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Un pensiero sul Vangelo

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 27 LUGLIO 2025
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO C
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«Dio sta nella sua santa dimora:
a chi è solo fa abitare una casa;
dà forza e vigore al suo popolo». (Cf. Sal 67,6.7.36)

VANGELO
Chiedete e vi sarà dato.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,1-13).
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
"Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione"».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Parola di Dio.

MEDITAZIONE
San Giovanni Climaco [(ca 575-ca 650) monaco nel Monte Sinai], La Scala santa

La fiducia e la perseveranza nella preghiera

Finché non abbiamo acquisito la vera preghiera, rassomigliamo a coloro che cominciano ad insegnare ai bambini a camminare.
Sforzati di elevare il pensiero, o piuttosto di chiuderlo nelle parole della preghiera; e se, a causa del suo stato infantile, è debole e cade, riportalo di nuovo lì. L'instabilità è propria dell'intelletto, ma Dio ha il potere di renderlo stabile. Se perseveri infaticabilmente in questa lotta, colui che ha messo i limiti al mare dell'intelletto verrà anche in te e gli dirà durante la tua preghiera: "Fin qui giungerai e non oltre" (Gb 38,11). Lo spirito non può essere vincolato; ma là dove è il Creatore dello spirito, tutto gli è sottomesso.
La fede dà le ali alla preghiera; senza di essa, infatti, non possiamo elevarci al cielo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Signore e creatore del mondo,
Cristo tuo Figlio
ci ha insegnato a chiamarti Padre:
invia su di noi lo Spirito Santo, tuo dono,
perché ogni nostra preghiera sia esaudita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **************
« Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!».(Rm 8,15bc)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 25 LUGLIO 2025
SAN GIACOMO, APOSTOLO
– FESTA
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«Mentre camminava lungo il mare di Galilea,
Gesù vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello,
che riparavano le loro reti, e li chiamò». (Cf. Mt 4,18.21)

VANGELO
Il mio calice, lo berrete.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 20,20-28).
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa] Esposizione sul salmo 126 ; CCSL 40, 1859 (Nuova Biblioteca Agostiniana)

« Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme »

Cosa significa: “Vano è per voi levarvi prima della luce” (Sal 126,2)?... La nostra luce è Cristo, il quale è risorto, ed è bene per te muovere i passi dietro a Cristo, non davanti a Cristo. Chi sono coloro che si muovono davanti a Cristo?... Coloro che pretendono essere altolocati quaggiù dove egli fu umile. Se pertanto desiderano la gloria là dove Cristo è glorificato, occorre che siano umili quaggiù. Diceva infatti il Signore rivolto a coloro che si erano uniti a lui mediante la fede, tra i quali siamo anche noi se, come loro, crediamo in Cristo con purezza di cuore: “Padre, voglio che quanti mi hai dati siano con me là dove sono io” (Gv 17,25). Grande dono, miei fratelli! Grande grazia, grande promessa!... Vuoi dunque essere là dove è Cristo nella gloria? Sii umile là dove egli fu umile.
“Non c'è discepolo più grande del maestro” (Mt 10,24)... Tali erano i figli di Zebedeo, i quali, prima di umiliarsi conformandosi alla passione del Signore, già si sceglievano il posto dove sedersi: uno alla sua destra, l'altro alla sua sinistra. Volevano “levarsi prima della luce”, e perciò erano sul cammino verso la vanità. Ascoltando le loro intenzioni, il Signore li richiamò all'umiltà e disse loro: “Potete bere al calice dal quale io berrò?  Io sono venuto ad umiliarmi e voi volete precedermi sognando le altezze? Dove cammino io, là occorre che mi seguiate - disse -; poiché se volete muovervi in una direzione diversa dalla mia, vano è per voi levarvi prima della luce.”

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
tu hai voluto che san Giacomo, primo tra gli apostoli,
sacrificasse la vita per il Vangelo;
per il suo martirio conferma nella fede la tua Chiesa
e sostienila con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **************
«Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga. » (Cf. Gv 15,16) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2025
GIOVEDÌ DELLA XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
- SAN CHARBEL MAKHLŪF, PRESBITERO
– MEMORIA
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«Dove i fratelli glorificano Dio in unità,
lì il Signore darà benedizione».

