«In verità vi dico: questa vedova, così povera, […] nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Читать полностью…«Io sono re e sono venuto nel mondo
per dare testimonianza alla verità». (Cf. Gv 18,37)
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO
– ANNO B – SOLENNITÀ
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«L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza, forza e onore: a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli».
(Ap 5,12;1,6)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Tu lo dici: io sono re. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 18,33b-37). In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Omelie sul Vangelo di Giovanni, 115 (Nuova Biblioteca Agostiniana, riv.)
“Il mio regno non è di questo mondo”
Ascoltate dunque, Giudei e gentili; … ascoltate, regni tutti della terra! Io non intralcio la vostra sovranità in questo mondo: “Il mio regno non è di questo mondo” (Gv 18,36). Non lasciatevi prendere dall'assurdo timore di Erode alla notizia della mia nascita. (…) Il mio regno - dice il Signore - non è di questo mondo. Venite nel regno che non è di questo mondo; venite con la fede, e non vogliate diventare crudeli per paura. E' vero che in una profezia, Cristo, riferendosi a Dio Padre, dice: "Da lui io sono stato costituito re sopra Sion, il suo monte santo" (Sal 2,6), ma questo monte e quella Sion, di cui parla, non sono di questo mondo.
Qual' è infatti il suo regno? Sono coloro che credono in lui ai quali dice: "Voi non siete del mondo, come io non sono del mondo?" (cf. Gv 17,16). Anche se egli voleva che essi rimanessero nel mondo, e per questo chiese al Padre: "Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal male" (Gv 17, 15). Ecco perché anche qui non dice: "Il mio regno non è in questo mondo", ma dice: "Il mio regno non è di questo mondo". E dopo prova la sua affermazione col dire: "Se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero per me, affinché non fossi consegnato ai Giudei”.
Infatti il suo Regno è veramente qui in terra fino alla fine del mondo; fino alla mietitura la zizzania è mescolata al buon grano (Mt 13,24s). (...) Il suo regno non è di qui poiché è come un viaggiatore in questo mondo. A quelli su cui regna dice: "Voi non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo" (Gv 15, 19). Erano dunque del mondo, quando ancora non facevano parte del suo Regno, e appartenevano al principe del mondo (Gv 12,3) (…) Tutti coloro che sono stati generati dalla stirpe corrotta e dannata di Adamo appartengono a questo mondo; tutti quelli che in Cristo sono stati rigenerati appartengono al suo Regno e non è più di questo mondo. “È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto” (Col 1, 13).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, re e salvatore,
e ci hai resi partecipi del sacerdozio regale,
fa’ che ascoltiamo la sua voce,
per essere nel mondo
fermento del tuo regno di giustizia e di pace. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!» (Mc 11,9.10)
**************
«Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo». (Cf. 2Tm 1,10)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
«Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Читать полностью…Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!».
Читать полностью…CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE 2024
MERCOLEDÌ DELLA XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». (Cf. Ger 29,11-12.14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,11-28).
In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d'oro, dicendo: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: "Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi". Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate dieci". Gli disse: "Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città".
Poi si presentò il secondo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate cinque". Anche a questo disse: "Tu pure sarai a capo di cinque città".
Venne poi anche un altro e disse: "Signore, ecco la tua moneta d'oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato". Gli rispose: "Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi". Disse poi ai presenti: "Toglietegli la moneta d'oro e datela a colui che ne ha dieci". Gli risposero: "Signore, ne ha già dieci!". "Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me"».
Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Enciclica « Laborem exercens », 26 (©Libreria Editrice Vaticana)
“Impiegatele fino al mio ritorno”
Il Vangelo del lavoro, lo troviamo nella vita di Cristo e nelle sue parabole, in ciò che Gesù «fece e insegnò» (At 1,1). In base a queste luci emananti dalla Sorgente stessa, la Chiesa sempre ha proclamato ciò di cui troviamo l'espressione contemporanea nell'insegnamento del Vaticano II: «L'attività umana, invero, come deriva dall'uomo, così è ordinata all'uomo. L'uomo, infatti, quando lavora, non soltanto modifica le cose e la società, ma perfeziona anche se stesso. Apprende molte cose, sviluppa le sue facoltà, è portato a uscire da sé e a superarsi. Tale sviluppo, se è ben compreso, vale più delle ricchezze esteriori che si possono accumulare ... Pertanto, questa è la norma dell'attività umana: che secondo il disegno e la volontà di Dio essa corrisponda al vero bene dell'umanità, e permetta all'uomo singolo o come membro della società di coltivare e di attuare la sua integrale vocazione» (GS 35).
