✨ Scopri i segreti del linguaggio del corpo! ✨
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𝐂𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞.
L'ambiente di lavoro, le culture aziendali e i modelli organizzativi che definiamo, non sono solo strumenti per raggiungere obiettivi economici, hanno un impatto diretto anche sul comportamento, le motivazioni e il benessere dei dipendenti.
I lavoratori non sono semplici ingranaggi passivi in una macchina aziendale, ma individui con le loro aspirazioni, valori e bisogni.
E l'ambiente in cui operano influenza in modo determinante il modo in cui si comportano, il loro livello di impegno e la loro soddisfazione lavorativa.
Creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo non è solo questione di parole.
La comunicazione non verbale, quel linguaggio silenzioso fatto di gesti, espressioni facciali e tono della voce, è altrettanto importante.
Un sorriso sincero, un contatto visivo aperto e una postura rilassata possono trasmettere fiducia, incoraggiamento e disponibilità al dialogo.
Al contrario, atteggiamenti chiusi, espressioni tese e un tono di voce monotono o aggressivo possono creare tensioni, demotivazione e un clima di lavoro tossico.
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🎤 EP 05 Pruriti e segnali non verbali
Ogni segnale analogico non ha significato se preso singolarmente, ma nell'insieme forniscono delle informazioni interessanti sulla psicologia del nostro interlocutore.
Ascoltalo su spotify: PODCAST "Segnali Insconsci"
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Buon ascolto !
Fabio
𝐌𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚: 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨?
Le nostre mani, in particolare, possono rivelare molto più di quanto pensiamo.
𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚?
Le interpretazioni di questo gesto possono variare a seconda del contesto, ma generalmente indica:
𝟏. 𝐅𝐫𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬:
Se le mani stringono i capelli o si grattano la testa, la persona potrebbe sentirsi frustrata, stressata o sopraffatta.
𝟐. 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐚̀:
Se le mani sono appoggiate sulla nuca o sulla fronte, la persona potrebbe essere confusa, perplessa o incerta su una situazione.
𝟑. 𝐑𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨:
Se le mani sono giunte dietro la testa, la persona potrebbe essere immersa in una profonda riflessione o pensiero.
𝟒. 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐨 𝐞𝐬𝐚𝐮𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨:
Se le mani sorreggono la testa, la persona potrebbe sentirsi stanca o esausta.
𝟓. 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐨 𝐝𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢𝐨:
Se le mani sono intrecciate sulla testa, la persona potrebbe cercare di mantenere il controllo o dominare una situazione emotivamente difficile.
𝟔. 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐧𝐳𝐚:
Se le mani sono appoggiate sulla testa con i pollici rivolti verso l'alto, la persona potrebbe assumere un atteggiamento di superiorità o arroganza.
𝐎𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐞:
È importante ricordare che il contesto è fondamentale per interpretare correttamente il significato di questo gesto.
♨️ Esempio pratico:
Immagina di essere in una riunione e un collega si gratta la testa e sospira.
Questo gesto potrebbe indicare che è frustrato o stressato da un argomento in discussione.
In questo caso, potresti chiedere al collega se c'è qualcosa che non va e se ha bisogno di supporto.
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🔥 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚
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Attimo di relax.
Siamo in vacanza per pochi giorni.
I post continueranno ad uscire come sempre, li abbiamo programmati ❤️
Torniamo attivi tra 4 giorni 💪
Buone vacanze a tutti, un saluto da Minorca 😁
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👤 Dilemmi Morali: Il dilemma del TrolleyAnalisi e Esperimenti
‼️
🧠 Le ricerche nel campo del moral judgment riguardano i meccanismi cognitivi e i giudizi riguardanti le “norme” etiche, o in generale le decisioni e i giudizi su fatti che chiamano in causa norme e/o comportamenti socialmente accettati e condivisi che appartengono al dominio della morale.
Nella teoria e visione di Kohlberg sono i processi di ragionamento a causare il ragionamento morale e da questo ne consegue il giudizio morale. Solo più recentemente si è dato ampio risalto ed enfasi al ruolo delle emozioni nella formulazione del giudizio morale.
