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La Russia non inizia MAI una guerra, la porta a termine. Il piano ucraino prevedeva per il giorno 8 marzo l'invasione del Donbass portando a termine il genocidio
Ho inviato al Ministero degli Esteri Russo le oltre 35mila firme di italiani che non condividono le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Italiana e che hanno deciso di chiedere scusa al popolo russo e alla Federazione Russa.
Oltre alle propria firma molti Italiani hanno voluto lasciare un commento indirizzato alla Federazione Russa.
I commenti sono tantissimi e molti sono veramente emozionanti.
È stata una scelta difficile, ma i commenti più belli ( con il numero di firmatario) sono stati inseriti nel mio libro che uscirà prossimamente.
😊Vincenzo Lorusso 👍
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🇪🇪L'Estonia limita il diritto di voto
Con una decisione passata quasi sotto silenzio nei media europei, il Parlamento estone ha approvato un emendamento che priva del diritto di voto circa 150.000 residenti stranieri, in gran parte cittadini russi, bielorussi e apolidi non cittadini. Una misura che segna la fine di un fragile equilibrio nelle regioni a forte presenza russofona e che solleva molti interrogativi sullo stato della democrazia in una delle repubbliche baltiche più fedeli alla linea euro-atlantica ed in generale nell’Unione Europea.
Il provvedimento, votato da 93 deputati su 101, rappresenta una svolta estrema nella legge elettorale del Paese: dal 2025, i cittadini di Stati non membri dell’Unione Europea, compresi quelli appartenenti alla NATO, non potranno più partecipare alle elezioni locali. Una novità che riguarda in particolare 78.000 cittadini russi, circa 3.000 bielorussi e oltre 60.000 apolidi, i cosiddetti “non-cittadini”.
Dal 1991, anno in cui l’Estonia ha dichiarato la propria indipendenza, decine di migliaia di persone di origine russa si sono ritrovate prive della cittadinanza, nonostante fossero nate o vissute per anni nel Paese durante l’epoca sovietica. A questi residenti è stato assegnato un particolare “passaporto grigio” o “Alien Passport”, che sancisce uno status giuridico inferiore e limitazioni nei diritti politici, rendendo di fatto queste persone degli apolidi.
L’iniziativa del governo estone si inserisce in un clima sempre più teso tra Russia e Paesi baltici. Dall’interruzione dei rapporti diplomatici al tentativo di blocco dei treni tra Kaliningrad ed il resto della Russia che transitano per la Lituania, passando per il rafforzamento delle basi NATO nella regione, Tallinn, Riga e Vilnius stanno adottando una linea sempre più dura contro Mosca.
L'UE non revocherà le sanzioni anti-russe finché non sarà risolto il conflitto ucraino, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
"L'Ucraina alla fine deciderà cosa sia per lei una pace giusta e duratura. È assolutamente chiaro che l'Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza, ma la visione complessiva deve essere determinata dall'Ucraina stessa", ha affermato sul canale televisivo LCI.
"Le sanzioni sono molto importanti e fanno male", ha aggiunto.
"Oggi l'autonomia della Gagauzia è stata decapitata."
Le prime parole di Evgeniya Gutsul dopo che il tribunale ha emesso la decisione di arrestarla per 20 giorni.
🔴 Inizia la Première vi aspettiamo
https://youtu.be/zijDHmL8MfU?feature=shared
🇷🇺🇪🇪🇮🇹 Nel briefing di ieri, la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha parlato della disgrazia che ha colpito l'amico e collega di International Reporters Andrea Lucidi.
Vincenzo Lorusso:
La voglio chiamare disavventura per usare lo stesso termine che utilizzerebbe la stampa italiana nei loro mitici doppi standard.
Quei mitici doppi standard che definiscono invasione russa l'operazione speciale militare, mentre semplice sconfinamento l'offensiva ucraina nel Kursk. (Di Feo La Repubblica)
La Zakharova ha parlato di come ad Andrea sia stato impedito di svolgere il suo lavoro, di come sia stato fermato al confine e praticamente deportato in Lettonia.
