Dio onnipotente ed eterno, che nel mistero pasquale hai offerto all’umanità il patto della riconciliazione, donaci di testimoniare nelle opere il mistero che celebriamo nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
********** «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?. La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». (Dalla Sequenza). « Christos Anesti! Alithos Anesti!» Alleluia! «Cristo è risorto ! È veramente risorto!» Alleluia! Buona Pasqua! D. Ambroise Atakpa.
«Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!»
«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.»
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 4 APRILE 2024
GIOVEDÌ FRA L'OTTAVA
DI PASQUA
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
«Il Signore è risorto, come aveva predetto; rallegriamoci ed esultiamo: egli regna in eterno. Alleluia.»
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,35-48). In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Livre XIV, SC 212
Risorgere nella carne
Ecco che sento parlare della risurrezione e mi chiedo sul divenire di questa risurrezione. Credo, infatti, che sono destinato a risorgere, ma voglio che mi si dica quale essere sarò. Bisogna che lo sappia se risorgerò in un altro corpo, forse etereo, voglio dire senza materia, oppure in quello nel quale morirò. Se risorgo in un corpo senza materia, non sono più io che risorgo. Come ci può essere una vera risurrezione, se la mia carne non può essere vera carne? La ragione ci indica quindi chiaramente che, se non c'è vera carne, non ci sarà evidentemente vera risurrezione. No, non si ha diritto di parlare di risurrezione dal momento che non risorge colui che è morto.
Ebbene, beato Giobbe, dissipa la nebbia del nostro dubbio, e poiché, per la grazia che hai ricevuto dallo Spirito Santo, hai cominciato a parlarci della speranza della risurrezione, mostraci chiaramente se è la nostra carne che deve veramente risorgere. Il testo dice: "E di nuovo sarò rivestito di questa mia pelle" (Gb 19,26 Vg). Della mia pelle, la parola ci toglie ogni dubbio su una vera risurrezione, poiché non è vero che (...) nella gloria della risurrezione il nostro corpo debba essere impalpabile, più etereo che il vento e l'aria. Nella gloria della risurrezione, infatti, il nostro corpo sarà senza dubbio etereo quanto alla manifestazione del suo potere spirituale, ma sarà palpabile per la verità della sua natura.
Ecco perché il nostro Redentore ha mostrato anche ai discepoli, che dubitavano della risurrezione, le mani e il costato ed ha offerto loro di toccare le sue ossa e la sua carne: "Toccatemi e guardate; - dice - un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho" (Lc 24,39).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, che da ogni parte della terra hai riunito i popoli nella confessione del tuo nome, concedi che tutti i tuoi figli, nati a nuova vita nelle acque del Battesimo e animati dall’unica fede, esprimano nelle opere l’unico amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Quanto invece a quei discepoli, quando il Signore parlava con loro, essi non avevano più la fede perché non lo credevano risorto e non speravano che potesse risorgere. Avevano perso la fede e la speranza: pur camminando con uno che viveva, loro erano morti. Camminavano morti in compagnia della stessa Vita! Con loro camminava la Vita, ma nei loro cuori la vita non si era ancora rinnovata.
E ora mi rivolgo a te. Se vuoi ottenere la vita fa' quello che fecero quei discepoli, in modo che ti sia dato riconoscere il Signore. Essi lo invitarono a casa. Il Signore fece finta d'essere uno che doveva andare lontano, ma loro lo trattennero. Arrivati nella località dov'erano diretti, gli dissero: "Resta con noi perché ormai si fa sera" (Lc 24,29). Accogli lo straniero, se desideri riconoscere il Salvatore. Ciò che la mancanza di fede aveva fatto perdere fu ritrovato grazie all'accoglienza. E il Signore si mostrò loro all'atto di spezzare il pane.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci dai la gioia di rivivere ogni anno la risurrezione del Signore, fa’ che mediante la liturgia pasquale che celebriamo nel tempo possiamo giungere alla gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
********** «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?. La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». (Dalla Sequenza). « Christos Anesti! Alithos Anesti!» Alleluia! «Cristo è risorto ! È veramente risorto!»Alleluia! Buona Pasqua! D. Ambroise Atakpa.
Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"».
Читать полностью…«Le donne si avvicinarono a Gesù, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Alleluia». (Cf. Mt 28,9)
Читать полностью…«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
(SEQUENZA)
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. Alleluia!
Читать полностью…CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 30 MARZO 2024
PASQUA «RESURREZIONE DEL SIGNORE», VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,1-7).
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare ad ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Introduzione al Mistero della Veglia pasquale, PLS 2, 549-552
Gioia e splendore di questa santissima notte
Siccome il Signore nostro Gesù Cristo ha reso glorioso con la sua risurrezione il giorno che aveva reso luttuoso con la morte, noi, rievocando i due momenti in un’unica commemorazione solenne, vegliamo ricordando la sua morte, esultiamo aspettando la sua risurrezione. Questa è la nostra festa annuale, questa è la nostra Pasqua, non più figurata nell’uccisione dell’agnello, come per il popolo antico, ma portata a compimento per il popolo nuovo nell’immolazione del Salvatore, perché Cristo nostra Pasqua, è stato immolato, e le cose vecchie son passate ed ora ne sono nate delle nuove. È se piangiamo è per il peso dei nostri peccati, e se esultiamo, è perché giustificati dalla sua grazia, perché egli è stato messo a morte per i nostri peccati, ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Per quelli piangiamo, di questo ci rallegriamo, e sempre siamo nella gioia. Quanto per causa nostra e a nostro vantaggio è stato compiuto di triste o anticipato di lieto, non lo lasciamo passare con ingrata dimenticanza, ma lo celebriamo con riconoscente memoria. Vegliamo dunque, carissimi, perché la sepoltura di Cristo si è protratta fino a questa notte, cosicché proprio in, questa notte è avvenuta la risurrezione di quella sua carne che allora fu oltraggiata sul legno, adesso è adorata in cielo e sulla terra. Naturalmente questa notte si considera come facente parte del giorno di domani, che per noi è il giorno del Signore. Ed era opportuno che risorgesse di notte, perché con la sua risurrezione ha rischiarato le nostre tenebre; non per nulla già poco tempo prima si cantava a lui: Illuminerai la mia lampada, Signore; mio Dio, illuminerai le mie tenebre. Così la nostra stessa pietà mette in risalto questo mistero così grande; come la nostra fede, rafforzata dalla sua risurrezione, è già sull’attenti, così anche questa notte, già così piena di luci, sia ancor più luminosa per il nostro vegliare, in modo che noi, insieme a tutta la Chiesa diffusa per il mondo intero, possiamo badare in modo giusto a non esser trovati nella notte. Per tanti e tanti popoli, che dovunque questa fulgida solennità ha radunato insieme nel nome di Cristo, il sole è già tramontato, ma il fulgore non se n’è andato, perché a un cielo pieno di luce ha fatto seguito una terra ugualmente piena di luce.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione, perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio.
Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio. Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE O Dio eterno e onnipotente, che ci concedi di celebrare il mistero del Figlio tuo Unigenito disceso nelle viscere della terra, fa’ che, sepolti con lui nel battesimo, risorgiamo con lui nella gloria della risurrezione. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
********** «Si è allontanato il nostro pastore, la fonte di acqua viva, alla cui morte si è oscurato il sole. Colui che teneva schiavo il primo uomo è stato fatto schiavo lui stesso: oggi il nostro Salvatore ha abbattuto le porte e le sbarre della morte.» Nell’attesa della vittoria di Cristo Gesù sulla morte buon Sabato Santo. D. Ambroise Atakpa.
«Adoriamo la tua Croce, o Signore,
lodiamo e glorifichiamo la tua santa risurrezione.
Dal legno della Croce
è venuta la gioia in tutto il mondo».
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 29 MARZO 2024
VENERDÌ SANTO «PASSIONE DEL SIGNORE»
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ORAZIONE
O Dio, che nella passione di Cristo nostro Signore ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato trasmessa a tutto il genere umano, rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio; e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita, l’immagine dell’uomo terreno, così per l’azione del tuo Spirito fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste. Per Cristo nostro Signore. R/. Amen.
