chiusa l'élite stessa. Le posizioni al suo interno non erano più raggiunte per merito, ma comprate, insieme con la bottega o l'ufficio. L'apprendista non aveva più modo di mettere a frutto per sé il mestiere che aveva imparato, ma i gradi restavano e con essi i privilegi.
Читать полностью…È molto difficile comprendere quali sono i cambiamenti irreversibili nella storia, ma è assolutamente necessario, altrimenti si rischia di concentrarsi sul ribaltare invece che sull'affrontare le conseguenze negative, e non si gode neanche di quelle positive.
Читать полностью…Belloc e Chesterton sarebbero di forte scandalo per i passatisti, se questi li leggessero davvero. Le loro posizioni sulla Rivoluzione Francese sono molto più indulgenti di quanto non ci si aspetterebbe.
Читать полностью…In altre parole, per rifiutare una manipolazione di un singolo, finisce col sentire la necessità di piegarsi ad una manipolazione sociale, ovvero a prendere una posizione basata su di una certa appartenenza, su di un argomento controverso (che è controverso perché sottointende delle questioni filosofiche un attimo più complicate, e tratta un farmaco come se facesse sempre e solo quello che è esattamente il suo scopo).
Читать полностью…Si vede sempre più gente che vorrebbe redistribuire la ricchezza dando ai milionari lo Swatch da venti euro, invece che dando all'operaio che fa l'orologio di lusso quello che gli spetta, il che è l'esatto contrario della redistribuzione. Il ricco resta ricco anche se si veste di stracci, il povero resta povero anche se il ricco indossa una botte al posto delle mutande.
Читать полностью…Finché continueremo a lasciare la cultura in mano agli operatori informativi, finché leggere il giornale sarà considerato e presentato come pari allo studio e all'esperienza, saremo in balia della tempesta.
Читать полностью…L'Inglese accademico è un cataclisma che si è abbattuto sul mondo della ricerca. Quando si scriveva nella propria lingua applicando un filtro tecnico qualcosa fuggiva alle maglie del setaccio e gli articoli risultavano molto più ricchi e carichi di significato, non un cumulo di dati male ordinati per corroborare una tesi. L'Inglese accademico però non solo non riesce ad usare bene l'Inglese vero, ma finisce coll'essere una specie di miscuglio maccheronico tra inglese e lingua madre dello scrivente. La cosa forse era ancora vagamente comprensibile quando si infilavano dentro espressioni di lingue europee, che hanno più o meno una mitologia condivisa, ma diventa terrificante quando cominciano ad aggiungersi Hindi, Farsi, Nynorsk, Mandarino e via discorrendo.
Читать полностью…Quando facevo l'università, il primo anno ci facevano fare un corso obbligatorio in cui ci insegnavano a scrivere la tesi. Si imparavano principalmente i sistemi di notazione e qualche convenzione per come inserire le citazioni. Si faceva qualche temino che veniva corretto. Quel che si imparava, lo si disimparava immediatamente quando si finiva a studiare manuali scritti coi piedi, privi di note o articoli con sistemi di notazione mista. I temini del corso erano i testi accademici meglio scritti, probabilmente seguiti dalle tesi. Gli articoli si finiva collo scriverli in inglese accademico, facendo un macello inenarrabile.
Читать полностью…Il potere mediatico di oggi non è neanche paragonabile a quello che c'era durante la Rivoluzione Francese, pure se gode ancora di privilegi che ne fanno una specie di oligarchia. I pamphlet di Marat fecero un danno immenso; i discorsi misurati di Robespierre, riportati sul Moniteur, fecero credere a Parigi che fosse l'uomo perfetto per il suo tempo; più di tutti però è terrificante l'impatto del Vieux Cordelier, pubblicato da Desmoulins e fortemente ispirato da Danton. Questa serie di pamphlet portò prima alla caduta degli Hébertisti e poi, quando si rivolse contro i Robespierriani, fu considerata talmente pericolosa da rivolgere il Terrore contro l'autore e l'ispiratore. Gli Indulgenti finirono sul patibolo perché il Comitato avrebbe dovuto piegarsi alle loro richieste o rischiare un'insurrezione, pericolo ritenuto tanto reale che al termine del processo farsa di tre giorni le loro sentenze furono emesse in privato.
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Oggi è stata presa la Bastiglia. E noi usciamo con la biografia di Danton di Belloc.
Problema centrale dell'editoria: si continua a pubblicare troppo e a scrivere troppo poco.
Читать полностью…La coerenza interna di un'opera è ampiamente sopravvalutata. L'Iliade è piena di parti disorganiche, ma ha sfidato i millenni, pur non sottomettendosi completamente a nessun canone.
Читать полностью…La rapidità con cui l'ansia di misurare tutto diventi competizione non finisce mai di sorprendermi. Uno dei casi più eclatanti è il Q.I. Può far comodo avere una misura della capacità di fare collegamenti, ma è diventato in pochissimo tempo un criterio epistemologico e autoritativo. L'idea che il numerone renda automaticamente quello che si dice di un numerino è semplicemente falsa, perché la capacità di osservazione e comprensione della realtà umane sono legate a fattori molto meno razionali (primo fra tutti, l'ego). Il Q.I. è potenza ma perché diventi atto occorre molto di più; è un maggior predittore del successo che della sapienza, per il semplice fatto che la sapienza non è misurabile, come la verità; è facile che si trasformi in delirio. Il numerone permette di fare erroroni e di giustificarli molto più a lungo; una grande capacità di calcolo non offre alcun vantaggio se lasci un ciclo while aperto; una grande capacità immaginativa può creare facilmente un mondo irreale credibile e far perdere nei meandri della propria fantasia. Il tentativo di razionalizzare l'intelligenza, insomma, funziona solo quando il dato numerico viene preso come un indizio più che una descrizione, il che rende il numero sostanzialmente vano in sé e per sé.
Читать полностью…https://www.youtube.com/watch?v=SdymQpsVZrY
Forse troppo moderato per i miei gusti, ma riflessioni interessanti. Notare la sezione dal minuto 17 sui libri "per uomini"
La tendenza all'apparenza è una tendenza naturale che non si può rimuovere ma va costantemente contrastata. L'apparenza si pone sempre come alternativa facile all'essere, soprattutto in campo morale, dove il raccolto del bene richiede molta più fatica e tempo di quello dell'apparire buoni.
Читать полностью…Il giacobino postmoderno, che appartenga alla politica o all'antipolitica, vive nel continuo desiderio di silenziare (anche violentemente) il dissenso perché non è mai uscito da quello che era il sogno robespierriano: vagliare i cittadini e lasciare solo i buoni per costruire un mondo nuovo. L'antifascismo è solo una ribrandizzazione di questo concetto, come lo era il Maccartismo, come lo è la mentalità anti-casta. L'idea che la democrazia e lo stato funzionino solo se tutti la pensano uguale, se tutti sono moralmente ineccepibili, è mentalità oligarchica applicata alla politica di massa e ha prodotto solamente disastri.
Читать полностью…Va notato che poi, non appena la fazione degli Opliti divenne popolare, Tucidide la sposò immediatamente, sempre in funzione dello strapotere ateniese; il che potrebbe essere considerato come un passo indietro, ma a me suona molto di più come l’ennesimo caso di propagandista che finisce col credere alla sua stessa propaganda. D’altra parte potrebbe anche essere che la supremazia ateniese fosse sempre stata lo scopo, quale che fosse il mezzo; mandare a morire rematori od opliti non era un fattore rilevante.
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