Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo
Читать полностью…Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.
Читать полностью…«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. […]
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
«Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità».
Читать полностью…«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Читать полностью…«Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà».
«Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata».
«Il Signore designò altri settantadue discepoli
e li inviò a predicare il Regno». (Cf. Lc 10,1)
Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?
Читать полностью…«Gesù gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici». (cf. Mt 9,9-13)
«Metti la tua mano nel segno dei chiodi e non essere incredulo, ma credente». (Cf. Gv 20,27)
Читать полностью…«Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
«Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!».
«“Perché avete paura, gente di poca fede?”. Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia».
Читать полностью…I santi Apostoli Pietro e Paolo.
«Sono questi i santi apostoli che con il loro sangue hanno fecondato la Chiesa:
hanno bevuto il calice del Signore e sono divenuti gli amici di Dio».
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 29 GIUGNO 2025
SANTI PIETRO E PAOLO, APOSTOLI – SOLENNITÀ
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«Sono questi i santi apostoli che con il loro sangue hanno fecondato la Chiesa:
hanno bevuto il calice del Signore e sono divenuti gli amici di Dio».
VANGELO
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 16,13-19)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Benedetto XVI [papa dal 2005 al 2013], Udienza generale del 7/6/06 (copyright © Libreria Editrice Vaticana)
La fede di san Pietro, la roccia su cui Cristo ha fondato la Chiesa
“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa. (...) A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Mt 16, 18-19). Le tre metafore a cui Gesù ricorre sono in se stesse molto chiare: Pietro sarà il fondamento roccioso su cui poggerà l'edificio della Chiesa; egli avrà le chiavi del Regno dei cieli per aprire o chiudere a chi gli sembrerà giusto; infine, egli potrà legare o sciogliere nel senso che potrà stabilire o proibire ciò che riterrà necessario per la vita della Chiesa, che è e resta di Cristo. (...)
Questa posizione di preminenza che Gesù ha inteso conferire a Pietro si riscontra anche dopo la risurrezione: (Mc 16,7 ; Gv 20,4-6). (...) Sarà poi Pietro, tra gli Apostoli, il primo testimone di un'apparizione del Risorto (Lc 24,34; 1 Cor 15,5). Questo suo ruolo, sottolineato con decisione (Gv 20,3-10), segna la continuità fra la preminenza avuta nel gruppo apostolico e la preminenza che continuerà ad avere nella comunità nata con gli eventi pasquali. (...) Diversi dei testi chiave riferiti a Pietro possono essere ricondotti al contesto dell'Ultima Cena, in cui Cristo conferisce a Pietro il ministero di confermare i fratelli (Lc 22,31)...
Questa contestualizzazione del Primato di Pietro nell’Ultima Cena, nel momento istitutivo dell’Eucaristia, Pasqua del Signore, indica anche il senso ultimo di questo Primato: Pietro, per tutti i tempi, dev’essere il custode della comunione con Cristo; deve guidare alla comunione con Cristo; deve preoccuparsi che la rete non si rompa (Gv 21,11) e possa così perdurare la comunione universale. Solo insieme possiamo essere con Cristo, che è il Signore di tutti. Responsabilità di Pietro è di garantire così la comunione con Cristo con la carità di Cristo, guidando alla realizzazione di questa carità nella vita di ogni giorno. Preghiamo che il Primato di Pietro, affidato a povere persone umane, possa sempre essere esercitato in questo senso originario voluto dal Signore e possa così essere sempre più riconosciuto nel suo vero significato dai fratelli ancora non in piena comunione con noi.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci doni la grande gioia
di celebrare in questo giorno
la solennità dei santi Pietro e Paolo,
fa’ che la tua Chiesa
segua sempre l’insegnamento degli apostoli,
dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 12 LUGLIO 2025
SABATO DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
- SANTA MARIA
IN SABATO (MEMORIA)
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«Benedetta sei tu,Vergine Maria, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne della terra: egli ha magnificato il tuo nome, non verrà meno la tua lode sulla bocca degli uomini»
(Cfr Gdt 13, 18-19).
VANGELO
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,24-33).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Odi di Salomone (testo cristiano ebraico del 2° secolo), N°5
“Non abbiate paura...., non abbiate dunque timore”
Ti lodo, o Signore, perché ti amo.