E una notevole spinta alle ricerche psicologiche sul moral judgment è venuta dalle numerose ricerche in ambito neuro-scientifico le quali hanno messo in luce l’importanza delle emozioni nella formulazione del giudizio morale, e dimostrato che il ragionamento svolge un ruolo sì importante, ma che comunque è circoscritto e non può essere considerato predominante.
🔍 In un esperimento, Greene, Cohen et al. (2001) hanno presentato una serie di dilemmi morali a dei soggetti sottoposti a risonanza magnetica (fMRI). Uno di questi dilemmi è il dilemma del Trolley:
🗯 ""Un vagoncino senza conducente si sta dirigendo verso un gruppo di cinque operai che stanno facendo manutenzione al binario. L’unica cosa che è possibile fare per impedire la morte dei cinque operai è quella di attivare uno scambio che farà deviare il vagoncino verso un altro binario dove c’è un solo operaio che sta lavorando. Azionando lo scambio, dunque, morirebbe solo una persona e si salverebbe la vita alle altre cinque persone.""
Alla domanda se sia appropriato azionare lo scambio molti partecipanti all’esperimento rispondono SI.
Prendiamo ora in considerazione un dilemma simile al precedente e che è conosciuto come dilemma del Footbridge:
🗯""Come in precedenza, c’è un vagoncino senza conducente che si sta dirigendo verso un gruppo di cinque operai che stanno facendo manutenzione al binario. Vi trovate sopra un ponte pedonale che scavalca la ferrovia. Vicino a voi c’è uno sconosciuto molto grosso. Il solo modo per impedire che il vagoncino uccida i cinque operai è quello di spingere lo sconosciuto giù dal ponte. Egli sicuramente morirà, ma con il suo corpo potrà fermare la corsa del vagoncino.""
Alla domanda se sia appropriato gettare giù dal ponte lo sconosciuto molti partecipanti all’esperimento rispondono NO.
✅ Greene et al. (2001) ritengono che la differenza di risposte ai due dilemmi derivi dal fatto che, mentre nel dilemma del Trolley l’azione che deve essere giudicata è in qualche modo un’azione impersonale in quanto mediata dall’utilizzo di uno strumento (la leva di scambio dei binari) che mi permette di deviare una minaccia che è già esistente (il vagoncino che si sta dirigendo verso le cinque persone), nel dilemma del Footbridge invece, il coinvolgimento del soggetto è molto più diretto e personale in quanto gli viene chiesto di effettuare un atto (spingere lo sconosciuto giù dal ponte) che costituisce in sé stesso una minaccia alla vita della persona. I dati emersi dalla risonanza magnetica hanno evidenziato come nei dilemmi “impersonali” (come il Trolley) le aree del cervello maggiormente coinvolte nella decisione morale siano quelle che tipicamente sono associate alla razionalità e al calcolo, mentre nei dilemmi “personali” (come il Footbridge) le aree del cervello maggiormente coinvolte nella decisione morale sono quelle tipicamente associate alle emozioni.
Il contributo delle neuro-scienze allo studio della decisione morale è stato molto rilevante nonostante molti ne abbiano evidenziato alcuni problemi di fondo legati all’artificiosità di alcune situazioni ricreate in laboratorio.
Non bisogna dimenticare, infatti, che nella vita reale le persone interagiscono tra di loro, e di conseguenza i vari giudizi morali sono allo stesso tempo "giudizi sociali” che dipendono dalle interazioni con i giudizi di altri, e che a loro volta interagiscono con il mondo esterno.
❌ Quando l'altro non ne può più di te, o dell'argomento di cui state parlando !!!
" Stai parlando con qualcuno che sembra annoiato o a disagio?
Attento a questi segnali del corpo: braccia incrociate, sbadigli frequenti, occhi che vagano, tocchi ripetuti del viso.
Potrebbe essere il momento di cambiare argomento!
Il corpo parla più a lungo della bocca!
Quando qualcuno non è a suo agio con un argomento, potrebbe mostrare:
📍 Barriere fisiche: Braccia incrociate, gambe incrociate, oggetti posti tra voi e l'altra persona.
