«“Se vuoi, tu puoi purificarmi”.
"Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: 'Lo voglio, sii purificato'»
«Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia».
Читать полностью…«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci!»
Читать полностью…«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Читать полностью…Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome»
Читать полностью…«Gesù minacciò il vento e disse al mare:
«Taci, càlmati!».
E ci fu grande bonaccia». (Mc 4,39)
«Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre».
Читать полностью…SABATO 21 GIUGNO 2024
SABATO DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- BEATA VERGINE MARIA
IN SABATO
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«Benedetta sei tu,Vergine Maria, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne della terra: egli ha magnificato il tuo nome, non verrà meno la tua lode sulla bocca degli uomini».
(Cfr Gdt 13, 18-19)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Non preoccupatevi del domani. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,24-34).
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Alfonso Maria de' Liguori [(1696-1787), vescovo e dottore della Chiesa],
Di che cosa conversare con Dio?
Non fatevi troppi problemi!
Misurate questo: Dio vi ama più di quanto voi potete amare voi stesso; perciò, che avete da temere? "Di me ha cura il Signore" (Sal 40,18), ripeteva David, e questo pensiero lo confortava. Dite anche voi: Signore, mi abbandono nelle vostre braccia; non voglio altro che amarvi e compiacervi; eccomi pronto a fare tutto quanto vorrete. Voi desiderate farmi più che bene, ne avrete cura di farlo: è a voi allora che lascio la cura della mia salvezza, poiché mi ordinate di porre in voi tutta la speranza. "In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare" (Sal 4,9).
"Abbiate per Dio sentimenti degni della sua bontà" (Sap 1,1 Vg). Con queste parole il Sapiente ci esorta ad affidarci alla misericordia di Dio molto di più che temere la sua giustizia. Dio infatti è immensamente più portato a benedire che a castigare, secondo la parola di Giacomo: "La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio" (Gc 2,13). Da ciò la raccomandazione dell'apostolo san Pietro: "Riversate su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi" (1 P 5,7). Si tratta delle ansie riguardo i nostri interessi sia temporali che eterni: dobbiamo abbandonarci senza riserve alla bontà di Dio, ma soprattutto fidarci della cura massima che lui ha per la nostra salvezza.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Perdona, o Padre, le colpe dei tuoi figli
e poiché non possiamo salvarci con le nostre opere,
interceda per noi la Madre del tuo Figlio
e Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». (2Cor 8,9)
VENERDÌ 21 GIUGNO 2024
SAN LUIGI GONZAGA, RELIGIOSO
– MEMORIA
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«Chi ha mani innocenti e cuore puro salirà il monte del Signore
e starà nel suo luogo santo». (Cf. Sal 23,4.3)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,19-23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Nisseno [(ca 335-395) monaco e vescovo], Gli occhi della colomba
"La lampada del corpo è l'occhio"
"Gli occhi tuoi, dice lo Sposo [del Cantico dei Cantici], sono colombe" (Ct 1,15). (...) La lode sugli occhi [della Sposa] è dire che sono colombe. Ecco cosa mi sembra che significhi.
Quando le pupille sono chiare, chi le fissa può vedervi il suo volto. Coloro che sono esperti nello studio dei fenomeni della natura dicono infatti che l'occhio è colpito dalle immagini che emanano oggetti visibili e produce così la visione. Ecco perché si loda la bellezza degli occhi dicendo che l'immagine della colomba appare sulla loro pupilla. Poiché si riceve in sé l'immagine qualsiasi cosa si guardi. Chi non guarda né verso la carne né verso il sangue, fissa lo sguardo sulla vita spirituale; come dice l'Apostolo, vive nello Spirito (Ga 5,25), cammina secondo lo Spirito; è diventato interamente spirituale, non più psichico o carnale.
Ecco perché l'anima liberata dalle passioni carnali riceve la testimonianza che possiede negli occhi l'immagine della colomba, cioè il segno della vita spirituale brilla nella pupilla della sua anima. Poiché l'occhio purificato è diventato capace di ricevere l'immagine della colomba, può anche contemplare la bellezza dello Sposo. E infatti è quando la ragazza possiede la colomba negli occhi che fissa per la prima volta la bellezza dello Sposo. "Nessuno infatti può dire: "Gesù è Signore!", se non sotto l'azione dello Spirito Santo." (1 Co 12,3).
