Linguaggio del corpo, gesti e bugie: come riconoscere una menzogna
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Le credenze limitanti sono convinzioni radicate che ci impediscono di raggiungere il nostro pieno potenziale.
Si insinuano nella nostra mente come sussurri subdoli, convincendoci di non essere abbastanza intelligenti, capaci o degni di successo.
Come trappole mentali, ci tengono prigionieri in una gabbia di autolimitazione, impedendoci di spiccare il volo verso i nostri sogni.
Come si manifestano le credenze limitanti?
Ecco alcuni esempi:
👉 "Non sono bravo in matematica."
👉"Non sarò mai promosso."
👉"Sono troppo timido per parlare in pubblico."
👉"Non sono abbastanza creativo per avere successo."
Queste convinzioni negative possono influenzare ogni aspetto della nostra vita, dalla carriera alle relazioni personali.
Ci impediscono di assumerci rischi, di provare nuove esperienze e di raggiungere i nostri obiettivi.
Perché è importante liberarsi dalle credenze limitanti?
Le credenze limitanti sono come zavorre che ci tengono ancorati al fondo.
Per emergere e raggiungere la superficie del successo, è fondamentale liberarsene.
♨️Ecco alcuni consigli:
1️⃣ Riconosci le tue credenze limitanti.
Il primo passo è diventare consapevoli di queste convinzioni negative.
Fai attenzione ai pensieri che ti attraversano la mente e chiediti se sono realmente basati sulla realtà o se sono solo frutto di paure e insicurezze.
2️⃣ Sfida le tue credenze limitanti.
Metti in discussione le tue convinzioni negative.
Cerca prove che le supportano e contrapponile a prove che le confutano.
3️⃣ Sostituisci le credenze limitanti con affermazioni positive.
Riformula i tuoi pensieri negativi in affermazioni positive e realistiche.
Ad esempio, invece di pensare "Non sono bravo in matematica", potresti dire "Con impegno e pratica posso migliorare le mie capacità matematiche".
4️⃣ Circondati di persone positive.
Le persone che ti circondano possono influenzare le tue credenze.
Scegli di stare con persone positive che ti supportano e ti incoraggiano a raggiungere i tuoi obiettivi.
Corso Linguaggio del corpo, Rieti 7 e 8 settembre
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In questo corso imparerai a:
1️⃣ Riconoscere i segnali del corpo che rivelano emozioni, pensieri e intenzioni
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Il corso è tenuto da Fabio Pandiscia:
dr in psicologia clinica, esperto di comunicazione non verbale, certificato FACS, Mett, MiX, 15 libri pubblicati e 18 anni di esperienza in questo settore.
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Perché partecipare a questo corso:
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🎓 Cosa imparerai in questo corso:
📌 Le basi della comunicazione non verbale
📌 I segnali del corpo che rivelano le emozioni
📌 I segnali del corpo che rivelano i pensieri e le intenzioni
📌 Le dinamiche di potere e di influenza nella comunicazione
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Come si svolgerà il corso:
✅ Il corso si terrà in due giorni, il 7 e 8 settembre 2024
✅ Le lezioni si terranno dalle 9:00 alle 18:00.
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Il costo del corso è di € 350,00 iva incl.
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Comunicazione Emotiva
Oggi useremo un video
(dove tra l'altro ci sono delle verità assolute e consigli meravigliosi),
per indagare un pò e scoprire qualcosa di più della vita emotiva di chi parla.
Il testo qui sotto è parecchio, quindi divideremo le cose in:
1️⃣ testo descrittivo
2️⃣ subito dopo, il video.
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TESTO
🖥 Il video inizia con un leggero grattamento della spalla destra, e sappiamo che ogni prurito, in un contesto come questo (con i vari riverberi gestuali che andremo a vedere di seguito) non è causale
Infatti non tarda molto a svelare una certa tensione di fondo
📌𝐀𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚
𝐋𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐫𝐮𝐞𝐧𝐭𝐞
La storia che viene riportata è assolutamente congruente, non c'è nulla di falso o comunque non traspare nulla che ci faccia pensare che ciò che dice sia inventato
🕛 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐧 𝟎𝟎:𝟏𝟗 𝐝𝐢𝐜𝐞 "...𝐞 𝐯𝐚 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢".