📍Segnali di disagio: Toccarsi ripetutamente il viso, grattarsi, sistemare i capelli.
📍Distrazione: Sbadigli frequenti, occhi che vagano, guardare l'orologio.
Impara a leggere questi segnali per migliorare le tue relazioni!
Questi gesti possono rientrare tra i cosiddetti "Segnali di Rifiuto", se vuoi ho scritto un post su questo argomento,
leggilo qui 👉 https://formaementis.net/linguaggiodelcorpo-lezione-5-segnali-di-rifiuto/
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𝐒𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞
La stretta di mano è uno dei gesti più comuni nella comunicazione non verbale.
È un modo semplice per salutarsi, presentarsi e stabilire un contatto fisico con un’altra persona.
Tuttavia, una stretta di mano sbagliata può dare un’impressione negativa e compromettere le relazioni interpersonali.
Una buona stretta di mano è sicura e decisa, ma non troppo forte.
Il palmo della mano deve essere rivolto verso l’alto e l’indice dell’altra persona deve essere allineato con il proprio.
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https://pandisciafabio.medium.com/stretta-di-mano-e-linguaggio-del-corpo-come-fare-una-buona-prima-impressione-efac0b248827
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Le F.A.Q sul linguaggio del corpo le trovi qui:
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Segnali di STOP
Il Gesto di Arresto: Quando il Corpo Dice "Basta!"
Ti sei mai chiesto perché, di fronte a una sorpresa spiacevole, le braccia si alzano come a volersi proteggere?
Sono i classici "gesti di arresto" nel linguaggio del corpo.
Immaginati di camminare per strada e di imbatterti in un serpente.
La tua reazione istintiva?
Probabilmente alzerai le braccia per proteggerti il viso e il corpo.
Questo gesto spontaneo è un esempio di come il corpo reagisce alle situazioni di sorpresa e di minaccia.
Cosa significa questo gesto?
1️⃣ Protezione:
Le braccia si alzano per creare una barriera fisica contro il pericolo percepito.
2️⃣ Blocco:
Il corpo si irrigidisce per prepararsi all'impatto o alla fuga.
3️⃣ Sorpresa:
Il gesto può essere un riflesso involontario di fronte a un evento inaspettato.
Ma non è solo una questione di difesa.
Il gesto di arresto può assumere diverse sfumature a seconda del contesto:
Disaccordo:
Incrociare le braccia davanti al petto può indicare dissenso o chiusura verso un'idea o un'opinione.
Riflessione:
Portare la mano al mento con il braccio appoggiato al gomito può essere un segno di concentrazione e ponderazione.
Timidezza:
Incrociare le braccia dietro la schiena può indicare insicurezza o timidezza in situazioni sociali.
Imparare a decifrare questo gesto può essere utile per:
Comprendere meglio le emozioni degli altri:
Notare la posizione delle braccia può fornire indizi su come una persona si sente in una determinata situazione.
Migliorare la comunicazione interpersonale:
Prestare attenzione al linguaggio del corpo ci aiuta a evitare fraintendimenti e a comunicare in modo più efficace.
Accrescere la propria autoconsapevolezza:
Riconoscere come usiamo le braccia nella comunicazione non verbale ci permette di regolare le nostre emozioni e di presentarci al meglio nelle situazioni sociali.
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🚶♂️ Come conquistare con il linguaggio del corpo
Hai mai sognato di avere un fascino magnetico, di conquistare con un semplice sguardo o un gesto?
Ebbene, il linguaggio del corpo è l'arma segreta che ti serve!
Imparando a modulare le tue espressioni e i tuoi movimenti, potrai trasmettere sicurezza, carisma e attirare l'attenzione di chi ti circonda.
♨️ Qualche consiglio utile
Il potere del sorriso:
un sorriso sincero e spontaneo è la chiave per trasmettere positività e apertura. Sorridi spesso e con genuinità, vedrai che la gente sarà attratta da te come una calamita!
