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Un pensiero sul Vangelo

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Caffè Spirituale

Dicono e non fanno […] Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

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Caffè Spirituale

«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto […]
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

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Caffè Spirituale

Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?

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Caffè Spirituale

«Io sono la risurrezione e la vita», dice il Signore. «Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno». (Gv 11,25-26)

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 1 NOVEMBRE 2023
TUTTI I SANTI
– SOLENNITÀ
===☕️===
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«Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi: con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio».

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a). In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Beato Columba Marmion [(1858-1923) abate], La preghiera monastica

I santi: infaticabili cercatori di Dio!

I santi sono al seguito di Cristo (...), e quando lodiamo le loro virtù e cantiamo i loro meriti, esaltiamo e celebriamo Colui che, in quanto loro capo, è ora anche la loro corona (...).
C'è una grande varietà fra i santi; ognuno, secondo la sua vocazione e "secondo la misura del dono di Cristo" (Ef 4,7), ha riprodotto uno degli aspetti della pienezza delle perfezioni dell'Uomo-Dio. Dice S. Paolo (cfr. 1 Co 12,4), un solo Spirito ha dato a ciascuno una grazia speciale che, innestata sulla natura, fa risplendere di luce particolare ognuno degli eletti. In alcuni ha dominato la forza; in altri la prudenza; in altri ancora lo zelo per la gloria di Dio; questi ha brillato in particolare per la fede, quello per la purezza. Ma, siano apostoli, martiri o pontefici, si tratti di vergini o confessori, in tutti si ritrova un carattere comune. Quale? La costanza della ricerca e l'amore di Dio. Qualunque siano le circostanze in cui si siano trovati, le tentazioni provate, le difficoltà incontrate, le seduzioni che li hanno circondati, i santi son rimasti fermi e fedeli. E' lì la gran virtù, poiché l'incostanza è uno dei più terribili pericoli che minacciano l'uomo.
I santi hanno cercato Dio infaticabilmente, qualsiasi fosse l'aridità del cammino, la chiusura del cielo, le lotte da sostenere; così, il giorno del loro ingresso nel Regno eterno, Dio li ha coronati di gloria e inebriati di gioia. (...) Perché nella ricerca dell'unico Bene non si sono lasciati distogliere, i santi son giunti alla fine gloriosa.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**********
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno» (Cf. Mt 11,25)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata e santa solennità nella lode della Santissima Trinità in comunione con tutti i santi.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 31 OTTOBRE 2023
MARTEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Il granello crebbe e divenne un albero.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,18-21). In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XIV, SC 212

La piccolezza di un seme e la speranza della risurrezione

Qualcuno, considerando che lo spirito si libera dalla carne, la carne imputridisce, diventa polvere fino a diventare invisibile nelle sue particelle agli occhi umani, dispera di poter risorgere; si vedono ossa disseccate: che quelle ossa si rivestano di carne e possano ritrovare la verde freschezza della vita, non si ha tale fede. Ebbene, se non si possiede la fede nella risurrezione per obbedienza, almeno la si dovrebbe avere per la ragione.
Chi imita infatti ogni giorno il mondo nei suoi elementi? Non è proprio la nostra risurrezione? (...) Consideriamo la piccolezza di un seme d'albero gettato in terra per produrre un albero e immaginiamo, se ne siamo capaci, dove era nascosto nella pochezza di quel seme l'albero immenso che ne è uscito, dove era il tronco, la corteccia, il fogliame, l'abbondanza dei frutti. Si vedeva qualcosa di ciò nel seme gettato in terra? Eppure, secondo il piano segreto del responsabile del progetto che ordina meravigliosamente il divenire universale, nella delicatezza del seme era nascosta la durezza della corteccia, nella fragilità del seme era velata la forza della sua resistenza e nell'aridità l'abbondanza della sua fecondità.
C'è dunque da stupirsi che una polvere così tenue, che sfugge pure ai nostri occhi ridotta alle sue particelle, recuperi forma umana il giorno in cui lo vuole Colui che dai semi più piccoli fa sorgere alberi immensi? Poiché noi siamo per costituzione stessa essere dotati di ragione la speranza della nostra risurrezione dovrebbe imporsi al nostro sguardo, alla nostra contemplazione stessa davanti al mondo esterno. Ma siccome si è annebbiato in noi il giudizio della ragione, per darci un esempio, ci è arrivata in più la grazia del Redentore.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**********
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno» (Cf. Mt 11,25)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 30 OTTOBRE 2023
LUNEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
===☕️===
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?
✠ Dal Vangelo secondo Luca
(Lc 13,10-17).
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio di Narek [(ca 944-ca 1010) monaco e poeta armeno], Libro di preghiere, n° 18

"Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio"

Un tempo non esistevo e tu mi hai creato.
Non avevo pregato e tu mi hai fatto.
Non ero ancora venuto alla luce e tu mi hai visto.
Non ero comparso e tu hai avuto pietà di me.
Non ti avevo invocato e ti sei preso cura di me.
Non avevo fatto un gesto con la mano e tu mi hai guardato.
Non avevo supplicato e mi hai usato misericordia.
Non avevo articolato parola e mi hai sentito.
Non avevo sospirato e tu hai teso l'orecchio.
Pur sapendo cosa mi sarebbe successo,
non mi hai disdegnato.
Avevi considerato coi tuoi occhi preveggenti
gli errori del peccatore quale sono,
eppure mi hai formato.
Ed ora che mi hai creato
e salvato,
me, oggetto di tanta sollecitudine,
non permettere che la ferita del peccato causata dall'Accusatore
mi faccia perdere per sempre.
Legata, paralizzata,
curva come la donna sofferente,
la mia povera anima non ha la forza di raddrizzarsi.
Guarda fissa a terra sotto il peso del peccato,
a causa dei duri lacci di Satana...
Tu, unico Misericordioso, chinati su di me,
povero albero caduto.
Sono secco, fammi rifiorire,
in bellezza e splendore,
secondo le parole divine del santo profeta (Ez 17,22-24)...
Tu, unico Protettore,
getta su di me lo sguardo
che viene dalla sollecitudine del tuo amore indicibile...
e dal nulla creerai in me la luce stessa. (cfr Gen 1,3)

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**********
«La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità». (Cf. Gv 17,17b.a)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 29 OTTOBRE 2023
XXX DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
– ANNO A
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 22,34-40).
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Nisseno [(ca 335-395) monaco e vescovo], L'ordine della Carità

"Ordina in me l'amore" (Ct 1,4)

"Ordina in me l'amore" (Ct 1,4) Abbiamo qui un insegnamento particolarmente importante, per conoscere quale è la carità che dobbiamo avere verso Dio e quale comportamento tenere riguardo alla gente. Se occorre che "tutto avvenga decorosamente e con ordine" (1Co 14,40), quanto più rigoroso deve essere l'ordine a questo livello! (...)
Occorre quindi che conosciamo l'ordine della carità che ci insegna la Legge, cioè come dobbiamo amare Dio e come dobbiamo amare i nemici, per non invertire mai l'ordine del compimento della carità. Bisogna amare Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le forze e con tutta la sensibilità, ed il prossimo come se stessi; la propria moglie, se si è un uomo dal cuore puro, "come Cristo ama la Chiesa" (Ef 5,25), e se non si è soggetti alle passioni, "come il proprio corpo" (Ef 5,28): è ciò che ci comanda Paolo che ha fissato l'ordine in questa materia; il nemico senza rendere il male col male, ma rispondendo all'ingiustizia con la benevolenza.
Ma in realtà si può vedere nella maggior parte della gente l'ordine della carità confuso e rovesciato; la gente non si adegua in modo giusto ai diversi oggetti e si smarrisce nell'esercitare l'amore. Sono le ricchezze, gli onori, o le donne, se provano per esse desideri ardenti, che amano con tutta la loro anima e con tutte le forze al punto di essere capaci di perdere la loro vita per questo, e non amano Dio quanto dovrebbero, mostrano appena verso il prossimo la carità che si deve ai nemici; e riguardo a chi li odia, pensano solo a rendere in peggio il male ricevuto.
Ecco perché la Sposa dice: "Ordina in me l'amore" (Ct 1,4) affinché dia a Dio tutto quanto gli è dovuto e trovi per ognuno degli altri la misura conveniente.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che per amore continuamente crei e rinnovi il mondo, donaci la gioia di un cuore libero e pacificato, capace di amare te sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». (Mt 22,37)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 28 OTTOBRE 2023
SANTI SIMONE E GIUDA, APOSTOLI – FESTA
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«Questi sono uomini santi: il Signore li ha eletti nel suo amore generoso, ha dato loro una gloria eterna».