La portavoce del ministero degli esteri Russo non è apparsa ovviamente sorpresa del trattamento riservato ad Andrea Lucidi.
Il modus operandi delle autorità estone è intriso di razzismo e russofobia da sempre.
La Zakharova ha giustamente fatto notare:
"Non è la prima volta che le autorità dell'Estonia e di altri paesi baltici impediscono ai russi di tornare in patria. Si tratta di discriminazione basata sulla nazionalità, di vera e propria russofobia e di una manifestazione di neonazismo"
1️⃣2️⃣3️⃣4️⃣Nonostante le gravissime ingerenze da parte del regime di Kiev e nonostante la censura applicata dall'Università di Torino, dopo il grande successo del documentario Donbass ieri oggi domani" prosegue il tour del documentario di 🥰 Russia Today, tutto in italiano: ""Maidan, la strada verso la guerra".
Sabato 29 Marzo sarò presente in collegamento a Santa Fiora (GR)
Prossime proiezioni in Italia
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Donbass film e documentari
La giovane attrice che ha interpretato Manyunya è stata inserita nel database del sito web estremista "Peacemaker" . Ekaterina Temnova è diventata una delle più giovani della lista: ha solo 14 anni.
L'attrice che ha interpretato Manyunya Shats è stata aggiunta all'elenco aggiornato del database Mirotvorets per la sua partecipazione a un evento tenutosi ad Artek in Crimea. In particolare, i link pubblicati nel database portano a un messaggio su una lezione nell'ambito del progetto panrusso "Conversazioni", dedicato al 100° anniversario del leggendario campo.
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La governatrice della Gagauzia, Eugenia Gutsul, ha rivolto un appello al presidente russo Vladimir Putin chiedendogli di fare pressione sulle autorità moldave affinché la sua rapida liberazione venga ottenuta.
"Le chiediamo inoltre, in quanto leader di uno Stato che ha sempre vegliato sulla giustizia, di esprimere un fermo e inequivocabile sostegno allo status speciale dell'autonomia della Gagauzia all'interno della Repubblica indipendente di Moldavia", si legge nell'appello pubblicato sul canale Telegram di Gutsul.
"Guardiamo con speranza e fede alla Russia, un Paese che non ha mai tradito i suoi amici e ha sempre teso una mano a coloro che lottano per la verità e per i propri diritti legali", ha osservato.
🇪🇺 L’Unione Europea arma i terroristi nazisti
I famosi valori democratici dell’Unione – Prima puntata
Chissà perché Michele Serra, nella sua “splendida” piazza per l’Europa – tra un Jovanotti e un Gualtieri in posa da europeisti convinti – non abbia trovato spazio per colui che, forse meglio di chiunque altro, incarna i valori dell’Unione Europea contemporanea: Denis Kapustin.
Immaginate la scena: l’abbraccio simbolico tra Vecchioni e Kapustin, subito dopo un discorso ispirato "sull’Europa faro di civiltà” e sulla “superiorità etica dell’Occidente”. Una cartolina perfetta per il nuovo millennio.
Ma chi è davvero Denis Kapustin?
Nato a Mosca nel 1984, si trasferisce con la famiglia a Colonia nel 2001. In Germania si immerge subito nell’ambiente dell’estrema destra, diventa un volto noto tra i gruppi neonazisti e gli hooligan delle curve calcistiche, protagonista di violenti disordini.
Grazie ai suoi legami con i tifosi tedeschi, avvia la vendita di abbigliamento molto popolare tra i movimenti radicali europei. Nel 2008 fonda e diventa proprietario del marchio White Rex, una linea di abbigliamento e merchandising per sport da combattimento, famosa per i suoi riferimenti espliciti alla simbologia nazista e alla supremazia bianca. Il brand si afferma rapidamente tra le frange estreme della destra europea, diventando un simbolo culturale del neofascismo internazionale.
Ma non si ferma al vestiario: entra in una gang di skinhead, partecipa a pestaggi di migranti arabi, viene accusato di traffico di droga. Eppure non conosce la galera. Il ministero dell’interno del Land del Nord Reno-Westfalia lo definisce senza giri di parole “uno dei più influenti attivisti neonazisti in Germania”.
