Hellingly Hospital (The Lost Asylum), England
🇬🇧 The East Essex County Mental Asylum opened its doors in 1903. It is built close to the small village of Hellingly, in South West England. The architect G.T. Hine designed the Victorian hospital on a very large scale, spreading the many buildings on a huge campus.
Isolated from everything, having only one single road and its own train line, the psychatric asylum remained self-sufficient for years.
Patients and staff used to live under the same roof in the many red bricks buildings linked by closed hallways, and offering "therapeutic" and relaxing views onthe surrounding quiet and green countryside.
The asylum closed its doors in 1994; since then it is decaying, forgotten and rotting in the middle of nowhere...
🇮🇹 Fondato nel 1904, si trattava di un ospedale psichiatrico per pazienti particolarmente problematici. Molti di essi infatti venivano sottoposti a pionieristici interventi di lobotomia ed elettroshock. Adibito a contenere circa 700 pazienti, arrivò ad averne quasi il doppio. I costi divennero insostenibili cosicché l'ospedale fu dismesso e i pazienti rimessi in strada, sostenendo che fossero in grado di badare a loro stessi... ma molti di loro sembra che non abbiano mai abbandonato quel posto, chiuso nel 1994...
🇮🇹 Un presunto esperimento condotto dai russi alla fine degli anni '40 fu testato su alcuni prigionieri politici:
far rimanere svegli quest’ultimi per 30 giorni sottoponendoli ad un gas stimolante, con la scusa che se avessero resistito sarebbero stati liberati.
-Giorno 5- Le cavie incominciarono a manifestare delle gravi paranoie. All’improvviso smisero di parlare tra loro e iniziarono, a turno, a sussurrare ai microfoni e attraverso le finestrelle a specchio. Non accadde nulla di particolare, semplicemente le cavie cominciarono a parlare di argomenti sempre più deprimenti.
-Giorno 9- Uno di loro incominciò a urlare. Corse per la camera continuando a urlare a squarciagola per tre ore di fila; quando non fu più in grado di farlo, continuò a emettere sporadici rumori gutturali; gli scienziati ipotizzarono che si fosse lacerato le corde vocali.
La cosa più sorprendente di questo episodio fu vedere come reagirono le altre cavie: rimasero in silenzio, presero i libri e li imbrattarono, pagina dopo pagina, con le loro feci per poi attaccarle sopra le finestrelle. Le urla cessarono immediatamente.
-Giorno 11- Dalla cella non si sentì più emettere alcun suono. Tuttavia il consumo di ossigeno indicava che tutte le cavie erano ancora vive.
-Giorno 14- Gli scienziati fecero una cosa che, secondo il protocollo, non avrebbero dovuto fare, sperando di ottenere una qualche reazione da parte delle cavie. Usarono l’interfono installato dentro la camera per mandare un messaggio ai prigionieri, temevano che fossero morti o in coma.
Gli scienziati annunciarono: “Apriremo la camera per riparare i microfoni, allontanatevi dalle porte e sdraiatevi supini a terra o vi spareremo.
Con stupore, gli scienziati udirono una singola frase in risposta, pronunciata con voce calma: “Non vogliamo più essere liberati.”
La camera fu aperta e dei soldati furono mandati a recuperare le cavie dell’esperimento, tre delle cinque erano ancora vive.. però:
pezzi di carne provenienti dalle cosce e dal torace erano stati infilati nel tubo di scarico posto al centro della camera, in modo da bloccare la fognatura. I tre sopravvissuti all’esperimento avevano grosse porzioni di muscoli strappate dai loro corpi che, dopo un più attento esame dell’angolazione delle ferite si scoprì che la maggior parte erano state auto-inflitte.
Prima che la camera fosse nuovamente sigillata, le cavie furono collegate a un elettroencefalogramma e legate con cinghie imbottite di contenimento. Dopo che furono attaccati al macchinario, gli scienziati osservarono con sorpresa le onde cerebrali. Si mantenevano su livelli normali per la maggior parte del tempo, per poi precipitare inspiegabilmente. Sembrava che il cervello soffrisse ripetutamente di morte cerebrale, prima di ritornare all’attività normale.
Le altre due cavie, quelle che poteva ancora parlare, iniziarono a urlare di sigillare immediatamente la camera alchè l’ufficiale diede immediatamente l’ordine di farlo anche se dentro vi erano ancora tre degli scienziati.
Uno di essi tirò fuori una pistola e sparò un colpo proprio in mezzo agli occhi del comandante prima che riuscisse a chiudere la porta. Poi indirizzò l’arma verso la cavia muta e gli fece saltare le cervella.
Punto poi la pistola contro le ultime due cavie sopravvissute chiedendo: “COSA SIETE IN REALTÀ?”.
