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Un pensiero sul Vangelo

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Caffè Spirituale

Il regno di Dio è in mezzo a voi.

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Caffè Spirituale

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.

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Caffè Spirituale

«Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

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Caffè Spirituale

Se sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai.

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Caffè Spirituale

Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.

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Caffè Spirituale

«Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».

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Caffè Spirituale

«I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 08 NOVEMBRE 2024
VENERDÌ DELLA XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
===☕️===
Twitter: @ambroDeusdedit
https://www.ambroise-atakpa.it
—–•••—–

«Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza».(Sal 37,22-23)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,1-8).
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: "Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare".
L'amministratore disse tra sé: "Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua".
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: "Tu quanto devi al mio padrone?". Quello rispose: "Cento barili d'olio". Gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta". Poi disse a un altro: "Tu quanto devi?". Rispose: "Cento misure di grano". Gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta".
Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Teresa del Bambin Gesù [(1873-1897) carmelitana, dottore della Chiesa], Lettera 142

La banca dell'amore

« I miei pensieri non sono i vostri pensieri », dice il Signore (Is 55, 8). Il merito non consiste nel fare né nel dare molto, ma piuttosto nel ricevere, nell'amare molto. È detto che vi è più dolcezza nel dare che nel ricevere (At 20, 35), ed è vero. Ma allora, quando Gesù vuole prendere per sé la dolcezza di dare, non sarebbe grazioso rifiutare. Lasciamolo prendere e dare quanto vorrà. Infatti la perfezione consiste nel fare la sua volontà, e l'anima che si consegna interamente a lui viene chiamata da Gesù stesso « sua madre, sua sorella » e tutta la sua famiglia (Mt 12, 50). E altrove: « Se uno mi ama, osserverà la mia parola, cioè farà la mia volontà, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui » (Gv 14, 23). Oh ! Com'è facile piacere a Gesù, rapire il suo cuore, basta amarlo senza guardare se stessi, senza esaminare troppo i propri difetti.
In questo momento, la tua Teresa non si trova sulle alture, ma Gesù le insegna a trarre profitto da tutto, dal bene come pure dal male che lei trova in sé. Le insegna a giocare alla banca dell'amore, o piuttosto, no, gioca lui, per lei, senza dirle come ci sa fare, perché questo è affar suo e non quello di Teresa; ciò che spetta a lei, è abbandonarsi, consegnarsi senza trattenere nulla, nemmeno la soddisfazione di sapere quanto la banca le rende...
Infatti i direttori (spirituali) per far progredire nella perfezione, fanno fare molti atti di virtù, e hanno ragione. Ma il mio direttore che è Gesù, non mi insegna a contare i miei atti; mi insegna a fare tutto per amore, a non rifiutargli niente, ad essere contenta quando mi dà un'occasione di dargli prova che lo amo. Ma questo si fa nella pace, nell'abbandono. Gesù fa tutto lui, ed io non faccio niente.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Chi osserva la parola di Gesù Cristo
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto». (1Gv 2,5)

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
===☕️===
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«Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza».(Sal 37,22-23)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte». ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15,1-10).
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Charles de Foucauld [(1858-1916) eremita e missionario nel Sahara], Meditazioni sul Vangelo