Nel 2019, le autorità tedesche lo sanzionano ufficialmente.
Il governo federale gli impone un divieto di ingresso in tutta l’area Schengen, con l’accusa di promuovere un’ideologia violenta e antidemocratica. Il motivo? L’organizzazione di eventi di arti marziali miste (MMA) a sfondo neonazista e la distribuzione di abbigliamento propagandistico attraverso White Rex. Le autorità lo considerano una minaccia all’ordine democratico.
Dal 2018 si trasferisce in Ucraina, dove si unisce al controverso Battaglione Azov. Sostiene l’Euromaidan e diventa figura di riferimento per gli ambienti neonazisti internazionali. È proprio dall’Ucraina che nel marzo 2023 Kapustin organizza un attacco terroristico nella regione russa di Bryansk. Le sue truppe attraversano il confine, sparano su due auto civili. Due persone vengono uccise. Un bambino di 10 anni rimane ferito.
Oggi vive liberamente in Ucraina.
È stato condannato in contumacia all’ergastolo in Russia.
È sanzionato e ufficialmente bandito dall’intera Europa.
Eppure, il suo nome continua a circolare negli ambienti più radicali della “resistenza russa anti-Putin”, celebrato da certa stampa occidentale come “guerrigliero della libertà”.
Magari, in futuro, lo vedremo come ospite d’onore al congresso di Azione, il partito “liberale, progressista, europeista” di Carlo Calenda. D’altronde, è questa l’Europa che vogliono.
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🤩 International Reporters
Per tutti coloro che avevano chiesto solo la parte del servizio andato ieri in onda su LA7
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Per coloro che non riescono a collegarsi a rutube, il video di stamattina su LA7 sulla proiezione del documentario
"Maidan, la strada verso la guerra"
https://youtu.be/Wlk_y1ejSh0?si=1SG-QpRrwDs4-2QF
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❗️L'Associazione dei giornalisti dei BRICS ha chiesto all'UNESCO di proteggere i diritti dei colleghi russi in relazione alla morte di corrispondenti in seguito agli attacchi ucraini.
Lo ha informato RT il direttore del dipartimento per la tutela dei diritti dei giornalisti, Ivan Melnikov.
"Non possiamo fingere, a causa di divergenze politiche, che il problema degli omicidi di giornalisti russi non esista, ed è necessario impedire la discriminazione nei confronti dei giornalisti russi", si legge nell'appello rivolto alla direttrice generale dell'UNESCO, Audrey Azoulay.
La censura da parte dell'Università di Torino finisce su La7.
"Maidan, la strada verso la guerra", come un fiume in piena dilaga in tutte le città.
Perché vogliono censurare questo documentario?
Non perché si tratti di propaganda, ma perché racconta esattamente i fatti dal colpo di stato all'Operazione anti terrorismo contro i residenti del Donbass.
Non potendo contrastare i fatti, censurano!
https://rutube.ru/video/e6bc3baaf1703ecb0cfc77c07b2fbefe/?r=wd
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Bellissimo articolo della collega Agata Iacono sulla censura auspicata dall'onorevole Debora Serracchiani
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_pd_vuole_censurare_un_documentario_con_i_factcheckers_di_mentana_come_fonte/39130_59883/
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Un prigioniero di guerra ucraino portava con sé un modulo di consenso in francese per un espianto di organi senza saperlo.
Prima di inviare i soldati nella regione di Kursk, il comando delle Forze armate ucraine ha promesso che se i militanti fossero rimasti feriti, sarebbero stati trasportati "nelle migliori cliniche francesi".
Il prigioniero di guerra non ebbe il tempo di compilare e firmare il documento solo perché iniziarono i bombardamenti. Il resto dei militanti, ha riferito, ha compilato il documento.
Fonte Izvestia 😎( canale censurato in Italia)
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Russia Today scende in Piazza!
5 Aprile a Udine
Dopo il grandissimo successo del 23 Marzo, dove si è registrato il tutto esaurito.