Il consiglio è stato accettato, cerca di farsene una ragione, ma la sua parte emotiva ancora non accetta come sono andate le cose, perché il movimento con la testa contraddice le parole (da notare che fa si NO con la testa mentre afferma qualcosa di vero)
🕛 𝐢𝐥 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐞:
"... non ha senso essere arrabbiati o amareggiate per questo", qui è assolutamente congruente con quanto dice, cioè sà benissimo che essere arrabbiati non ha senso e non giova a nessuno, soprattutto a lei
🕛 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐧 𝟎𝟎:𝟑𝟐 abbiamo ancora una volta un gesto che rafforza la nostra ipotesi, quando dice:
"..se qualcuno vuole lasciare la tua vita, apri la porta, lascialo uscire..." e per ben due volte, scuote la testa in modo negativo, mentre afferma qualcosa. Non si può affermare qualcosa e allo stesso tempo in modo non verbale negarla. Questo gesto che contraddice le parole ci mostra che la sua parte emotiva fa fatica ad accettare la conclusione della storia
🕛 𝐢𝐥 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐝𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐞:
"..sapendo che, quando se ne andrà...
(e fa SI con la testa, il che ci fa comprendere che la storia è vera e c'è stato qualcuno che se ne è andato)
"...arriverà qualcuno migliore"
e qui ancora una volta fa una negazione con la testa
Questo ci porta a concludere che ancora non c'è spazio per qualcun altro, la ragazza è pronta ad affrontare una nuova storia, ma deve ancora metabolizzare quello che le è successo
📌 𝐦𝐢𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢:
𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐧 𝟎𝟎:𝟒𝟑 𝐞 𝐦𝐢𝐧 𝟎𝟎:𝟒𝟒
piega leggermente la testa di lato, questo sottende sentimenti di amore ancora in corso, con il riverbero gestuale della mano sul cuore
Il paraverbale poi, dice molto: voce roca, molto toccante che rasenta il pianto, ma più che emozioni di tristezza, troviamo labbra compresse come nella rabbia trattenuta, soprattutto verso il min 00:41
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2️⃣ Il video
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Per essere felici, impariamo a vivere il presente!
😁 Vivere il presente: un concetto semplice, ma che nella frenesia della vita quotidiana diventa spesso una sfida.
Ci perdiamo in pensieri sul passato o in ansie per il futuro, dimenticandoci di assaporare il qui e ora, l'unica realtà che davvero conta.
Ma perché è così importante vivere il presente?
1️⃣ Ci permette di essere più felici.
Quando ci concentriamo sul presente, siamo più consapevoli di ciò che abbiamo e di ciò che ci rende felici.
Possiamo così apprezzare le piccole cose della vita, come una bella giornata di sole, una tazza di caffè caldo o una conversazione con un amico.
2️⃣ Ci aiuta a ridurre lo stress.
L'ansia e lo stress nascono spesso da preoccupazioni per il futuro.
Quando ci concentriamo sul presente, invece, possiamo lasciare andare queste preoccupazioni e vivere con maggiore serenità.
3️⃣Ci rende più consapevoli di noi stessi.
Prestare attenzione al presente ci permette di essere più consapevoli dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle nostre sensazioni.
Questo può aiutarci a capire meglio noi stessi e a crescere come persone.
📍 Come possiamo imparare a vivere il presente?
Esistono diverse tecniche che possiamo utilizzare per imparare a vivere il presente:
📌 Mindfulness:
La mindfulness è una pratica che ci aiuta a portare l'attenzione al momento presente.
Ci sono diversi modi per praticare la mindfulness, come la meditazione, lo yoga o semplicemente il prestare attenzione al nostro respiro.
📌 Gratitudine:
La gratitudine è un'altra pratica che ci aiuta a concentrarci sugli aspetti positivi della nostra vita.
Prendere il tempo per annotare le cose per cui siamo grati ci aiuta ad apprezzare il presente e a sentirci più felici.
📌 Piccoli gesti:
Ci sono anche piccoli gesti che possiamo fare ogni giorno per vivere il presente.