Nel contesto di una tale visione dei valori del lavoro umano, ossia di una tale spiritualità del lavoro, si spiega pienamente ciò che nello stesso punto della Costituzione pastorale del Concilio leggiamo sul tema del giusto significato del progresso: «L'uomo vale più per quello che è che per quello che ha.
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 19 NOVEMBRE 2024
MARTEDÌ DELLA XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». (Cf. Ger 29,11-12.14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,1-10). In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Nerses Snorhali [(1102-1173) patriarca armeno] Seconda parte, § 668-673; SC 203
Vieni a stare nella casa della mia anima!
Come Zaccheo il pubblicano
non mi sono sollevato da questa vile terra
sull'albero della sapienza,
per la tua contemplazione divina.
La piccola altezza spirituale
non è cresciuta in me con le buone opere,
al contrario, ha continuato a diminuire
fino a farmi tornare al latte dei bambini.
Ancora, prendendo la parabola di prima,
sono salito sull'albero del corpo perverso
in vista dell'amore terrestre al buon gusto,
come pure Zaccheo sul fico.
Da lassù, grazie alla tua parola potente
fammi scendere in fretta come lui;
vieni a stare nella casa della mia anima,
e, con Te, il Padre e lo Spirito Santo.
Fa' che il corpo che ha fatto torto alla mia anima
le renda quattro volte in servizio,
e dia la metà dei beni corporali
al mio libero arbitrio impoverito,
affinché secondo la tua parola di salvezza a lui rivolta,
diventi degno di ascoltare la tua voce,
essendo anch'io figlio di Abramo,
seguendo la fede del Patriarca.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2024
LUNEDÌ DELLA XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». (Cf. Ger 29,11-12.14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo! ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,35-43).
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Crisostomo (ca 345-407) sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa Omelie sul vangelo di Matteo, 66,1
« Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me ! »
Guardiamo questi ciechi di Gerico nel vangelo di Matteo: valgono più di molti che vedono chiaramente. Nessuno li guidava e non potevano vedere Gesù che si stava avvicinando; eppure si sforzavano di giungere a lui. Si misero a gridare ad alta voce; la gente cercava di farli tacere: ma essi gridavano ancora più forte. Lo stesso accade all'anima risoluta; coloro che vogliono fermarla, al contrario raddoppiano il suo slancio.
Cristo permette che si cerchi di farli tacere, affinché il loro fervore sia più evidente e ti insegni quanto erano degni di essere guariti. Perciò non domanda loro, come faceva spesso, se avessero la fede: le grida e gli sforzi per avvicinarsi a lui bastavano a mostrare la loro fede. Impara da loro, caro amico mio, poiché malgrado la nostra bassezza e la nostra miseria, se andremo a Dio con tutto il cuore, potremo ottenere con i nostri sforzi ciò che chiediamo. In ogni caso, guarda questi due ciechi; avevano soltanto un discepolo che li proteggeva, mentre tanti imponevano loro il silenzio; eppure sono riusciti a superare gli impedimenti e giungere a Gesù. L'evangelista non segnala in loro alcuna qualità eccezionale di vita: il loro fervore ha colmato tutto.
Imitiamoli anche noi. Se Dio non ci concede subito ciò che chiediamo, se la gente cerca di dissuaderci a pregare, non cessiamo di implorarlo. Perché così attireremo maggiormente i favori di Dio.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
En Christ Jésus, le Fils du Dieu vivant, vrai Dieu et vrai Homme, mort et ressuscité pour notre salut, notre espérance, le chemin, la vérité et la vie, que cette journée soit bénie. Bon dimanche! P. Ambroise Atakpa.