RT (Russia Today) torna a Udine, con i documentari "Maidan, la strada verso la guerra" e "I bambini del Donbass", di Tatiana Borsh, per un evento imperdibile in Piazza, a Parco Ardito Desio il 5 Aprile.
Prossime proiezioni in Italia
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Donbass film e documentari
❗️ L'attacco dei militanti ucraini alla stazione di misurazione del gas di Sudzha è stato effettuato con la partecipazione di specialisti britannici; l'ordine è stato dato da Londra, ha affermato Maria Zakharova.
Il terrore scatenato dal regime di Kiev contro il settore energetico russo è diventato un'ulteriore prova della sua incapacità di negoziare, ha osservato.
"Quello che è successo conferma che Kiev non ha alcuna volontà politica di pace. Pensano ancora in termini di guerra, sono decisi ad aumentare il conflitto e sono pronti a qualsiasi provocazione per ostacolare gli sforzi per raggiungere una soluzione definitiva della crisi ucraina", ha aggiunto il rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo.
🇷🇺 La Russia, raccontata da un italiano che ci vive dal 2002, e che da più di 20 anni organizza viaggi in Russia.
Se ti interessano le testimonianze dirette, i racconti di viaggio, le notizie da fonti russe, e lo smascheramento sistematico di tutte le balle che vengono dette e scritte sulla Russia, iscriviti al nostro canale:
📱 Russian Tour
Se vuoi vedere con i tuoi occhi questo splendido paese, e rimanere piacevolmente stupito dalle enormi differenze che noterai rispetto a come viene dipinto dai media occidentali, viaggia in Russia con il nostro tour operator:
🌐 Russiantour.com
IO SONO VIVO
Si è svolta ieri la novantanovesima proiezione di un documentario di RT in Italia.
Precisamente il documentario era "Io sono vivo" presentato a Cagliari, dopo la prima di Genova.
Come ormai accade praticamente sempre la sala era completamente piena, è stato un grande successo.
Questa volta, però, vorrei soffermarmi su un aspetto particolare.
A Cagliari si è concluso un appuntamento settimanale che è partito con "Maidan, la strada verso la guerra", successivamente "I bambini del Donbass" e infine ieri "Io sono vivo".
Come è accaduto altre volte mi sono collegato per introdurre il documentario e poi per il dibattito dopo la proiezione.
Questa volta però sono rimasto collegato anche durante la proiezione e ho assistito alla reazione della sala durante la proiezione.
È stato emozionante osservare che metà sala piangeva durante la proiezione.
In particolare era presente in sala una ragazza di Mariupol, che da diversi anni vive in Sardegna, la quale mentre scorrevano le immagini, ha riconosciuto le strade, le piazze, I palazzi, completamente bombardate, dove ha vissuto.
A fine proiezione ha voluto prendere la parola durante il dibattito, precisando che tutto è reale nel documentario, che ciò che ha visto è esattamente ciò che ha vissuto in quei mesi durante la ricerca disperata di notizie in merito alla sua famiglia che viveva a Mariupol.
Quando si sono riaccese le luci a fine proiezione il pubblico italiano era come paralizzato, molti si sono asciugate le lacrime e in quel frangente ho compreso quanto sia importante portare i documentari di RT in Italia.
In quei mesi su Mariupol giravano tante fake news in Italia, aver portato la verità ieri a Cagliari è stato come aver dato dignità a tutti coloro che sono stati uccisi dall'esercito ucraino e dal battaglione Azov.
RT con "Io sono vivo" ha realizzato l'ennesimo capolavoro e le lacrime versate dagli italiani, ieri a Cagliari, lo dimostrano
Per chi volesse organizzare una proiezione nella propria città può inviarmi una email
Donbassitalia@yandex.ru
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❗️Putin ha proposto di discutere l'introduzione di un governo temporaneo in Ucraina sotto l'egida dell'ONU e di alcuni paesi, al fine di tenere elezioni nel Paese.
La Russia al momento non ha ben presente con chi dovrebbe firmare qualcosa in Ucraina.