Ad esempio, possiamo fare una passeggiata nella natura, ascoltare musica o leggere un libro.
Vivere il presente è un viaggio, non una destinazione. 😄
Emblemi, cosa sono??
La foto ci mostra un gesto particolare, chiamato Emblema del silenzio.
Dal corso 6 mesi senza scuse, ho estratto un articolo molto interessante con tanto di video, dove si spiegano gli emblemi e in particolare cosa significa questo gesto.
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https://telegra.ph/Emblemi-04-20
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❤️ Ci ha lasciato Albert Bandura: tra le sue teorie, quella sull'apprendimento sociale & l'autoefficaciaRipercorriamo brevemente il suo importante operato
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🔱 Bandura, canadese di origine naturalizzato statunitense, è stato uno psicologo ed un eminente scienziato, noto per il suo lavoro sulla teoria dell’apprendimento sociale, in particolare per il suo impatto sulla teoria sociale cognitiva, e per gli studi nel campo dell’autoefficacia.
Il suo studio più noto è l’esperimento chiamato "bambola Bobo", dal nome commerciale del pupazzo gonfiabile usato.
Negli esperimenti erano coinvolti bambini, sia femmine sia maschi, di età compresa tra i 3 e i 6 anni, che, in un primo momento, erano seduti in una sala giochi all’interno della quale erano presenti: un adulto, vari giocattoli, tra cui una mazza, e Bobo. Succede che, in alcuni casi, l’adulto gioca per qualche minuto e ignora il pupazzo, in altri invece, prende quasi subito Bobo a martellate, molto veementi; in altri, l’adulto aggressivo, di volta in volta, è anche premiato o sgridato o lasciato senza conseguenze.
In un secondo tempo, il bambino è condotto in un’altra stanza, dove ci sono diversi giochi. Dopo due minuti, i giocattoli gli sono sottratti, dicendo che sono riservati ad altri bambini, e successivamente è riportato nella prima sala. A questo punto il bambino, che aveva assistito all’aggressione di Bobo da parte dell’adulto, manifesta un gioco di tipo aggressivo, conseguenza della sottrazione precedente dei giocattoli, e in particolare esercita la sua rabbia attraverso gesti ed espressioni verbali violente nei confronti del pupazzo Bobo, in misura assai superiore a quella espressa dai soggetti che non avevano assistito alla violenza da parte dell’adulto.
I risultati, dunque, mostrano che non si impara solo in base al meccanismo del premio e della punizione, come sostiene il comportamentismo, bensì anche per via dell’apprendimento osservativo o apprendimento vicario del comportamento altrui.
L’ apprendimento, dunque, per Bandura si basava sull’imitazione, resa possibile grazie al rinforzo vicario, per cui le conseguenze relative al comportamento messo in atto dal modello, ricompense o punizioni, hanno i medesimi effetti sull’osservatore. Inoltre, Albert Bandura coniò il termine modellamento, ovvero la modalità di apprendimento che entra in gioco quando il comportamento di un organismo, che assume la funzione di modello, influenza il comportamento di colui che lo osserva.
Per Bandura il comportamento morale è un prodotto dell’autoregolamentazione attivata in un contesto sociale. Bandura sostiene che le persone possono agire in modo umano o inumano. Il comportamento inumano diventa possibile quando una persona può giustificarlo. Questa giustificazione comporta una sorta di ristrutturazione cognitiva, che segue uno schema specifico. Il linguaggio igienizzante, che rimuove il peso della crudeltà da un’azione, è un componente chiave. Ad esempio, se il genocidio fosse visto come una normale conseguenza della pulizia di una razza sarebbe, dunque, eliminato l’aspetto fondante, ovvero la crudeltà di tale comportamento. Quindi, è come se si verificasse una sorta di giustificazione morale in cui si minimizza il danno causato all’altro e si sposta la responsabilità su un’altra persona o su un intero gruppo. Incolpare o disumanizzare la vittima è spesso un ingrediente nelle azioni brutali volte a rendere moralmente accettabile qualcosa che non lo è affatto.