Altissimo, tu non abbandonarmi,
perché tu sei la mia speranza.
In dono ho ricevuto la tua grazia;
è lei che mi fa vivere.
Verranno i miei persecutori,
ma non mi vedranno.
Una nube oscura cadrà sui loro occhi,
e un'aere tenebrosa li oscurerà.
Non avranno luce per vedere,
non potranno afferrarmi.
Hanno meditato un piano,
ma non è loro riuscito.
Hanno pensato cattivi progetti
ed ecco, hanno fallito.
Nel Signore è la mia speranza,
non ho timore.
Il Signore è la mia salvezza,
non ho timore.
E' come una corona sul mio capo;
non tremerò.
Quand'anche tutto l'universo tremasse,
io rimarrò fermo.
Se tutto ciò che è visibile perisse,
io non morirò.
Poiché il Signore è con me,
io sono con lui.
Alleluia!
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Nella gloriosa memoria della santissima Vergine Maria
concedi anche a noi, o Signore, per sua intercessione,
di partecipare alla pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva». (Cfr Lc 1, 48) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 11 LUGLIO 2025
SAN BENEDETTO, ABATE, PATRONO D'EUROPA
– FESTA
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«Fu un uomo dalla vita venerabile, Benedetto di nome e per grazia;
abbandonata la casa e i beni del padre, desiderando piacere solo a Dio,
ricercò la comunione con lui».
VANGELO
Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,27-29).
In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Discorso ai Giovani, Norcia, Italia 23/3/80 © Libreria Editrice Vaticana
L'esempio di San Benedetto: « Ora et labora; prega e lavora »
I tempi in cui si inserisce la vicenda spirituale di san Benedetto erano densi di intime contraddizioni, di ambigue ed utopistiche aspirazioni, di vani propositi di grandezza. Il santo di Norcia, tuttavia, nutrito delle certezze della fede, riaffermò la forza di un cristianesimo maestro di dignità morale, di libertà spirituale, ed insieme artefice di civiltà. (...)
La conquista di spazi interiori, che offrano a Dio il giusto posto nello spirito umano, tutto quell'impegno, insomma, che potremmo contraddistinguere col primato dell'"ora", del "prega", non è assolutamente in contrasto, ma anzi concede respiro e dona intuizione creativa alla vera apertura verso la sfera sociale, verso il sofferto dovere quotidiano, verso le vive forze del lavoro e della cultura, animando così di fervido afflato, di spirito di servizio il grande e travagliato mondo del "labora". (...)
Voi avete avvertito l'urgente bisogno di incontrarvi con l'assoluto e quindi avete scoperto l'importanza dell'interiorità, del silenzio, della meditazione, per poter cogliere il senso definitivo e rappacificante della propria esistenza. Avete assaporato la dolcezza della preghiera e di quella sempre rinnovata e perseverante riconciliazione di amicizia col Signore, stabilita nei cuori da un atteggiamento esistenziale di umile ed operosa ubbidienza al Padre celeste. Con san Benedetto, allora, vi rivolgerò il paterno invito: "Ausculta, fili, verba magistri"; ascoltate, o figli, gli insegnamenti dei veri maestri, e rendete attenti i vostri cuori nel silenzio orante! Mettetevi spesso di fronte al Maestro interiore! (...)
La carità e l'amore si manifestano nella sollecitudine per il prossimo ed in un aperto dialogo con i fratelli, rispettandone la dignità ed essendo disponibili ad un'osmosi di reciproci contributi. Pieno di delicatezza nel trattare i monaci, nell'accogliere i pellegrini, nel curare i malati, il santo elenca tra gli strumenti per operare rettamente: « soccorrere i poveri,... visitare i malati,... aiutare chi è colpito da sventura, consolare gli afflitti,... nulla anteporre all'amore di Cristo » (Regola, IV).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che hai costituito il santo abate Benedetto
maestro insigne di coloro che dedicano la vita
alla scuola del servizio divino,
concedi a noi di nulla anteporre al tuo amore,
per correre con cuore libero e ardente
nella via dei tuoi precetti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,3) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2025
GIOVEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo». (Cf. 2Tm 1,10)
VANGELO
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,7-15).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Bonaventura [(1221-1274) francescano, dottore della Chiesa], Vita di San Francesco, Legenda Major, cap. 3(Monastero virtuale – riv.)