VANGELO
Passione del Signore.
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni (Gv 18,1–19,42)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
MEDITAZIONE
Libro delle ore del Sinai (9° secolo) Canone in onore della croce e della Risurrezione, SC 486
Il sangue prezioso del Verbo ha ricreato il mondo
La morte alla quale il genere umano è stato sottoposto per aver mangiato il frutto dell'albero, oggi, grazie alla croce, è stata ridotta all'impotenza: infatti la maledizione che tutti avevamo ereditato è stata cancellata grazie al Germoglio della purissima Madre di Dio, che magnificano tutte le Potenze dei cieli.
E' per la tua natura umana che soffrivi, come uomo, la tua Passione, non nella natura divina, Signore, poiché impossibile per la tua divinità, è nella carne assunta che hai sopportato tutti i dolori: perciò ti magnifichiamo nell'una e nell'altra natura, Signore!
In un disegno di misericordia, per me il Maestro si è annientato e soffre i dolori della carne, colmando così il mio nulla; con la sua divinità fa sgorgare dalla Passione per me l'immortalità e corona d'onore il mio disonore, lui che magnificano tutte le Potenze dei cieli.
Per la tua divina compassione, Signore, l'Ade è stato ridotto in schiavitù e i morti sono usciti dalle tombe; poiché ormai sei tu la Vita vera, che mette fine al regno della Morte e alla potenza dell'Ade, tu che magnificano tutte le Potenze dei cieli..
Anche se sei stato deposto nella tomba come corpo inanimato, in virtù della divinità, Maestro, ti hanno visto liberato anche i morti e con te hai fatto risorgere dall'Ade il primo uomo e tutta la sua progenie, grazie alla tua adorabile risurrezione: ecco perché con gli angeli magnifichiamo te, l'Unico, il Salvatore. (...)
O Tutta Santa, che hai generato il Verbo eterno divenuto uomo in modo straordinario nel tuo seno, colui che col suo sangue prezioso ha ricreato il mondo e lo illumina quando è esaltata la croce, ora magnificano te tutte le Potenze dei cieli.
********
LAMENTI DEL SIGNORE I
1 e 2 Popolo mio che male ti ho fatto? In che ti ho provocato? Dammi risposta.
1 Io ti ho guidato fuori dall’Egitto,
e tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.
1 Hágios o Theós.
2 Sanctus Deus.
1 Hágios Ischyrós
2 Sanctus Fortis.
1 Hágios Athánatos, eléison himás.
2 Sanctus Immortális, miserére nobis.
1 e 2 Io ti ho guidato quarant’anni nel deserto,
ti ho sfamato con manna,
ti ho introdotto in un paese fecondo,
e tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.
1 Hágios o Theós.
2 Sanctus Deus.
1 Hágios Ischyrós.
2 Sanctus Fortis.
1 Hágios Athánatos, eléison himás.
2 Sanctus Immortális, miserére nobis.
1 e 2 Che altro avrei dovuto fare e non ti ho fatto?
Io ti ho piantato, mia scelta e florida vigna,
ma tu mi sei divenuta aspra e amara:
poiché mi hai spento la sete con aceto
(…) Per seguire quella via vivente e spirituale (Eb 10,20) (…), occorre avere i piedi lavati da Gesù che ha deposto le vesti (…) per prendere nel suo corpo l’impurità dei loro piedi con quell’asciugatoio che era il suo solo vestito, perché “si è addossato i nostri dolori” (Is 53,4)
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**********
«Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi,
anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri». (Gv 13,14)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, Umile Servo del Padre per la nostra salvezza sia benedetta questa giornata. Santo Triduo pasquale. D. Ambroise Atakpa.
Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!
Читать полностью…Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
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VENERDÌ 05 APRILE 2024
VENERDÌ FRA L'OTTAVA
DI PASQUA
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
«Il Signore è risorto, come aveva predetto; rallegriamoci ed esultiamo: egli regna in eterno. Alleluia.»
