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Un pensiero sul Vangelo

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE
MERCOLEDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
===☕️===
Twitter: @ambroDeusdedit
https://www.ambroise-atakpa.it
—–•••—–

«Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; 
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele» (Cf. Sir 36,18)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 7,31-35). In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,  abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». 
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Enciclica « Dives in Misericordia », § 13 ( © Libreria Editrice Vaticana)

Nella Chiesa Cristo ci chiama alla conversione

La Chiesa vive una vita autentica, quando professa e proclama la misericordia - il più stupendo attributo del Creatore e del Redentore - e quando accosta gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore di cui essa è depositaria e dispensatrice. Gran significato ha in questo ambito la costante meditazione della parola di Dio e, soprattutto, la partecipazione cosciente e matura all'Eucaristia e al sacramento della penitenza o riconciliazione.

L'Eucaristia ci avvicina sempre a quell' “amore che è più potente della morte” (Ct 8,6): “Ogni volta - infatti - che mangiamo di questo pane e beviamo di questo calice», non soltanto “annunciamo la morte” del Redentore, ma ne “proclamiamo anche la risurrezione nell'attesa della sua venuta nella gloria” (Messale romano; cfr 1Co 11,26). Lo stesso rito eucaristico, celebrato in memoria di colui che nella sua missione messianica ci ha rivelato il Padre, per mezzo della parola e della croce, attesta quell'inesauribile amore in virtù del quale egli desidera sempre unirsi ed immedesimarsi con noi, andando incontro a tutti i cuori umani.
È il sacramento della penitenza o riconciliazione che “appiana la strada” (Lc 3,3; Is 40,3) ad ognuno, perfino quando è gravato di grandi colpe. In questo sacramento ogni uomo può sperimentare in modo singolare la misericordia, cioè quell'amore che è più potente del peccato.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, creatore e Signore dell’universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«La Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». 
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 17 SETTEMBRE
MARTEDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
===☕️===
Twitter: @ambroDeusdedit
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«Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; 
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele». (Cf. Sir 36,18)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Ragazzo, dico a te, àlzati! ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 7,11-17).
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XIV, SC 212

La speranza della nostra risurrezione

A causa della morte della carne resteremo fino alla fine del mondo nella polvere, ma lui [nostro redentore], è risorto il terzo giorno, libero dalla morte, nella verde freschezza, per mostrare la potenza della sua divinità rinnovando la sua stessa carne. (...) Se è vero che il corpo del Signore è ora vivo dopo la morte, per il nostro corpo è posticipata fino alla fine del mondo la gloria della Risurrezione. Pure Giobbe ha voluto sottolineare questo ritardo dicendo: ""L'ultimo giorno dalla terra risusciterò" (Gb 19,25 Vg).
Abbiamo quindi la speranza della nostra risurrezione, poiché siamo in presenza della gloria del nostro Capo. Non si dica, fosse anche nel foro interiore, che se il Signore è risorto da morte è che, Dio e uomo in una sola persona, ha superato con la divinità la morte subita nell'umanità, mentre noi, che siamo solo uomini, non possiamo sottrarci alla condanna a morte. Giustamente all'ora della sua risurrezione, sono risorti i corpi di molti santi. Il Signore voleva mostrarci in se stesso l'esempio della risurrezione e presentarci anche quella di altri esseri simili a noi per natura puramente umana, per renderci certi della risurrezione. Bisognava che, nella disperazione di poter mai ricevere un dono che si era manifestato nell'Uomo Dio, l'uomo osasse credere che poteva prodursi in lui quanto costatava in altri la cui natura era puramente umana senza alcun dubbio.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, creatore e Signore dell’universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo». (Lc 7,16)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

MEDITAZIONE
San Cesario di Arles [(470-543) monaco e vescovo] Discorsi, 159, 1,4-6; CCL 104,650

« Mi segua »