Corriamo con la preghiera in cerca della pecora smarrita

Nostro Signore è venuto per cercare chi era perduto... Lascia qualche pecora all'ovile per correr dietro a quella che si è smarrita... Facciamo come Lui, e poiché le nostre preghiere sono una forza, sono certe di ottenere ciò che chiedono, corriamo con le preghiere in cerca dei peccatori, facciamo con esse l'opera per la quale è venuto sulla terra il nostro divino Sposo...
Se ci siamo votati alla vita apostolica, quanto dobbiamo pregare per la conversione dei peccatori, poiché la preghiera è quasi il solo mezzo potente, grande, che abbiamo per far loro del bene, aiutare il nostro Sposo nel suo lavoro, salvare i suoi Figli, sottrarre al pericolo mortale coloro che egli ama appassionatamente, e che col suo Testamento ci ha ordinato di amare come Lui stesso li ama! ... E se ci siamo votati all'apostolato, il nostro non sarà fruttuoso se non preghiamo per quelli che vogliamo convertire, poiché Nostro Signore dà solo a chi chiede, apre a chi bussa... Perché Dio metta buone parole sulle nostre labbra, buone ispirazioni nel cuore, la buona volontà nell'anima di coloro ai quali ci rivolgiamo, occorre la grazia di Dio e per riceverla occorre chiederla... Perciò, qualunque sia il nostro tipo di vita, preghiamo molto, molto per la conversione dei peccatori poiché è soprattutto per loro che Nostro Signore lavora, soffre e prega...
Preghiamo ogni giorno con tutta l'anima per la salvezza e la santificazione dei figli smarriti ma amati da Nostro Signore, affinché non periscano, e siano felici; preghiamo ogni giorno per loro, a lungo e con tutta l'anima, perché il Cuore di Nostro Signore sia consolato dalla loro conversione e si rallegri per la loro salvezza.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza». (Sal 15,11)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 05 NOVEMBRE 2024
MARTEDÌ DELLA XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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Twitter: @ambroDeusdedit
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«Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza».(Sal 37,22-23)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia». ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14,15-24). In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
La Didaché (ca 60-120) catechesi giudeocristiana § 9,10,14

Raccolti dai quattro venti al banchetto di Dio

Riguardo all'eucaristia, così rendete grazie:
Dapprima per il calice:
Noi ti rendiamo grazie, Padre nostro,
per la santa vigna di Davide tuo servo,
che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo Figlio.
A te gloria nei secoli!
Poi per il pane spezzato:
Ti rendiamo grazie, Padre nostro,
per la vita e la conoscenza
che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo Figlio.
A te gloria nei secoli!
Come questo pane spezzato
era sparso qua e là sopra i colli
e raccolto divenne una sola cosa,
così si raccolga la tua Chiesa
nel tuo regno dai confini della terra;
perché tua è la gloria e la potenza nei secoli!
Dopo che vi sarete saziati, così rendete grazie:
Ti rendiamo grazie, Padre santo,
per il tuo santo nome
che hai fatto abitare nei nostri cuori,
e per la conoscenza, la fede e l'immortalità
che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo Figlio.
A te gloria nei secoli!
Tu, Signore onnipotente, hai creato ogni cosa
a gloria del tuo nome;
hai dato agli uomini
cibo e bevanda a loro conforto,
affinché ti rendano grazie;
ma a noi hai donato
un cibo e una bevanda spirituali
e la vita eterna
per mezzo del tuo Figlio.
Soprattutto ti rendiamo grazie
perché sei potente.
A te gloria nei secoli!
Ricordati, Signore, della tua Chiesa,
di preservarla da ogni male
e di renderla perfetta nel tuo amore;
santificata, raccoglila dai quattro venti
nel tuo Regno che per lei preparasti.
Perché tua è la potenza e la gloria nei secoli!
“Vieni, Signore Gesù” (Ap 22,20) e passi questo mondo.
Osanna alla casa di Davide!
Chi è santo s'avvicini, chi non lo è si penta.
”Marana tha!”(1 Cor 16,22) Amen.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore». (Mt 11,28)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 04 NOVEMBRE 2024
SAN CARLO BORROMEO, VESCOVO
- MEMORIA
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«Io cercherò le mie pecore», dice il Signore,
«e susciterò un pastore che le pascerà:
io, il Signore, sarò il loro Dio». (Cf. Ez 34,11.23-24)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi, zoppi e ciechi». ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14,12-14).
In quel tempo, Gesù disse poi al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Nazianzeno [(330-390) vescovo, dottore della Chiesa], Dell’amore per i poveri, 4-6; PG 35, 863

« Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini » (Sap 12,19)