VANGELO
A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,10-17).
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Cirillo di Gerusalemme [(313-350) vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa], Catechesi 18,6 ; PG 38, 1021

« Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono »

Un albero sradicato, tagliato persino sul piede, poi ripiantato – il salice, per esempio – rispunta e rifiorisce; e un uomo sradicato dalla superficie della terra non rivivrà? I semi mietuti riposano, dormono nei granai e rivivono in primavera; e l'uomo mietuto, gettato nei granai della morte, non rivivrà? Una gemma di vigna, un ramo tagliato e trapiantato si ravvivano e portano frutti; e l'uomo per il quale tutto è stato creato, una volta caduto non potrà rialzarsi?
Contemplate ciò che succede attorno a voi. Meditate sul quadro di questo vasto universo. Semino un chicco di grano o di altro genere; cade, marcisce e non può più servire come cibo all'uomo. Eppure dalla propria putredine esso rinasce, sorge, si moltiplica. Ho seminato un solo chicco e ne raccolgo venti, trenta, e più. Ora per chi esso è stato creato? Non lo è forse per nostro uso? Non per se stessi questi semi sono usciti dal non essere. Dunque ciò che è stato creato per noi muore e rinasce, e noi, per i quali tale prodigio si opera ogni giorno, saremmo esclusi da tale beneficio? Come possiamo credere che non ci sarà una risurrezione per noi?

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che hai chiamato
il santo presbitero Charbel [Makhlūf]
al singolare combattimento della vita eremitica
e lo hai colmato di ogni dono di pietà,
fa’ che, associati alla passione del Signore,
possiamo aver parte con lui nel regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **************
«Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno». (Cf. Mt 11,25) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2025
SANTA BRIGIDA, RELIGIOSA, PATRONA D'EUROPA
– FESTA
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«Rallegriamoci tutti nel Signore,
in questo giorno di festa in onore di santa Brigida;
della sua gloria si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio».

VANGELO
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,1-8).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Beato Columba Marmion [(1858-1923) abate], Cercare Dio

"Contemplino la mia gloria!"

Dio non si accontenta di essere oggetto di una conoscenza e di un amore naturali da parte dell'uomo; piuttosto ci chiama a condividere la sua stessa vita e la sua beatitudine. Con un moto d'amore infinito per noi Dio vuol essere per l'anima non solo il maestro sovrano di ogni cosa, ma un amico, un padre. Vuole che lo conosciamo come lui conosce se stesso, fonte di ogni verità e di ogni beltà, quaggiù nell'oscurità della fede, lassù nella luce della gloria; vuole che possediamo lui stesso, Bene infinito e fonte di ogni beatitudine, quaggiù e lassù con l'amore.
A questo fine, lo sapete, eleva la nostra natura oltre se stessa, ornandola della grazia santificante, di virtù infuse e di doni dello Spirito. Dio vuol essere lui stesso, con la comunicazione della sua vita infinita ed eterna, la nostra perfetta beatitudine. Non vuole che troviamo la felicità al di fuori di lui, che è pienezza di tutti i beni; non permette ad alcuna creatura il potere di saziare il nostro cuore: "sono io, io stesso, che sarò la tua ricompensa infinitamente grande" (Gen 15,1 Vg). E Nostro Signore ha confermato questa promessa quando stava per pagare il prezzo col suo sacrificio cruento: "Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro" (Gv 17,24.26). Questo il fine ultimo e supremo al quale dobbiamo tendere.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che hai guidato santa Brigida
nelle varie condizioni della sua vita,
e nella contemplazione della passione del tuo Figlio
le hai rivelato la sapienza della croce,
concedi a noi di cercare te in ogni cosa,
seguendo fedelmente la tua chiamata.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto». (Gv 15,9b.5b) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra».

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Caffè Spirituale

Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

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Caffè Spirituale

«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia […]. Nel suo nome spereranno le nazioni».

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Caffè Spirituale

«Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

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Caffè Spirituale

«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore». (Mt 11,28)

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Caffè Spirituale

«Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno». (Cf. Mt 11,25)

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Caffè Spirituale

Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.

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Caffè Spirituale

«Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me»(Cf. Mt 10,34-11,1).