In seguito ad altri studi, dalla teoria dell’apprendimento sociale, Albert Bandura ha estrapolato il costrutto di autoefficacia (self – efficacy) che coniuga i principi del comportamentismo con quelli della deviazione cognitiva, ovvero l’individuo è capace di simbolizzare l’esperienza diretta, facendo previsioni su se stesso che gli consentono di autoregolarsi.
Quindi, con autoefficacia si intende la convinzione di poter avere successo o di fallire in una prestazione. Le persone con alta auto-efficacia hanno buone possibilità di ottenere risultati soddisfacenti, al contrario, di chi si auto-valuta negativamente.
Cos'è la maturità emotiva?
La maturità emotiva è la capacità di comprendere, gestire e assimilare le nostre emozioni, ma anche quelle degli altri.
Non è un traguardo che si raggiunge una volta per tutte, ma un processo continuo di crescita e apprendimento.
Cosa significa essere emotivamente maturi?
👉 Avere consapevolezza delle proprie emozioni:
Riconoscere le proprie emozioni nel momento in cui si manifestano e comprenderne la causa.
👉 Gestire le proprie emozioni in modo sano:
Saper esprimere le proprie emozioni in modo costruttivo e non distruttivo.
👉 Affrontare le emozioni difficili:
Non le emozioni negative, ma saperle affrontare in modo resiliente.
👉 Comprendere le emozioni degli altri:
Essere empatici e sapersi mettere nei panni degli altri.
👉 Comportarsi in modo responsabile:
Prendere decisioni consapevoli e non impulsive, basandosi sui propri valori e non sulle proprie emozioni.
Perché la maturità emotiva è importante?
La maturità emotiva è importante per vivere una vita felice e appagante.
Ci permette di:
1️⃣ Avere relazioni sane.
Le persone emotivamente mature sono in grado di comunicare meglio, risolvere i conflitti in modo costruttivo e costruire relazioni più profonde e durature.
2️⃣ Raggiungere i propri obiettivi.
Le persone emotivamente mature sono in grado di gestire lo stress, rimanere concentrate e perseverare di fronte alle sfide.
3️⃣ Avere una migliore salute mentale.
Le persone emotivamente mature sono meno soggette a depressione, ansia e altri disturbi mentali.
Come sviluppare la maturità emotiva?
La maturità emotiva è una competenza che può essere sviluppata con impegno e dedizione.
Ecco alcuni consigli:
👉 Imparare a conoscere le proprie emozioni
Prenditi del tempo per riflettere sulle tue emozioni e su come ti influenzano.
👉 Sviluppare l'autoconsapevolezza.
Imparare a riconoscere i tuoi pensieri e le tue convinzioni negative e a metterli in discussione
👉 Imparare a gestire le tue emozioni.
Esistono diverse tecniche come la meditazione e la mindfulness
"Tutto urgente, nessuna priorità: le aziende perdono la rotta"
È diventato tutto urgente, e stiamo perdendo di vista le priorità.
La sensazione di essere perennemente sommersi da impegni improrogabili e scadenze ravvicinate genera stress e frustrazione, ostacolando la produttività e il raggiungimento degli obiettivi.
♨️ Come si è arrivati a questo punto?
Diversi fattori concorrono a questa situazione:
1️⃣ L'avvento della tecnologia digitale:
la velocità con cui le informazioni viaggiano e la facilità di comunicazione hanno portato a un'accelerazione del ritmo lavorativo.
2️⃣ La cultura dell'iperconnessione:
la costante pressione a essere reperibili e rispondere immediatamente a qualsiasi richiesta, anche esterna, crea un senso di urgenza perenne.
3️⃣ Il timore di perdere opportunità:
la competitività del mercato spinge le aziende a inseguire ogni possibile occasione, senza valutare attentamente la priorità e l'impatto reale di ogni scelta.
Quali sono le conseguenze?
Perdere di vista le priorità ha un impatto negativo su diversi aspetti aziendali:
👉 Produttività:
focalizzandosi su compiti urgenti ma non necessariamente importanti, si rischia di sprecare tempo e risorse preziose.
👉 Decisioni impulsive:
la mancanza di una visione strategica a lungo termine può portare a prendere decisioni affrettate e poco efficaci.