Ed ella dice: "Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!" (Ct 1,16). Da quando null'altro mi pare bello e mi sono distaccata da tutto ciò che prima contavo come cose belle, mai il mio giudizio sulla bellezza si è smarrito, al punto di farmi trovare bello null'altro che te. (...) La tua bellezza si estende a tutta l'eternità della vita. Tu hai come nome: Amore degli uomini.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, fonte di ogni dono del cielo,
che in san Luigi [Gonzaga] hai unito in modo mirabile
l’innocenza della vita e la penitenza,
per i suoi meriti e la sua intercessione
fa’ che, se non l’abbiamo imitato nell’innocenza,
lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,3)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2024
GIOVEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Ascolta, o Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto: non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza». (Sal 26,7.9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Voi dunque pregate così. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,7-15).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Cassiano [(ca 360-435) fondatore di monastero a Marsiglia], La preghiera, XIX; SC 54
"Venga il tuo regno"
Nella seconda richiesta [della preghiera del "Padre nostro"], l'anima purissima esprime l'auspicio di veder arrivare presto il regno del Padre.
Può mirare così dapprima al regno inaugurato ogni giorno da Cristo nell'anima dei santi. E' ciò che succede quando il diavolo è cacciato dal nostro cuore con i vizi di cui lo infettava, il suo impero svanisce, e Dio entra in noi come sovrano, mentre vi si spande il buon odore delle virtù. Vinta la fornicazione, è la castità che regna nell'anima; superata la passione, regna la tranquillità; calpestata la superbia, regna l'umiltà.
Può anche guardare a quanto è stato promesso come un tempo segnato in anticipo a tutti i perfetti in generale, a tutti i figli di Dio. E' allora che Cristo deve dir loro: "Venite, benedetti dal Padre mio, entrate nel regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo" (Mt 25,34). L'anima tiene lo sguardo fisso a questo beato fine, piena di desiderio e di attesa, ed esclama: "Venga il tuo regno!" Ella sa bene, poiché la coscienza gliene dà testimonianza, che quando apparirà ella farà parte di questo regno.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici sempre con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Padre santo, custodiscili nel tuo nome,
perché siano, come noi, una cosa sola». (Gv 17,11)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
MERCOLEDÌ 19 GIUGNO 2024
MERCOLEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Ascolta, o Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto: non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza». (Sal 26,7.9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6, 1-6. 16-18)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Teresa d'Avila [(1515-1582) carmelitana, dottore della Chiesa], Il cammino della perfezione, cap. 30
Dio nell'anima
Dopo aver cercato Dio in tanti posti, Sant'Agostino lo trovò dentro di sé. Credete che importi poco ad un'anima che si distrae facilmente capire questa verità e sapere che non ha bisogno di salire al cielo per parlare al suo Padre eterno e trovare le sue delizie in lui? No, ella non ha bisogno di alzare la voce per parlargli, poiché lui è talmente vicino che, per quanto sottovoce gli si parli, sente. A che scopo avere ali per andare a cercarlo? L'anima non ha che da restare in solitudine e trovarlo dentro se stessa. Si umili profondamente! Gli parli come ad un padre! Gli presenti le sue suppliche come ad un padre! Gli esponga le sue prove e lo scongiuri di portarvi rimedio! Ma sappia bene che non è degna di esser sua figlia! (...)
L'importante per noi è fargli il dono assoluto dell'anima dopo averla sgombrata di ogni oggetto creato, affinché lui possa disporne come di un bene proprio. Poiché sua Maestà ha ragione di volerlo così, non rifiutiamo in nulla quanto domanda. Dio non forza la nostra volontà; prende ciò che gli diamo. Ma non si dà completamente finché non ci siamo dati a lui in modo assoluto.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto,
soccorrici sempre con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui». (Gv 14, 23)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
MARTEDÌ 18 GIUGNO 2024
MARTEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Ascolta, o Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto: non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 26,7.9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Amate i vostri nemici. ✠ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo (5,43-48).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »
MEDITAZIONE
San Leone Magno [(? - ca 461) papa e dottore della Chiesa], Sermone per l'Epifania
Chi ama è abitato da Dio
Chi desidera sapere se abita in lui il Dio di cui si dice: "Come è ammirabile Dio nei suoi santi!" (Sal 58,36), scruti con esame sincero il profondo del cuore e cerchi attentamente con quale umiltà resiste all'orgoglio, con quale benevolenza combatte l'invidia, in quale misura non si lascia prendere da parole adulatorie e si rallegra del bene degli altri; guardi se non desidera rendere male per male e se preferisce lasciare non vendicate le ingiurie piuttosto che perdere l'immagine e la somiglianza col Creatore che chiama tutti gli uomini a conoscerlo attraverso i benefici che a tutti prodiga, facendo "sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e piovere sui giusti e sugli ingiusti" (Mt 5,45).