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 14 LUGLIO 2025
LUNEDÌ DELLA XV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
- SAN CAMILLO DE LELLIS, PRESBITERO
- MEMORIA
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«Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza», (Cf. Sal 16,15)

VANGELO
Sono venuto a portare non pace, ma spada.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,34-11,1). In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l'uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Giovanni Taulero [(ca 1300-1361) domenicano a Strasburgo], Discorso 59, 4° per le Esaltazione della croce

“Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”

Riflettiamo su questa parola di nostro Signore: egli vuole “attirare tutto a sé” (Gv 12,32 Vulg). Colui che vuole attirare tutte le cose a sé, prima le mette insieme, poi le attira. Così fa nostro Signore: dapprima chiama l’uomo dal suo vagare e disperdersi, facendogli raccogliere insieme sensi, facoltà, parole, opere, e nell’interiorità i pensieri, l’intenzione, la fantasia, desideri e inclinazioni, l’intelligenza, la volontà e l’amore. Quando tutto è ben riunito, Dio attira l’uomo a sé, perché è necessario prima separarti da ogni bene esteriore ed interiore a cui sei attaccato e dove metti la tua piena soddisfazione. Questo distacco è una dura croce, tanto più dura quanto più era forte e resistente l’attaccamento…
Perché Dio ha permesso che raramente un giorno e una notte assomiglino al giorno e alla notte precedenti? Perché quanto oggi ti era d’aiuto alla preghiera, non lo sarà affatto domani? Perché hai una quantità di visioni e pensieri che non portano a niente? Caro figlio, accetta da Dio questa croce e sopportala: essa diventerà un’amabile croce se tu sarai capace di ridonare a Dio queste prove, accettarle da Lui, con vero abbandono, e ringraziare Dio di esse: “L’anima mia magnifica Dio in ogni cosa” (cfr Lc 1,42). Che Dio prenda o doni, il Figlio dell’Uomo deve essere innalzato sulla croce… Caro figlio, lascia tutto, impegnati piuttosto ad un vero abbandono…, e pensa ad accettare di portare la croce della tentazione più che a ricercare il fiore della dolcezza spirituale… Nostro Signore ha detto: “ Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua” (Lc 9,23).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che hai dato al santo presbitero Camillo [de Lellis]
la grazia singolare della carità verso gli infermi,
per i suoi meriti infondi in noi lo spirito del tuo amore,
perché, servendoti nei fratelli, possiamo,
nell’ora della morte, presentarci fiduciosi al tuo cospetto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Nessuno ha un amore più grande di questo:
dare la vita per i propri amici», dice il Signore.

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In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 26 LUGLIO 2025
SANTI GIOACCHINO E ANNA, GENITORI DELLA BEATA VERGINE MARIA
– MEMORIA
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«Innalziamo lodi a Gioacchino e Anna
nella loro discendenza:
Dio fece posare sul loro capo
la benedizione di tutti gli uomini». (Cf. Sir 44,1.23)

VANGELO
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,24-30). In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San John Henry Newman [(1801-1890) Cardinale, fondatore di una comunità religiosa, teologo], Omelie in varie occasioni, n° 9, 2.6

“Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura”

Ci sono scandali nella Chiesa, cose biasimevoli e vergognose; nessun cattolico potrà negarlo. Sempre la Chiesa è incorsa nel rimprovero e nella vergogna di essere la madre di figli indegni; ha figli buoni e molti di più cattivi. ... Dio avrebbe potuto istituire una Chiesa pura; ma ha predetto che la zizzania seminata dal nemico sarebbe stata insieme al grano fino alla mietitura, alla fine del mondo. Ha affermato che la sua Chiesa sarebbe stata simile ad una rete di pescatore “che raccoglie ogni genere di pesci” e solo la sera se ne fa la cernita (Mt 13,47s). Inoltre, ha dichiarato che i malvagi e i meno buoni avrebbero superato di molto i buoni. Ed ha aggiunto: “Molti sono chiamati, ma pochi eletti” (Mt 22,14), e l'apostolo dice: “c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia” (Rom 11,5). C'è dunque senza posa, nella storia e nella vita dei cattolici, ampia materia per fare il gioco di chi è contro la Chiesa...
      Ma non abbassiamo la testa dalla vergogna, per nascondere il viso fra le mani: alziamo le mani e il viso al nostro Redentore. “Come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni ..., così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi” (Sal 123,2)... Ci rivolgiamo a te, giusto giudice, poiché sei tu che ci guardi. Non facciamo alcun caso agli uomini, finché ti abbiamo, te..., finché abbiamo la tua presenza nelle nostre assemblee, la tua testimonianza e la tua approvazione in cuore.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Signore, Dio dei nostri padri,
che ai santi Gioacchino e Anna
hai dato la grazia di generare
la Madre del tuo Figlio fatto uomo,
per le loro preghiere concedi anche a noi
la salvezza promessa al tuo popolo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Accogliete con docilità la Parola 
che è stata piantata in voi
e può portarvi alla salvezza». (Gc 1,21bc) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.