Читать полностью…Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.
Читать полностью…«Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?»
Читать полностью…CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 16 NOVEMBRE 2024
SABATO DELLA XXXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- BEATA VERGINE MARIA IN SABATO
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«È germogliato il tronco di Iesse:
la Vergine ha partorito colui che è Dio e uomo;
Dio ha restaurato la pace,
riconciliando in sé la terra e il cielo».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8).
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Bernardo [(1091-1153) monaco cistercense e dottore della Chiesa], Sul Cantico dei Cantici, sermone 36, 5-6
Conoscere se stesso per conoscere Dio
Per raggiungere l'umiltà non c'è nulla di più diretto e più adatto che incontrare se stessi nella verità. Basta per questo non nascondere nulla, allontanare ogni pensiero ingannevole e mettersi davanti a se stessi senza lasciarsi sviare.
Guardandosi così, alla luce della verità, l'anima non scoprirà forse che è nella "regione della dissomiglianza"? Allora, sospirando tristemente poiché non le resterà più celata la sua reale miseria, non griderà col profeta al Signore: "Nella tua verità mi hai reso umile" (Sal 119,75)? E come potrà non sentirsi penetrare dall'umiltà quando ella si conosce in tutta verità? Poiché l'anima si sente sotto il peso del peccato (...) cieca, ripiegata su se stessa, senza forza, soggetta a sbagliare molto, esposta a mille pericoli, allarmata da da mille paure, ansiosa per mille problemi, mille sospetti, preoccupata da mille necessità, con la tendenza al vizio e l'impotenza della virtù.
Potrà ancora guardare in alto e tenere alta la testa? Quando la sofferenza si fa acuta come una spina, si volgerà forse verso di lei? Voglio dire che l'anima si volgerà dal lato delle lacrime, dei pianti e gemiti, si volgerà verso il Signore e griderà con umiltà: "Pietà di me, Signore, guariscimi: contro di te ho peccato" (Sal 41,5). Appena si sarà rivolta al Signore l'anima riceverà la consolazione, poiché lui è "Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione!" (2 Co 1,3). (...) Dopo una simile esperienza, Dio si manifesta come Salvatore. (...)
Così, conoscere te stesso sarà una tappa per riconoscere Dio. Col rinnovamento della sua immagine in te, lui diventerà visibile. Infatti, col viso ormai senza maschere, rifletterai come uno specchio la gloria del Signore, sarai trasformato in quella stessa immagine, sempre più netta e chiara, secondo l'azione dello Spirito di Dio (cf. 2 Co 3,18).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Ci soccorra, o Signore,
la preziosa intercessione della beata sempre Vergine Maria,
perché, liberi da tutti i pericoli,
possiamo godere della tua pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo». (Cf. 2Ts 2,14)
fa’ che, seguendo il suo insegnamento,
attraverso i progressi delle scienze,
possiamo crescere nella tua conoscenza e nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina».
(Lc 21,28)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 25 NOVEMBRE 2024
LUNEDÌ DELLA XXXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- SANTA CATERINA
DI ALESSANDRIA, VERGINE E MARTIRE
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«Il Signore annuncia la pace per il suo popolo,
per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia». (Sal 84,9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Vide una vedova povera, che gettava due monetine. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,1-4). In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Charles de Foucauld [(1858-1916) eremita e missionario nel Sahara], Meditazioni sul Vangelo, sulle virtù principali (1896)
“Lei ha messo più di tutti”
“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). E’ l’ultima preghiera del Maestro, del nostro Amato. Possa essere la nostra! E che non sia solo quella dell’ultimo momento, ma quella di ogni momento: "Padre mio, mi affido a te, mi abbandono a te, fa' di me ciò che ti piace. Qualunque cosa tu faccia di me ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto. La tua volontà si compia in me, in tutte le tue creature. Non desidero altro, mio Dio. Affido l'anima mia alle tue mani te la dono mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore perché ti amo, ed è un bisogno del mio amore di donarmi di pormi nelle tue mani senza riserve con infinita fiducia perché tu sei mio Padre."