E perché questa ricerca non si esaurisca nell'esame scrupoloso di tante cose, egli si chieda se nelle pieghe del suo cuore si trovi la madre di tutte le virtù: la carità. Se trova il cuore interamente teso all'amore di Dio e del prossimo al punto da voler che i nemici ricevano, loro pure, i beni che egli desidera per sé, allora chi è in queste disposizioni non può dubitare che Dio lo diriga e lo abiti. E lo accoglie tanto più magnificamente in quanto non è in se stesso che si vanta, ma nel Signore (cf. 1 Co 1,31).
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possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
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«Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri». (Gv 13, 34)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 17 GIUGNO 2024
LUNEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Ascolta, o Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto: non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza». (Sal 26,7.9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Io vi dico di non opporvi al malvagio. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,38-42).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Caterina da Siena [(1347-1380) terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa], Lettera 42 al re Luigi d'Ungheria, n° 188
Come sapere se ho la carità?
Carissimo Padre, voi potreste dirmi: Amo molto la carità, ma come posso ben sapere se ce l'ho?
Vi risponderò: Se l'anima trova in se stessa le condizioni che abbiamo riconosciute alla carità. Esse si riassumono tutte in due principali: dapprima nella vera e santa pazienza, che sopporta tutte le ingiurie piccole o grandi, da qualunque parte vengano, e che le sopporta con spirito calmo e tranquillo; poi nello zelo a sollevare i bisogni del prossimo per quanto è possibile. Così la prima condizione della carità è sopportare le ingiurie, la seconda è dare: e cosa dare? L'affetto della carità, amando il prossimo come se stessi, e assistendo le creature secondo quanto Dio dà di grazie e beni spirituali e temporali: L'anima si trova disposta a prendere e a gustare la parola di Dio e si applica a osservarla fino alla morte. Ci sono altri segni della carità, ma non voglio troppo dilungarmi, e parlo solo dei due principali.
Oh! Quanto è felice l'anima che si nutre al seno di così dolce madre! Ella è umile, obbediente, amerebbe meglio morire che non essere sottomessa a Gesù crocifisso.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto,
soccorrici sempre con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Padre santo, custodiscili nel tuo nome,
perché siano, come noi, una cosa sola. (Gv 17,11)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 16 GIUGNO 2024
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Ascolta, o Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto: non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza». (Sal 26,7.9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto. ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,26-34).
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Venerabile Madeleine Delbrêl [(1904-1964) missionaria laica delle periferie urbane], Comunità evangeliche per il nostro tempo
Il regno di Dio è simile a un granello di senape
L'essenziale di questa vita, la ragion d'essere e la gioia, quel qualcosa senza il quale ella ci apparirebbe vana è un dono di noi stessi a Dio, in Gesù Cristo. E' essere nel mondo, immerso nel mondo, particella d'umanità donata fino all'ultima fibra, offerta, espropriata. Essere isolotti di residenza divina. Dare un luogo a Dio. Essere votato innanzi tutto all'adorazione. Lasciar pesare su di noi, fino ad esserne schiacciati, il mistero della vita divina. Essere, nelle tenebre dell'ignoranza universale, quelli che prendono coscienza di Dio. Sapere che quello è l'atto salvifico per eccellenza; credere da parte del mondo, sperare per il mondo, amare per il mondo. Sapere che un minuto di vita carica di fede, anche se priva di qualsiasi azione, qualsiasi espressione esteriore, possiede un genio di valorizzazione, una potenza vitale che tutti i nostri poveri gesti umani non potrebbero sostituire. Il resto è un surplus, necessario, ma necessario come conseguenza.
