Buongiorno a tutti, sono l'amministratore di questo canale. Innanzitutto grazie infinite a tutti per esservi iscritti, sono davvero felice di poter condividere con voi la mia passione per la bioarchitettura. Vorrei scrivere con maggiore regolarità, ma come potete immaginare non è semplice coniugare passione e ritmi quotidiani. Proprio per questo, ho pensato di proporvi una collaborazione nell'amministrazione di questo canale. Chi fosse interessato non si ponga scrupoli a contattarmi, sono certo che avrete idee e materiale interessanti da condividere con tutti i membri. Grazie e un caro saluto a tutti. Roberto
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Читать полностью…تلفیقی از معماری زیبا، در آمیخته با طبیعت، کشور چین
beautiful building in china
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Fattori da considerare nella progettazione di un edificio passivo
I fattori da considerare nella progettazione di un edificio passivo sono i seguenti:
- Condizioni climatiche locali
- Orientamento dell' edificio
- Compattezza volumetrica (rapporto A/V)
Orientamento dell'edificio
L'orientamento più vantaggioso è quello verso sud. Le finestre esposte a sud possono ricevere sole durante tutto il giorno. In inverno, la posizione del sole è bassa e la radiazione incide quasi perpendicolarmente, mentre in estate, quando la posizione del sole è alta, la facciata riceve invece meno apporti e le finestre sono più facilmente ombreggiabili tramite schermature orizzontali fisse (aggetti, balconi, gronde). L'ombreggiamento delle finestre previene surriscaldamenti e riduce così la necessità di raffrescare artificialmente gli ambienti; quindi contribuisce al risparmio energetico.
Le facciate esposte ad Est e Ovest pongono maggiori problemi; esse ricevono luce quando la posizione del sole è bassa (mattina, pomeriggio). Le finestre orientate verso Est e Ovest sono pertanto meno facilmente ombreggiabili e spesso la causa di surriscaldamenti. Queste finestre necessitano schermature mobili, adattabili alla variazione della posizione del sole. Le finestre esposte a nord ricevono radiazione diretta solo in alcune giornate d'estate e, di solito, non hanno bisogno di schermature.
Particolare attenzione la meritano le falde di tetto esposte verso Sud. Queste ricevono una massimo di apporti solari in estate, quando la radiazione solare incide quasi perpendicolarmente. Questo fatto può comportare un surriscaldamento delle strutture del tetto e degli ambienti sotto lo stesso. Le falde esposte a Sud sono però ideali per installarvi collettori solari e pannelli fotovoltaici.
Conduttività termica (l)
La conduttività termica indica la quantità di calore che attraversa un metro quadro di un determinato materiale, dello spessore di 1 metro, nell’unità di tempo (ora) quando la differenza di temperatura tra le due facce è di 1 K. L’unità di misura è W/(m · K).
La conduttività termica l è una caratteristica specifica dei materiali e dipende dalla loro struttura e dalla loro temperatura.
I materiali con elevata conduttività termica sono i metalli perché contengono elettroni liberi che si muovono attraverso il materiale, ricevendo e cedendo energia termica negli urti con gli atomi. Per questo motivo, i buoni conduttori elettrici come il rame e l’alluminio, sono anche buoni conduttori di calore. Le impurità nel materiale riducono sia la conduttività elettrica, sia quella termica. I materiali non metallici hanno una conduttività termica inferiore che dipende dalla loro struttura fisica e chimica.
Isolamento termico
L'isolamento termico è la misura di risparmio energetico più efficace ed economica. I costi d'investimento si recuperano già entro pochi anni tramite i risparmi energetici ottenuti. L'uso di sistemi energetici ad alto rendimento può essere sempre solo un intervento secondario. Una kWh risparmiata mediante un adeguato isolamento termico vale di più di una kWh prodotta dalla più efficiente caldaia, perché la vita dei materiali termoisolanti è molto più lunga rispetto a quella degli impianti. Bisogna inoltre ricordare che un buon isolamento termico permette anche l'installazione di caldaie meno potenti.