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,12-19).
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Cirillo d'Alessandria [(380-444) vescovo e dottore della Chiesa], Commento al vangelo di Giovanni, 12, 1; PG 74, 707-710

« Ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli »

Nostro Signore Gesù Cristo istituì guide e maestri per il mondo intero, e dei « dispensatori dei suoi divini misteri » (1 Cor 4,1). Volle inoltre che risplendessero come fiaccole e rischiarassero non soltanto il paese dei giudei, (...) ma anche tutti gli altri che si trovano sotto il sole e tutti gli uomini che popolano la terra. È verace perciò colui che afferma: « Nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio » (Eb 5,4). (...)
Se pensava di dover mandare i suoi apostoli allo stesso modo con cui il Padre aveva mandato lui (Gv 20, 21), era necessario che lo imitassero perfettamente e per questo conoscessero esattamente il mandato affidato dal Padre al Figlio. Ecco perché spiega molte volte la natura della sua missione. Una volta ha detto: « Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori a convertirsi » (Lc 5,32). E ancora: « Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato » (Gv 6,38). E un’altra volta: « Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui » (Gv 3,17).
     Riassumendo perciò in poche parole le norme dell’apostolato, dice di averli mandati come egli stesso fu mandato dal Padre, perché da ciò comprendano che devono chiamare i peccatori a convertirsi, guarire i malati sia nel corpo che nello spirito, non fare come amministratori la propria volontà, ma quella di colui da cui sono stati inviati e salvare il mondo con il suo genuino insegnamento.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che per mezzo degli apostoli ci hai fatto giungere alla conoscenza del tuo nome, per l’intercessione dei santi Simone e Giuda concedi alla tua Chiesa di crescere sempre con l’adesione di nuovi popoli alla fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli».
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 27 OTTOBRE 2023
VENERDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
===☕️===
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,54-59). In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Concilio Vaticano II Gaudium et spes 1-2,4,10

Interpretare i segni dei tempi

Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. Perciò si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia. (...) Per questo il Concilio Vaticano II, avendo penetrato più a fondo il mistero della Chiesa, non esita ora a rivolgere la sua parola non più ai soli figli della Chiesa e a tutti coloro che invocano il nome di Cristo, ma a tutti gli uomini. (…)
Per svolgere questo compito, è dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura. (...) Bisogna infatti conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, le sue attese, le sue aspirazioni e il suo carattere spesso drammatico. (...) Immersi in così contrastanti condizioni, moltissimi nostri contemporanei non sono in grado di identificare realmente i valori perenni e di armonizzarli dovutamente con le scoperte recenti. Per questo sentono il peso della inquietudine, tormentati tra la speranza e l'angoscia, mentre si interrogano sull'attuale andamento del mondo. Questo sfida l'uomo, anzi lo costringe a darsi una risposta. (…)
La Chiesa crede che Cristo, per tutti morto e risorto, dà sempre all'uomo, mediante il suo Spirito, luce e forza per rispondere alla sua altissima vocazione. (…) Essa crede anche di trovare nel suo Signore e Maestro la chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, donaci di orientare sempre a te la nostra volontà e di servirti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno». (Cf. Mt 11,25)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,42a.44)