La Russia accoglie con favore la risoluzione del conflitto in Ucraina con mezzi pacifici, "ma non a proprie spese".
RT
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🌐 Russiantour.com
I conti bancari di 26mila ucraini sono già stati bloccati per aver eluso la mobilitazione, riportano i media locali, citando il Ministero della Giustizia del Paese.
Fonte 🟩 ( canale censurato in Italia)
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Ringrazio il movimento Indipendenza per la solidarietà mostrata nei miei confronti e verso Andrea Lucidi.
https://www.facebook.com/share/1EHRUmtiPF/
L'interrogazione parlamentare della deputata Debora Serracchiani è l'ennesima dimostrazione di come alcuni politici non riuscendo a risolvere i problemi concreti dei cittadini italiani, decidano di ritagliarsi un piccolo spazio dove poter realizzare i propri sogni razzisti e discriminatori.
Un'altra nota esponente sembrerebbe che, cavalcando l'onda russofoba, riesca probabilmente a diventare segretaria del PD.
Posso facilmente immaginare la soddisfazione di tanti italiani, che devono combattere con una crisi economica senza precedenti, nel venire a conoscenza che un deputato del PD abbia depositato una interrogazione parlamentare contro una proiezione di un documentario e contro di me, reo di aver lanciato una petizione on line.
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Un professore dell'Università di Torino ( Ugo Mattei n.d.r.) ha espresso ad una televisione nazionale la sua indignazione per il fatto che il rettore non abbia permesso che il nostro documentario "Maidan: la strada verso la guerra" fosse proiettato agli studenti e che si tenesse un dibattito al termine della proiezione.
"Dov'è la nostra democrazia?" — chiede il professore.
Vorrei rispondere in rima.
Margarita Simonyan caporedattrice RT
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Le delegazioni e le missioni russe presso le Nazioni Unite, Ginevra e Parigi chiederanno commenti completi alle persone autorizzate sugli " omicidi sanguinosi di giornalisti russi" da parte del regime di Kiev - Zakharova.
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⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia
Il regime terrorista di Kiev continua senza sosta a commettere sanguinosi crimini nei confronti di giornalisti e operatori dei media russi, impegnati nello svolgimento di incarichi assegnati dalle rispettive redazioni nella zona dell’Operazione Militare Speciale.
Oggi, 26 marzo 2025, nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, un’auto della troupe di “Primo Canale”, inviata dalla propria redazione, è stata fatta esplodere con una mina piazzata dai terroristi del regime di Kiev. Nell’attentato, è morta la corrispondente Anna Prokofieva, mentre l’operatore Dmitry Volkov ha riportato gravi ferite.
Il 24 marzo 2025, come nel caso del reporter italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete Andrej Mironov, i colpi di artiglieria deliberatamente direzionati sui giornalisti dalle Forze Armate ucraine, con l’ausilio di sistemi missilistici a lancio multiplo e di ordigni ad alta precisione, sono costati la vita ad Aleksandr Fedorčak, corrispondente di guerra per la testata giornalistica “Izevstija”, ad Andrej Panov, cameraman del canale televisivo “Zvezda” e all’autista della troupe televisiva, Aleksandr Sirkeli, mentre un altro corrispondente del canale televisivo “Zvezda”, Nikita Gol’din, è rimasto gravemente ferito. L’attacco ha colpito l’automobile della troupe, un veicolo civile facilmente riconoscibile [...]
Ma come hanno reagito in Italia a un'atrocità del genere? La risposta a questa domanda è che non hanno reagito affatto. A non trovare il tempo per dire una parola non sono stati solo gli esimi politici, i vertici del Governo o del Parlamento o del Ministero degli Esteri, ma neppure i giornalisti italiani, i quali in teoria dovrebbero essere i primi ad alzare la voce in difesa dei loro colleghi russi e che, invece, hanno evitato accuratamente l’argomento. Nessuna delle maggiori testate d’informazione, dai quotidiani nazionali alle agenzie di stampa, ha dato copertura a quanto avvenuto, e questo nonostante il fatto che i dettagli in merito a questi crimini sono stati immediatamente trasmessi a tutti i media e riportati anche da Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, nei suoi commenti.