L'isolamento termico rallenta la diffusione di calore attraverso l'involucro (pareti, tetti, finestre) dell'edificio e riduce quindi la quantità d'energia necessaria per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo.
L'efficienza dell'isolamento è indicata dalla trasmittanza termica U di un elemento costruttivo (parete, tetto). Un basso valore U indica alta efficienza, mentre un valore U alto indica bassa efficienza.
La trasmittanza U dipende dalla conduttività (l) e dallo spessore (s) dei materiali che costituiscono i singoli strati di un elemento costruttivo.
La conduttività termica l è specifica per ogni materiale. Un basso valore indica bassa conduttività, un alto valore indica alta conduttività. Due esempi:
Cemento armato
2,100 W/mK
Pannelli di sughero
0,045 W/mK
Il valore U (W/m2K) è dato dalla seguente formula:
U = 1 / (1/hi + S sx/lx + 1/he)
dove:
hi è il coefficiente di adduzione interna [W/mK]
he è il coefficiente di adduzione esterna [W/mK]
sx è lo spessore dell'elemento x [m]
lx
è la conduttività dell'elemento x [W/mK]
Modulo 6 - Sistemi tecnologici
Riscaldamento - Pompa di calore
Una tecnologia moderna per produrre calore è quella della pompa di calore. Una pompa di calore è una macchina termica che funziona secondo lo stesso principio del frigorifero, ma in senso inverso. La pompa di calore estrae energia dall'ambiente circostante e lo rende utile per il riscaldamento. Le pompe di calore si compongono di quattro elementi: un evaporatore, un compressore, un condensatore e una valvola d’espansione. Le funzioni di questi elementi sono descritte nel seguente schema.
Il rendimento di una pompa di calore dipende dal tipo e dalla temperatura della sorgente ambientale e viene espresso dal coefficiente di prestazione (COP) che indica il rapporto tra l'energia termica ottenuta dal condensatore e l'energia (elettricità, gas naturale) impiegata per azionare la macchina. Un COP 3 significa che la pompa produce 3 kWh termici impiegando 1 kWh elettrico.
Regime monovalente e bivalente
La configurazione di una pompa di calore può essere monovalente o bivalente. In regime monovalente, la pompa di calore lavora senza l'ausilio di un'altro calorifero. La pompa deve essere quindi dimensionata per il fabbisogno termico nel giorno più freddo dell'anno. L'uso è possibile fino ad una temperatura di 15°C. Sono inoltre indicati sistemi di riscaldamento a bassa temperatura con una temperatura di mandata massima di 55°C (±5°C).
Il regime bivalente sfrutta una seconda sorgente di calore. La pompa di calore riscalda l'acqua del sistema di riscaldamento fino ad una temperatura di mandata di 50-55°C e questa temperatura è sufficiente per il riscaldamento con radiatori convenzionali fino ad una temperatura esterna di +3°C. Quando la temperatura esterna scende sotto questo valore si attiva un secondo calorifero. La fonte energetica ambientale è normalmente l'aria. L'uso di pompe di calore a gas richiedono una canna fumaria in acciaio inox a doppia parete che è anche resistente alla condensa. L'uso di una pompa di calore non conviene per la sola produzione d'acqua calda sanitaria.
Le sorgenti ambientali di energia
Le sorgenti ambientali di calore possono essere l'aria, l'acqua e la terra
ARIA L'aria è la sorgente ambientale più utilizzata, ma il suo svantaggio è la sua esigua capacità termica che richiede grandi quantità d'aria che devono essere fornite all'evaporatore. Per un fabbisogno di calore di 10 kW occorrono circa 4.000 m3/h. L'aria può essere quella esterna, quella del locale in cui è installata la pompa, oppure quella in uscita dal sistema di ventilazione. L'aria esterna ha però lo svantaggio di subire grandi variazioni di temperatura e spesso in inverno scende sotto zero. A questa temperatura, il COP diminuisce rapidamente e lo sfruttamento dell'aria è possibile solo in regime bivalente. Per questo motivo l'uso dell'aria interna (calda) è più vantaggioso.