Sembra duro, fratelli carissimi, e si giudica come pesante quel che il Signore nel vangelo ordinò dicendo: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso”. Ma non è gravoso ciò che comanda, perché lui aiuta a fare ciò che ordina. (…)
In che luogo bisogna seguire Cristo, se non dove egli è già andato? Sappiamo infatti che è risorto e asceso al cielo: è là che dobbiamo seguirlo. È chiaro che non dobbiamo disperare, perché egli stesso l’ha promesso, non perché l’uomo possa qualcosa. Prima che il nostro Capo andasse in cielo, il cielo era lontano da noi. E perché disperiamo di andarvi anche noi, se siamo membra del corpo di quel capo (Col 1,18)? Dato che sulla terra si fatica fra molte paure e dolori, seguiamo Cristo, nel quale si trova somma felicità, somma pace, sicurezza eterna.
Ma chi desidera seguire Cristo ascolti l’apostolo che dice: “Chi dice di dimorare in Cristo deve comportarsi come lui si è comportato” (1Gv 2,6). Vuoi seguire Cristo? Sii umile come egli fu umile. Vuoi raggiungerlo in alto? Non disprezzare il suo abbassarsi.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 15 SETTEMBRE

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«Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; 
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele». (Cf. Sir 36,18)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Tu sei il Cristo... Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire. ✠ Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,27-35

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
 E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Saint Césaire d'Arles [(470-543) moine et évêque], Sermon 159, 1,4-6 ; CCL 104,650 (trad Delhougne, Les Pères commentent, p. 288)

« Qu'il me suive »

Quand le Seigneur nous dit dans l'évangile : « Si quelqu'un veut marcher derrière moi, qu'il renonce à lui-même », nous trouvons qu'il nous commande une chose difficile et nous considérons qu'il nous impose un lourd fardeau. Mais si celui qui commande nous aide à accomplir ce qu'il commande, cela n'est pas difficile...
Où devons-nous suivre le Christ, sinon là où il est allé ? Or, nous savons qu'il est ressuscité et monté aux cieux : c'est là que nous avons à le suivre. Il ne faut certainement pas nous laisser envahir par le désespoir, car, si nous ne pouvons rien par nous-mêmes, nous avons la promesse du Christ. Le ciel était loin de nous avant que notre Tête y soit montée. Désormais, si nous sommes les membres du corps de cette Tête (Col 1,18), pourquoi désespérer de parvenir au ciel ? S'il est vrai que sur cette terre tant d'inquiétudes et de souffrances nous accablent, suivons le Christ en qui se trouvent le bonheur parfait, la paix suprême et la tranquillité éternelle.
Mais l'homme désireux de suivre le Christ écoutera cette parole de l'apôtre Jean : « Celui qui déclare demeurer dans le Christ doit marcher lui-même dans la voie où lui, Jésus, a marché » (1Jn 2,6). Tu veux suivre le Christ ? Sois humble, comme il l'a été. Tu veux le rejoindre dans les hauteurs ? Ne méprise pas son abaissement.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che conforti i poveri e i sofferenti
e tendi l’orecchio ai giusti che ti invocano,
assisti la tua Chiesa che annuncia il Vangelo della croce, 
perché creda con il cuore
e confessi con le opere che Gesù è il Messia.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Voi, chi dite che io sia?».
Disse Pietro a Gesù: «Tu sei il Cristo». (Cf. Mc 8,29)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?»