Il primo comandamento e il più grande, da cui dipendono la Legge e i Profeti (Mt 22,40), è l’amore che, secondo me, ha la sua prova più grande nell’amore per i poveri, nella tenerezza e nella compassione per il prossimo. Nulla rende onore a Dio quanto la misericordia, perché nulla gli assomiglia di più. “Grazia e fedeltà precedono il tuo volto” (Sal 89,15), ed egli vuole la misericordia più del giudizio (Os 6,6). Nulla attira la benevolenza dell’Amico dell’uomo quanto la benevolenza verso gli uomini (Sap 1,6); la sua ricompensa è giusta, egli soppesa e misura la misericordia.
Dobbiamo aprire il nostro cuore a tutti i poveri, e a tutti gli sventurati, qualsiasi siano le loro sofferenze. Questo è il senso del comandamento che ci chiede di “rallegrarci con quelli che sono nella gioia e piangere con quelli che sono nel pianto” (Rm 12,15). Se anche noi siamo uomini, non ci conviene forse essere benevoli nei confronti dei nostri simili?

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Custodisci nel tuo popolo, o Signore,
lo spirito di cui hai ricolmato il vescovo san Carlo [Borromeo],
perché la Chiesa si rinnovi incessantemente
e, conformandosi all’immagine del tuo Figlio,
manifesti al mondo il volto di Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Non voi avete scelto me», dice il Signore,
«ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». (Gv 15,16)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 03 NOVEMBRE 2024
XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza». (Sal 37,22-23)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo». ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,28b-34). In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Basilio [(ca 330-379) monaco e vescovo di Cesarea in Cappadocia, dottore della Chiesa], Grandi Regole, Seconda Questione

Sviluppare in noi il seme dell'amore

L'amore di Dio non si insegna. Nessuno di noi ha imparato a gioire della luce né a tenere alla vita più di ogni cosa; e nessuno pure ci ha insegnato ad amare coloro che ci hanno messo al mondo o ci hanno cresciuti. Allo stesso modo, o meglio a maggior ragione, non è un insegnamento esteriore che ci insegna ad amare Dio. Nella natura stessa dell'essere vivente - voglio dire dell'uomo - si trova come un seme che contiene il principio di questa attitudine ad amare.
E' alla scuola dei comandamenti di Dio che tocca raccogliere questo seme, coltivarlo con premura, nutrirlo con cura, e portarlo al suo sviluppo per mezzo della grazia divina. Finché il Santo Spirito ce ne darà il potere, ci sforzeremo con l'aiuto di Dio e le vostre preghiere di attizzare la scintilla dell'amore divino in voi nascosto. (...)
Con queste forze utilizzate bene e con fedeltà viviamo santamente nella virtù; deviandole dal loro fine, invece, siamo portati verso il male. Questa infatti è la definizione del vizio: l'uso abusivo e contrario ai comandi del Signore delle facoltà che Dio ci ha date per il bene, di conseguenza la definizione della virtù che Dio esige da noi è: l'uso coscienzioso di quelle facoltà secondo l'ordine del Signore.
Detto questo, diremo la stessa cosa della carità. Ricevendo da Dio il comando dell'amore, abbiamo avuto in possesso subito, fin dall'inizio, la facoltà naturale di amare.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, tu sei l’unico Signore
e non c’è altro dio all’infuori di te:
donaci la grazia dell’ascolto,
perché i cuori, i sensi e le menti
si aprano al comandamento dell’amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: 
lo amerai con tutto il cuore». (Mc 12,29-30)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 02 NOVEMBRE 2024
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
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«Come Gesù è morto e risorto,
così anche Dio, per mezzo di Gesù,
radunerà con lui coloro che sono morti.
E come in Adamo tutti muoiono,
così in Cristo tutti riceveranno la vita».
(Cf. 1Ts 4,14; 1Cor 15,22)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,37-40).
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Ambrogio [(ca 340-397) vescovo di Milano e dottore della Chiesa], De Excessu Fratris II, 90-91