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato al tuo popolo
santa Caterina [di Alessandria], vergine e martire intrepida,
per sua intercessione concedi a noi di essere saldi nella fede
e forti nella perseveranza,
e di operare assiduamente per l’unità della Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,42a.44)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica e buona festa di Cristo Re dell’Universo. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 23 NOVEMBRE 2024
SABATO DELLA XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- SAN CLEMENTE I, PAPA E MARTIRE
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«Tutto considero una perdita
a motivo della conoscenza di Cristo
e della comunione alle sue sofferenze,
per rendermi conforme alla sua morte». (Cf. Fil 3,8.10)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dio non è dei morti, ma dei viventi. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 20,27-40).
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giustino [(ca 100-160) filosofo, martire], Trattato sulla Risurrezione, 8
« Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi »
La carne è preziosa agli occhi di Dio; egli la preferisce fra tutte le sue opere; è dunque normale che la salvi. (...) Non sarebbe assurdo che ciò che è stato creato con tanta cura, ciò che il Creatore ritiene più prezioso di ogni altra cosa torni al non essere?
Quando uno scultore o un pittore vogliono che le immagini che hanno creato permangano allo scopo di servire allo loro gloria, le restaurano quando sono rovinate. E Dio vedrebbe il suo bene, la sua opera tornare al non essere, cessare di esistere? Chiameremmo «operaio dell'inutile» colui che costruisce una casa per poi distruggerla o che lascia che si rovini mentre può rimetterla in piedi. Allo stesso modo, non accuseremmo forse Dio di aver creato la carne inutilmente? Ma no, l'Immortale non è così; Colui che per natura è lo Spirito dell'universo, non può essere insensato. (...) In verità, Dio ha chiamato la carne a rinascere e le ha promesso la vita eterna.
Infatti lì dove viene annunciata la buona novella della salvezza dell'uomo, viene anche annunciata la salvezza della carne. Cos’è l'uomo infatti se non un essere vivente dotato di intelligenza, composto di un'anima e di un corpo? L'anima da sola fa forse l'uomo? No, è l'anima dell'uomo. Si chiama forse “uomo” il corpo? No, si dice che è il corpo di un uomo. Se dunque nessuno di questi due elementi da solo è l'uomo, è l'unione dei due ad essere chiamata “uomo”. Ora Dio ha chiamato l'uomo alla vita e alla risurrezione: non una parte di lui, bensì l'uomo intero, cioè anima e corpo. Non sarebbe dunque assurdo che, mentre tutti e due esistono secondo e nella stessa realtà, uno venisse salvato e non l'altro?
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
mirabile nella forza di tutti i tuoi santi,
concedi a noi di vivere nella gioia
l’annuale memoria di san Clemente,
sacerdote e martire del tuo Figlio,
che testimoniò con il sangue il mistero celebrato
e confermò con la vita il Vangelo che annunciava.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2024
SANTA CECILIA, VERGINE E MARTIRE
– MEMORIA
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«Beata la vergine
che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce,
ha imitato il Signore,
sposo delle vergini e principe dei martiri».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,45-48).
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Messale romano Prefazio per la festa della dedicazione di una chiesa
“Il mio tempio si chiamerà casa di preghiera”
E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel tuo amore per l'umanità
hai voluto abitare là dove è raccolto il tuo popolo in preghiera
per fare di noi il tempio dello Spirito Santo (1Cor 3,16),
in cui risplenda la santità dei tuoi figli.
Questa Chiesa, misticamente adombrata nel segno del tempio,
tu la santifichi sempre come sposa del Cristo,
madre lieta di una moltitudine di figli,
per collocarla accanto a te rivestita di gloria.
E noi, uniti agli angeli e ai santi, innalziamo a te
l'inno di benedizione e di lode: Santo! Santo! Santo!...