“E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino”
Mentre un giorno ascoltava devotamente la messa in onore degli Apostoli, [il giovane Francesco] sentì recitare il brano del Vangelo in cui Cristo, inviando i discepoli a predicare, consegna loro la forma di vita evangelica, dicendo: Non tenete né oro né argento né denaro nelle vostre cinture, non abbiate bisacce da viaggio, né due tuniche, né calzari, né bastone. Questo udì, comprese e si innamorò della povertà degli apostoli, e, ricolmo di indicibile letizia, esclamò: «Questo è ciò che desidero, questo è ciò che bramo con tutto il cuore!». Senza attendere, si toglie i calzari dai piedi; lascia il bastone; maledice bisaccia e denaro e, contento di una sola tonaca, butta via la cintura e la sostituisce con una corda e mette ogni sua preoccupazione nello scoprire come realizzare a pieno le parole sentite e adattarsi in tutto alla regola della santità, dettata agli apostoli.
Da quel momento l'uomo di Dio, per divino incitamento, si dedicò ad emulare la perfezione evangelica e ad invitare tutti gli altri alla penitenza. I suoi discorsi (...) erano ripieni della potenza dello Spirito Santo: penetravano nell'intimo del cuore e suscitavano forte stupore negli ascoltatori. In ogni sua predica, all'esordio del discorso, salutava il popolo con l'augurio di pace, dicendo: «Il Signore vi dia la pace!" Aveva imparato questa forma di saluto per rivelazione del Signore, come egli stesso più tardi affermò. (...)
Sempre più si parlava dell'uomo di Dio, del suo insegnamento così semplice e della sua vita. Alcuni incominciarono a sentirsi incitati a penitenza dal suo esempio e ad unirsi a lui nell'abito e nella vita, lasciando ogni cosa.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino». In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 09 LUGLIO 2025
MERCOLEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo». (Cf. 2Tm 1,10)
VANGELO
Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,1-7
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Benedetto XVI [papa dal 2005 al 2013], Udienza generale del 10/5/06 © Libreria Editrice Vaticana
« Ne costituì dodici »
Il Signore aveva iniziato convocando i Dodici, nei quali era rappresentato il futuro Popolo di Dio. Nella fedeltà al mandato ricevuto dal Signore, i Dodici dapprima, dopo la sua Ascensione, (...) associano progressivamente altri nelle funzioni loro affidate, perché continuino il loro ministero. Il Risorto stesso chiama Paolo (Gal 1,1). (...) E’ questa la via per la quale continuerà tale ministero, che poi, cominciando dalla seconda generazione, si chiamerà ministero episcopale, “episcopé”. Così, la successione nella funzione episcopale si presenta come continuità del ministero apostolico, garanzia della perseveranza nella Tradizione apostolica, parola e vita, affidataci dal Signore.
Il legame fra il Collegio dei Vescovi e la comunità originaria degli Apostoli è inteso innanzitutto nella linea della continuità storica. Come abbiamo visto, ai Dodici viene associato prima Mattia, poi Paolo, poi Barnaba, poi altri, fino alla formazione del ministero del vescovo. (...) E nella continuità della successione sta la garanzia del perseverare, nella comunità ecclesiale, del Collegio apostolico raccolto intorno a sé da Cristo.
Ma questa continuità... è da intendere anche in senso spirituale, perché la successione apostolica nel ministero viene considerata come luogo privilegiato dell'azione e della trasmissione dello Spirito Santo. Una chiara eco di queste convinzioni la si ha, ad esempio, nel seguente testo di Ireneo di Lione : “La tradizione degli Apostoli, manifesta in tutto quanto il mondo, si mostra in ogni Chiesa a tutti coloro che vogliono vedere la verità e noi possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli Apostoli nelle Chiese e i loro successori fino a noi… [Gli Apostoli] vollero infatti che fossero assolutamente perfetti e irreprensibili in tutto coloro che lasciavano come successori, trasmettendo loro la propria missione di insegnamento.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità». In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 08 LUGLIO 2025
MARTEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo». (Cf. 2Tm 1,10)
VANGELO
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,32-38).