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,1-14). In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Massimo di Torino [(? - ca 420) vescovo], Discorsi, 53, 1-4
« Quando già era l'alba, Gesù si presentò sulla riva »
"Questo giorno fatto dal Signore", (Sal 118, 24) penetra in tutto; contiene tutto, abbraccia tutto, cielo, terra e inferi ! (...) Cos'è poi questo giorno del cielo se non Cristo, del quale dice il profeta: "Il giorno al giorno ne affida il messaggio" (Sal 19, 3)? Questo giorno è il Figlio, su cui il Padre, che è il giorno senza principio, fa splendere il sole della sua divinità. Dirò anzi che egli stesso è quel giorno che ha parlato per mezzo di Salomone: "Farò ancora splendere la dottrina come l'aurora, la farò brillare molto lontano" (Si 24,32). (...) Così la luce di Cristo brilla per sempre, irradia, e le tenebre, del peccato non possono spegnerla. "La luce brilla nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno sopraffatta" (Gv 1, 5).
Alla risurrezione di Cristo, tutti gli elementi sono glorificati; sono certo che quel giorno il sole abbia brillato di uno splendore più vivo. Non doveva forse entrare nella gioia della risurrezione, lui che si era rattristato per la morte di Cristo (Mt 27, 45)? (...) Da servo fedele, si era oscurato per accompagnare Cristo nella tomba; oggi deve risplendere per salutare la sua risurrezione. (...) Pertanto, fratelli, tutti dobbiamo rallegrarci in questo santo giorno. Nessuno deve sottrarsi alla letizia comune a motivo dei peccati che ancora gravano sulla sua coscienza. Nessuno, anche se peccatore, in questo giorno deve disperare del perdono. Abbiamo infatti un indizio non piccolo: Se il Signore, sulla croce, ha perdonato al ladro, di quali beni noi non saremo colmati dalla gloria della sua risurrezione?
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Amen.
********** «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?. La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». (Dalla Sequenza). « Christos Anesti! Alithos Anesti!» Alleluia! «Cristo è risorto ! È veramente risorto!»Alleluia! Buona Pasqua! D. Ambroise Atakpa.
«I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, nello spezzare il pane. Alleluia.»Cf. Lc 24,35)
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MERCOLEDÌ 03 APRILE 2024
MERCOLEDÌ FRA L'OTTAVA
DI PASQUA
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
«Il Signore è risorto, come aveva predetto; rallegriamoci ed esultiamo: egli regna in eterno. Alleluia.»
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,13-35).
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430)
vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa],
Discorso 235, 1-3 ; PL 38, 118-119 (https://www.augustinus.it/italiano/discorsi/index2.htm riv.)
La condivisione del pane sarà la tua consolazione
Quand'è che il Signore volle essere riconosciuto? All'atto di spezzare il pane (Lc 24,35). È una certezza che abbiamo: quando spezziamo il pane riconosciamo il Signore. Non si fece riconoscere in altro gesto diverso da quello; e ciò per noi, che non lo avremmo visto in forma umana ma avremmo mangiato la sua carne. Sì, veramente, chiunque tu sia, se non porti inutilmente il nome di cristiano, se non entri senza un perché nella chiesa, se hai appreso ad ascoltare la parola di Dio con timore e speranza, la frazione del pane sarà la tua consolazione.
L'assenza del Signore non è assenza. Abbi fede, e colui che non vedi è con te.
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 02 APRILE 2024
MARTEDÌ FRA L'OTTAVA
DI PASQUA
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
«Il Signore è risorto, come aveva predetto; rallegriamoci ed esultiamo: egli regna in eterno. Alleluia.»
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,11-18). In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"». Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Omelia monastica anonima del 13° secolo Meditazione sulla Passione e la Risurrezione di Cristo, 38
"Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre" (Gv 20,16-17)
"Maria!", ti riconosco col tuo nome; tu impara a conoscermi con la fede. "Rabbunì!, dice lei, che significa: Maestro", insegnami a cercarti, insegnami a vederti. "Non mi trattenere, risponde Gesù, perché non sono ancora salito al Padre" (Gv 20,16-17): tu non credi ancora che sono uguale, eterno e consustanziale al Padre. Credilo e mi vedrai.