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Caffè Spirituale

«Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto». (Gv 15,9b.5b)

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Caffè Spirituale

Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"».

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 22 LUGLIO 2025
SANTA MARIA MADDALENA
– FESTA
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Disse il Signore a Maria Maddalena: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro:
“Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». (Gv 20,17)

VANGELO
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-2.11-18).
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Bernardo [(1091-1153) monaco cistercense e dottore della Chiesa], Discorso 74 sul Cantico, 4-6

Beato chi è visitato dal Verbo!

"Se soltanto poteste sopportare un po' di follia da parte mia!" (2 Co 11,1). Confesso - e lo dico in tutta semplicità - che il Verbo mi ha visitato, ed anche molto spesso. Ma benché sia entrato frequentemente in me, non ho mai sentito, in alcun tempo, il momento della sua venuta. Ho sentito che era presente; mi ricordo che è stato con me; qualche volta ho pure presentito che sarebbe arrivato; ma non ho mai sentito la sua venuta o la sua partenza. Come è venuto o partito? Non so.
Non è dagli occhi che entra, poiché non ha forma né colore che possiamo discernere; non è dalle orecchie, poiché la sua venuta non produce alcun suono; e nemmeno la sua presenza può essere riconosciuta dal toccare, poiché è inafferrabile. Da dove quindi è venuto? Bisogna credere che non è entrato del tutto poiché non viene da fuori? Non appartiene, infatti, a cose esteriori. Ma d'altra parte non potrebbe venire da dentro di me, poiché lui è buono ed in me, lo so, non c'è nulla di buono.
Sono salito fino alla sommità di me stesso ed ho visto che il Verbo risiedeva più in alto ancora. Esplorando curioso, sono sceso nel fondo più basso del mio essere, e si trovava ancora più in basso. Quando ho girato lo sguardo verso fuori, ho scoperto che egli era al di là di tutto ciò che mi è esterno; poi mi sono guardato dentro, ed era ancor più dentro. Ho riconosciuto infine la verità delle parole che avevo letto nella Scrittura: "In lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo" (At 17,28). Beato colui in cui è il Verbo, che vive per lui e che è mosso da lui!

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena
il primo annuncio della gioia pasquale;
fa’ che, per il suo esempio e la sua intercessione,
proclamiamo al mondo il Signore risorto,
per contemplarlo accanto a te nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **************
«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto».

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 21 LUGLIO 2025
LUNEDÌ DELLA XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
===☕️===
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«Ecco, Dio é il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono». (Cf. Sal 53,6.8)

VANGELO
La regina del Sud si alzerà contro questa generazione.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12,38-42).
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Pietro Crisologo [(ca 406-450) vescovo di Ravenna, dottore della Chiesa], Discorsi, 3, PL 52, 303-306, CCL 24, 211-215