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Caffè Spirituale

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE
GIOVEDÌ DELLA XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI) - SANTISSIMO NOME
DI MARIA
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«Benedetta sei tu, Vergine Maria, davanti al Dio altissimo
più di tutte le donne della terra:
egli ha magnificato il tuo nome,
non verrà meno la tua lode sulla bocca degli uomini». (Cf. Gdt 13,18-19)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,27-38). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Caterina da Siena [(1347-1380) terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa], Lettera 28, al Cardinale Giacomo Orsini

Per esser figlio dell'Altissimo

Il santo e dolce rimedio dell'anima è di riconoscere il suo nulla, vedere sempre che da sé viene solo il peccato e che il resto viene da Do. Quando ella si conosce e conosce Dio, conosce la bontà di Dio su di lei; e conoscendola lo ama e si detesta, non come creatura, ma come ribelle al suo Creatore.
Partendo da questa santa e vera conoscenza, ella non sbaglia strada, ma cammina con coraggio, poiché è unita e trasformata in Colui che è la via, la verità, la vita; ed è tanto forte che né il demonio, né la creatura possono ostacolare la sua forza, perché ella è divenuta una sola cosa con lui.
Tutto il mio desiderio è di vedervi in questi dolci e potenti legami, ed uno dei segni che mostrano che siamo amici e discepoli di Cristo è rendere il bene per il male. Se non lo facciamo, siamo dannati. Farlo è gradito a Dio in ogni creatura (...).
Dobbiamo ben considerare che l'ingiuria che facciamo a Dio, che è infinito, è maggiore di quella che ci è fatta dalla creatura, che è finita. E tuttavia noi vogliamo che egli ci perdoni e faccia pace con noi; desideriamo che non faccia vedere le nostre offese. Dobbiamo fare lo stesso coi nostri nemici: ve lo chiedo e vi scongiuro da parte di Gesù Crocifisso, fatelo per l'onore di Dio e per la vostra salvezza.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Concedi, Dio onnipotente,
che la beata Vergine Maria
ottenga i benefici della tua misericordia
a tutti coloro che ricordano con gioia il suo nome glorioso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi 
e l’amore di lui è perfetto in noi». (1Gv 4,12)

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE
MERCOLEDÌ DELLA XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore»
(Sal 118,137.124)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,20-26).
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Leone Magno [(? - ca 461) papa e dottore della Chiesa], Omelia 95; PL 54,461

« Beati voi poveri »

"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli" (Mt 5, 3). Avremmo potuto chiederci di quali poveri la Verità voleva parlare, se dicendo "Beati i poveri" non avesse aggiunto nulla rispetto al genere di poveri da intendere; sarebbe allora sembrato che, per meritare il Regno dei cieli, basta quella indigenza che tanti subiscono a causa di una penosa e dura necessità. Però dicendo: "Beati i poveri in spirito", il Signore mostra che il Regno dei cieli sarà dato a coloro che raccomandati l'umiltà dell'anima piuttosto che la scarsezza delle risorse.
     Eppure, non si può dubitare che i poveri acquistino più facilmente dei ricchi quel bene dell'umiltà, perché per i primi la dolcezza è un'amica nella loro indigenza, mentre per i secondi la superbia è la compagna della loro opulenza. Tuttavia questa disposizione d'animo si trova pure in tanti ricchi, che sono condotti ad usare dell'abbondanza non per gonfiarsi di superbia bensì per esercitare la bontà, e che considerano ciò che spendono per alleggerire la miseria e la pena altrui come uno tra i più grandi beni. A tutti i tipi e classi di uomini è stato dato di partecipare a quella virtù, perché possano essere nello stesso tempo eguali nell'intenzione, e ineguali nella fortuna; non importa quanto siano diversi riguardo alle risorse terrene, sono uomini eguali riguardo ai beni spirituali. Beata quindi quella povertà che non è incatenata dall'amore delle ricchezze temporali; non desidera fare crescere la sua fortuna in questo mondo, ma brama diventare ricca dei beni celesti.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che ci hai liberati dal peccato
e ci hai donato la dignità di figli adottivi,
guarda con benevolenza la tua famiglia,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo». (Lc 6,23ab)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 10 SETTEMBRE
MARTEDÌ DELLA XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
===☕️===
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«Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore»
(Sal 118,137.124)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,12-19). In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] (1891-1942) carmelitana, martire, compatrona dell'Europa La preghiera della Chiesa

« Gesù se ne andò sulla montagna a pregare »