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Messaggio per la 38a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, 6 maggio 2001 (© copyright Libreria Editrice Vaticana)
« Pregate il padrone della messe, che mandi operai »
Padre santo, fonte perenne dell'esistenza e dell'amore,
che nell'uomo vivente mostri lo splendore della tua gloria,
e metti nel suo cuore il seme della tua chiamata,
fa che nessuno, per nostra negligenza, ignori questo dono o lo perda,
ma tutti, con piena generosità, possano camminare
verso la realizzazione del tuo Amore.
Signore Gesù, che nel tuo pellegrinare per le strade della Palestina,
hai scelto e chiamato gli apostoli e hai affidato loro il compito
di predicare il Vangelo, pascere i fedeli, celebrare il culto divino,
fa' che anche oggi non manchino alla tua Chiesa
numerosi e santi Sacerdoti, che portino a tutti
i frutti della tua morte e della tua risurrezione.
Spirito Santo, che santifichi la Chiesa
con la costante effusione dei tuoi doni,
immetti nel cuore dei chiamati alla vita consacrata
un'intima e forte passione per il Regno,
affinché con un sì generoso e incondizionato,
pongano la loro esistenza al servizio del Vangelo.
Vergine Santissima, che senza esitare
hai offerto te stessa all'Onnipotente
per l'attuazione del suo disegno di salvezza,
infondi fiducia nel cuore dei giovani
perché vi siano sempre pastori zelanti,
che guidino il popolo cristiano sulla via della vita,
e anime consacrate che sappiano testimoniare
nella castità, nella povertà e nell'obbedienza,
la presenza liberatrice del tuo Figlio risorto.
Amen.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
Lunedì 07 LUGLIO 2025
LUNEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo». (Cf. 2Tm 1,10)
VANGELO
Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,18-26).
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell'istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Girolamo [(347-420) sacerdote, traduttore della Bibbia, dottore della Chiesa] Discussione fra un satanico e un ortodosso, SC 473
La purezza della fede
Pensi che il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? (Lc 18,8) Coloro che pronunciano questa sentenza del Vangelo sappiano che la fede qui menzionata è quella di cui il Signore diceva: "La tua fede ti ha salvata" (Mt 9,22). E altrove, a proposito del centurione: "In Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!" (Mt 8,10). (...) Né il centurione, né quella povera donna che aveva perdite di sangue da 12 anni (Mc 5,25) credevano al mistero della Trinità, che è stato rivelato agli Apostoli dopo la risurrezione di Cristo, (...) ma è la semplicità del loro cuore e l'anima data a Dio che qui sono affermati. "Diceva infatti tra sé: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata" (Mt 9,21). Ecco la fede di cui il Signore ha detto che si trova raramente! Ecco la fede che, anche in chi non crede, è difficilmente perfetta! "Va', avvenga per te come hai creduto" (Mt 8,13).
Questa parola, desidero non ascoltarla! Infatti, per poco che mi sia fatto secondo la mia fede, morirò. Certamente, "credo in Dio Padre, credo in Dio Figlio, credo nello Spirito Santo che è Dio, credo in un solo Dio", tuttavia non voglio che mi sia fatto "secondo la mia fede". Spesso, infatti, arriva il nemico e, nel mezzo della messe del Signore, semina la zizzania. (...)
In realtà, molte volte, nella preghiera, gironzolo per le strade, calcolo gli interessi, o meglio, trascinato da fantasticherie vergognose, mi occupo di ciò di cui arrossirei a dirle. Dove è la fede? Ad ognuno interrogare il proprio cuore e nella vita vedrà quanto è raro scoprire un'anima fedele al punto di fare niente per desiderio di gloria, né per il 'che cosa se ne dirà'. (...) Infatti i vizi camminano vicini alle virtù. E' difficile accontentarsi di avere solo Dio per giudice.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 06 LUGLIO 2025
XIV DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO C
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«O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra». (Cf. Sal 47,10-11)
VANGELO
La vostra pace scenderà su di lui.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,1-9).
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi chi lavori nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Ildegarda di Bingen [(1098-1179) badessa benedettina e dottore della Chiesa], Il Libro delle Opere divine, cap. 6
L'uomo legato a Dio penetra il mondo intero
L'uomo, nella struttura del mondo, è per così dire al centro. Ha più potenza delle altre creature che pure sono nella stessa struttura. Poiché è piccolo di statura, è grande per le energie dell'anima.