Il segno di Giona

Ecco che la fuga del profeta Giona lontano dal Signore (Gn 1, 3) diventa una figura profetica, e ciò che viene presentato come un naufragio funesto diventa il segno della Risurrezione del Signore. Il testo stesso della storia di Giona ci mostra bene come egli realizza pienamente la figura del Salvatore. Sta scritto che Giona « si mise in cammino per fuggire lontano dal Signore ». Il Signore stesso non ha forse rifiutato la condizione e l'aspetto della divinità , per assumere la condizione e l'aspetto dell'uomo? Così dice l'Apostolo Paolo: « Pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo » (Fil 2, 6-7). Lui che è Signore ha rivestito la condizione di Servo; per passare inosservato nel mondo, per essere vittorioso del demonio, ha fuggito lontano da se stesso, nell'uomo... Dio è dovunque: è impossibile fuggire lontano da lui. Per « fuggire lontano dal Signore », non in un altro luogo ma, in un certo senso, in un altro aspetto, Cristo si è rifugiato nel volto della nostra schiavitù, fino ad assumerlo totalmente.
Il testo prosegue: « Giona scese a Giaffa, dove trovò una nave per Tarsis ». Colui che scende, eccolo: « Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo » (Gv 3, 13). Il Signore è sceso dal cielo verso la terra, Dio è sceso verso l'uomo, l'onnipotenza è scesa verso la nostra schiavitù. Ma Giona che scendeva verso la nave è dovuto salire in essa per viaggiare; così Cristo, sceso in questo mondo, è salito, con le sue virtù e con i miracoli, nella nave della sua Chiesa.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **************
«Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra». In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 20 LUGLIO 2025
XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO C
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«Ecco, Dio é il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono». (Cf. Sal 53,6.8)

VANGELO
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,38-42).
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Charles de Foucauld [(1858-1916) eremita e missionario nel Sahara], Meditazioni sul Vangelo

"Insegnami, mio Dio, a trovare la mia gioia nel lodarTi!"

Quanto fa parte dell'amore la lode; quanto, di conseguenza, fa parte dei nostri doveri verso Dio: facile da vedere... Ma c'è un secondo motivo per cui dobbiamo la lode a Dio: permetterci di rivolgerci a Lui è un incomparabile favore da parte Sua.
Permettere a qualcuno di dirci, ripeterci sotto tutte le forme che egli ci ama, non è il più grande favore che possiamo fargli? Non è dirgli che ci piace il suo amore, ci è gradito, non è dirgli che noi pure lo amiamo? ... Dio ci permette di stare ai Suoi piedi, mormorando senza posa parole di ammirazione e amore: quale grazia! quale bontà, quale felicità! ... Ma quale ingratitudine se disprezzassimo un tale favore! Sarebbe disprezzarlo non approfittarne, e non solo Dio ci accorda questa felicità che tutte le contiene, ma ce la ordina: ci ordina di dirGli che l'ammiriamo, l'amiamo, e forse non rispondiamo ad un invito così dolce e prezioso? Quale ingratitudine! quale indegnità! che rozzezza! che mostruosità!
Mio Signore e mio Dio, insegnami a trovare tutta la mia gioia nel lodarTi, cioè nel ripeterTi senza fine che Tu sei infinitamente perfetto e che Ti amo infinitamente: "Cerca la gioia nel Signore: esaudirà i desideri del tuo cuore" (Sal 37,4) hai detto. Insegnami a cercare in Te la mia gioia, a vedere le tue infinite bellezze e nel mormorio amoroso e incessante, ai tuoi piedi, delle tue lodi! ... Santa Maddalena, ottienimi la grazia di lodare Nostro Signore, il nostro Maestro comune, come vuole che io lo faccia!

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre,
nella casa di Betania tuo Figlio Gesù
ha conosciuto il premuroso servizio di Marta
e l’adorante silenzio di Maria:
fa’ che nulla anteponiamo all’ascolto della sua parola.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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« Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono,
e producono frutto con perseveranza». (Cf. Lc 8,15)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 19 LUGLIO 2025
SABATO DELLA XV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
- SANTA MARIA
IN SABATO (MEMORIA)
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«Benedetta sei tu,Vergine Maria, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne della terra: egli ha magnificato il tuo nome, non verrà meno la tua lode sulla bocca degli uomini».
(Cfr Gdt 13, 18-19)

VANGELO
Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12,14-21).
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Cirillo d'Alessandria [(380-444) vescovo e dottore della Chiesa], Omelie,15, 2,4; PG 77, 1089

« Ecco il mio servo »