Ogni anima umana è un tempio di Dio: perciò ci apre una prospettiva vasta e veramente nuova. La vita di preghiera di Gesù è la chiave per capire la preghiera della Chiesa. Vediamo che Cristo ha partecipato al servizio divino, alla liturgia del suo popolo; ha portato la liturgia dell'antica alleanza a compiersi in quella della nuova alleanza.
Tuttavia, Gesù non ha semplicemente preso parte al servizio divino pubblico prescritto dalla Legge. I vangeli fanno accenni più numerosi ancora alla sua preghiera solitaria nel silenzio della notte, sulle vette selvagge dei monti, nei luoghi deserti. Quaranta giorni e quaranta notti di preghiera hanno preceduto la vita pubblica di Gesù (Mt 4, 1-2). Si è ritirato nella solitudine della montagna per pregare, prima di scegliere i dodici apostoli e mandarli per la missione. Nell'ora del monte degli Ulivi, si è preparato ad andare fino al Golgota. Il grido che ha rivolto al Padre nell'ora più penosa della sua vita ci è svelato da alcune brevi parole che brillano come stelle anche nelle nostre ore sul monte degli Ulivi. «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42). Sono come un lampo che illumina per noi, in un istante, la vita più intima dell'anima di Gesù, il mistero insondabile del suo essere uomo-Dio e del suo dialogo col Padre. Questo dialogo è durato certamente per tutta la sua vita, senza mai interrompersi.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che ci hai liberati dal peccato
e ci hai donato la dignità di figli adottivi,
guarda con benevolenza la tua famiglia,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga». (Gv 15,16)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 09 SETTEMBRE
LUNEDÌ DELLA XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore»
(Sal 118,137.124)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,6-11).
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Aelredo di Rievaulx [(1110-1167) monaco cistercense inglese], Specchio della carità, III, 3-6

Entrare nella vera pace del sabato

Quando l'uomo, separandosi dal vocio esterno, si è raccolto nel segreto del suo cuore, quando ha chiuso la porta alla folla rumorosa delle vanità(...), quando non c’è più nulla in lui di agitato né di disordinato, nulla che lo tormenta, nulla che lo tortura(...), è la gioiosa celebrazione del primo sabato. Ma si può lasciare questa stanza intima per raggiungere la dimora del cuore(...), per entrare cioè nel riposo gioioso e pacifico della dolcezza dell'amore fraterno. E' un secondo sabato, quello della carità fraterna. (...)
Una volta purificata con queste due forme di amore [di sé stesso e del prossimo], l'anima aspira tanto più ardentemente alle gioie dell’abbraccio divino e ciò la rende più sicura. Se poi brucia di estremo desiderio, passa al di là del velo della carne e, entrando nel santuario (Eb 10,20) dove Cristo Gesù è spirito davanti al suo volto, viene totalmente assorbita in una luce indicibile ed in una dolcezza insolita. Avendo fatto silenzio rispetto a tutto ciò che è corporale, sensibile, mutevole, fissa con sguardo penetrante Colui che È, Colui che è sempre tale, identico a se stesso, Colui che è Uno. Libera per vedere che il Signore stesso è Dio (Sal 46,11), celebra senza alcun dubbio il sabato dei sabati nei dolci abbracci della Carità in persona.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che ci hai liberati dal peccato
e ci hai donato la dignità di figli adottivi,
guarda con benevolenza la tua famiglia,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: “Tendi la tua mano!”. Egli lo fece e la sua mano fu guarita».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 08 SETTEMBRE
XXIII DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore»
(Sal 118,137.124)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Fa udire i sordi e fa parlare i muti. ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 7,31-37).
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Discorsi sul Salmo 103, IV, 17

"Dicevano: 'Ha fatto bene ogni cosa: fa parlare i muti'"