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CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE 2023
MERCOLEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,39-48). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Fulgenzio di Ruspe [(467-532) vescovo in Africa del Nord] Discorsi, I, 2-3; CCL 91 A, 889

« Ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio » (1Co 4,1)

Il Signore, volendo definire il ruolo particolare dei servi da lui preposti al suo popolo, disse: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro». (...) Se ci chiediamo quale sia questa razione di cibo, ce lo indica San Paolo quando dice: «Ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato» (Rm 12,3). Quella che Cristo chiama razione di cibo, Paolo chiama misura di fede, perché comprendiamo che il cibo spirituale non è altro che il mistero della fede cristiana. Noi vi diamo nel nome del Signore questa razione di cibo ogni volta che, illuminati dal dono della grazia spirituale, vi parliamo secondo i dettami della vera fede; e voi ricevete la medesima razione di cibo dalle mani degli amministratori del Signore, quando ogni giorno ascoltate la parola di verità dai ministri di Dio.
Sia il nostro nutrimento, questa razione di cibo che Dio ci dà. Traiamone l'alimento della nostra retta condotta per giungere alla ricompensa della vita eterna. Crediamo in colui che dà se stesso a noi in cibo perché non veniamo meno lungo la strada (Mt 14,32), e che riserva se stesso per essere la nostra ricompensa, affinché troviamo la gioia nella patria. Crediamo e speriamo in lui. Amiamolo al di sopra di tutto e in tutto. Cristo infatti è il nostro alimento e sarà la nostra ricompensa. Cristo è il cibo e il conforto dei viaggiatori in cammino; è la sazietà e l'esultanza dei beati nel loro riposo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, donaci di orientare sempre a te la nostra volontà e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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Caffè Spirituale

“Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”.

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Caffè Spirituale

«Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». (Mt 22,21)

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 22 OTTOBRE 2023
XXIX DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
– ANNO A
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 22,15-21).
In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di' a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Antonio di Padova [(ca 1195 – 1231) francescano, dottore della Chiesa], Omelie per la domenica e le feste dei santi 

« Risplenda su di noi la luce del tuo volto » (Sal 4,7)

Come questa moneta d'argento porta l'immagine di Cesare, così la nostra anima è l'immagine della Santa Trinità, secondo ciò che è detto nel salmo: «La luce del tuo volto è impressa in noi, Signore» (4,7 LXX). (...) Signore, la luce del tuo volto, cioè la luce della tua grazia che mette in noi la tua immagine e ci rende simili a te, è impressa in noi, cioè nella nostra ragione che è la potenza più elevata della nostra anima e che riceve questa luce come la cera riceve l'impronta del sigillo. Il volto di Dio, è la nostra ragione; infatti come si riconosce una persona dal suo volto, così conosciamo Dio attraverso lo specchio della ragione. Ma la ragione è stata deformata dal peccato dell'uomo, poiché il peccato oppone l'uomo a Dio. La grazia di Cristo ha riparato la nostra ragione. Per questo l'apostolo Paolo dice agli Efesini: «Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente» (4,23). La luce di cui si parla in questo salmo è dunque la grazia, che restaura l'immagine di Dio impressa nella nostra natura. (...)
L'intera Trinità ha fatto l'uomo a sua somiglianza. Nella memoria, assomiglia al Padre; nell'intelligenza, assomiglia al Figlio; nell'amore, assomiglia allo Spirito Santo. (...) Al momento della creazione, l'uomo è stato fatto «a immagine e somiglianza di Dio» (Gen 1,26). Immagine nella conoscenza della verità; somiglianza nell'amore della virtù. La luce del volto di Dio è dunque la grazia che ci giustifica e rivela nuovamente l'immagine creata. Questa luce costituisce tutto il bene dell'uomo, il suo vero bene; lo caratterizza, come l'immagine di Cesare caratterizza la moneta d'argento. Per questo il Signore aggiunge: «Rendete a Cesare quello che è di Cesare». Come se dicesse: Così come rendete a Cesare la sua immagine, rendete a Dio la vostra anima, adornata e caratterizzata dalla luce del suo volto.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, sul palmo della tua mano sta scritto il nome di ogni tuo figlio: fa’ che nel misterioso intrecciarsi delle libere volontà degli uomini nessuna autorità abusi della propria forza e ogni potere si ponga sempre a servizio del bene di tutti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **********
«Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». (Mt 22,21)