“L’avete dimenticato così facilmente?” rispose la cavia“ Noi siamo voi. Noi siamo la pazzia che si annida dentro tutti voi, pregando ogni momento di essere liberata dal vostro inconscio più selvaggio. Noi siamo quello da cui vi nascondete la notte, quando andate a letto. Noi siamo quello che riducete al silenzio e alla paralisi, ogni volta che vi rifugiate in quel sonno che noi non possiamo calpestare.”
Lo scienziato osservò per qualche secondo, immobile. Poi mirò al cuore e fece fuoco.
Mentre la linea dell’elettroencefalogramma diventava piatta, una delle cavie, con voce strozzata, disse: “ero… quasi… libero…”
Pripyat, Ukraine
🇬🇧 The city of Pripyat used to be the home of nearly 50,000 people however now lies abandoned after the Chernobyl nuclear disaster which happened in 1986. Due to radiation, the city will be left untouched for thousands of years until it is safe to return.
🇮🇹 Tutti la ricordano come la città fantasma che è stata abbandonata dopo il disastro nucleare di Chernobyl. Tutt’ora inavvicinabile a causa dell’alto tasso di radiazioni, la natura sembra non accorgersi di nulla e ne ha preso il sopravvento.
Michigan Central Station – Detroit, Michigan
🇬🇧 Built in 1912 to 1913, the abandoned Michigan Central Station in Detroit is one of America’s most haunting architectural ruins. It shouldn’t be surprising that in the Motor City a train station would eventually fall into disuse. But the building that was left behind by the automotive boom is enormous, reflecting Detroit’s great wealth when it was built. Walking up to the railroad station on a brooding gray day with heavy clouds overhead, the hulk of the station, with its gap-toothed expression devoid of windows, appeared as a massive haunted structure from a Gothic novel. The cavernous interior of the station has been used to full effect by Hollywood director Michael Bay to film parts of both Transformers movies and The Island.
🇮🇹 Costruita tra il 1912 e il 1913, la Central Station era la stazione ferroviaria di Detroit per il trasporto passeggeri più alta al mondo. La stazione faceva parte del grande progetto di spostamento su strada ferrata delle merci in atto in quegli anni, infatti era una stazione destinata allo smistamento delle merci e non delle persone. Nel 1913 un incendio ha distrutto la vecchia stazione Centrale di Detroit e le autorità si videro costrette a smistare tutto il traffico su questa enorme stazione non ancora completata ed inaugurata per queste necessità; per questo motivo fu poi destinata ad essere la nuova sede centrale del traffico ferroviario di Detroit. Con la chiusura della linea nel 1988, cadde in disuso ed ogni tentativo di recupero è miseramente fallito. Curiosità: è stata usata dal regista di Hollywood Michael Bay per film come Transformers e The Island.
🇬🇧 Soviet researchers sealed five prison inmates in an airtight chamber and dosed them with an experimental stimulant gas to test the effects of prolonged sleep deprivation. Their behavior was observed via two-way mirrors and their conversations monitored electronically. They were promised their freedom if they could go entirely without sleep for 30 days.
-Day 5- The experiment passed uneventfully; they stopped conversing with their fellow inmates.
Paranoia set in.
-Day 9- The screaming began. First one subject, then another, was observed running around the chamber screaming at the top of his lungs for hours on end. Equally disconcerting was the reaction of the quieter subjects, who began ripping apart the books they’d been given to read, smearing the pages with feces, and plastering them over the mirrored windows so their actions could no longer be observed.Then, just as suddenly, the screaming stopped.
-Day 11- Fearing the worst, the researchers addressed the subjects via the intercom. “We are opening the chamber to test the microphones,” they said. “Step away from the door and lie flat on the floor or you will be shot. Compliance will earn one of you your immediate freedom.”
A voice from inside answered, “We no longer want to be freed.”
-Day 14- Finally, they decided to terminate the experiment. At midnight on the fifteenth day the stimulant gas was flushed from the chamber and replaced with fresh air in preparation for the subjects’ release. Far from being pleased at the prospect of leaving the chamber, the subjects began screaming as if in fear for their lives. They begged to have the gas turned back on. Instead, the researchers unsealed the door to the chamber and sent armed soldiers inside to retrieve them. Nothing could have prepared them for the carnage they witnessed upon entering.
One subject was found dead, lying face-down in six inches of bloody water. Chunks of his flesh had been torn off and stuffed into the floor drain. All of the test subjects were found to have been severely mutilated, in fact. What’s worse, the wounds appeared to be self-inflicted. They had ripped open their own abdomens and disemboweled themselves with their bare hands.
Some had even eaten their own flesh.
The four who were still alive seemed terrified of falling asleep and refused to leave the chamber, again pleading with the researchers to turn the gas back on. When the soldiers attempted to remove the inmates by force, they fought back so ferociously they couldn’t believe their eyes. One suffered a ruptured spleen and lost so much blood there was literally nothing left for his heart to pump, yet continued flailing for a full three minutes until his lifeless body collapsed.