"Voglio cantare al Signore finché ho vita" (Sal 104, 33). Che cosa canterà il salmista? Canterà tutto quello che esiste. Sì, cantiamo al Signore nella nostra vita. Per ora la nostra vita è solo speranza, ma dopo sarà eternità: vita della vita mortale è la speranza della vita immortale. "Canterò al Signore nella mia vita; inneggerò al mio Dio, finché esisto". E poiché in lui sono senza fine, per quanto tempo esisto inneggerò al mio Dio.
Non possiamo mica pensare che, quando cominceremo a cantare a Dio nella città celeste, dovremo fare altra cosa lassù: tutta la nostra vita consisterà sempre nel cantare a Dio. Se, per ipotesi, ci venisse a nausea quel che è l'oggetto della nostra lode, ci verrebbe a nausea anche questa nostra lode. Ma se egli sarà sempre amato, sarà sempre da noi lodato: "Canterò al mio Dio, finché vivrò!"

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che scegli i piccoli e i poveri
per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno,
dona coraggio agli smarriti di cuore,
perché conoscano il tuo amore
e cantino con noi le meraviglie che tu hai compiuto. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e parlare i muti». (Mc 7,37)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 07 SETTEMBRE 2024
SABATO DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI) - BEATA VERGINE MARIA
IN SABATO
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«Beata sei tu, o Vergine Maria,
che hai portato in grembo il creatore dell’universo;
hai generato colui che ti ha creato,
e rimani Vergine in eterno».

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,1-5).
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Benedetto XVI [papa dal 2005 al 2013], Omelia, Santa messa nella spianata di Marienfield, XX Giornata Mondiale della Gioventù, 21/08/05 (© Libreria Editrice Vaticana)

Rendere Cristo Signore del nostro Sabato

L'Eucaristia è parte della domenica. Al mattino di Pasqua, prima le donne e poi i discepoli ebbero la grazia di vedere il Signore. D'allora in poi essi seppero che ormai il primo giorno della settimana, la domenica, sarebbe stato il giorno di Lui, di Cristo. Il giorno dell'inizio della creazione diventava il giorno del rinnovamento della creazione. Creazione e redenzione vanno insieme.
Per questo è così importante la domenica. È bello che oggi, in molte culture, la domenica sia un giorno libero o, insieme col sabato, costituisca addirittura il cosiddetto "fine-settimana" libero. Questo tempo libero, tuttavia, rimane vuoto se in esso non c'è Dio.
Cari amici! Qualche volta, in un primo momento, può risultare piuttosto scomodo dover programmare nella domenica anche la Messa. Ma se vi ponete impegno, constaterete poi che è proprio questo che dà il giusto centro al tempo libero. Non lasciatevi dissuadere dal partecipare all'Eucaristia domenicale ed aiutate anche gli altri a scoprirla. Certo, perché da essa si sprigioni la gioia di cui abbiamo bisogno, dobbiamo imparare a comprenderla sempre di più nelle sue profondità, dobbiamo imparare ad amarla. Impegniamoci in questo senso - ne vale la pena! Scopriamo l'intima ricchezza della liturgia della Chiesa e la sua vera grandezza: non siamo noi a far festa per noi, ma è invece lo stesso Dio vivente a preparare per noi una festa.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, Padre misericordioso,
soccorri la nostra debolezza,
e per intercessione di Maria,
Madre immacolata del tuo Figlio,
fa’ che risorgiamo dalle nostre iniquità alla vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Quanto è grande la tua bontà, Signore! 
La riservi per coloro che ti temono». (Sal 30,20)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 06 SETTEMBRE 2024
VENERDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno:
tu sei buono, o Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca». (Sal 85,3.5)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,33-39).
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Discorsi sulla prima lettera di Giovanni, I, 2

"Mentre lo sposo è con loro"