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CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 5 NOVEMBRE 2023
XXXI DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
– ANNO A
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«Non abbandonarmi, Signore, mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, o Signore, mia salvezza». (Sal 37,22-23)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Dicono e non fanno.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 23,1-12).
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XIV, SC 212

"Il principio di ogni peccato è l'orgoglio" (Si 10,15)

"Il primogenito della morte divori la bellezza della sua pelle e consumi le sue braccia" (Gb 18,13 Vg). La bellezza della pelle designa la gloria temporale, che è desiderata esteriormente e ritenuta come brillante apparenza sulla pelle. Quanto alla parola braccia, si applica giustamente alle nostre opere, in quanto si fa con le braccia il lavoro corporale. E cosa può essere la morte, se non il peccato che separa l'anima dalla vita interiore e la uccide? (...) Se quindi il peccato è la morte, si può giustamente intendere per primogenito della morte l'orgoglio, poiché è scritto: "Il principio di ogni peccato è l'orgoglio" (Si 10,15).
La bellezza della sua pelle e le sue braccia sono dunque divorate dal primogenito della morte, poiché la gloria e l'azione dell'ingiusto sono gettate a terra dall'orgoglio. Avrebbe potuto in questa vita mantenersi nella gloria senza peccato se non fosse stato orgoglioso; avrebbe potuto raccomandarsi al giudizio del creatore per mezzo di certe sue opere se sotto gli occhi del suo giudice quelle stesse opere non fossero gettate a terra dalla sua fierezza. Vediamo spesso dei ricchi che avrebbero potuto conservare potenza e gloria senza peccato se avessero voluto conservarle nell'umiltà.
Al contrario, si pavoneggiano nei loro beni, si gonfiano negli onori, hanno solo disprezzo per tutto il resto e tutta la loro fiducia è nell'abbondanza dei beni. Così parlava un ricco: "Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia" (Lc 12,19). Ma quando il giudice di lassù vede questi pensieri, strappa questa gente alla loro stessa fiducia.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci lo Spirito del tuo Figlio Gesù, venuto tra noi come colui che serve, affinché riconosciamo in ogni uomo la dignità di cui lo hai rivestito e lo serviamo con semplicità di cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

            **********
«L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua». [Cf. 4 Esd 2,34-35 (Volg.)]
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 4 NOVEMBRE 2023
SAN CARLO BORROMEO, VESCOVO – MEMORIA
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«Io cercherò le mie pecore», dice il Signore,  «e susciterò un pastore che le pascerà: io, il Signore, sarò il loro Dio». (Cf. Ez 34,11.23-24)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
✠ Dal Vangelo secondo Luca
(Lc 14,1.7-11).
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: "Cédigli il posto!". Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!". Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) badessa benedettina e dottore della Chiesa Il libro delle opere divine, cap. 6

"Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto..." (Lc 14,8)