👉 Stress e burnout: il continuo stato di allerta e la sensazione di essere sopraffatti possono causare demotivazione e malessere nei dipendenti.
Come riprendere il controllo?
1️⃣ Definire una chiara strategia aziendale:
avere una visione d'insieme ben definita permette di stabilire le priorità e orientare le scelte quotidiane.
2️⃣ Imparare a dire no:
non tutte le richieste sono urgenti o prioritarie.
È importante saper discernere e rifiutare ciò che non è realmente importante.
3️⃣ Delegare e ottimizzare le risorse:
distribuire il carico di lavoro in modo equilibrato e sfruttare al meglio gli strumenti disponibili aiuta a gestire l'urgenza in modo efficiente.
Il coraggio di chiedere: una forza per la vita e il lavoro
Nella vita, come nel lavoro, ci sono momenti in cui ci si trova di fronte a sfide, ostacoli o dubbi.
In queste situazioni, la tentazione di chiudersi in sé stessi e cercare di risolvere tutto da soli può essere forte.
Ma la chiave per superare questi momenti difficili è spesso proprio il coraggio di chiedere.
💪 Perché chiedere aiuto è un atto di forza?
Ammettere di avere bisogno di aiuto non è segno di debolezza, anzi, è indice di consapevolezza e maturità.
Riconoscere i propri limiti e la necessità di un supporto esterno dimostra intelligenza e umiltà, due qualità che sono alla base del successo, sia personale che professionale.
🗣 Chiedere non significa essere inferiori:
tutti, nessuno escluso, hanno bisogno di aiuto in qualche momento della propria vita.
Le persone che non hanno paura di chiedere sono quelle che hanno più probabilità di crescere, imparare e raggiungere i propri obiettivi.😄
E tu? Hai mai avuto il coraggio di chiedere?
Non sottovalutate l'importanza di una postura aperta e sicura.
Spesso sottovalutiamo il potere del linguaggio del corpo.
Ci concentriamo sulle parole che diciamo, ma la nostra postura comunica tanto, se non di più, del nostro messaggio verbale.
Una postura aperta e sicura è fondamentale per trasmettere sicurezza, affidabilità e apertura.
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Читать полностью…♨️ Una delle ultime recensioni al nostro corso sul linguaggio del corpo e devo dire, anche a più entusiasmante
Creiamo emozioni, competenze, sicurezze, e da oggi....
anche macchine da guerra 😂
Oggi sul nostro sito, è uscita una nuova Guida sul linguaggio del corpo.
Come tutte le guide contiene file audio, pdf, ricerche, e un video di approfondimento.
Il tema della guida di oggi è: Sorridere allunga la vita.
Vai a dare una letta e fammi sapere cosa ne pensi 😜
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Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito. (Valentino Rossi)
Читать полностью…La comunicazione verbale è costituita da parole alle quali è attribuito un significato simbolico.
In ambito sanitario, particolare attenzione va posta al “linguaggio specialistico” che può bloccare il processo comunicativo, limitando lo scambio e la comprensione.
Il linguaggio deve essere infatti semplice, chiaro, comprensibile per la persona con cui si sta comunicando, adeguato al suo livello socioculturale.
Chi parla e chi ascolta devono utilizzare termini e parole note a entrambi, che abbiano un medesimo significato per l’uno e per l’altro.
I termini tecnici vanno tradotti e, nell’ambito della relazione interpersonale, è opportuno verificare sempre che la persona abbia compreso, senza dare mai nulla per scontato (informazione personalizzata).
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…perchè le nostre location (Cagliari o Rieti) sono troppo distanti
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Le avversità creano il carattere
"Le avversità creano il carattere" è un proverbio che risuona di verità.
Le sfide e le difficoltà che incontriamo nella vita non sono solo ostacoli da superare, ma anche opportunità per crescere e forgiare il nostro carattere.
Come le avversità ci rendono più forti:
📌 Resilienza:
Affrontare le avversità ci insegna a essere resilienti, ad adattarci alle situazioni difficili e a rialzarci dopo le cadute.
📌 Perseveranza:
Le sfide ci mettono alla prova e ci insegnano a perseverare, a non mollare mai e a continuare a lottare per i nostri obiettivi.