A testa alta, coi piedi ben poggiati, è capace di muovere gli elementi sia in alto che in basso. Le opere delle sue mani penetrano tutto perché ha la possibilità, con l'energia dell'uomo interiore, di mettere in opera questo suo potere. Il corpo è più grande del cuore, ma le energie dell'anima superano in potenza quelle del corpo. Il cuore è nascosto nel profondo del corpo, ma il corpo è avvolto dalle energie dell'anima che arrivano al mondo intero. Così, è per la scienza di Dio, la coscienza legata a Dio, che il fedele esiste, tende a Dio nei limiti dello spirito del secolo. In tutte le sue imprese, positive o avverse, è a Dio che anela. In esse non cessa di manifestare a Dio tutto il rispetto amoroso che lo anima.
L'uomo interiore contempla con gli occhi della carne le creature che lo circondano, ma per la fede è Dio che vede. L'uomo lo riconosce in ogni creatura, poiché percepisce il loro Creatore.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio di consolazione e di pace,
che chiami alla comunione con te tutti i viventi,
fa’ che la Chiesa annunci la venuta del tuo regno
confidando solo nella forza del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Il Signore designò altri settantadue discepoli
e li inviò a predicare il Regno». (Cf. Lc 10,1)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 05 LUGLIO 2025
SABATO DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
- SANTA MARIA
IN SABATO (MEMORIA)
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«Beata sei tu, o Vergine Maria, che hai portato in grembo il creatore dell’universo; hai generato colui che ti ha creato, e rimani Vergine in eterno».
VANGELO
Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,14-17).
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Catechismo della Chiesa cattolica § 772-773; 796 © Libreria Editrice Vaticana
"Lo Sposo è con loro"
La Chiesa - mistero dell'unione degli uomini con Dio: È nella Chiesa che Cristo compie e rivela il suo proprio mistero come il fine del disegno di Dio: « ricapitolare in Cristo tutte le cose » (Ef 1,10). San Paolo chiama « mistero grande » (Ef 5,32) l'unione sponsale di Cristo con la Chiesa. Poiché la Chiesa è unita a Cristo come al suo Sposo, diventa essa stessa a sua volta mistero. Contemplando in essa il mistero, san Paolo scrive: « Cristo in voi, speranza della gloria» (Col 1,27). (...) Maria precede tutti noi sulla via verso la santità che è il mistero della Chiesa in quanto “Sposa senza macchia né ruga”. Per questo motivo « la dimensione mariana della Chiesa precede la sua dimensione petrina » (Giovanni Paolo II). (...)
L'unità di Cristo e della Chiesa, Capo e membra del corpo, implica anche la distinzione dei due in una relazione personale. Questo aspetto spesso viene espresso con l'immagine dello sposo e della sposa. Il tema di Cristo Sposo della Chiesa è stato preparato dai profeti e annunziato da Giovanni Battista (Gv 3,29). Il Signore stesso si è definito come lo « Sposo » (Mc 2,19). L'Apostolo presenta la Chiesa e ogni fedele, membro del suo corpo, come una Sposa « fidanzata » a Cristo Signore, per formare con lui un solo Spirito. Essa è la Sposa senza macchia dell'Agnello immacolato (Ap 22,17), che Cristo ha amato e per la quale ha dato se stesso, « per renderla santa » (Ef 5,26), che ha unito a sé con una Alleanza eterna e di cui non cessa di prendersi cura come del suo proprio corpo.
« Ecco il Cristo totale, capo e corpo, uno solo formato da molti. (...) E Cristo stesso nel Vangelo: "Non sono più due, ma una carne sola" (Mt 19,6). Difatti, come ben sapete, queste persone sono sì due, ma poi diventano una sola nell'unione sponsale » (San Agostino).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, Padre misericordioso,
soccorri la nostra debolezza,
e per intercessione di Maria,
Madre immacolata del tuo Figlio,
fa’ che risorgiamo dalle nostre iniquità alla vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo
è il suo nome». (Lc 1,49) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 04 LUGLIO 2025
VENERDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia». (Sal 46,2)
VANGELO
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,9-13).