Il tuo sguardo si ferma all'uomo, perciò non credi, poiché non si crede a ciò che si vede. Non vedi Dio; credi e vedrai. Con la fede, mi vedrai, come quella donna che toccò il lembo del mio mantello e fu subito guarita (cfr. Mt 9,20-22). Perché? Perché mi ha toccato con fede. Toccami con quella mano, cercami con quegli occhi, corri verso di me con quei piedi.
Non sono lontano da te; io sono il Dio vicino (cfr. Dt 4,7), parola nella tua bocca e nel tuo cuore. E cosa di più vicino all'uomo del suo cuore? E' lì, nell'intimo, che mi hanno scoperto tutti coloro che mi hanno trovato. Poiché ciò che è fuori riguarda la vista. Le mie opere sono reali e tuttavia restano fragili e passeggere; mentre io, il loro Creatore, abito nel più profondo dei cuori puri.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ci hai donato i sacramenti pasquali, assisti questo popolo con la tua grazia, perché, raggiunta la libertà perfetta, possa godere in cielo quella gioia che ora pregusta sulla terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo siede alla destra di Dio; gustate le cose di lassù. Alleluia. (Cf. Col 3,1-2)
«”Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?.” “La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea.”» (Dalla Sequenza). « Christos Anesti! Alithos Anesti!» Alleluia! «Cristo è risorto ! È veramente risorto!»Alleluia! Buona Pasqua! D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 01 APRILE 2024
LUNEDÌ FRA L'OTTAVA
DI PASQUA
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
«Il Signore è risorto, come aveva predetto; rallegriamoci ed esultiamo: egli regna in eterno. Alleluia.»
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,8-15). In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
MEDITAZIONE
San Cirillo di Gerusalemme [(313-350) vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa], Catechesi battesimale n°14,13
Non abbiate paura, rallegratevi con tremore!
"Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono" (Mt 28,9). Lo abbracciarono perché si compisse la parola: "Lo strinsi forte e non lo lascerò" (Ct 3,4). Erano senz'altro fragili fisicamente le donne, ma virile era il loro coraggio. L'abbondanza delle acque non poté estinguere il loro amore, né i fiumi inghiottirlo. Era morto colui che cercavano, ma non era spenta la loro speranza della risurrezione.
E l'angelo disse loro: "Voi non abbiate paura! " (Mt 28,5). Non ai soldati, è a voi che dico "Voi non abbiate paura!". Loro sì, che abbiano paura cosicché, istruiti dall'esperienza, siano testimoni e dicano "Veramente costui era il Figlio di Dio" (Mt 27,54). Voi, invece, non dovete aver paura, poiché "l'amore perfetto scaccia il timore" (1Gv 4,18).
"Presto, andate a dire ai suoi discepoli: «È risorto dai morti»" (Mt 28,7). Esse se ne vanno con timore misto a gioia. Non è ancora scritto così? Ebbene sì, il salmo secondo, raccontando la passione di Cristo dice: "Servite il Signore con timore e rallegratevi con tremore" (Sal 2,11). "Rallegratevi" perché il Signore è risorto, ma "con tremore" perché la terra ha tremato e perché l'angelo vi è apparso come folgore.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE O Padre, che fai crescere la tua Chiesa, donandole sempre nuovi figli, concedi ai tuoi fedeli di esprimere nella vita il sacramento che hanno ricevuto nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 31 MARZO 2024
DOMENICA DI PASQUA «RESURREZIONE DEL SIGNORE»
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« Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. » (Dall’Exsultet)
«Il Signore è veramente risorto. Alleluia. A lui gloria e potenza nei secoli eterni. Alleluia, alleluia». (Cf. Lc 24,34; Ap 1,6)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Egli doveva risuscitare dai morti. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9). Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Libro delle ore del Sinai (9° secolo) Beatitudini della Risurrezione, SC 486
Rallegratevi, Cristo è risorto dalla tomba!