Cristo è primizia di coloro che sono morti

Per quale ragione Cristo sarebbe morto, se non perché doveva risorgere? Infatti, poiché Dio non poteva morire, la Sapienza non poteva morire, e ciò che non può morire non può risorgere. Ha dunque assunto una carne capace di morire perché la morte, propria della carne, le desse l'occasione di risorgere. Perciò la risurrezione non poteva aver luogo che da un uomo, "perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti" (1 Co 15,21).
L'uomo è risorto perché è l'uomo che è morto. L'uomo è risorto, ma è Dio che lo risuscita. Egli era uomo secondo la carne, ora è Dio in tutto; poiché ora "non conosciamo più Cristo alla maniera umana" (2 Co 5,16), ma abbiamo la grazia della sua carne e lo riconosciamo come "primizia di coloro che sono morti" (1 Co 15,20) e "primogenito di quelli che risorgono dai morti" (Col 1,18).
Le primizie sono esattamente della stessa specie e natura dei frutti che vengono in seguito. I primi frutti sono offerti a Dio in vista di una raccolta più abbondante, come offerta sacra per tutti gli altri frutti e come oblazione della natura rinnovata. Cristo è quindi la "primizia di coloro che sono morti".
Ma è unicamente per i suoi, che sono morti come se fossero esenti dalla morte, o per tutti i morti? La Scrittura ci risponde: "Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita" (1 Co 15,22). Perciò le primizie della morte sono in Adamo e le primizie della risurrezione in Cristo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Nella tua bontà, o Padre,
ascolta le preghiere che ti rivolgiamo,
perché cresca la nostra fede nel Figlio tuo risorto dai morti
e si rafforzi la speranza che i tuoi fedeli
risorgeranno a vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Questa è la volontà del Padre mio:
che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore». (Gv 6,40)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, […] quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!

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CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA XXXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l’orecchio alla mia supplica, Signore». (Sal 87,3)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Il regno di Dio è in mezzo a voi.Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,20-25).
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Teresa del Bambin Gesù [(1873-1897)
carmelitana, dottore della Chiesa],
Scritto autobiografico A, 84 r°

« Il regno di Dio è in mezzo a voi »

Soprattutto il Vangelo mi occupa durante la preghiera, in esso trovo tutto il necessario per la mia povera anima. Vi scopro sempre luci nuove, significati nascosti e misteriosi. (…)

Capisco e so per esperienza che «il Regno di Dio è dentro di noi». Gesù non ha bisogno di libri né di dottori per istruire le anime; lui, il Dottore dei dottori, insegna senza rumore di parole. Mai l'ho inteso parlare, ma sento che è in me, ad ogni istante, e mi guida e m'ispira ciò che debbo dire o fare. Scopro proprio nel momento in cui ne ho bisogno, delle luci che non avevo ancora viste, e più spesso non è durante l'orazione che sono maggiormente abbondanti, ma è piuttosto in mezzo alle occupazioni della giornata.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. 
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce». (Sal 22,1-2)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2024

===☕️===
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«Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l’orecchio alla mia supplica, Signore». (Sal 87,3)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,11-19).
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Francesco d'Assisi [(1182-1226) fondatore dei Frati minori], Prima regola, 23

« Tornare a rendere gloria a Dio »

Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Dio,
Padre santo e giusto, Signore, re del cielo e della terra,
per te stesso ti rendiamo grazie,
perché per la tua santa volontà,
e mediante il Figlio tuo unico con lo Spirito Santo,
hai creato tutte le cose, spirituali e corporali.
E noi, fatti a tua immagine e somiglianza,
hai posto in paradiso ;
e noi, per colpa nostra, siamo caduti.
Ti rendiamo grazie perché,
come tu ci hai creati per mezzo del Figlio tuo,
così, nel santo amore con cui ci hai amati,
hai fatto nascere tuo Figlio, vero Dio e vero uomo,
dalla gloriosa sempre Vergine Beatissima santa Maria,
e, mediante la sua croce, il suo sangue e la sua morte,
hai voluto riscattarci dalla nostra schiavitù.
E ti rendiamo grazie perché lo stesso tuo Figlio
tornerà nella gloria della sua maestà,
per mandare i reprobi
che hanno rifiutato di pentirsi e di riconoscerti,
nel fuoco eterno
e per dire a tutti coloro che ti conobbero,
adorarono e servirono nella penitenza:
« Venite, benedetti del Padre mio, entrate in possesso del
regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo » (Mt 25, 34).
Noi tutti, miseri e peccatori,
non siamo degni di nominarti ;
supplici, ti preghiamo,
che il nostro Signore Gesù Cristo,
il Figlio tuo prediletto in cui ti sei compiaciuto,
con lo Spirito Santo Paraclito,
ti renda grazie, lui stesso, per tutto,
come a te, e a lui piace
lui che sempre ti basta in tutto,
e per il quale a noi hai fatto cose tanto grandi. Alleluia !