In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: "Misericordia io voglio e non sacrifici". Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Beda il Venerabile [(ca 673-735) monaco, dottore della Chiesa], Omelie sui vangeli, I, 21 ; CCL 122, 149-151
A tavola con Gesù
"Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i suoi discepoli". (...) Se desideriamo penetrare più a fondo nel significato di ciò che è accaduto, capiremo che Matteo non si limitò ad offrire al Signore un banchetto per il suo corpo nella propria abitazione materiale ma, con la fede e l'amore, gli preparò un convito molto più gradito nell'intimo del suo cuore. Lo afferma colui che dice: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me" (Ap 3, 20).
Gli apriamo la porte per accoglierlo, quando, udita la sua voce, diamo volentieri il nostro assenso ai suoi segreti o palesi inviti e ci applichiamo con impegno nel compito da lui affidatoci. Entra quindi per cenare con noi e noi con lui, perché con la grazia del suo amore, viene ad abitare nei cuori degli eletti, per ristorarli con la luce della sua presenza. Così sono in grado di avanzare sempre più nei desideri del cielo. A sua volta, riceve anche lui ristoro dal loro amore per le cose celesti, come se gli offrissero vivande gustosissime.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore». (Mt 11,28) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 03 LUGLIO 2025
SAN TOMMASO, APOSTOLO – FESTA
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«Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto;
ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza». (Sal 117,28.21)
VANGELO
Mio Signore e mio Dio!
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,24-29). Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Basilio di Seleucia [(?-ca 468) vescovo], Discorso per la Resurrezione, 1-4
“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15)
“Metti il dito nel posto dei chiodi”, dice Gesù a Tommaso. “Tu mi volevi quando non c'ero, approfittane ora. Conosco il tuo desiderio nonostante il tuo silenzio. Prima che parli, so ciò che pensi. Ti ho sentito parlare, e benché invisibile, ero accanto a te, vicino ai tuoi dubbi, e senza farmi vedere, ti ho fatto aspettare, per meglio vedere la tua impazienza. Metti il dito al posto dei chiodi. Metti la mano nel costato, e non essere più incredulo, ma credi”.
Allora Tommaso lo tocca: la sua diffidenza cade e colmo di fede sincera e di tutto l'amore che si può avere per Dio, esclama: “Mio Signore e mio Dio!”. E il Signore gli dice: “Perché mi hai visto, hai creduto; beati quelli che non hanno visto ed hanno creduto! Tommaso, porta l'annuncio della mia risurrezione a quelli che non mi hanno visto. Trascina la terra intera a credere non ai suoi occhi, ma alla tua parola. Percorri i popoli e le città pagane. Insegna loro a portare la croce sulle spalle al posto delle armi... Dì loro che sono chiamati dalla grazia, e tu, contempla la loro fede: beati, davvero, coloro che pur non avendo visto hanno creduto!”
Questo è l'esercito costituito dal Signore; questi i figli del fonte battesimale, le opere della grazia, il raccolto dello Spirito. Hanno seguito Cristo senza averlo visto, l'hanno cercato ed hanno creduto. L'hanno riconosciuto con gli occhi della fede, non del corpo. Non hanno messo le dita al posto dei chiodi, ma si sono stretti alla sua croce ed hanno abbracciato i suoi dolori. Non hanno visto il costato del Signore, ma per la grazia si sono uniti alle sue membra ed hanno fatto propria la parola del Signore: “Beati coloro che pur non avendo visto hanno creduto!”
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente,
nella festa del santo apostolo Tommaso;
ci sostenga la sua protezione
perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo,
tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Metti la tua mano nel segno dei chiodi e non essere incredulo, ma credente». (Cf. Gv 20,27) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 02 LUGLIO 2025
MERCOLEDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia». Sal 46,2)
VANGELO
Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,28-34).
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Crisostomo [(ca 345-407) sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa], Omelia sulla parola 'cimitero' e sulla croce
La liberazione dei prigionieri
In quel giorno Cristo è entrato da conquistatore negli abissi degli inferi. In quel giorno « ha infranto le porte di bronzo, ha rotto le spranghe di ferro », come dice Isaia (Is 45, 2). Notate queste espressioni. Non dice che « ha aperto » le porte di bronzo, né che le ha tolte, ma che le ha « infrante », per far capire che non c'è più nessun carcere, per dire che Gesù ha annientato questo luogo dei prigionieri. Queste porte, infrante da Cristo, chi potrebbe rifarle? Queste spranghe, che lui ha spezzato, chi potrebbe rimetterle?