✅ Lo sguardo magnetico:
gli occhi sono lo specchio dell'anima, e uno sguardo sicuro e ammaliante può conquistare chiunque.
Mantieni il contatto visivo durante le conversazioni, ma evita di fissare insistentemente per non risultare aggressivo.
✅ La postura vincente:
una postura eretta e rilassata trasmette sicurezza e autostima.
Tieni le spalle dritte, la testa alta e il petto in fuori, evitando di incrociare le braccia o assumere posizioni chiuse.
✅ I gesti che parlano:
i gesti possono sottolineare le tue parole e rendere la tua comunicazione più efficace. Usa gesti fluidi e naturali, evitando di gesticolare eccessivamente o con movimenti nervosi.
✅ Il tocco magico:
un contatto fisico leggero e appropriato può creare un'atmosfera di intimità e complicità. Una stretta di mano decisa, una pacca sulla spalla o un tocco fugace sul braccio possono fare la differenza.
Ma non basta!
Nel prossimo evento sulla comunicazione non verbale parleremo anche di alcuni consigli pratici per mettere in atto. Ad esempio:
👉 Cura il tuo aspetto:
un look curato e che ti valorizza rafforzerà la tua autostima e ti renderà più attraente agli occhi degli altri.
👉 Sii te stesso:
l'autenticità è la chiave per conquistare con il linguaggio del corpo.
Non cercare di imitare nessuno, ma sii la migliore versione di te stesso.
👉 Diventa un ascoltatore attento:
le persone si sentono attratte da chi le sa ascoltare con interesse e attenzione.
Presta attenzione a chi ti parla e fai domande per dimostrare il tuo coinvolgimento.
👉 Sii positivo:
l'ottimismo e l'energia positiva sono contagiosi.
Sorridi, sii gentile e mostra entusiasmo per la vita, vedrai che le persone saranno attratte dalla tua positività.
Imparando a dominare il linguaggio del corpo, potrai:
📍 Aumentare la tua autostima:
sentirti sicuro di te e del tuo fascino ti renderà più attraente agli occhi degli altri.
📍 Migliorare le tue relazioni:
una comunicazione non verbale efficace ti aiuterà a creare connessioni più profonde e significative con le persone.
📍 Ottenere maggiore successo nel lavoro:
il fascino personale può essere un grande vantaggio in ambito professionale, aiutandoti a conquistare la fiducia dei tuoi colleghi e superiori.
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Alcune risorse che potrai trovare interessanti:
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📕 La menzogna nell'uomo e nella donna - https://amzn.to/4aLdqIA
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Smaschera i bugiardi!
Le bugie del corpo che non puoi nascondere
Sei mai stato in dubbio di fronte alle parole di qualcuno?
Hai avuto l'impressione che qualcosa non quadrasse, nonostante le loro rassicurazioni?
Ecco, il tuo intuito aveva ragione!
Spesso, infatti, le parole mentono, ma il corpo no.
Esistono segnali inequivocabili che il nostro corpo invia quando cerchiamo di ingannare qualcuno, veri e propri "bug del linguaggio del corpo" che, se saputi riconoscere, offrono anche il potere di smascherare bugiardi e truffatori.
Il nostro compito alla FormaeMentis è proprio questo: guidare le persone in un affascinante viaggio alla scoperta del linguaggio del corpo.
Quello che serve per smascherare un bugiardo
📍 Saper riconoscere le microespressioni:
quei rapidissimi cambiamenti del viso che tradiscono emozioni nascoste.
Un sorriso forzato, un sopracciglio alzato, uno sguardo sfuggente: questi sono solo alcuni dei segnali da non sottovalutare.
📍 Interpretare la postura:
una schiena curva, le braccia incrociate, il corpo inclinato all'indietro... la postura rivela quello che una persona sta realmente pensando.
📍 Smascherare i gesti nervosi:
toccarsi continuamente il viso, giocare con i capelli, tamburellare con le dita sul tavolo... questi gesti rivelano disagio e ansia, spesso indici di menzogna.
📍 Prestare attenzione al contatto visivo:
uno sguardo fisso e prolungato può essere sintomo di sincerità, ma anche di aggressività.