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi». (1Ts 5,18)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2024
SAN GIOSAFAT, VESCOVO E MARTIRE – MEMORIA
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«Secondo l’alleanza del Signore e le leggi dei padri,
i santi di Dio sono rimasti nell’amore fraterno:
in loro vi erano un solo spirito e una sola fede».

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,7-10).
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Ambrogio [(ca 340-397)
vescovo di Milano e dottore della Chiesa],
Commento al vangelo di Luca 8, 31-32; SC 52, 113

« Siamo servi inutili »

Nessuno si glori di ciò che ha fatto, poiché per semplice giustizia noi dobbiamo il nostro servizio al Signore. (...) Finché viviamo, dobbiamo sempre lavorare per il nostro Signore. Riconosci dunque che sei un servo tenuto a molti servizi. Non pavoneggiarti di essere chiamato “figlio di Dio” (1 Gv 3,1); riconosciamo questa grazia, ma non dimentichiamo la nostra natura. Non vantarti se hai servito bene, perché hai fatto quanto dovevi fare. Il sole svolge la sua funzione, la luna obbedisce, gli angeli compiono il loro servizio. San Paolo, lo “strumento eletto dal Signore” per i pagani (At 9,15), scrive: “Non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio” (1 Cor 15,9). E se, altrove, mostra di non avere commesso alcuna colpa, aggiunge poi: “Non per questo sono giustificato” (1 Cor 4,4). Neanche noi, non pretendiamo di essere lodati per quello che abbiamo fatto, non anticipiamo il giudizio di Dio.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Suscita nella tua Chiesa, o Signore,
lo Spirito che colmò san Giosafat
e lo spinse a dare la vita per il suo gregge,
e per sua intercessione fa’ che anche noi,
fortificati dallo stesso Spirito,
non esitiamo a donare la vita per i fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui».
(Gv 14,23)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 11 NOVEMBRE 2024
SAN MARTINO DI TOURS, VESCOVO – MEMORIA
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«Farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele,
che agirà secondo i desideri del mio cuore». (Cf. 1Sam 2,35)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Se sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,1-6).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Charles de Foucauld [(1858-1916) eremita e missionario nel Sahara], Lettera del 15/07/1916

“Perdonagli”

L'amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare. Quando si vuole amare, si ama; quando si vuole amare al di là di tutto, si ama al di là di tutto. Se succede di cadere in una tentazione, è perché l'amore è troppo debole, non che non esista. Bisogna piangere, come San Pietro..., ma come anche lui ha fatto, dire per tre volte: “Ti voglio bene, ti voglio bene, tu sai che ti voglio bene, malgrado le mie debolezze e i miei peccati” (Gv 21,15s).
Quanto all'amore che Gesù ha per noi, ce l'ha provato abbastanza perché ci crediamo senza sentirlo. Sentire che lo amiamo e che egli ci ama, sarebbe il cielo; il cielo non è quaggiù, salvo in rari momenti e rare eccezioni.
Raccontiamoci spesso la doppia storia delle grazie che Dio ci ha fatte personalmente dalla nostra nascita e quella delle nostre infedeltà; vi troveremo (...) quanto necessario per avere una fiducia senza limiti nel suo amore. Egli ci ama perché è buono, non perché noi siamo buoni; le mamme non amano forse i figli anche quando sono andati fuori strada? E troveremo quanto necessario per sprofondarci nell'umiltà e sfiducia di noi. Cerchiamo di riscattare un po' di peccati con l'amore al prossimo, col bene fatto al prossimo. La carità verso il prossimo, gli sforzi per far del bene agli altri sono un eccellente rimedio per opporsi alle tentazioni: è passare dalla semplice difesa al contrattacco.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria
nella vita e nella morte del santo vescovo Martino,
rinnova nei nostri cuori le meraviglie della tua grazia,
perché né morte né vita ci possano separare dal tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
««In verità io vi dico:
tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me», dice il Signore». (Mt 25,40)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l’orecchio alla mia supplica, Signore». (Sal 87,3)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. ✠ Dal Vangelo secondo Marco [Mc 12,38-44 (
Forma breve Mc 12,41-44)]
In quel tempo, Gesù, seduto di fronte al tesoro [nel tempio], osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], La carità universale