Ascolta, Adamo, e rallegrati con Eva, poiché quello che vi aveva spogliati entrambi e con l'inganno vi aveva resi schiavi, sulla Croce di Cristo è stato ridotto all'impotenza.
Oggi, Cristo, hai abolito con la tua potenza l'impero della morte e hai liberato, Datore di vita, le anime degli uomini grazie alla risurrezione, tu nostro Salvatore.
Come la moltitudine degli angeli in cielo, così il genere umano sulla terra fa festa per la santa Risurrezione della tua bontà, Signore.
Oggi Cristo è risorto dalla tomba, da cui fa sgorgare l'immortalità per tutti i mortali e nella sua misericordia inaugura con le donne e il loro profumo la gioia della Risurrezione.
Risvegliamoci dalla tomba del peccato, noi, messi a morti sotto un cumulo di passioni, Salvatore che con la tua risurrezione hai distrutto la tirannia della Morte, vero Amico dell'uomo.
Rallegratevi, sagge Donne che portate il profumo, che per prime avete visto la risurrezione di Cristo e avete annunciato agli apostoli la risurrezione del mondo intero.
Ti adoro, Padre senza inizio che sei vita, adoro con te il tuo Figlio Eterno che è vita, vita e sorgente viva è lo Spirito Santo: glorifico l'univa Vita vera.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo Figlio unigenito, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore, di rinascere nella luce della vita, rinnovati dal tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Gesù, il crocifisso, è risorto, come aveva predetto. Alleluia». (Cf. Mt 28,5.6; Mc 16,6; Lc 24,6)
« O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio! » (Dall’ Exsultet) « Christos Anesti! Alithos Anesti! Alleluia! “Cristo è risorto ! È veramente risorto! Alleluia!” » Buona Pasqua! D. Ambroise Atakpa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Alleluia. Celebriamo dunque la festa con azzimi di sincerità e di verità». Alleluia, alleluia. (1Cor 5,7-8)
« O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio! » (Dall’ Exsultet) « Christos Anesti! Alithos Anesti! Alleluia! “Cristo è risorto ! È veramente risorto! Alleluia!” » Buona Pasqua! D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 30 MARZO 2024
SABATO SANTO
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«Non ci sia per noi altro vanto
che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati». (Ant. d'ingresso Cf. Gal 6,14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15, 42-47) Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.
MEDITAZIONE Da un’antica «Omelia sul Sabato santo» (PG 43, 439. 451. 462-463)
La discesa agli inferi del Signore
Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell’ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione. Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà. Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi, mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura. Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta. Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all’albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell’inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te. Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso.
e hai piantato una lancia nel petto del tuo Salvatore.
1 Hágios o Theós.
2 Sanctus Deus.
1 Hágios Ischyrós.
2 Sanctus Fortis.
1 Hágios Athánatos, eléison himás.
2 Sanctus Immortális, miserére nobis.
………………
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, Umile Servo del Padre che patì sotto Ponzio Pilato per la nostra salvezza sia benedetta questa giornata.
Buon Venerdì Santo! D. Ambroise Atakpa.