ACQUA Sfruttabile come sorgente di calore è l'acqua di falda, di un pozzo o di un fiume, ma anche l'acqua reflua. La temperatura dell'acqua di falda e di un pozzo è più stabile e questo garantisce maggiori prestazioni da parte della pompa.
La temperatura dell'acqua di falda varia durante l'anno al massimo di 8-10°C. Lo sfruttamento di questa sorgente consente un regime monovalente della pompa di calore e rende il COP abbastanza stabile. Lo sfruttamento dell'energia geotermica, richiede normalmente una speciale concessione, perché la temperatura dell'acqua rilasciata dalla pompa è molta bassa. La temperatura delle acque di superficie (laghi, fiumi) varia invece notevolmente e consente solo un regime bivalente. Sfruttabili sono anche le acque reflue (acque bianche) provenienti da stabilimenti industriali.
http://telegra.ph/Serre-bioclimatiche-istruzioni-per-luso-articolo-di-Manuela-Corbetta-04-24
Читать полностью…Isolanti compositi di canapa e lana: tutti i vantaggi
https://www.architetturaecosostenibile.it/materiali/isolanti/isolanti-canapa-lana-879/
Orientamento dell'edificio
Il sole sorge in inverno a Sudest e tramonta a Sudovest, una facciata esposta a Sud ? quindi l?unica a ricevere radiazioni per tutto il giorno. In quella stagione la posizione del sole ? anche bassa e la radiazione incide sulla facciata Sud quasi perpendicolarmente, cos? le finestre fanno penetrare i raggi solari nella profondit? delle stanze. Ci? significa che il lato Sud dell?edificio riceve il massimo di radiazioni proprio in inverno, quando ? pi? richiesto, mentre in estate, quando la posizione del sole ? alta e i suoi raggi incidono a mezzogiorno in un angolo acuto, ne riceve meno. In primavera e in autunno gli apporti solari sono distribuiti in misura quasi uguale su tutte le superfici verticali, ad eccezione di quelle orientate verso Nord che ricevono sole solo per pochi giorni in estate. L?orientamento verso Sud ? quindi il migliore per un edificio ad alta efficienza energetica e questo vale anche per gli edifici passivi.
Infatti, la maggior parte degli edifici passivi - case a schiera, palazzi residenziali, ecc. - ? orientata verso Sud, ma questo orientamento non ? una condicio sine qua non e in alcuni casi non ? nemmeno realizzabile. Ci sono pertanto anche molti edifici passivi con un differente orientamento che dimostrano che un edificio passivo non deve essere rigorosamente orientato verso Sud, bench? tale orientamento sia senz?altro quello pi? conveniente.
Assenza di elementi ombreggianti
Il ?diritto al sole? ? un fattore importante per tutti gli edifici ad alta efficienza energetica. La facciata Sud, che in inverno deve captare gli apporti solari, non deve ricevere l?ombra da parte di altre costruzioni, di alberi o di alte montagne. Prima di scegliere il terreno su cui costruire un edificio passivo, ci si deve assicurare che non ci siano degli elementi che ostruiscano il passaggio dei raggi solari. Questi elementi si possono rilevare o dalla pianta urbanistica o sul sito, con l?uso di un orizzontoscopio o di un teodolite. L?orizzontoscopio permette una lettura immediata dell'orizzonte sullo schermo, mentre con il teodolite si deve rilevare, per ogni singolo punto, l'angolo azimutale e l'angolo d'altezza. L?orizzonte va disegnato poi in un diagramma solare che indica la posizione del sole per latitudine, mese, ora locale e angolo azimutale. La situazione pu? costringere il progettista a modificare l?orientamento inizialmente previsto.