Quando i principi della terra rilasciano dei prigionieri mandando lettere di grazia, mantengono le porte e le guardie, per mostrare a coloro che escono, che possono ancora entrarvi, loro o altri. Cristo non agisce così. Infrangendo le porte di bronzo, manifesta che non c'è più né prigionia, né morte.
Perché delle porte « di bronzo »? Perché la morte era spietata, inflessibile, dura come il diamante. Mai, per tutti i secoli prima di Gesù Cristo, nessuno dei suoi prigionieri aveva potuto sfuggirla, fino al giorno in cui il Sovrano del cielo scese nell'abisso per strapparle le sue vittime.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
affinché noi siamo come una primizia delle sue creature». (Gc 1,18) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 01 LUGLIO 2025
MARTEDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia». (Sal 46,2)
VANGELO
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,23-27).
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Lettera a Diogneto (ca 200)
§ 7; PG 2, 1174-1175; SC 33bis (da "Didachè-Prima lettera di Clemente ai Corinzi-A Diogneto" - Città Nuova - 2008)
"Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?"
La tradizione cristiana non è una scoperta terrena da loro tramandata, né stimano di custodire con tanta cura un pensiero terreno ... Ma quello che è veramente signore e creatore di tutto e Dio invisibile, egli stesso fece scendere dal cielo, tra gli uomini, la verità, la parola santa e incomprensibile e l'ha riposta nei loro cuori.
Non già mandando, come qualcuno potrebbe pensare, qualche suo servo o angelo o principe o uno di coloro che sono preposti alle cose terrene o abitano nei cieli (cfr Ef 1,21), ma mandando l'"architetto e costruttore" di tutte le cose (Eb 11,10). Per cui creò i cieli e chiuse il mare nelle sue sponde e per cui tutti gli elementi fedelmente custodiscono i misteri. Da lui il sole ebbe da osservare la misura del suo corso quotidiano, a lui obbediscono la luna che splende nella notte e le stelle che seguono il giro della luna; da lui tutto fu ordinato, delimitato e disposto, i cieli e le cose nei cieli, la terra e le cose sulla terra, il mare e le cose nel mare, il fuoco, l'aria, l'abisso, quello che sta in alto, quello che sta nel profondo, quello che sta nel mezzo; lui Dio mandò agli uomini.
E non lo inviò, come qualcuno potrebbe pensare, per la tirannide, il timore e la prostrazione. No certo! Ma nella mitezza e nella bontà come un re manda suo figlio, lo inviò come Dio e come uomo per gli uomini; lo mandò come chi salva, per persuadere, non per far violenza. A Dio non si addice la violenza.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome». (Sal 102,1) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 30 GIUGNO 2025
LUNEDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia». (Sal 46,2)
VANGELO
Seguimi
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,18-22).
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni della Croce [(1542-1591) carmelitano, dottore della Chiesa], "Libro delle Avvertenze e Massime", 169-175
"Vieni, seguimi"
Più ti separerai dalle cose della terra, più ti avvicinerai a quelle del cielo e più troverai ricchezze in Dio.
Chi saprà morire a tutto, troverà vita in tutto.
Sta' lontano dal male, fa' il bene, cerca e persegui la pace (Sal 34,15)
Chi si lamenta o mormora non è affatto perfetto né un buon cristiano.
E' umile chi si nasconde nel suo nulla e sa abbandonarsi a Dio.
E' mite chi sa sopportare il prossimo e sopportare se stesso.
Se vuoi essere perfetto, vendi la tua volontà e dalla ai poveri di spirito, poi torna a Cristo per ottenere da lui mitezza e umiltà, e seguilo fino al Calvario e al sepolcro.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore». (Cf. Sal 94 (95),8ab) In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.
«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa». (Mt 16,18)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino, Signore della vita, veramente risorto sia benedetta questa giornata. Buona domenica e santa solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo.
D. Ambroise Atakpa.
«Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
«Beata la Vergine Maria:
custodiva la parola di Dio,
meditandola nel suo cuore». (Cf. Lc 2,19)