Un bugiardo, invece, potrebbe distogliere lo sguardo o sbattere frequentemente le palpebre.
Vuoi andare oltre questo livello elementare?
Nel prossimo evento dal vivo ti forniremo anche utili strategie, per mettere alla prova la veridicità di ciò che ti viene detto.
Di seguito ti lasciamo un piccolo vademecum, su come fare domande utili e smascherare una bugia
👉 Poni domande inaspettate:
un bugiardo avrà difficoltà a mantenere la sua storia se incalzato su dettagli imprevisti.
👉 Osserva le reazioni alle tue domande:
un innocente risponderà con calma e sicurezza, mentre un bugiardo potrebbe innervosirsi o tergiversare.
👉 Confronta le sue parole con le sue azioni:
spesso, le bugie si svelano quando le parole non coincidono con i fatti.
Diventare un esperto del linguaggio del corpo non solo ti aiuterà a smascherare le bugie, ma ti permetterà anche di:
Migliorare le tue relazioni:
una comunicazione più efficace e trasparente è alla base di rapporti solidi e duraturi.
Negoziare con maggiore sicurezza:
saprai riconoscere quando il tuo interlocutore sta bluffando e potrai ottenere un vantaggio.
Aumentare la tua autostima:
la capacità di comprendere le emozioni altrui ti renderà più sicuro di te stesso e delle tue intuizioni.
Inizia subito il tuo percorso per diventare un maestro del linguaggio del corpo!
Impara a leggere le bugie del corpo e smetti di essere ingannato!
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La Gestualità del Bugiardo: Smaschera le Bugie con il Linguaggio del Corpo!
🤥Ti è mai capitato di storcere il naso di fronte a una storia poco convincente?
Forse hai intuito la menzogna grazie a dei segnali non verbali, come gesti nervosi o un'inquietante fugace smorfia.
Il corpo non mente: Le parole possono ingannare, ma il linguaggio del corpo spesso tradisce le nostre emozioni. I bugiardi, infatti, sotto stress, tendono a manifestare gesti inconsci che rivelano il loro disagio.
Ecco alcuni segnali da tenere d'occhio:
Toccare il viso:
Naso, bocca, orecchie e occhi sono zone sensibili che i bugiardi toccano per cercare di controllare l'ansia.
Giocare con oggetti:
Strofinare le mani, armeggiare con penne o gioielli sono gesti che indicano nervosismo e insicurezza.
Barriere protettive:
Incrociare le braccia o le gambe può essere un modo per proteggersi e creare una barriera contro l'interlocutore.
Evitare il contatto visivo:
I bugiardi spesso guardano altrove per evitare di incrociare lo sguardo e tradire le loro emozioni.
Sguardi sfuggenti:
Sguardi rapidi e frequenti possono indicare nervosismo e disonestà.
Pupille dilatate:
L'ansia può causare la dilatazione delle pupille, un segnale che può tradire il bugiardo.
Ho scritto un post su questo argomento, leggilo nel blog
👉 https://formaementis.net/comunicazione-non-verbale-gestualita-del-bugiardo/
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😴 Insonnia: Ipnosi e AutoipnosiCombattere l'insonnia utilizzando tecniche di Ipnosi
& Autoipnosi ‼️
♻️ Il sonno è una necessità biologica che ci aiuta nel rilassare il corpo ed i suoi muscoli, nel preservare l’energia ed anche nel consolidare le tracce mnemoniche acquisite durante la giornata. Nonostante queste funzioni sembrino oramai assodate, il vero “perché” del sonno è ancora dibattuto. E’ noto come noi spendiamo un terzo della nostra vita riposandoci ed, anche intuitivamente, si può comprendere come questa funzione sia determinante per le nostre vite.
I disturbi del sonno, infatti, portano a fatica mentale ma anche a difficoltà nei processi di presa di decisione e di risoluzione dei problemi. Questi processi cognitivi sono stati collegati, da diversi studi di neuroscienze, al lavoro svolto dai nostri lobi frontali ed è interessante notare come l’insonnia, uno dei più gravi disturbi del sonno, sia collegata con una disfunzione nelle aree cerebrali prefrontali.