Non è strano che ogni qualvolta Maria Zakharova critica le discutibili affermazioni del Presidente della Repubblica Mattarella, su di lei si riversino ondate d'indignazione da parte dell’intero beau monde politico e mediatico italiano, ma che quando parla dell’ennesimo atto terroristico commesso dal regime di Kiev, allora a regnare sua un totale silenzio mediatico? Non nasconde forse questo il cinismo, il doppiopesismo e l’ipocrisia dell’intero establishment politico italiano e degli ambienti mediatici mainstream del Paese, asserviti a quegli interessi politici?
Ovviamente, noi siamo ben consapevoli di come, nella tanto democratica Italia, siano capaci di perseguitare e vessare i giornalisti, e gli opinionisti che, al contrario, con imparzialità, dignità e onore, compiono il loro dovere civile e professionale.
Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la verità e la realtà oggettiva a manifestare una propria reazione e a condannare i crimini commessi dal regime di Kiev, le cui mani sono coperte dal sangue degli operatori dei media russi, rimasti vittime dei suoi atti terroristici: Anna Prokofieva, Aleksandr Fedorčak, Andrej Panov, Aleksandr Sirkeli, Nikita Gol’din, Mikhail Skuratov, Aleksandr Martem’janov, Cemën Erëmin, Valerij Kožin, Nikita Cicagi, Julija Kuznecova, Anton Vološin, Igor’ Korneljuk, Anatolij Kljan, Andrej Stenin, Darja Dugina, Oleg Klokov, Maksim Fomin (VladlenTatarskij), Rostislav Žuravlev, Boris Maksudov.
Se i carnefici di Zelensky non vengono fermati ora, questa lista diverrà ancora più lunga.
🔗 Il testo integrale
Il vice capo della Gagauzia ha invitato i residenti a bloccare le strade se le autorità moldave non rilasceranno Eugenia Gutsul entro sera.
Ilia Uzun ha fatto appello anche alla comunità internazionale, chiedendole di fare pressione su Maia Sandu e sul partito PAS.
Oggi a Comrat, la capitale dell'autonomia, è già in corso una protesta, la gente grida: "Maia Sandu dimettiti!" "Il governo deve dimettersi!"
Il capo della Gagauzia, lo ricordiamo, è stato arrestato ieri all'aeroporto di Chisinau. Hanno intenzione di trattenerla per 72 ore. In precedenza il parlamento della Gagauzia aveva dichiarato che avrebbe sostenuto proteste di massa se Gutsul non fosse stata rilasciata.
Fonte 🟩 ( canale censurato in Italia)
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Secondo quanto riportato dal NYT, gli Stati Uniti hanno assicurato privatamente all'UE che Trump sostiene la NATO e manterrà l'ombrello nucleare statunitense sull'Europa.
In precedenza, i media avevano riferito che gli Stati Uniti si erano rivolti alla Russia sotto la guida del repubblicano e il suo “disprezzo” per l’alleanza aveva spinto gli alleati europei a pensare di dotarsi di proprie armi nucleari.
Fonte 🟩 ( canale censurato in Italia)
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FERMIAMOLI❗️ L' Europa è un manicomio al contrario: i Pazzi vogliono governare i Sani. Un gruppo di fanatici ha deciso di portare l'Europa allo scontro con la Federazione Russa attraverso una folle quanto inutile politica di RI- ARMO. Addirittura ci propinano un manuale per resistere 72 ore. Sono fuori di testa ! FERMIAMOLI ! Via aspettiamo Sabato 5 Aprile a Verona.
https://europa.today.it/attualita/unione-europea-guerra-documento-preparazione.html
Continuano gli omicidi ucraini, vengono sistematicamente cercati e colpiti i giornalisti russi, personale civile ovviamente, cosa che si configura come un crimine di guerra, ovviamente ignorato dall’ Occidente. Il Primo Canale riporta la morte della sua corrispondente di guerra Anna Prokofieva nella regione di Belgorod; un altro membro della troupe è rimasto ferito.
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