E’ così grande, profondo e ammirabile il mistero della nostra salvezza che gli angeli stessi aspirano ardentemente a comprenderlo (1Pt 1,12)… Cristo, pur essendo per sua natura vero Dio, Verbo procedente da Dio Padre (Gv 1,1), consustanziale e coeterno al Padre e sublime per lo splendore della sua dignità, nonostante l’identità di questa sua natura con quella del Padre, « non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma, assumendo la condizione di servo » dalla Vergine Maria, « e divenendo simile agli uomini, apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce » (Fil 2, 6-8).
Così volle umiliarsi fino all’annientamento colui che della sua pienezza riempie il mondo. Si umiliò per noi senza alcuna costrizione, assumendo anzi liberamente per noi la forma di servo, egli che per natura era libero; si fece uno di noi, colui che sta al di sopra di ogni creatura; si fece mortale, egli da cui prende vita ogni cosa; … si sottomise con noi alla Legge (Gal 4,4), lui che era al di sopra della Legge, anzi addirittura il creatore della Legge, essendo Dio. Si fece come uno di quelli la cui vita ha un inizio, egli che era prima di tutti i secoli, anzi che degli stessi secoli è l’autore e il creatore.... Lui che ha preso carne da Maria… è della nostra stessa natura, è fatto proprio della nostra sostanza, poiché si è fatto della discendenza di Abramo. Ma, nello stesso tempo, sul piano divino è della stessa natura di Dio, suo Padre.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Nella gloriosa memoria della santissima Vergine Maria
concedi anche a noi, o Signore, per sua intercessione,
di partecipare alla pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione». (Cf. 2Cor 5,19) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 18 LUGLIO 2025
VENERDÌ DELLA XV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza». (Cf. Sal 16,15)

VANGELO
Il Figlio dell'uomo è signore del sabato.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12,1-8).
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Le Confessioni, Libro 13, cap. 35-38 (Nuova Biblioteca Agostiniana, riv.)

« Il Figlio dell’uomo è signore del Sabato »

Signore Dio, poiché tutto ci hai dato, donaci la pace (Is 26,12), la pace del riposo, la pace del sabato, la pace senza tramonto. Tutta questa stupenda armonia di cose ‘molto buone’ (Gen 1,31), una volta colmata la sua misura, è destinata a passare. Esse ebbero un mattino, e una sera. Ma il settimo giorno è senza tramonto e non ha occaso. L'hai santificato per farlo durare eternamente. Il riposo che prendesti il settimo giorno, dopo aver compiute le tue opere assai buone, pur rimanendo in riposo, è una predizione che ci fa l'oracolo del tuo Libro: noi pure, compiute le nostre opere, assai buone per tua generosità (Is 26,12), nel sabato della vita eterna riposeremo in te. Anche allora sarai tu a riposare in noi, come ora sei tu a operare in noi. Sarà, quello, un riposo tuo per mezzo nostro, come sono, queste, opere tue per mezzo nostro.

Tu però, Signore, operi sempre e riposi sempre... Noi ora siamo spinti a fare il bene, dopo che il nostro cuore ne ebbe il concetto dal tuo spirito, mentre prima eravamo spinti a fare il male abbandonandoti; ma tu, Dio unico buono, mai cessasti di fare il bene. Possono alcune opere nostre essere buone, certamente per tuo dono, ma non eterne; eppure dopo di esse speriamo di riposare nella tua grandiosa santità. Tu però, Bene mancante di nessun bene, riposi eternamente, poiché tu stesso sei il tuo riposo.
La comprensione di questa verità quale uomo potrà darla a un uomo? quale angelo a un angelo? quale angelo a un uomo? Chiediamo a te, cerchiamo in te, bussiamo da te. Cosi, così otterremo, così troveremo, così ci sarà aperto (Mt 7,8).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato». In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2025
GIOVEDÌ DELLA XV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza».
(Cf. Sal 16,15)

VANGELO
Io sono mite e umile di cuore.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,28-30).
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Caterina da Siena [(1347-1380)
terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa],
Il dono della conformità a Cristo, cap. XXIII, n. 53


Venga a Me!