Amare Cristo nel suo Corpo

Allarga la tua carità al mondo intero, se vuoi amare Cristo; perché le membra di Cristo sono ovunque nel mondo. Se ami solo una parte, sei separato; se sei separato, non sei nel corpo; se non sei nel corpo, non sei sotto il capo.
A cosa serve credere e bestemmiare? Lo adori nel capo; lo bestemmi nel suo corpo. Lui ama il suo corpo. Se tu ti separi dal suo corpo, il capo, lui non si separa dal suo corpo. Invano mi onori, ti grida lui dal cielo, invano mi onori. Come se qualcuno volesse baciarti il viso, ma schiacciandoti i piedi. Eccolo, con le scarpe chiodate ti schiaccia i piedi mentre cerca di prenderti il capo per baciarlo; non fermeresti la sua dimostrazione di rispetto gridando: "Cosa fai, mi schiacci!"
Così nostro Signore Gesù Cristo, prima di salire al cielo ci ha raccomandato il suo corpo, per mezzo del quale sarebbe restato in terra. Vedeva che molti l'avrebbero onorato nella gloria, ma vedeva che vani erano quegli onori perché avrebbero disprezzato le sue membra in terra.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che soccorri l’orfano e la vedova
e sostieni la speranza di chi confida nel tuo amore, 
fa’ che sappiamo donare tutto quello che abbiamo, 
sull’esempio di Cristo che ha offerto la sua vita per noi. 
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,3)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 09 NOVEMBRE 2024
DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE – FESTA
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«Vidi la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio,
pronta come una sposa adorna per il suo sposo».(Ap 21,2)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Parlava del tempio del suo corpo. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,13-22).
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».  Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Origene [(ca 185-253) sacerdote e teologo], Omelia IX, 1-2: PG 12, 871-872

Essere una pietra viva

Noi tutti che crediamo in Cristo Gesù, siamo chiamati « pietre vive » secondo le parole della Scrittura: « Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo » (1 P 2, 5).
In effetti, quando si tratta di pietre terrene, sappiamo che si bada a porre in primo luogo nelle fondazioni le pietre più robuste, più resistenti perché si possa porre sopra con fiducia tutto l'edificio. Le pietre impiegate in seguito, di qualità un po' inferiore, sono poste accanto alle pietre di fondazione: E così via a seconda della resistenza delle pietre(...) fino al tetto. Occorre comprendere che questo riguarda anche le pietre vive, fra le quali alcune sono nelle fondazioni del nostro edificio spirituale. E quali sono queste pietre poste nelle fondazioni? « Gli apostoli e i profeti ». Tale è l'insegnamento di Paolo: « Edificati, dice, sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù » (Ef 2, 20).
Per prepararti più attivamente, tu che mi ascolti, alla costruzione di questo edificio, per essere una pietra vicina al fondamento, devi sapere che lo stesso Gesù è il fondamento dell'edificio che descriviamo. È ciò che afferma l'apostolo Paolo: « Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già si trova, che è Gesù Cristo » (1 Cor 3, 11). Beati dunque coloro che hanno costruito edifici religiosi e santi su quel nobilissimo fondamento!