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio,
che ogni anno ci allieti
con la memoria di santa Cecilia,
concedi che i mirabili esempi della sua vita
ci offrano un modello da imitare
e proclamino le meraviglie
che Cristo tuo Figlio opera nei suoi fedeli. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. SI D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024
PRESENTAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – MEMORIA
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Disse Maria: «Il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore,
il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva». (Cf. Lc 1,47-48)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!». ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12,46-50).
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XII, SC 212
"Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace!" (Lc 19,42)
"Gli risuonano agli orecchi voci terrificanti e in piena pace sospetta inganni" (Gb 15,21) Nulla invece è più felice di un cuore semplice perché si manifesta agli altri solo con l'innocenza, così non ha nulla da temere da alcuno. E' infatti nella semplicità come in una possente città fortificata. Non si preoccupa di aver da soffrire dagli altri ciò che non ricorda di aver fatto lui stesso. Da ciò questa saggia parola di Salomone: "Nel timore del Signore sta la fiducia del forte" (Pr 14,26). E dice ancora: "Per un cuore felice è sempre festa" (Pr 15,15). Questo il nutrimento che sempre si rinnova, così è infatti la pace della fiducia.
Uno spirito sviato, al contrario, è sempre in travaglio: o pensa cose cattive contro gli altri, o le teme per sé dagli altri. E tutto quanto immagina contro il prossimo, ha paura che il prossimo lo pensi contro di lui. Da ogni parte sospetti, da ogni parte allarmi. Si ricorda di una persona, è qualcuno, ne è sicuro, che gli vuole male. Mancare della pace della fiducia, è quindi davvero sentir risuonare nelle orecchie voci terrificanti.
E poi, guardate un uomo di questo tipo: succede spesso che il prossimo gli parli con semplicità, senza retropensiero ostile. Ma lui, in piena pace, sospetta un inganno, poiché chi agisce sempre con inganno non concepisce che si possa agire a suo riguardo con semplicità. (...) "Nel buio non crede di tornare a vedere la luce vedendo spade da tutti i lati" (Gb 15,22 Vg). Crede di essere circondato da trappole che lo colpiranno e perde la speranza di salvarsi.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Nella gloriosa memoria della santissima Vergine Maria
concedi anche a noi, o Signore, per sua intercessione,
di partecipare alla pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Maria custodiva tutte queste cose,
meditandole nel suo cuore». (Lc 2,19)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Parimente tutto ciò che gli uomini fanno per conseguire una maggiore giustizia, una più estesa fraternità e un ordine più umano nei rapporti sociali, ha più valore dei progressi in campo tecnico. Questi, infatti, possono fornire, per così dire, la materia alla promozione umana, ma da soli non valgono in nessun modo ad effettuarla».
Tale dottrina sul problema del progresso e dello sviluppo - tema così dominante nella mentalità moderna - può essere intesa solamente come frutto di una provata spiritualità del lavoro umano, e solamente in base a una tale spiritualità essa può essere realizzata e messa in pratica.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga». (Cf. Gv 15,16)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
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Dimanche 17 Novembre 2024
Trente-troisième dimanche du temps ordinaire
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« Mes pensées, dit le Seigneur, sont des pensées de paix et non de malheur. Vous m’invoquerez, je vous écouterai, et de partout je ramènerai vos captifs. »
(Jr 29, 11.12.14)
✠ Au nom du Père et du Fils et du Saint-Esprit. Amen.
ÉVANGILE
« Il rassemblera les élus des quatre coins du monde » ✠ Évangile de Jésus-Christ selon saint Marc (13,24-32).
En ces jours-là, après une pareille détresse, le soleil s’obscurcira et la lune ne donnera plus sa clarté ; les étoiles tomberont du ciel, et les puissances célestes seront ébranlées. Alors on verra le Fils de l’homme venir dans les nuées avec grande puissance et avec gloire. Il enverra les anges pour rassembler les élus des quatre coins du monde, depuis l’extrémité de la terre jusqu’à l’extrémité du ciel. Laissez-vous instruire par la comparaison du figuier : dès que ses branches deviennent tendres et que sortent les feuilles, vous savez que l’été est proche. De même, vous aussi, lorsque vous verrez arriver cela, sachez que le Fils de l’homme est proche, à votre porte. Amen, je vous le dis : cette génération ne passera pas avant que tout cela n’arrive. Le ciel et la terre passeront, mes paroles ne passeront pas. Quant à ce jour et à cette heure-là, nul ne les connaît, pas même les anges dans le ciel, pas même le Fils, mais seulement le Père.