[Santa Caterina ha sentito Dio dirle:] Tutti siete stati chiamati, in generale e in particolare dalla mia Verità, mio Figlio, quando, nell'angoscia del desiderio, egli gridava nel tempio: "Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva; Io sono la Sorgente d'acqua viva" (cfr. Gv 7,37). Non dice: "Vada al Padre e beva", dice: "Venga a Me".
E' che la sofferenza non può raggiungermi, me il Padre, ma mio Figlio sì. Ed anche voi, mentre siete pellegrini e viandanti in questa vita mortale, voi non potete avanzare senza trovare pene, perché il peccato fa produrre in terra spine, come ti ho detto. Ecco perché ha detto: " Venga a me e beva". Poiché seguendo la sua dottrina, sia con l'osservanza dei suoi comandamenti unita all'amore dei consigli, sia con la pratica reale e contemporanea dei precetti e dei consigli, cioè con la carità perfetta o con la carità comune, qualsiasi strada prendiate, potete andare a lui, vi darà da bere e gusterete il frutto del Sangue con l'unione della natura divina alla natura umana.
Trovandovi in lui, vi troverete in me, l'Oceano di pace, poiché io sono una medesima cosa con lui, come egli è una medesima cosa con me. Così siete invitati alla sorgente d'acqua viva della grazia.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore». (Mt 11,28)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.

D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2025
BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO
– MEMORIA FACOLTATIVA
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«Beata sei tu, o Vergine Maria,
che hai portato in grembo il creatore dell’universo;
hai generato colui che ti ha creato,
e rimani Vergine in eterno».

VANGELO
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,25-27).
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Ilario di Poitiers [(ca 315-367)
vescovo, dottore della Chiesa],
Trattato sulla Trinità 2, 6-7

« Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il figlio lo voglia rivelare »

Dal Padre viene tutto quanto esiste. Lui in persona, in Cristo e per Cristo, è all'origine di tutto. Del resto, è in se stesso il suo essere, e non riceve da nessuno quello che è... È infinito perché non sta in qualche luogo, ma tutto è in lui... È prima del tempo, il tempo viene da lui. Se il tuo pensiero corre dietro a lui, se credi di giungere ai limiti del suo essere, sempre lo ritroverai, perché mentre avanzi senza sosta verso di lui, la meta alla quale ti dirigi si allontana sempre più... Tale è la verità del mistero di Dio, tale è l'espressione della natura impenetrabile del Padre... Per esprimerla, la parola può soltanto tacere, per scrutarlo, il pensiero rimane inerte, e per afferrarlo, l'intelligenza si sente limitata.

Eppure, questo nome di Padre indica la sua natura: egli non è che Padre. Infatti non riceve da nessuno, come gli uomini, il fatto di essere Padre. E’ l'Eterno non generato... È conosciuto soltanto dal Figlio poiché: « Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare » e « Nessuno conosce il Figlio se non il Padre ». Tutti e due si conoscono l'un l'altro e questa conoscenza reciproca è perfetta. Perciò, poiché: « Nessuno conosce il Padre se non il Figlio », non abbiamo del Padre che il pensiero rivelatoci dal Figlio, l'unico « testimone fedele » (Ap 1, 5).

È meglio pensare a quanto riguarda il Padre che parlarne. Infatti ogni parola è incapace di tradurre le sue perfezioni... Possiamo soltanto riconoscere la sua gloria, averne una certa idea e provare a precisarla con la fantasia. Ma il linguaggio degli uomini sente l’impotenza e le parole non spiegano la realtà così come è... Perciò, per quanto riconosciamo Dio, dobbiamo rinunciare a definirlo: qualsiasi parole si usino, non potranno esprimere Dio così come egli è, né tradurre la sua grandezza... Dobbiamo credere in lui, provare a comprenderlo e adorarlo; così facendo, parleremo di lui.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Ci assista, o Padre,
la materna intercessione della gloriosa Vergine Maria,
perché sorretti dalla sua protezione
possiamo giungere felicemente al santo monte,
che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **************
«Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno». (Cf. Mt 11,25) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 15 LUGLIO 2025
SAN BONAVENTURA, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA
- MEMORIA
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«La bocca del giusto medita sapienza
e la sua lingua esprime verità;
la legge del suo Dio è nel suo cuore». (Cf. Sal 36,30-31)

VANGELO
Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,20-24).
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sodòma sarà trattata meno duramente di te!».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Teresa di Calcutta [(1910-1997)
fondatrice delle Suore Missionarie della Carità],
A Simple Path, 69

Chiamati a scegliere di amare e di essere amati

Tutti siamo capaci di fare il bene come di fare il male. Non siamo nati cattivi: ognuno ha in sé qualcosa di buono; alcuni lo nascondono, altri lo trascurano; ma la bontà c'è. Dio ci ha creati per amare ed essere amati; perciò scegliere una via o l'altra è una specie di test mandato da Dio. Trascurare di amare può portarci a dire di sì al male e allora non ci accorgiamo fin dove questo può condurci...