Quello è il granello di grano, il germe. Se esiste il germe, la pianta della vita evangelica non potrà non germogliare. Al contrario, se cerchiamo di mettere sulla terra tutti i fiori del Vangelo: dedizione, povertà, umiltà e il resto, se non cerchiamo prima di aver seminato quel granello, faremo giardini di fiori tagliati che sfioriranno in due giorni. E' per Dio che amiamo il mondo. Vogliamo darlo al Regno dei cieli. A cosa servirebbe di impegnarci se sottraessimo noi stessi alla stretta devastatrice e trasformatrice di questo Regno, se sottraessimo il nostro essere all'invasione della grazia di Dio.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre,
che spargi nei nostri cuori
il seme del tuo regno di verità e di grazia,
concedici di accoglierlo con fiducia
e coltivarlo con pazienza,
per portare frutti di giustizia nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 29 GIUGNO 2024
SANTI PIETRO E PAOLO, APOSTOLI – MESSA DEL GIORNO – SOLENNITÀ
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«Sono questi i santi apostoli che con il loro sangue hanno fecondato la Chiesa:
hanno bevuto il calice del Signore e sono divenuti gli amici di Dio».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Leone Magno [(? - ca 461) papa e dottore della Chiesa] Sermone 82, 6-7
Pietro e Paolo, germi gloriosi di divine semine
"Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli" (Sal 116,15). Una religione che ha per fondamento il mistero della croce di Cristo non può essere distrutta da alcun tipo di crudeltà. La Chiesa non è diminuita dalle persecuzioni, ma rafforzata. Ed il campo del Signore si copre di un raccolto sempre più ricco nella misura che i semi, che cadono uno ad uno, rinascono moltiplicati.
Migliaia di martiri beati attestano quanto si è moltiplicata la posterità di quei due germi gloriosi di divine semine che sono gli apostoli Pietro e Paolo. Simili l'uno all'altro nel trionfo, hanno riempito la città di Roma di una moltitudine rossa di martirio, di cui lo splendore brilla da lontano; essi la coronano come un diadema incastonato di innumerevoli pietre preziose.
Noi ci rallegriamo, fratelli amatissimi, celebrandone il ricordo ed invocando la protezione di tutti questi santi che Dio ci ha dati come esempio di pazienza e per sostegno di fede. Ma dobbiamo glorificarci ancor più per la gloria eminente di questi due apostoli che ne furono i padri. La grazia di Dio li ha innalzati così in alto fra tutti i membri della Chiesa che, nel corpo di cui Cristo è il capo, si possono paragonare alla luce dei due occhi. Pensando ai loro meriti e alle loro virtù, che superano tutto quanto si può dirne, non dobbiamo preferire l'uno all'altro, né dissociarli. Poiché sono uguali per la stessa elezione, resi simili per il medesimo compito, uniti da una stessa fine.
Come ne abbiamo fatto esperienza e come l'hanno attestato i nostri predecessori, crediamo e speriamo che le preghiere di questi due insigni protettori ci otterranno la misericordia di Dio in mezzo alle prove della vita; di modo che, quanto ci schiaccia il peso dei peccati, altrettanto saremo risollevati per merito di questi apostoli.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci doni la grande gioia
di celebrare in questo giorno
la solennità dei santi Pietro e Paolo,
fa’ che la tua Chiesa
segua sempre l’insegnamento degli apostoli,
dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
Simon Pietro disse a Gesù: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Rispose Gesù: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». (Cf. Mt 16,16.18)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. D.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 28 GIUGNO 2024
SANT'IRENEO, VESCOVO
E MARTIRE - MEMORIA
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«Un insegnamento veritiero era sulla sua bocca,
né c’era falsità sulle sue labbra;
con pace e rettitudine davanti a me ha camminato
e molti ha fatto allontanare dal male». (Ml 2,6)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Se vuoi, tu puoi purificarmi. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,1-4).
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Crisostomo [(ca 345-407) sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa], Omelie sul vangelo di Matteo, n°25, 1-3
"Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: 'Lo voglio, sii purificato'"
Gesù non disse semplicemente: "Lo voglio, sii sanato". Meglio ancora: "Tese la mano e lo toccò". Ecco chi è degno d'attenzione. Dato che lo guariva con un atto della sua volontà e con una parola, perché lo toccò con la mano? Non per altra ragione, mi sembra, che per mostrare che lui non è inferiore ma superiore alla Legge, e che ormai nulla è impuro per chi è puro (cf. Lev 13)... La mano di Gesù non è diventata impura al contatto col lebbroso; al contrario, il corpo del lebbroso è stato purificato dalla santità della sua mano. E' che Cristo non è venuto solo a guarire il corpo, ma elevare l'anima alla santità: ci insegna qui ad aver cura dell'anima, a purificarla, senza preoccuparci di abluzioni esteriori. La sola lebbra da temere è quella dell'anima, cioè il peccato...