"L'abbiamo veduto - scrive Giovanni - e di ciò rendiamo testimonianza" (1 Gv 1,2). Dove lo videro? Nella sua manifestazione. Che cosa significa, nella sua manifestazione? Sotto il sole o, in altri termini, in questa luce visibile. Ma come sarebbe stato possibile vedere sotto il sole colui che ha fatto il sole, se non perché egli "ha posto nel sole la sua tenda e, quale sposo che esce dal talamo, balzò innanzi, come un gigante, verso la sua meta" (Sal 19, 6 Vulg.)? Chi fece il sole è prima del sole, prima della stella mattutina, prima di tutti gli astri, prima di tutti gli angeli, vero Creatore, poiché "tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto" (Gv 1,3). Desiderando farsi vedere ai nostri occhi di carne, che vedono il sole, egli ha posto la sua dimora sotto il sole, cioè ha mostrato la sua carne manifestandosi in questa luce terrena, e il seno della Vergine fu la sua dimora nuziale.
Poiché in questo seno verginale si sono uniti entrambi, lo sposo e la sposa, il Verbo e la carne. Infatti è scritto: "E i due saranno una sola carne" (Gn 2,24 Vulg.); e il Signore dice nel Vangelo: "Così che non sono più due, ma una carne sola" (Mt 19, 6). Isaia esprime benissimo quanto siano una sola cosa quando, parlando in nome di Cristo, dice: "come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli" (61,10). Sembra che parli uno solo, ma questi si dichiara insieme sposo e sposa; non sono due, ma una sola carne, poiché "il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14). A questa carne si unisce la Chiesa, ed ecco il Cristo totale: capo e corpo (Ef 1,22).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente,
unica fonte di ogni dono perfetto,
infondi nei nostri cuori l’amore per il tuo nome,
accresci la nostra dedizione a te,
fa’ maturare ogni germe di bene
e custodiscilo con vigile cura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**********
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 05 SETTEMBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno:
tu sei buono, o Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca». (Sal 85,3.5)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Lasciarono tutto e lo seguirono.Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11).
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Ambrogio [(ca 340-397) vescovo di Milano e dottore della Chiesa], Trattato sul Vangelo di Luca, IV,71-76; SC 45

"Prendi il largo e calate le reti"

"Prendi il largo", cioè va avanti nell’alto mare della predicazione. C’è forse largo paragonabile alla "profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza del Figlio di Dio" (Rm 11,33), alla proclamazione della sua filiazione divina? (…) La Chiesa è condotta da Pietro nell’alto mare della testimonianza, per contemplare il Figlio di Dio risuscitato e l’effusione dello Spirito Santo.
Quali sono le reti che Cristo ordina agli apostoli di calare? Non sono forse l’articolarsi delle parole, le fasi del discorso, la profondità degli argomenti, che non lasciano scappare coloro che hanno catturato? Questi strumenti da pesca degli apostoli non fanno perire quello che hanno pescato; al contrario lo conservano in vita, lo tirano dagli abissi verso la luce, lo conducono dai bassifondi verso le alture. (…)
"Maestro, disse Pietro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Anch’io, Signore, so che per me è notte, quando tu non mi ordini nulla. Io non ho ancora convertito nessuno con le mie parole, è ancora notte. Ho parlato il giorno dell’Epifania: ho calato le reti, eppure non ho ancora preso nulla. Ho calato le reti durante il giorno. Sto aspettando che tu me lo ordini; sulla tua parola, allora le calerò ancora. La fiducia in se stessi è vana, invece l’umiltà è fruttuosa. Loro, che fino a quel momento non avevano preso nulla, ecco che, alla voce del Signore, presero una quantità enorme di pesci.

NOTRE PÈRE…

ORAISON
Dio onnipotente,
unica fonte di ogni dono perfetto,
infondi nei nostri cuori l’amore per il tuo nome,
accresci la nostra dedizione a te,
fa’ maturare ogni germe di bene
e custodiscilo con vigile cura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini». (Mt 4,19)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Ragazzo, dico a te, àlzati!».

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Caffè Spirituale

«Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto […] ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito».