Per fortuna, abbiamo il potere di superare tutto con la preghiera. Se ci volgiamo a Dio, diffondiamo la gioia e l'amore su tutti coloro che ci circondano. Invece, se il male si impadronisce di noi, diffondiamo il male attorno a noi. Se siamo accanto a qualcuno che sta sulla via del male, facciamo di tutto per aiutarlo e per mostrargli che Dio si prende ancora cura di lui. Preghiamo forte affinché riscopra la preghiera, riveda Dio dentro di sé e lo ritrovi negli altri... Tutti siamo stati creati dalla stessa mano amorevole. L'amore di Cristo è sempre più forte del male nel mondo. Abbiamo quindi bisogno di amare e di essere amati. E’ così semplice che non dovrebbe occorrere chissà quale battaglia per arrivarci.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente, concedi a noi,
che celebriamo la nascita al cielo
del santo vescovo Bonaventura,
di essere illuminati dalla sua eminente sapienza
e di imitare il suo serafico ardore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Chi medita giorno e notte la legge del Signore,
porterà frutto a suo tempo». Cf. Sal 1,2-3) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

(Gv 15,13) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Il buon samaritano si accostò al ferito
e curò le sue piaghe».

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 13 LUGLIO 2025
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO C
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«Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza», (Cf. Sal 16,15)

VANGELO
Chi è il mio prossimo?
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,25-37).
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Nazianzeno [(330-390)
vescovo, dottore della Chiesa],
L'amore dei poveri, 4-6, 8, 14, 15

Vegliamo sul nostro prossimo!

Vegliamo sulla salute del nostro prossimo con tanta cura quanto sulla nostra, che sia in buono stato o logorato dalla malattia. Poiché "pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo" (Rm 12,5): ricchi o poveri, schiavi o uomini liberi, sani o malati. Per tutti c'è un solo capo, principio di tutto: Cristo.

Ciò che sono le membra del corpo le une per le altre, ognuno di noi lo è per ognuno dei fratelli, e tutti lo sono per tutti. Non bisogna quindi trascurare né abbandonare coloro che sono caduti davanti a noi in uno stato di necessità che ci riguarda tutti. Piuttosto che rallegrarci di essere in buona salute, meglio compatire le disgrazie dei fratelli. Essi sono l'immagine di Dio come noi e, malgrado il loro apparente declino, mantengono meglio di noi la fedeltà a quell'immagine. In loro l'uomo interiore è rivestito dello stesso Cristo ed hanno ricevuto la stessa "caparra dello Spirito" (2 Co 5,5). Hanno le stesse leggi, gli stessi comandamenti, le stesse alleanze, le stesse assemblee, gli stessi misteri, la stessa speranza. Cristo è morto per loro ugualmente, "lui che toglie il peccato del mondo" (Gv 1,29). Partecipano all'eredità della vita celeste, loro che furono privati di molti beni quaggiù. sono i compagni dei dolori di Cristo, lo saranno della sua gloria.

La natura umana rende per noi legge l'avere pietà gli uni degli altri. Insegnandoci la solidarietà nella debolezza, ci inculca il rispetto e l'amore per gli uomini.

PADRE NOSTRO

ORAZIONE
Padre misericordioso,
che nel comandamento dell’amore
hai portato a compimento la legge e i profeti,
donaci un cuore capace di misericordia
affnché, a immagine del tuo Figlio,
ci prendiamo cura dei fratelli
che sono nel bisogno e nella sofferenza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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Il buon samaritano ebbe compassione.
«Va’ e anche tu fa’ lo stesso». (Cf. Lc 10,37)

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