MÉDITATION
Saint Théodore le Studite [(759-826) moine à Constantinople], Catéchèse 30 (Les Grandes Catéchèses, coll. Spiritualité orientale n° 79, trad. F. de Montleau, éd. Bellefontaine, 2002, p. 285-287)
Quand le Fils de Dieu viendra...
Mes enfants et frères, venez, adorons le Christ, notre roi, prosternons-nous devant lui (cf. Ps 94,6), à nouveau offrons nos prémices et à nouveau portons du fruit ! (…) Ainsi donc nous avons pour unique roi, le roi de tous les rois, notre Seigneur et notre Dieu, c’est lui que nous servons, nous attendons avec impatience de l’accueillir toujours par notre pratique du bien et nous désirons ardemment sa venue (cf. 1 Co 15,23 ; Mt 24,3). (…)
Nous prions pour être protégés et non seulement pour cela, mais aussi pour être bien préparés et prémunis pour le temps des épreuves ; de celles-ci, que le Seigneur ne nous laisse pas faire l’expérience bien que nous soyons soldats du Christ et que nous devions mourir avec joie pour notre Seigneur et, selon sa parole évangélique, « ne pas craindre ceux qui tuent le corps, mais ceux qui peuvent prendre l’âme » (Mt 10,28).
Mes déjà, mes enfants, comme dit le divin apôtre, « le temps s’est fait court » (1 Co 7,29) et si alors c’était ainsi, maintenant il est plus court encore puisqu’il est à sa fin. Il faut donc que « le Fils de Dieu vienne du ciel sur les nuées de manière visible » (cf. Mc 13,26 ; Lc 21,27 ; Mt 24,30), comme il est écrit, que toute vie depuis la fondation du monde soit ressuscitée, que les justes et les saints qui ont été rendus parfaits, soit par le martyre, soit par une vie droite, aillent à sa rencontre avec une joie indicible, soient couronnés et dansent dans les cieux une danse sans fin. (…)
Puissiez-vous être jugés dignes d’accueillir avec une bonne espérance la fin dernière (cf. Mt 13,39.40.43) individuelle ou universelle dans le Christ Jésus notre Seigneur, à qui soient la gloire et la puissance avec le Père et le Saint-Esprit, maintenant et toujours et dans les siècles des siècles. Amen.
NOTRE PÈRE…
ORAISON
Seigneur notre Dieu, nous t’en prions : accorde-nous la joie de t’appartenir sans réserve, car c’est un bonheur durable et profond de servir constamment le créateur de tout bien. Par Jésus Christ, ton Fils, notre Seigneur.
✠ Que le Seigneur nous bénisse, qu’il nous garde et nous préserve de tout mal, et nous conduise à la vie éternelle. Amen.
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« Restez éveillés et priez en tout temps : ainsi vous pourrez vous tenir debout devant le Fils de l’homme. » (Lc 21, 36)
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 17 NOVEMBRE 2024
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». (Cf. Ger 29,11-12.14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti. ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,24-32). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Teodoro Studita [(759-826)
monaco a Costantinopoli],
Catechesi 30
Quando verrà il Figlio di Dio...
Figli e fratelli miei, venite, adoriamo Cristo, nostro re, prosterniamoci davanti a lui (cf. Sal 95,6), offriamo ancora le nostre primizie e ancora portiamo frutto! (...) Abbiamo dunque per unico re il re di tutti i re, nostro Signore e nostro Dio, è lui che serviamo, attendiamo con impazienza di accoglierlo sempre con la pratica del bene e desideriamo ardentemente la sua venuta (cf. 1 Co 15,23 ; Mt 24,3). (...)