Secondo il suo progetto originale, Dio ha stabilito tutti i beni in pienezza e organizzato l'edificio delle virtù in modo tale che non vi si trovi alcuna lacuna. Combatte fino alla fine i nemici, il cui cuore è solo l'orgoglio, che cercano di salire prima di avere una scala, si siedono prima che ci sia una sedia e la cui l'opera è un'opinione: quando è messa in discussione, scompare.
E' da lui che procedono tutti gli esseri viventi, ma lui non ha inizio, lui permane. Vive in se stesso, può da se stesso, conosce da se stesso. Colui che solo vive , può e conosce, è Dio: in questi tre poteri, tutte le opere di Dio sono distinte e compiute, ed è in lui che le sue opere hanno potere di agire. (...)
Quando l'uomo, nei suoi progetti, si dà la propria legge, è come se fosse il suo proprio Dio. Allora, Signore, tu ti mostri a lui coi tuoi giusti giudizi perché egli sappia che nulla può contro di te. Ma quando un uomo arriva a disprezzare i tuoi insegnamenti al punto d'adorare immagini al tuo posto, allora, con giusta decisione, tu combatti il tuo nemico...
Dio è la vita che non è offuscata da alcun inizio e non ha fine. E' il nostro Dio che, essendo la Vita, dà la vita eterna ai suoi. (...) Chi può far ciò se non Dio? Tutto ciò che Dio ha disposto secondo il suo ordine, l'ha compiuto e non è vano come i pensieri degli uomini. Poiché gli uomini fanno tanti progetti nel pensiero che non possono condurre a termine.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Custodisci nel tuo popolo, o Signore, lo spirito di cui hai ricolmato il vescovo san Carlo, perché la Chiesa si rinnovi incessantemente e, conformandosi all’immagine del tuo Figlio, manifesti al mondo il volto di Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. [Cf. 4 Esd 2,34-35 (Volg.)]
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2023
VENERDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
- SAN MARTINO DE PORRES, RELIGIOSO
– MEMORIA
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14,1-6).
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?» Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.
Pariola del Signore.

MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Lettera apostolica « Dies Domini », 61 (© Libreria Editrice Vaticana)

« Il sabato è stato fatto per l'uomo » (Mc 2,27)

Lo « shabbat », il giorno settimo benedetto e consacrato da Dio, mentre chiude l'intera opera della creazione, si lega immediatamente all'opera del sesto giorno, in cui Dio fece l'uomo « a sua immagine e somiglianza » (Gn 1, 26). Questa relazione più immediata tra il « giorno di Dio » e il « giorno dell'uomo » non sfuggì ai Padri nella loro meditazione sul racconto biblico della creazione. Dice a tal proposito Ambrogio: « Grazie dunque al Signore Dio nostro che fece un'opera ove egli potesse trovare riposo. Fece il cielo, ma non leggo che ivi abbia riposato; fece le stelle, la luna, il sole, e neppure qui leggo che abbia in essi riposato. Leggo invece che fece l'uomo e che allora si riposò, avendo in lui uno al quale poteva perdonare i peccati ». Il « giorno di Dio » avrà così per sempre un collegamento diretto con il « giorno dell'uomo ».
Quando il comandamento di Dio recita: « Ricordati del giorno di sabato per santificarlo » (Es 20, 8), la sosta comandata per onorare il giorno a lui dedicato non è affatto, per l'uomo, un'imposizione onerosa, ma piuttosto un aiuto perché egli avverta la sua vitale e liberante dipendenza dal Creatore, e insieme la vocazione a collaborare alla sua opera e ad accogliere la sua grazia. Onorando il « riposo » di Dio, l'uomo ritrova pienamente se stesso, e così il giorno del Signore si manifesta profondamente segnato dalla benedizione divina (Gn 2, 3) e si direbbe dotato, in forza di essa, al pari degli animali e degli uomini (Gn 1, 22.28), di una sorta di « fecondità ». Essa si esprime soprattutto nel ravvivare e, in certo senso, « moltiplicare » il tempo stesso, accrescendo nell'uomo, col ricordo del Dio vivente, la gioia di vivere e il desiderio di promuovere e donare la vita.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. [Cf. 4 Esd 2,34-35 (Volg.)]
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE 2023
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
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«Come Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. E come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita». (Cf. 1Ts 4,14; 1Cor 15,22)


✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,37-40).
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XIV, SC 212

"Sì, io so che il mio Redentore è vivo" (Gb 19,25 Vg)

"Sì, io so che il mio Redentore è vivo" (Gb 19,25 Vg) Giobbe non dice Creatore, ma Redentore: designa chiaramente colui che, dopo aver tutto creato, per riscattarci dalla schiavitù è apparso fra noi nell'incarnazione e con la sua Passione ci ha liberati dalla morte eterna. E bisogna notare con quale fede Giobbe insiste sulla potenza della divinità di colui del quale Paolo può dire: "fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio" (2 Co 13,4). Giobbe dice infatti: "Sì, io so che il mio Redentore è vivo". Cioè senza ambiguità: è stato flagellato, deriso, ferito di colpi, coronato di spine, coperto di sputi, crocifisso, è morto, questo vede il non credente; io, credo con fede certa che dalla sua morte egli è vivo, lui che è caduto nelle mani degli empi.
Ma, beato Giobbe, quale fiducia ti dà la risurrezione del Maestro nella risurrezione della tua stessa carne, di grazia, proclamala apertamente. Il testo prosegue: "Io so che l'ultimo giorno risorgerò dalla terra". Sì, la risurrezione che manifesta nella sua persona, si compirà un giorno anche in noi. Sì, la risurrezione che manifesta in lui, ce l'ha promessa, perché le membra partecipino alla gloria del loro Capo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti, che ci hai salvati con la morte e la risurrezione del tuo Figlio, sii misericordioso con i tuoi fedeli defunti; a loro, che hanno creduto nel mistero della nostra risurrezione, dona la gioia della beatitudine eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. [Cf. 4 Esd 2,34-35 (Volg.)]
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

Il granello crebbe e divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami.

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Caffè Spirituale

Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?

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Caffè Spirituale

«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». (Mt 22,37)

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Caffè Spirituale

Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.

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Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?

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CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 26 OTTOBRE 2023
GIOVEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,49-53). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Santa Caterina da Siena [(1347-1380) terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa], Lettera 85 a Nicola di Osimo, n° 39

"Sono venuto a portare il fuoco sulla terra"

Mi ricordo, dolcissimo Padre, d'una serva di Dio [santa Caterina] alla quale fu rivelato quanto è caro a Dio ciò che si fa per la Chiesa, e ve lo dico affinché siate incoraggiato a patire per essa.
So che una volta fra le altre questa serva di Dio desiderava ardentemente dare il suo sangue, distruggere e consumare tutto in lei per la Sposa di Cristo, per la santa Chiesa; si sforzava con la sua intelligenza di capire il suo nulla e la bontà di Dio nei suoi confronti; vedeva che Dio, per amore, le aveva dato l'essere e tutte le grazie, tutti i doni che vi aveva aggiunti. Vedendo e gustando questo amore, questo abisso di carità, non vedeva altro mezzo per ringraziarlo che amarlo; non potendo essergli utile, non sapeva come provargli il suo amore, allora cercava di amare per lui qualcosa che le permettesse di mostrare il suo amore. Ella vedeva che Dio ama di un amore infinito la creatura razionale, e questo amore ella lo trovava in se stessa e in tutti, perché noi tutti siamo amati da Dio: aveva dunque un mezzo di mostrare se amava Dio o no, poiché poteva così essergli utile. Allora si metteva con ardore ad amare il prossimo e sentiva un tale amore per la salvezza di lui, che avrebbe dato con gioia la vita per ottenerla. (...)
Così quest'anima, vedendo tanta grandezza e profondità nella bontà di Dio, e ciò che doveva fare per piacergli di più, aumentava sempre più l'ardore del desiderio; le sembrava che se avesse potuto dare la vita mille volte al giorno fino al giudizio finale sarebbe stato meno di una goccia di vino nel mare; e ciò è anche vero.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, donaci di orientare sempre a te la nostra volontà e di servirti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,42a.44)
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«Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,42a.44)
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MARTEDÌ 24 OTTOBRE 2023
MARTEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,35-38). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Claudio La Colombière (1641-1682) gesuita Diario spirituale