Vi sono per? situazioni in cui si devono necessariamente accettare alcuni elementi ombreggianti e trovare delle soluzioni che garantiscano tuttavia gli apporti necessari. Un valido esempio ? un palazzo residenziale passivo costruito, a Freiburg (Germania), su un terreno sul quale c?era gi? una fila di grandi alberi protetti proprio davanti alla facciata Sud. In estate, l?ombra che questi alberi proiettano ? veramente la benvenuta, ma in inverno, i rami degli alberi, bench? spogli, riducono sensibilmente gli apporti solari. Per controbilanciare l?ombreggiatura, gli architetti non hanno fatto altro che aumentare leggermente la dimensione delle finestre.
Scelta del sito. Prima di tutto accertarsi che il terreno sia veramente edificabile, se idoneo alla costruzione ed accessibile anche per i mezzi di trasporto, se è servito dall'acquedotto, dal gasdotto, dalla linea elettrica e quella telefonica e se è collegato alla fognatura comunale. Si può costruire anche in luoghi dove questi servizi mancano totalmente, però questo incide notevolmente sui costi di investimento e di esercizio. Altri aspetti molto importanti sono le caratteristiche idrogeologiche e l'esposizione del terreno. Si deve inoltre tener conto degli aspetti ambientali. Dalle autostrade e dall'industria possono derivare rumori e fumi. Occorre verificare bene inoltre gli svantaggi o i vantaggi dell'esposizione e accertare la presenza di probabili fonti di inquinamento.
Читать полностью…Isolanti termici. Bioecologici è meglio. Come sceglierli

Le tipologie di materiali isolanti esistenti sono diverse. Essi possono essere catalogati in funzione della loro natura inquattro tipi principali. I materiali isolanti sono tutti accomunati da un bassocoefficiente di conducibilità termica e quindi dalla capacità di proteggere dal caldo o dal freddo un ambiente e
da un peso ed un contenuto di umidità ridotti. Possono essere posti in opera “a cappotto” interno o esterno, oppure in intercapedine e si dividono, il relazione alla loro origine, in quattro categorie: isolanti sintetici, isolanti minerali, isolanti vegetali e di origine animale.
ISOLANTI SINTETICI
Tra gli isolanti sintetici ci sono il polietilene, il polistirolo espanso ed estruso, il vetro cellulare, le lane minerali e le varie schiume presenti sul mercato. I coibenti termici di tipo sintetico, possono essere riciclati più volte. In particolare l’EPS riciclato può essere riutilizzato per creare nuovi blocchi e lastre, alleggerire e coibentare calcestruzzi leggeri e malte, trasformato in granuli di polistirene compatto per ottenere grucce ed usato per la termovalorizzazione (potere calorifico dell’EPS di circa 10.000 kCal/kg).
ISOLANTI DI ORIGINE MINERALE
Gli isolanti di origine minerale sono perfetti nel caso in cui l’edificio in questione presenti problemi di umidità e infiltrazione. Appartengono a questa tipologia isolanti come l’argilla espansa(conducibilità termica compresa tra 0,09 e 0,12 W/mK), la vermiculite (0,077–0,082 W/mK) e la perlite (conducibilità termica circa pari a 0,066 W/mK).
ISOLANTI DI ORIGINE VEGETALE
Gli isolanti vegetali sono quelli ricavati dallegno http://www.architetturaecosostenibile.it/materiali/legno/oppure dalla cellulosa. Qualche esempio?Sughero espanso (conduttività termica compresa tra 0,043 e 0,052 W/mK), conglomerato di lana di legno e leganti inorganici (0,085–0,11 W/mK), conglomerato di spaccato di legno e leganti inorganici (0,12–0,15 W/mK), pannelli di particelle di legno, pressati o estrusi (0,10–0,17 W/mK), legno naturaleduro o extraduro (0,14–0,18 W/mK). Tra questi il più comune è sicuramente il sughero, ben noto per la sua durevolezza, igiene, incombustibilità e riciclabilità.
ISOLANTI DI ORIGINE ANIMALE
Gli isolanti di origine animale sono quelli ricavati, per esempio, dal vello dellepecore, come la lana, utilizzata principalmente nelle intercapedini e venduta in rotoli. La lana è un materialericiclabile al 100%, in grado di proteggere sia dal caldo che dal freddo, impiegata perché in grado di assorbire l’umidità e rilasciarla gradualmente, senza bagnarsi.