Quanto a noi, rendiamo continuamente grazie a Dio. Ringraziamolo non solo per i beni che ci ha dati, ma anche per quelli accordati ad altri; Potremo così debellare l'invidia, mantenere ed accrescere l'amore al prossimo.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che al santo vescovo Ireneo
hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa
nella verità e nella pace,
fa’ che per sua intercessione, rinnovati nella fede e nell’amore,
cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie». (Cf. Mt 8,17)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2024
GIOVEDÌ DELLA XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre». (Cf. Sal 27,8-9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,21-29).
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XI, SC 212
"Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!" (Mt 7,23)
"Egli conosce l'ingannatore e colui che è ingannato. Gli uomini di consiglio conduce a finire da insensati, e stolti rende quelli che amministrano la giustizia" (Gb 12,16-17). Se ogni uomo che tenta di ingannare il prossimo è ingiusto e se la Verità dice agli ingiusti: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!" (Mt 7,23), in che senso si dice qui che il Signore conosce l'ingannatore?
Per Dio, sapere significa sia costatare che approvare; egli conosce quindi l'uomo ingiusto perché lo giudica costatando - come infatti giudicherebbe che un uomo è ingiusto se non lo costatasse? - e tuttavia non conosce l'ingiusto perché non approva la sua condotta. Lo conosce dunque perché lo prende sul fatto; e non lo conosce perché non lo riconosce tale nello sguardo di sapienza.
Parallelamente si dice che un uomo veritiero non conosce falsità, non che non sappia biasimare la parola falsa di un altro, ma quello stesso inganno, se lo conosce perché l'analizza, non lo conosce nell'amore, in quanto non lo commette lui, ma, commesso da un altro, lo condanna.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui». (Gv 14,23)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
MERCOLEDÌ 26 GIUGNO 2024
MERCOLEDÌ DELLA XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre» (Cf. Sal 27,8-9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dai loro frutti li riconoscerete. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,15-20). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Cirillo di Gerusalemme [(313-350) vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa], Catechesi battesimale n° 4,1
La grazia divina, saggia perspicacia e occhi ben aperti!
Il vizio scimmiotta la virtù e la zizzania si fa spacciare per grano: l'apparenza è simile, ma il gusto non imbroglia i conoscitori. Anche il diavolo si veste da angelo di luce, non per tornare quello che fu (poiché si è reso duro il cuore come un'incudine e la sua precedente determinazione è irrevocabile), ma per circondare con le tenebre della cecità e con la pestilenza dell'incredulità coloro che hanno una vita simile a quella degli angeli. Molti sono i lupi che si aggirano sotto sembianze di pecore. Delle pecore hanno preso solo la pelle, non le unghie né i denti, ma rivestiti del vello di animale domestico ed usando l'apparenza per ingannare gente senza malizia, lasciano uscire dai denti il virus mortale dell'empietà.
Abbiamo quindi bisogno della grazia divina, di una saggia perspicacia e di occhi ben aperti, per non cadere vittime dell'ignoranza, mangiando zizzania al posto del grano; ed anche per non prendere il lupo per pecora e diventare così sua preda; per non immaginare il diavolo distruttore come un angelo benevolo e farci divorare. Poiché "Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare" (1 p 5,8), come dice la Scrittura. Ecco perché la Chiesa ci mette in guardia, ecco il perché dei presenti insegnamenti, il perché delle nostre lezioni.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto». (Gv 15,4a.5b)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
MARTEDÌ 25 GIUGNO 2024
MARTEDÌ DELLA XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre» (Cf. Sal 27,8-9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,6.12-14).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Guigo il Certosino [(1083-1136) priore della Grande Certosa], Lettera sulla vita contemplativa, 3, 6-7
Cercate leggendo, bussate pregando ed entrerete contemplando!