Forza d'animo:
Superare le difficoltà ci rende più forti mentalmente e ci dona una maggiore forza d'animo per affrontare le sfide future
📌 Compassione:
Le nostre esperienze ci permettono di sviluppare una maggiore empatia e compassione per chi sta vivendo situazioni simili.
📌 Saggezza: Le avversità ci insegnano a vivere con maggiore consapevolezza e saggezza, ad apprezzare le cose semplici e a non dare nulla per scontato.
👉 Non tutte le avversità sono uguali:
Alcune sfide possono essere più difficili da affrontare di altre, e il modo in cui le affrontiamo dipende da diversi fattori, come la nostra personalità, le nostre esperienze passate e il nostro sistema di supporto.
👉 Affrontare le avversità con positività:
Anche se le avversità possono essere dolorose, è importante cercare di affrontarle con positività.
Ecco alcuni consigli:
1️⃣ Riconoscere la sfida:
Il primo passo è riconoscere la sfida che ci troviamo ad affrontare.
2️⃣ Cercare il supporto:
Non aver paura di chiedere aiuto alle persone di cui ti fidi.
3️⃣ Mantenere una prospettiva positiva:
Concentrati sugli aspetti positivi della tua vita e sulle cose che puoi controllare.
4️⃣ Imparare dalle tue esperienze:
Ogni esperienza, positiva o negativa, può insegnarci qualcosa.
Celebrare i successi: Riconosci e celebra i tuoi successi, grandi o piccoli.
Le avversità non sono solo ostacoli, ma anche opportunità per crescere e diventare persone migliori. 😄
Fissare degli obiettivi è il primo passo per trasformare l’invisibile nel visibile. (Anthony Robbins)
Читать полностью…Tu vali
Se non ti senti valorizzato, forse sei nel contesto sbagliato.
Ti sei mai sentito come se non fossi abbastanza bravo?
Come se i tuoi sforzi non fossero apprezzati o come se il tuo valore non fosse riconosciuto?
Se la risposta è sì, non sei solo.
Molte persone si sentono svalutate a un certo punto della loro vita.
La verità è che tu vali. Ognuno di noi vale!
Hai valore intrinsecamente, indipendentemente da ciò che gli altri pensano o dicono.
Sei degno di amore, rispetto e successo.
🚶Se non ti senti valorizzato, potrebbe essere perché ti trovi nel contesto sbagliato.
Forse sei circondato da persone negative che ti buttano giù.
Forse sei in un lavoro o in una relazione che non ti appaga.
O forse sei semplicemente in una fase difficile della tua vita.
Qualunque sia la ragione, è importante ricordare che non sei solo.
Ci sono persone che ti apprezzano e ti valorizzano per quello che sei.
E c'è sempre la possibilità di cambiare il tuo contesto e creare una vita migliore per te stesso.
Ecco alcuni consigli per aiutarti a sentirti più valorizzato:
👉 Circondati di persone positive che ti supportano e ti fanno sentire bene con te stesso.
👉 Fai qualcosa che ti appassiona e in cui ti senti bravo.
👉 Stabilisci dei limiti e impara a dire no alle cose che ti fanno stare male.
👉 Concentrati sui tuoi successi e sulle tue qualità positive.
👉 Ricorda che sei degno di amore, rispetto e successo.
Per approfondimenti consiglio il libro: LA VOLONTA' DI COMBATTERE - edizioni Primiceri. Di fabio pandiscia
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Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi dicevo: non rinunciare. Soffri ora e vivrai il resto della tua vita come un campione. (Muhammad Ali)
Читать полностью…Qui si parla del metodo bullet journal.
Per gli appassionati del BuJo
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🎤 EP 30 Pensieri negativi
In che modo i pensieri negativi possono influire sul nostro modo di comunicare?
Ne parliamo in questa puntata.
Dal nostro canale telegram riservato al podcast
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Buon ascolto !
Fabio
L'importante è completare la nostra missione, non arrivare primi.
Spesso nella vita ci viene inculcato il valore del successo, del primeggiare sugli altri, del raggiungere il traguardo per primi.
Ma se ci fermassimo a riflettere, ci accorgeremmo che non è sempre la vittoria ad avere la priorità.