Trasmittanza termica (U)
La trasmittanza termica U si riferisce normalmente ad elementi stratificati e indica la quantità complessiva di calore che transita, nell'unità di tempo (h), attraverso 1 m2 dei singoli strati dell’elemento quando la differenza di temperatura dell'aria aderente alle due facce è di 1 K. La trasmittanza termica tiene conto non solo della conduttività e dello spessore dei singoli strati, ma anche dell'adduzione (1/h) del calore dall'aria alle superfici e dalle superfici all'aria. L’unità di misura è W/m2K.
1/U = 1/hi + s1/l1 + s2/l2 + .... + sn/ln + 1/he
oppure
U = 1 / (1/hi + S sx/lx + 1/he)
Coibentazione termica

L'efficienza energetica di un’abitazione dipende da molte variabili, una di queste è sicuramente legata a una buona coibentazione termica che può garantire isolamento termico e termoacustico, assicurando notevoli benefici in termini di comfort abitativo e risparmi sulla bolletta e consentendo di ridurre la dipendenza da fonti energetiche fossili.
Un’adeguata coibentazione termica delle pareti assicura che durante l’inverso si riduca il flusso termico caldo in uscita dall’abitazione verso l’esterno, mentre in estate impedisce che il caldo penetri nell'edificio, che rimane dunque più fresco. Garantisce inoltre la riduzione dei ponti termici, minori spese di riscaldamento nei mesi più freddi e di raffrescamento in quelli più caldi.
E’ possibile intervenire, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni di abitazioni esistenti, riducendo notevolmente il fabbisogno di energia degli edifici grazie a un adeguato isolamento di muri esterni, coperture, finestre e pareti.
TERRA Ad una profondità di 1,0-1,5 m, la temperatura della terra non subisce rilevanti variazioni termiche e questo fatto può essere sfruttato con l'uso di collettori o di pozzi. I collettori sono batterie di tubi interrati in cui circola un fluido che assorbe il calore della terra.
Il sistema richiede ampie superfici di terreno non edificate e non ostruite. L'acqua fredda rilasciata dalla pompa di calore si riscalda sotto terra, ma la temperatura che assume dipende dalla lunghezza dei tubi. Per essere efficace il sistema richiede un'area da 2 a 3 volte superiore rispetto alla superficie dei locali da riscaldare. Il calore estratto dalla terra non deve superare quello fornito dal sole. Il limite è di circa 20-40 W/m2 e dipende dal tipo di terra. Estraendo troppo calore la terra si raffredda e non serve più come sorgente energetica. Nel caso di impianti monovalenti occorre un collettore con una superficie corrispondente al 100-150% di quella che si vuole riscaldare. Un impianto bivalente elettrico ne richiede invece solo la metà.
I pozzi sono invece tubi verticali che non richiedono elevate aree di terreno e possono raggiungere una profondità di centinaia di metri. Questi pozzi consentono un regime monovalente della pompa di calore con un COP quasi costante. Da ciascun pozzo si può ottenere un guadagno di calore di 4-6 kW.
Raffreddamento
Una pompa di calore produce non solo calore, ma, funzionando come un frigorifero, può essere utilizzata anche per il raffrescamento estivo. Mediante una semplice valvola è in grado di scambiare le funzioni dell'evaporatore e del condensatore (tipo invertibile). In questo caso la pompa di calore estrae il calore dall'interno (dall'acqua sistema di riscaldamento o dall'aria interna) e lo smaltisce nell'ambiente, lo trasmette cioè alla sorgente da cui in inverno viene estratto calore.
Le pompe di calore per la climatizzazione degli ambienti esistono in diverse taglie: a piccola (< 2 kW), media (10-20 KW) e ad alta potenza (> 20 kW) per più appartamenti, uffici, ecc.
Le pompe di calore offrono il vantaggio di poter sfruttare il calore ambientale, che è gratuito.