La dolcezza della vita beata è ricercata nella lettura, trovata nella meditazione, chiesta nella preghiera e gustata nella contemplazione. Ecco perché il Signore stesso dice: "Cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto" (Mt 7,7). Cercate leggendo, troverete meditando. Bussate pregando, entrerete contemplando. La lettura presenta in qualche modo un cibo solido per la bocca, la meditazione la mastica e la sminuzza, la preghiera ottiene il senso del gusto, la contemplazione è la dolcezza stessa che rallegra e ricrea. La lettura raggiunge l'esterno, la meditazione penetra nell'interno, la preghiera esprime il desiderio, e la contemplazione assapora la dolcezza ottenuta. Lo spirito vede che non può raggiungere da se stesso la dolcezza tanto desiderata della conoscenza e dell'esperienza. Più il cuore diventa profondo, più l'altezza di Dio gli appare lontana. Si umilia allora e si rifugia nella preghiera. (...)
"Ho meditato a lungo nel mio cuore e un fuoco si è acceso nella meditazione: il desiderio di conoscerti di più. Quando spezzi per me il pane della santa Scrittura, divieni conosciuto a me nella frazione del pane ( cf. 24,30-35). E più ti conosco, più desidero conoscerti, non solo nell'esterno della lettera ma nel sapore dell'esperienza. Non chiedo ciò, Signore, per i miei meriti, ma per la tua misericordia. Confesso, infatti, che sono peccatore e indegno, ma "i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni" (Mt 15,27). Dammi, Signore, i segni dell'eredità futura, una goccia almeno della pioggia celeste per togliermi la sete, poiché brucio d'amore".
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita». (Gv 8,12)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
LUNEDÌ 24 GIUGNO 2024
NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA
– SOLENNITÀ
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«Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce e preparare al Signore un popolo ben disposto». (Gv 1,6-7; Lc 1,17)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Giovanni è il suo nome. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,57-66.80).
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Discorso sulla natività di Giovanni Battista; 293,2-3 (Nuova Biblioteca Agostiniana)
« Gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio »
Zaccaria tace e perde la voce fino alla nascita di Giovanni, precursore del Signore, che ne schiuse la voce. Che altro è il mutismo di Zaccaria se non profezia latente e, prima della predicazione di Cristo, in certo qual modo segreta e impenetrabile? Si apre con la venuta di Giovanni e si manifesta con la venuta di Colui del quale parlava la profezia. Significa questo lo schiudersi della voce di Zaccaria nella nascita di Giovanni, così significa la stessa cosa lo squarciarsi in due del velo del tempio quando Cristo muore sulla croce (Mt 27,51). Se Giovanni avesse presentato se stesso, la bocca di Zaccaria non si sarebbe schiusa.
Si scioglie la lingua perché nasce la voce; quando infatti a Giovanni, ormai impegnato ad annunziare il Signore, fu chiesto: “Tu chi sei?” rispose: “Io sono voce di uno che grida nel deserto”. Giovanni la voce, il Signore, invece, “in principio era il Verbo”. Giovanni voce nel tempo, Cristo, il Verbo fin dal principio, la Parola eterna.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che hai suscitato san Giovanni Battista
per preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto,
concedi alla tua Chiesa la gioia dello Spirito,
e guida tutti i credenti sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade». (Lc 1,76)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
DOMENICA 23 GIUGNO 2024
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre». (Cf. Sal 27,8-9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,35-41).
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa] Discorsi sui salmi, Salmo 25, n° 2 (Nuova Biblioteca Agostiniana https://www.augustinus.it/italiano/esposizioni_salmi/index2.htm riv.)
"Ci fu una grande tempesta"
Anche noi navighiamo come in un lago, e non mancano i venti e le tempeste; la nostra barca è quasi ricolma delle tentazioni quotidiane di questo secolo. Ma questo da che cosa deriva, se non dal fatto che Gesù dorme? Se in te non dormisse Gesù, non subiresti queste tempeste; ma nell'intimo godresti la tranquillità, poiché con te veglierebbe Gesù.
Che vuol dire dunque: Gesù dorme? Che la tua fede, che procede da Gesù, si è addormentata. Si levano tempeste in questo lago: vedi i malvagi prosperare ed i buoni soffrire: ecco la tentazione, ecco il turbamento. E dice la tua anima: "O Dio, questa è la tua giustizia, che i malvagi prosperino ed i buoni soffrano?" Sì, dici a Dio: "Questa è la tua giustizia?" E Dio a te: "Questa è la tua fede? È forse questo che io ti ho promesso? sei dunque divenuto cristiano per prosperare in questo secolo? ti tormenti perché qui prosperano i malvagi, coloro cioè che in seguito il diavolo tormenterà?"