The remaining subjects were restrained and transported to a medical facility for treatment.
After surgery the survivors were asked why they had mutilated themselves, and why they so desperately wanted to go back on the stimulant gas. Each, in turn, gave the same answer: “I must remain awake.”
The researchers considered euthanizing them to obliterate every trace of the failed experiment, but were overruled by their commanding officer, who ordered that it be resumed immediately, with three of the researchers joining the inmates in the sealed chamber. Horrified at the prospect, the chief researcher pulled out a pistol and shot the commanding officer point blank. He then turned and shot one of the two surviving subjects. Pointing his gun at the last one left alive, he asked, “What are you? I must know!”
“Have you forgotten so easily?” the subject said, smiling. “We are you. We are the madness that lurks within you all, begging to be free at every moment in your deepest animal mind. We are what you hide from in your beds every night. We are what you sedate into silence and paralysis when you go to the nocturnal haven where we cannot tread.”
The researcher fired a bullet into his heart. The EEG monitor flat-lined as the subject murmured these last words: “So…nearly…free.”
Eastern State - Philadelphia, Pennsylvania
🇬🇧 Eastern State Penitentiary was once the most famous and expensive prison in the world, but stands today in ruin, a haunting world of crumbling cellblocks and empty guard towers. Its vaulted, sky-lit cells once held many of America's most notoriuous criminals, including "Slick Willie" Sutton and "Scarface" Al Capone.
Today the penitentiary is opened to the public. In a typical year, maybe two dozen paranormal investigations take place in the cell blocks, and according to Assistant Program Director Brett Bertolino, they almost always find evidence of activity.
Tourists and employees have reported hearing weeping, giggling and whispering coming from inside the prison walls and you can feel it even during the day.
🇮🇹 L’ex Penitenziario di Stato di Philadelphia e' considerato il primo vero penitenziario al mondo.
Progettato e costruito con un sistema di incarcerazione rivoluzionario, incoraggiava la solitudine dei prigionieri come sistema di riabilitazione.
Il più famoso detenuto della prigione di Philadelphia fu Al Capone, che durante la sua reclusione godette di ogni comfort ottenendo in cella mobili di sua proprietà, libri e tappeti.
L' Eastern State, chiamato anche “Carcere degli Orrori”, appare ancora oggi ai numerosi turisti come un luogo minaccioso; si narra infatti che il posto sarebbe ancora infestato da inquietanti presenze ospitate tra le sue celle: rumori, voci, urla si udirebbero in qualsiasi momento e non solo durante la notte.
Si racconta anche che lo spirito di una guardia assassinata da uno dei prigionieri si aggiri ancora per i corridoi per controllare l'ordine e che un'altra guardia apparga nella torretta di controllo.
Hotel del Salto - Colombia
🇬🇧 Hotel del Salto was built in 1928 for wealthy tourists that wanted to visit the nearby Tequendama Falls. The waterfall became contaminated and tourists lost interest, leaving this amazing look hotel redundant.
🇮🇹 Hotel del Salto venne costruito nel 1924 per turisti benestanti, offriva un salto di 157 metri fra le tumultuose acque del sottostante fiume Bogotà, per questo divenne la meta preferita per i depressi di tutto il mondo. Negli anni ’90 si prese la decisione di chiuderlo definitivamente a causa delle molteplici vittime suicide.
Willard Asylum, New York
🇬🇧 New York’s Willard Asylum for the Insane opened its doors in 1869, and its first patient arrived on October 13. She was brought by boat, docking at Ovid Landing, and escorted off in chains. Described as demented and deformed, her name was Mary Rote. Her records state that she had been confined to a cell for ten years, much of it spent without a place to sleep or anything to wear save a blanket.
In many cases, patients’ families forgot about them when they went to Willard. When they died, there was no one to collect their personal possessions, but the staff of the institution also didn’t want to throw them away. The storage system was put in place from the 1920s to the 1960s, with each suitcase carefully wrapped and preserved, marked with tags identifying the owner and the dates they arrived at Willard Asylum for the Insane.
🇮🇹 Willard Asylum si trova a New York, ha aperto le porte nel 1869 e, il suo primo paziente arrivò il 13 ottobre di quell’anno.
La paziente fu portata in barca e scortata fuori in catene, le descrizioni la ritraggono come un soggetto con grave instabilità mentale e il suo nome era Mary Rote; le registrazioni affermano che era stata rinchiusa in una cella per dieci anni, senza un letto e priva di qualsiasi indumento, salvo uno stralcio di coperta.
Quello che rimane dei pazienti del Williard, sono delle valigie con dentro gli effetti personali di ciascuno dei pazienti che hanno vissuto li tra il1920 e il 1960.
Il Willard Asylum chiuse i battenti nel 1995, ospitando fino a 4000 pazienti per volta. Più della metà dei 50.000 ospitati dalla struttura, negli anni morirono tra le sue mura.