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che con pietre vive e scelte
prepari una dimora eterna per la tua gloria,
continua a effondere sulla Chiesa
la grazia che le hai donato,
perché il popolo dei credenti
progredisca sempre nell’edificazione
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Voi, pietre vive,
siete costruiti come edificio spirituale
per un sacerdozio santo».(1Pt 2,5)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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«Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte».

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“Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.

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Caffè Spirituale

«Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi, zoppi e ciechi».

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«Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo».

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«Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno».

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«Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

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CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 01 NOVEMBRE 2024
TUTTI I SANTI
– SOLENNITÀ
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«Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi:
con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio»

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
«Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a). In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Giovanni Maria Vianney [(1786-1859) sacerdote, curato d'Ars], O santi o dannati

Un cristiano deve essere un santo

"Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo" (Lv 19,2), ci dice il Signore. Perché Dio ci dà tale comando? E' che siamo suoi figli e, se il Padre è santo, i figli lo devono essere pure. Solo i santi possono sperare la beatitudine di gioire della presenza di Dio che è la santità stessa. Infatti essere cristiano e vivere nel peccato è una mostruosa contraddizione. Un cristiano deve essere un santo.
Sì, questa è la verità che la Chiesa non smette di ripeterci e, per imprimerla nei nostri cuori, ci indica un Dio infinitamente santo, che santifica una moltitudine infinita di santi che sembrano dirci: "Ricordatevi, cristiani, che siete destinati a vedere Dio e a possederlo; ma non avrete questa beatitudine finché non recupererete nella vita mortale la sua immagine in voi, le sue perfezioni e soprattutto la sua santità. senza la quale nessuno lo vedrà". Se apparisse al di sopra delle nostre forze la santità di Dio, consideriamo che queste anime beate, questa moltitudine di creature di ogni età, sesso e condizione, sono state soggette alle nostre stesse miserie, esposte agli stessi pericoli, soggette agli stessi peccati, attaccate dagli stessi nemici, circondate dagli stessi ostacoli. Quanto quelle hanno potuto fare, pure noi lo possiamo, non abbiamo alcuna scusa per dispensarci dal lavorare alla nostra salvezza, cioè a diventare santi. (...)
In conclusione diciamo che se lo vogliamo, possiamo essere santi, poiché mai il buon Dio ci rifiuterà la grazia per aiutarci a diventarlo. E' nostro padre, nostro Salvatore e nostro amico. Sospira ardentemente di vederci liberi dai mali della vita. Vuole colmarci di ogni sorta di beni, dopo averci dato, già in questo mondo, immense consolazioni, anticipo di quelle del cielo che vi auguro.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi:
con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Beati i puri di cuore: vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,8-10)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buon festa e buon cammino di santità a tutti.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,31-35).
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Giovanni Cassiano [(ca 360-435) fondatore di monastero a Marsiglia], La protezione di Dio, cap. VII; SC 54

"Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati" (1 Tm 2,4)

Dio non ha creato l'uomo perché si perda, ma perché viva per l'eternità: questo disegno resta immutabile. Appena vede accendersi in noi la più piccola scintilla di buona volontà, o la fa spuntare lui stesso dalla dura pietra del nostro cuore, la sua bontà ne prende cura attenta. La sprona, la fortifica con la sua ispirazione. Poiché " vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Tm 4,24).
"Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda" (Mt 18,14). (...) Dio è veritiero; non mente quando assicura con giuramento: "Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio -, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva" (Ez 33,11). E' sua volontà che non si perda alcuno di questi piccoli: possiamo ben pensare da ciò, senza un enorme sacrilegio, che Dio non voglia la salvezza di tutti, ma solo di qualcuno? Chiunque si perde, si perde contro la sua volontà. Ogni giorno grida: "Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d'Israele?" (Ez 33,11) E ancora: "Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!" (Mt 23,37). E pure: "Perché questo popolo Gerusalemme si è allontanato da me con tanta malafede hanno indurito il cuore e non vogliono tornare" (cf. Ger 8,5; 5,3 Vg).
La grazia di Cristo è quindi sempre a nostra disposizione. Come " vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Tm 4,24), li chiama anche tutti, senza eccezioni: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro" (Mt 11,18).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli».
(Cf. Lc 19,38)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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