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 16 SETTEMBRE
SANTI CORNELIO, PAPA,
E CIPRIANO, VESCOVO, MARTIRI - MEMORIA
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« Hanno effuso per il Signore il loro sangue:
hanno amato Cristo nella vita,
lo hanno imitato nella morte;
per questo hanno meritato la corona trionfale. »

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Neanche in Israele ho trovato una fede così grande. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 7,1-10).
In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Discorso 62

"Signore, non sono degno"

Nel leggere il vangelo abbiamo sentito Gesù lodare la nostra fede, insieme all'umiltà. Quando ha promesso al centurione di andare a casa sua per guarire il suo servo, il centurione ha risposto: "Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì solo una parola ed il mio servo sarà guarito". Dicendosi non degno si mostra degno - degno non solo che il Signore vada nella sua casa, ma anche nel suo cuore. (...)
Poiché non sarebbe stata per lui una grande gioia se il Signore fosse andato a casa sua senza entrare nel suo cuore. Infatti Cristo, Maestro in umiltà con l'esempio e la parola, si è seduto a tavola nella casa di un fariseo orgoglioso, chiamato Simone (Lc 7,36). Ma nonostante sia stato alla sua tavola, non era nel suo cuore: là "il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo" (Lc 9,58). Al contrario, qui non va nella casa del centurione, ma possiede il suo cuore. (...)
E' dunque la fede insieme all'umiltà che il Signore loda nel centurione. Quando questi dice: "Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto", il Signore risponde: "In verità vi dico, non ho trovato una tale fede in Israele!" (...) Il Signore era venuto al popolo d'Israele secondo la carne per cercare la pecora perduta (cfr Lc 15,4) dapprima nel suo popolo. (...) Noi altri, in quanto uomini, non possiamo misurare la fede degli uomini. E' colui che vede il fondo dei cuori, colui che nessuno inganna, che ha testimoniato ciò che era nel cuore del centurione, al sentire la sua parola piena di umiltà e dandogli in cambio una parola che guarisce.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano, pastori generosi e martiri intrepidi, per la loro intercessione rendici forti e perseveranti nella fede e fa’ che operiamo assiduamente per l’unità della Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna». (Cf. Gv 3,16)

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Caffè Spirituale

«Voi, chi dite che io sia?».
Disse Pietro a Gesù: «Tu sei il Cristo». (Cf. Mc 8,29)

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CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 14 SETTEMBRE
ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE
- FESTA
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«Non ci sia per noi altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati». (Cf. Gal 6,14)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,13-17).
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Libro delle ore del Sinai (9° secolo) Canone in onore della croce e della Risurrezione, SC 486

Dalla Passione hai fatto scaturire per noi la Risurrezione!

O albero tre volte benedetto sul quale fu steso Cristo, Re e Signore, albero per il quale è finito colui che, ingannato Adamo per mezzo dell'albero, è caduto nella trappola del Dio inchiodato nella carne che dà la pace alla nostra anima.
L'albero tre volte benedetto dove è stato inchiodato nella carne il redentore, il Signore, e per il quale è perito colui che aveva ingannato Adamo per mezzo dell'albero facendolo disobbedire, è quest'albero che l'ha risuscitato ed è diventato fonte di incorruttibilità per la nostra anima.
Tu hai richiamato dall'esilio, grazie alla crocifissione, la razza d'Adamo il primo creato: incorruttibile infatti nella tua essenza, volontariamente ti sei fatto povero per noi, tu l'immutabile, Gesù, e nella carne che avevi assunto hai sopportato i dolori della Passione. (...)
Il mantello regale, l'hai tu stesso intriso del tuo sangue, emblema del potere su tutti gli esseri del cielo, della terra e sottoterra, quando sei stato alzato in alto sulla croce: la croce che portavi sulle spalle, facendo con la tua Passione scaturire per me la risurrezione.
In virtù della tua natura divina sei risorto dai morti, tu il Potente, il Forte, ed hai annientato il regno della morte: anche se, come un mortale, hai soggiornato nella tomba, Amico dell'Uomo, hai sottratto alla corruzione tutta la razza umana.
Con fede proclamiamo beata, negli inni, quella che non ha conosciuto sposo, la purissima Madre di Dio, lei che ha messo al mondo il Maestro di tutti, colui che ci libera dall'antica condanna e dà la pace alla nostra anima.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che hai voluto salvare gli uomini
con la croce del tuo Figlio unigenito,
concedi a noi, che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero,
di ottenere in cielo i frutti della sua redenzione.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,
perché con la tua croce hai redento il mondo».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENDREDI 13 SETTEMBRE