La vera vittoria è il compimento della nostra missione.
È il dare il massimo, il perseguire i nostri obiettivi con tenacia e dedizione, il crescere e l'apprendere lungo il cammino.
Non importa se qualcun altro ci supera, ciò che conta è la soddisfazione di aver portato a termine il nostro compito con integrità e passione.
Arrivare primi può essere un'effimera gratificazione, mentre completare la nostra missione ci dona un senso di realizzazione duraturo.
Ci permette di guardare indietro con orgoglio al nostro percorso, consapevoli di aver lasciato un segno positivo nel mondo.
Quindi, la prossima volta che vi troverete impegnati in una sfida, ricordatevi: non è la velocità che conta, ma la perseveranza, la dedizione e la soddisfazione di aver portato a termine il vostro viaggio.
E tu, cosa ne pensi?
Qual è la tua idea di successo?
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♻️Influenze ambientali sul ritmo di sviluppo del cervelloIn che modo le esperienze dei bambini sono incorporate nel loro cervello in via di sviluppo per ampliare o limitare le loro opportunità di vivere una vita felice e sana❓
🔆 Le prime esperienze dei bambini sono associate a importanti risultati in età avanzata, inclusi i loro guadagni, il livello di istruzione , il benessere fisico e la salute mentale. Pertanto, lo stato socioeconomico dell'infanzia (SES), una misura della disponibilità di risorse materiali e sociali, è uno dei più forti predittori del benessere permanente.
Un costrutto multidimensionale, SES è tipicamente misurato a livello familiare (ad esempio, reddito dei genitori, istruzione o occupazione) o a livello di quartiere (ad esempio, tasso di criminalità di quartiere, livelli di povertà o reddito medio). Un SES superiore è associato a una minore esposizione allo stress e a un maggiore accesso all'arricchimento cognitivo, come un'istruzione di alta qualità, un linguaggio rivolto ai bambini, libri e giocattoli.
La variazione nella SES infantile è stata associata alla variazione nelle misure della struttura e della funzione cerebrale. Tuttavia, si sa sorprendentemente poco se e come le esperienze associate al SES infantile influenzino la traiettoria della maturazione cerebrale.
🧠 SPESSORE CORTICALE
Lo spessore corticale aumenta nel periodo prenatale e nell'immediato postnatale, guidato dalla crescita dendritica e assonale e dalla sinaptogenesi. Picco di densità sinaptica e picco di spessore corticale vengono raggiunti in tempi diversi del cervello, con le regioni sensoriali che mostrano uno sviluppo più veloce e picchi precedenti, e con le regioni di associazione che mostrano traiettorie di lento sviluppo. La corteccia si ispessisce prima dei 2 anni di età, prima di subire un diradamento diffuso per un periodo prolungato che inizia tra i 2 ei 5 anni di età e continua per tutta l'adolescenza e la prima età adulta.
🔍 In questo studio è stato esaminato che le esperienze associate al SES infantile influenzano non solo il risultato ma anche il ritmo dello sviluppo del cervello. È stato sostenuto che il SES infantile più elevato è associato a uno sviluppo cerebrale strutturale prolungato e una traiettoria prolungata di segregazione della rete funzionale, che alla fine porta a reti corticali più efficienti nell'età adulta. Si ipotizza che una maggiore esposizione allo stress cronico accelera la maturazione del cervello, mentre un maggiore accesso a nuove esperienze positive rallenta la maturazione. Inoltre, si sostiene che i cambiamenti nel ritmo di sviluppo del cervello influenzino anche la plasticità e capacità di apprendimento durante lo sviluppo.
In conclusione, diversi filoni di prove provenienti da neuroscienze, psicologia e medicina sono coerenti con un modello in cui l'ambiente iniziale influenza non solo il risultato ma anche il ritmo dello sviluppo del cervello umano.
Difatti questo studio fornisce un quadro teorico generativo per la ricerca sui legami tra esperienze infantili e cambiamenti cerebrali nel corso della vita e rafforza l'urgente necessità di chiarire i cambiamenti nello sviluppo precoce che portano a disparità nei risultati della vita successiva.
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