Preghiamo per essere protetti e non solo per questo, ma anche per essere ben preparati e premuniti per il tempo delle prove; il Signore non ci lasci far l'esperienza di quelle, anche se siamo soldati di Cristo e dobbiamo morire con gioia per nostro Signore e, secondo la parola evangelica, "non aver paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima" (Mt 10,28).
Figli miei, come dice il divino apostolo, "il tempo si è fatto breve" (1 Co 7,29) e se è così, ora è ancor più breve poiché è alla fine. Occorre dunque che "il Figlio di Dio venga dal cielo sulle nubi in modo visibile" (cf. Mc 13,26 ; Lc 21,27 ; Mt 24,30), come è scritto, ogni vita dalla fondazione del mondo sia risuscitata, i giusti ed i santi che sono stati resi perfetti, per il martirio o per una retta vita, gli vadano incontro con gioia indicibile, siano coronati e danzino nei cieli una danza senza fine. (...)
Possiate essere giudicati degni di accogliere con buona speranza la fine ultima (cf. Mt 13,39.40.43) individuale o universale in Cristo Gesù nostro Signore, a lui la gloria e la potenza col Padre e lo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che farai risplendere i giusti come stelle nel cielo,
accresci in noi la fede, ravviva la speranza
e rendici operosi nella carità,
mentre attendiamo
la gloriosa manifestazione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire
davanti al Figlio dell’uomo.». (Lc 21,36)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2024
VENERDÌ DELLA XXXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI) - SANT'ALBERTO MAGNO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA
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«La bocca del giusto medita sapienza
e la sua lingua esprime verità;
la legge del suo Dio è nel suo cuore».
(Cf. Sal 36,30-31)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,26-37).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Romano il Melode [(?-ca 560) compositore d'inni greco], Inno di Noè, SC 99
Dio attende il tempo della nostra conversione
Quando penso alla minaccia sui colpevoli al tempo di Noè, tremo, dato che anch’io mi sono macchiato di peccati abominevoli (…). Gli uomini di allora il Creatore li minacciò prima, perché aspettava che si convertissero. Anche per noi verrà la fine, sconosciuta a noi come è nascosta agli angeli (Mt 24,36). Nell’ultimo giorno, Cristo, Signore dei secoli, verrà sulle nubi per giudicare la terra, come l’ha visto Daniele (7,13). Prima che ricada su di noi quest’ultima ora, supplichiamo Cristo dicendogli: “Salvaci tutti, per l’amore che hai per noi, Redentore dell’universo”. (…)
Vedendo la cattiveria che allora regnava, l’amico degli uomini disse a Noè: “È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza (Gen 6,13). Ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione (Gen 7,1). (…) Prendi del legno e fatti un'arca (…); come una matrice, porterà i semi delle specie future. La farai come una casa, ad immagine della Chiesa. (…) In lei ti custodirò, tu che gridi verso di me con fede: ‘Salvaci tutti, per l’amore che hai per noi, Redentore dell’universo’”.
L’eletto compì con intelligenza la sua opera(…), e gridò con fede agli uomini senza fede: “Presto! Abbandonate il peccato, rigettate la cattiveria, pentitevi! Lavate le vostre anime sporche nelle lacrime, riconciliatevi con la fede al nostro Dio potente(…)” Ma i figli della perdizione non si convertirono. Alla perversità aggiunsero l’indurimento del cuore. Da quel momento Noè implorò Dio piangendo: “Una volta mi hai fatto uscire dal seno di mia madre; salvami ancora in quest’arca che viene in mio aiuto. Vado a chiudermi in questa specie di tomba, ma quando mi chiamerai, ne uscirò per la tua potenza! In essa è prefigurata fin da ora la risurrezione di tutti gli uomini, quando salverai i giusti dal fuoco, come mi salverai dagli assalti del male strappandomi agli empi, me che grido con fede a te, il Giudice compassionevole: ‘Salvaci tutti, per l’amore che hai per noi, Redentore dell’universo’”.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che hai reso grande il santo vescovo Alberto
nel ricercare l’armonia tra la sapienza umana e la fede divina,