Ma perché dici così? perché sei turbato dai flutti del lago e dalla tempesta? Perché Gesù dorme, cioè perché la tua fede, che deriva da Gesù, si è assopita nel tuo cuore. Che fai per salvarti? Sveglia Gesù, e digli: "Maestro, moriamo". Infatti i pericoli del lago ci minacciano: moriamo. Egli si sveglierà, cioè la tua fede tornerà in te; e, con il suo aiuto, ti renderai conto nell'anima tua che le cose che son date ora ai malvagi non resteranno [a lungo con loro; o li abbandonano mentre essi ancora vivono, oppure saranno da loro abbandonate nel momento della morte. Quanto invece è promesso a te, resterà in eterno. ... Volgi dunque le spalle a ciò che cade, e la tua faccia a ciò che permane. Quando Cristo è sveglio quella tempesta più non sconvolgerà il tuo cuore, non riempiranno le onde la tua barca; poiché la tua fede comanda ai venti e alle onde, ed il pericolo scomparirà.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, tutte le creature sono in tuo potere
e servono al tuo disegno di salvezza:
rendi salda la fede dei tuoi figli,
perché nelle tempeste della vita
possano scorgere la tua presenza forte e amorevole.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo». (Lc 7,16)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Читать полностью…«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo».
Читать полностью…«Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno».
«Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri». (Gv 13, 34)
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio».
Читать полностью…«Il regno di Dio è come un granello di senape;
cresce e diventa più alto di tutte le piante dell’orto
e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo
possono fare il nido alla sua ombra». (Mc 4,31-32)
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 15 GIUGNO 2024
SABATO DELLA X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- BEATA VERGINE MARIA
IN SABATO
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«Beata sei tu, o Vergine Maria,
che hai portato in grembo il creatore dell’universo;
hai generato colui che ti ha creato,
e rimani Vergine in eterno».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Io vi dico: non giurate affatto. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,33-37).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Maria Vianney [(1786-1859) sacerdote, curato d'Ars], Sermone per la settima domenica dopo Pentecoste
Beato chi parlerà in verità!
Guardatevi bene, ci dice Gesù Cristo, dal frequentare quelle persone che usano furbizia nelle parole e nelle azioni. Infatti, fratelli miei, vediamo che nulla è più indegno per un cristiano, che deve essere fedele imitatore del suo Dio che è la dirittura e la verità stessa, che pensare una cosa e dirne un'altra. Anche Gesù Cristo nel Vangelo ci raccomanda di non mentire mai: "Sia invece il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no" (Mt 5,37). San Pietro ci dice che dobbiamo essere simili ai bambini, che sono semplici e sinceri, nemici di ogni menzogna e ogni dissimulazione. (cf. 1P 2,2) (...)
Consideriamo la menzogna in rapporto alla nostra dignità di cristiani; fratelli miei, noi che col Battesimo siamo diventati tempio dello Spirito Santo che è nemico di ogni menzogna, ahimè, fratelli, appena abbiamo la disgrazia di mentire, lo Spirito Santo se ne va e ci abbandona, e il demonio prende il suo posto e diventa nostro maestro. Ecco, fratelli, i tristi effetti e le terribili distruzioni che la menzogna produce in chi è così cieco da commetterla. Eppure, fratelli, quanto comuni sono questi peccati nel mondo!
Cosa dobbiamo concludere da tutto ciò? Ecco. Non prendere mai l'abitudine di mentire; poiché, una volta presa, non si può più correggere; bisogna essere sempre sinceri e dire il vero in tutto ciò che diciamo e facciamo. Se non vogliono crederci, ebbene, lasciamoli fare! (...) Fratelli miei, come possiamo usare la lingua per mentire, se è stata bagnata dal sangue prezioso di Gesù Cristo, la nostra bocca che tante volte ha servito da tabernacolo al corpo adorabile di Gesù Cristo? O mio Dio! Se pensassimo a tutto ciò avremmo questo coraggio? Beato, fratelli, chi agirà con semplicità e chi parlerà sempre in verità" E' la beatitudine che vi auguro-
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, Padre misericordioso,
soccorri la nostra debolezza,
e per intercessione di Maria,
Madre immacolata del tuo Figlio,
fa’ che risorgiamo dalle nostre iniquità alla vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio» (Sal 17,3)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.