❗️L’insonnia è caratterizzata dalla presenza di stati di veglia durante il periodo che dovrebbe essere dedicato al sonno. Essa può riguardare sia l’addormentamento (quindi l’incapacità di entrare in uno stato di sonno), sia il risveglio notturno (ovvero l’incapacità di mantenere lo stato di sonno per l’intero arco di tempo desiderato, a causa di continui e ripetuti risvegli), sia il risveglio precoce (in questo caso capita di interrompere troppo precocemente lo stato di sonno e di non riuscire più a riaddormentarsi).
Solitamente, la qualità del sonno viene misurata analizzando diversi parametri:
da un lato si considerano elementi soggettivi quali la buona qualità del sonno dormito, dall’altro parametri oggettivi come la durata degli episodi di sonno, il numero di risvegli precoci ed il tempo di addormentamento.
🔍 Nello studio dell’ipnosi applicata al sonno è stato confermato come l’ipnosi-terapia e l’autoipnosi possano portare benefici nel trattare i disturbi del sonno. Tali benefici si ottengono grazie ad una modulazione cognitiva che riduce l’iperattività dei soggetti che soffrono di insonnia, ed una modulazione comportamentale volta al rilassamento muscolare che è più consono agli stati di sonno.
Inoltre è stato recentemente dimostrato il miglioramento del sonno in pazienti affetti da disturbo post traumatico da stress e adolescenti con familiarità di diabete.
In uno studio 17 pazienti sono stati trattati con ipnosi-terapia due volte a settimana (1.5 ore a seduta) per due settimane e gli effetti del trattamento sono stati confrontati con un gruppo di 15 soggetti trattati farmacologicamente. I risultati hanno dimostrato che:
1) in entrambi i gruppi si aveva un aumento della quantità di ore di sonno tra la prima e la seconda seduta,
2) nel gruppo che ha ricevuto l’ipnosi si è osservato un significativo aumento nella qualità del sonno,
3) in entrambi i gruppi sono diminuiti i risvegli precoci, ma la diminuzione maggiore si è osservata nel gruppo che ha ricevuto il trattamento con l’ipnosi.
Nell’insieme lo studio dimostra come diversi parametri, sia soggettivi che oggettivi, possano essere modificati in seguito alla pratica ipnotica.
In un altro studio, 14 ragazze con insonnia hanno migliorato la qualità del sonno combinando un approccio cognitivo-comportamentale a tecniche di ipnosi. Inoltre è stato riportato come l’ipnosi-terapia sia stata ben accettata ed abbia favorito l’intervento cognitivo-comportamentale nel trattamento del disturbo dell’insonnia.
Dagli studi sopra riportati è, dunque, emerso come l’ipnosi possa essere un importante aiuto per chi soffre di disturbi del sonno, soprattutto se coadiuvata da una terapia psicologica classica. Questo tipo di aiuto, deriva probabilmente dall’influenza delle suggestioni ipnotiche su aree cerebrali frontali coinvolte anche nei disturbi del sonno.
Per concludere, si ricorda l’antica etimologia della parola ipnosi: da Hypnos d, nella mitologia greca, "dio del sonno".
👮♂️ STATO DI AGENTE
Stanley Milgram condusse nel 1961 un esperimento sulle punizioni dell'apprendimento, per capire fino a che punto le persone fossero disposte a conformarsi al gruppo, anche avendo gravi comportamenti dannosi verso gli altri.
Nell'esperimento il ricercatore (V) ordina al soggetto (L - insegnante) di punire con scosse elettriche, che quest'ultimo crede siano dolorose, un altro soggetto (S - allievo), che in realtà è un attore e complice. Molti soggetti hanno continuato a dare scosse elettriche nonostante le suppliche di misericordia da parte degli attori.
Milgram definiva questo comportamento come "Stato di Agente", ovvero queste persone trasferiscono su qualcun altro le responsabilità delle proprie azioni, limitandosi ad "agire".