«Il Signore si alzò da tavola,
versò dell’acqua nel catino
e cominciò a lavare i piedi dei discepoli:
a loro volle lasciare questo esempio». (Cf. Gv 13,4.5-15)
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 28 MARZO 2024
GIOVEDÌ SANTO «CENA DEL SIGNORE»
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«Non ci sia per noi altro vanto
che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati». (Ant. d'ingresso Cf. Gal 6,14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Li amò sino alla fine.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15). Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi». Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Origene [(ca 185-253) sacerdote e teologo], Commento su Giovanni, § 32, 25-35.77-83; SC 385, 199
“Se non ti laverò, non avrai parte con me”
“Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò di tavola”. Ciò che non era prima nelle mani di Gesù è rimesso dal Padre nelle sue mani: non certe cose solamente, ma tutte. Davide aveva detto: “Oracolo del Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi” (Sal 109,1). I nemici di Gesù facevano parte infatti di quel ‘tutto’ che suo Padre gli donava. (…) A causa di coloro che si erano allontanati da Dio, si è allontanato da Dio colui che per natura non vuole uscire dal Padre. È uscito da Dio affinché quanto si era allontanato da lui tornasse con lui, cioè nelle sue mani, presso Dio, secondo il suo disegno eterno. (…) Cosa dunque faceva Gesù lavando i piedi dei suoi discepoli? Lavandoli e asciugandoli con l’asciugatoio di cui si era cinto, Gesù non rendeva forse i loro piedi belli, per il momento in cui avrebbero avuto da annunciare la buona novella? Allora si compì, secondo me, la parola profetica: “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi” (Is 52,7; Rm 10,15). Eppure se, lavando i piedi dei suoi discepoli, Gesù li rende belli, come esprimere la bellezza vera di coloro che egli immerge interamente nello “Spirito Santo e nel fuoco” (Mt 3,11)? I piedi degli apostoli sono divenuti belli affinché (…) possano porre il piede sulla strada santa e camminare in colui che ha detto: “Io sono la via” (Gv 14,6). Infatti chi ha avuto i piedi lavati da Gesù, e lui solo, segue quella via vivente che conduce al Padre; quella via non ha posto per i piedi sporchi.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 27 MARZO 2024
MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA
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«Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, perché Gesù umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Gesù Cristo è Signore a gloria di Dio Padre». (Cf. Fil 2,10.8.11)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 26,14-25). In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto». Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Teresa di Calcutta [(1910-1997) fondatrice delle Suore Missionarie della Carità], Jesus, the Word to Be Spoken
« Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà »
Osservate quale compassione Cristo ha mostrato nei confronti di Giuda, l'uomo che, pur avendo ricevuto tanto amore, ha tradito il suo Maestro, quel Maestro che ha mantenuto un sacro silenzio senza tradirlo di fronte ai compagni. Gesù, infatti, avrebbe potuto facilmente parlare apertamente e dire agli altri le intenzioni nascoste di Giuda e i suoi intrighi; ma no. Egli ha preferito dare prova di misericordia e di carità; invece di condannarlo, l'ha chiamato amico (Mt 26,50). Se soltanto Giuda avesse guardato Gesù negli occhi come ha fatto Pietro (Lc 22,61), Giuda sarebbe stato l'amico della misericordia di Dio. Gesù ha sempre provato misericordia.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Padre misericordioso, tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio subisse per noi il supplizio della croce per liberarci dal potere del nemico: donaci di giungere alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Salve, nostro Re, obbediente al Padre: sei stato condotto alla croce, come agnello mansueto al macello».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 26 MARZO 2024
MARTEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA
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«Non gettarmi in preda ai miei avversari. Contro di me si sono alzati falsi testimoni che soffiano violenza». (Sal 26,12)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,21-33.36-38). In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte». Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Liturgia latina "Verbum supernum prodiens", inno per la festa del Santissimo Sacramento,
Gesù si consegna per primo
Il Verbo del cielo, disceso
senza abdicare alla sua immensa gloria,
compie l'arduo lavoro,
poi arriva alla sera dell'esistenza.
Un discepolo sta per consegnarlo
a coloro che sono presi dalla gelosia;
ma lui si consegna per primo
ai suoi discepoli, Pane di vita (Gv 6,35).
Per cibo e bevanda,
dona loro il suo corpo e il suo sangue;
con questo dono vuole saziare
la fame e la sete che li tormentano.
Nella nascita, nostro compagno,
nostro cibo alla sua mensa,
in croce, è il nostro riscatto,
visione incantevole in cielo.
Nostro Salvatore immolato,
che ci apri le porte del cielo,
il nemico ci opprime:
ci dia conforto il tuo aiuto.
All'unico e trino Signore
appartiene la gloria eterna;
un giorno nei nostri cuori possa egli aprire
le fonti di gioia immortale.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Concedi a questa tua famiglia, o Padre, di celebrare con fede i misteri della passione del tuo Figlio per gustare la dolcezza del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui». (Gv 13,31)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.