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«I saggi risplenderanno come il firmamento;
hanno indotto molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle per sempre». (Cf. Dn 12,3)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Può forse un cieco guidare un altro cieco? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,39-42).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Charles de Foucauld [(1858-1916) eremita e missionario nel Sahara],
Sul Vangelo

La perfezione è essere come il Maestro

"Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro" (Lc 6,40). Non cerchiamo di essere più perfetti di Gesù, non cerchiamo di praticare le virtù meglio di lui, non crediamo che possiamo fare qualsiasi cosa meglio che l'abbia fatta lui. Imitiamolo dunque in tutto, poiché facendo diversamente, per forza faremo meno bene. La perfezione è fare come il Maestro, credere che si può far meglio è follia: pratichiamo dunque le virtù come lui le ha praticate; facciamo il bene come lui l'ha fatto, noi che vogliamo fare nel modo più perfetto, poiché facendo diversamente, faremo meno bene: la perfezione è fare come il Maestro.
Non cerchiamo le più alte virtù, sarebbe follia nulla è più alto di Dio, più perfetto di Dio... Voler essere più dolce di Gesù sarebbe debolezza, più severo sarebbe durezza, più austero sarebbe tentare Dio, più povero sarebbe originalità e cattivo esempio. Più perfetto quindi in qualsiasi cosa sarebbe orgoglio immenso ed insensato. Imitiamo Gesù poiché vogliamo essere perfetti, ed è impossibile trovar qualcosa più perfetto di Lui; la perfezione è essere come il Maestro ed è follia e peccato pensare persino che sia possibile essere più perfetto di Lui in qualche cosa: "Chi è come Dio?" non cerchiamo di essere più grandi di Gesù agli occhi degli uomini... (...)
Imitiamo Gesù in tutto, lì è la perfezione: Gesù è Dio... Dio è perfetto... Tutto quanto Gesù ha fatto, tutto ciò che è stato, è la perfezione... Noi siamo creature necessariamente imperfette, sempre e in tutto; mai possiamo raggiungere la perfezione, non possiamo quindi avvicinarci di più, noi che siamo così imperfetti, se non imitando il più possibile Colui che lo è sempre, il nostro Dio Gesù!

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, forza di chi spera in te,
che hai fatto risplendere il santo vescovo Giovanni Crisostomo
per la mirabile eloquenza e la perseveranza nella tribolazione,
fa’ che, illuminati dai suoi insegnamenti,
siamo rafforzati dal suo esempio di eroica costanza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Concedi, Dio onnipotente,
che la beata Vergine Maria
ottenga i benefici della tua misericordia
a tutti coloro che ricordano con gioia il suo nome glorioso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Noi annunciamo Cristo crocifisso, 
potenza di Dio e sapienza di Dio». (Cf. 1Cor 1,23-24)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

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Caffè Spirituale

Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.

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Caffè Spirituale

«E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: “Tendi la tua mano!”. Egli lo fece e la sua mano fu guarita».

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Caffè Spirituale

«Dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e parlare i muti”». (Mc 7,37)

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Caffè Spirituale

Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?

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Caffè Spirituale

Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?».

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Caffè Spirituale

Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».

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Caffè Spirituale

«Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva».

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