La grande felicità di essere tutto di Dio

Ho capito che è una grande felicità essere tutto di Dio, vista la sua infinita grandezza. Dio ci onora di chiamarci alla santità. Ho capito ciò col paragone di un re che sceglie uno dei suoi sudditi perché sia unicamente per sé e non vuole che faccia alcun servizio ad alcun altro, se non alla sua propria persona, e vuole tutta la sua amicizia; soprattutto se il principe è di grande valore.
Si ama il re, anche se non lo si è mai visto, non lo si vedrà mai, anche se lui non ci ama affatto, ignora i nostri sentimenti, non ci conosce e, se ci conoscesse, non dovesse parlare di noi. E Dio, che non vediamo, in verità, ma che vedremo eternamente, che ci vede, che ci ama, che ci fa del bene, che è testimone di tutti i nostri pensieri, non possiamo amarlo! - E' che il re è nostro signore. - E Dio non lo è? E in più non è nostro Creatore e nostro Padre, ecc.?
Se Dio regna in noi, tutto gli obbedirà, tutto sarà fatto secondo il minimo dei suoi comandi, nulla sarà fatto se non per suo ordine. Inoltre cercheremo di piacergli in ogni cosa, studieremo le sue inclinazioni, anticiperemo i suoi desideri, faremo, sempre e in ogni cosa, ciò che pensiamo possa piacergli di più; perché queste sono le due cose che abbiamo nei confronti dei re: la cieca sottomissione e l'estrema compiacenza, fare ciò che piace a Dio e ciò che gli piace di più.


PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, donaci di orientare sempre a te la nostra volontà e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo». (Lc 21,36)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2023
LUNEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Quello che hai preparato, di chi sarà?
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,13-21). In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

MEDITAZIONE
Attribuita a San Macario l'Egiziano [(? - 390) monaco],Cap. 148

L'anima, più preziosa
del mondo intero

Mille anni del nostro mondo confrontati all'eternità del mondo incorruttibile sono come un granello di sabbia del mare. Considera quanto ora dico, ti prego: supponi che tu possa diventare l'unico re di tutta la terra, che tu sia l'unico signore di tutti i tesori del mondo intero. (...) Se ti si lasciasse la scelta, lo scambieresti col Regno vero e certo in cui non c'è nulla che passa e si dissolve? No, posso dirlo, se il tuo giudizio è sano e se sei accorto in tutto ciò che ti riguarda.
"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo - si dice - se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?" (Mt 16,26), quest'anima che abbiamo capito non può essere scambiata con niente? Perché solo quest'anima - senza parlare del regno dei cieli - è per se stessa molto più preziosa del mondo intero e del regno di questo mondo. L'anima, l'abbiamo detto, è più preziosa in questo: ad alcun altro degli esseri creati Dio ha accordato l'unione e la comunione con la sua natura propria, quella dello Spirito, né al cielo, né al sole, né alla luna, né alle stelle, né al mare, né alla terra, né ad alcuna creatura del mondo visibile, solo all'uomo, che l'ama più di tutto.
Quindi, se le grandi cose del mondo, voglio dire la ricchezza e il regno della terra intera, non le abbiamo scambiate, con retto giudizio, col Regno eterno, che follia è quella della maggioranza della gente che stima il Regno eterno comparabile a cose piccole e comuni, come un certo desiderio, una piccola gloria, un mediocre profitto e cose simili?

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, donaci di orientare sempre a te la nostra volontà e di servirti con cuore sincero.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,3)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata e buona domenica.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.

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