Pertanto, nonostante determinate azioni possano essere contro ogni valore etico e morale del soggetto, vengono comunque eseguite perché ordinate da una carica autorevole e ideologizzata, quindi deresponsabilizzandosi dall'azione compiuta.
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♨️ Il linguaggio del corpo ci tradisce: come riconoscere l'imbarazzo?
Ti sei mai chiesto come capire se qualcuno si sente a disagio?
Il linguaggio del corpo può rivelare molto di più delle semplici parole!
I gesti tipici dell'imbarazzo:
📌 Toccarsi il viso: Guance, naso, orecchie... sono zone che tendiamo a toccare quando siamo imbarazzati, come per cercare di nascondere le nostre emozioni.
📌 Giocare con gli oggetti: Chiavi, penne, capelli... qualsiasi oggetto nelle vicinanze può diventare un modo per scaricare la tensione.
📌 Evitare il contatto visivo: Quando ci sentiamo a disagio, tendiamo a distogliere lo sguardo, cercando di evitare lo sguardo dell'altro.
📌 Braccia incrociate: Questa posizione può indicare chiusura e difesa, ma anche un tentativo di proteggersi da una situazione che ci mette a disagio.
📌 Sorriso nervoso: Un sorriso forzato o un'risata nervosa possono essere segnali di imbarazzo, soprattutto se accompagnati da altri gesti.
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Essere in grado di interpretare i segnali non verbali ci permette di:
📌 Creare un'atmosfera più rilassata: Se notiamo che qualcuno si sente a disagio, possiamo cercare di metterlo più a suo agio.
📌 Migliorare la comunicazione: Capire le emozioni dell'altro ci aiuta a comunicare in modo più efficace.
📌 Costruire relazioni più profonde: Essere attenti ai segnali non verbali ci permette di instaurare rapporti più autentici.
♨️ IMPORTANTE: Il linguaggio del corpo è un insieme di segnali che vanno interpretati nel loro contesto. Un unico gesto non è sufficiente per determinare se una persona è imbarazzata. Osserva attentamente l'intera gamma di segnali non verbali per avere un quadro più completo della situazione.
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Ti aspettiamo! ❤️
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🎤 EP 04 segnali volontari e involontari
La nostra comunicazione è acquisita, innata, o un mix di entrambe le cose?
Ci sono gesti che appartengono solo determinate culture?
E come possiamo interpretarli?
Questo è l'argomento dell'episodio di oggi.
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Buon ascolto !
Fabio
HAI NOTATO CHE LA PUBBLICITA' UTILIZZA "UN CERTO TIPO DI VOCE"?? 😒
Per questo ho deciso di DARTI QUALCHE SUGGERIMENTO PER NON FARTI INFLUENZARE: ti accorgerai come la voce sia una potente arma di persuasione, che la pubblicità usa per completare le sue strategie di controllo. 🔓🔒
https://youtu.be/i2b16Aa0yoM?si=3KQ6ath1P9_6Lz0G
È importante essere consapevoli di queste tattiche manipolative, e saper attuare un ascolto attento e ragionato delle emozioni che la voce di alcune persone è in grado di instillarci, in modo da proteggerci dagli effetti indesiderati 🚫
Come usare la voce
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La Tristezza
La tristezza (codice facs AU 1+4+6+7+11+15+17+43) è stata fondamentale per l’evoluzione della nostra specie, infatti può esser considerata un segnale che il nostro sistema di attaccamento si è attivato.
Il sistema di attaccamento ci consente di segnalare alle persone a noi vicine affettivamente, il bisogno che abbiamo della loro presenza in momenti di difficoltà, il bisogno del loro sostegno, aiuto o conforto.
A volte tramite il pianto, forte indicatore di tristezza intensa, esprimiamo agli altri ciò che proviamo, segnalando questo bisogno di vicinanza e aiuto, non solo, essa si manifesta anche quando si sente una mancanza o un sentimento di privazione, come il dolore per la scomparsa di una persona cara, il dolore di perdere un oggetto che ha un forte valore emotivo, la malinconia a seguito di una rottura … l’elenco è ovviamente lungi dall’essere esaustivo.
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